Allergie: tipi, sintomi, vaccino e rimedi
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Le allergie sono causate da una reazione eccessiva del sistema immunitario ad una sostanza che normalmente è innocua e che prende il nome di “allergene”. Numerosissime sostanze possono determinare la comparsa di vari tipi di allergie. Esaminiamo i sintomi e le terapie che possono essere di tipo naturale e farmacologico.
Cos’è l’allergia?
Con il termine allergia si indica un'eccessiva reazione del sistema immunitario ad una sostanza proveniente dall'esterno che normalmente risulta essere innocua ma che, nel caso di persone predisposte, diventa la causa scatenante della crisi allergica. Si iniziò a parlare di allergie nel 1906, quando due pediatri viennesi, Pirquet e Schick, osservarono una reazione anomala del sistema immunitario dopo la somministrazione del vaccino del vaiolo, e successivamente, nel 1963, Philip Gell e Robin Coombs inserirono le allergie tra le reazioni di ipersensibilità, cioè tra quelle reazioni del sistema immunitario ritenute anomale o dannose, classificandole come reazioni di ipersensibilità di tipo I.
Meccanismo patogenetico.
Normalmente il sistema immunitario difende l'organismo da sostanze estranee che possono essere nocive all'organismo. In alcuni soggetti predisposti il sistema immunitario, quando viene in contatto con alcuni corpi estranei, detti allergeni, che sono innocui per la maggior parte delle persone, ha una reazione esagerata.
- L'allergene, una volta entrato nell'organismo, viene a contatto con particolari cellule del sistema immunitario chiamate macrofagi, i quali fagocitano l'allergene.
- La fagocitosi dell'allergene provoca la degranulazione dei macrofagi (ovvero il rilascio delle sostanze contenute nei granuli che si trovano all'interno dei macrofagi) e ciò determina l'attivazione di una particolare classe di linfociti, i linfociti T helper.
- L'attivazione dei linfociti T helper provoca una reazione a cascata che determina l'attivazione dei linfociti B i quali producono una classe di anticorpi chiamati IgE.
- Le IgE, una volta rilasciate, si legano sulle cellule che possiedono i recettori per le IgE in particolare su cellule del sistema immunitario chiamate mastociti e granulociti basofili.
- Si ha la formazione di un particolare tipo di legame chiamato "cross - linking" o legame a ponte tra due molecole di IgE ed una molecola di allergene.
- La formazione del legame a ponte determina il rilascio di mediatori dell'infiammazione da parte di mastociti e granulociti basofili mediante il processo di degranulazione. In particolare viene rilasciata istamina.
- Una volta in circolo l'istamina e gli altri mediatori allergici, determinano la comparsa della classica sintomatologia allergica.
Il processo patogenetico alla base della genesi delle allergie presenta delle caratteristiche ben precise:
- È specifico, cioè la reazione allergica viene innescata, nel soggetto predisposto, solo da quel particolare tipo di allergene. Ovvero se abbiamo due soggetti entrambi allergici ma a cose diverse, l'allergene che causa allergia nel primo soggetto non la causerà nel secondo e viceversa.
- È veloce, ovvero la reazione allergica ha insorgenza rapida, solitamente in un arco di tempo che va dai 5 ai 30 minuti, con una media di 15 minuti. La tempistica dipende dalla sensibilità individuale del soggetto.
I diversi tipi di allergeni.
Le allergie possono essere distinte in base ai diversi tipi di allergeni che ne determinano la comparsa. Tra le allergie più comuni possiamo citare quelle causate da:
Pollini: allergie stagionali o primaverili.
I pollini rappresentano la prima causa e provocano quelle che vengono indicate con il termine di "allergie stagionali" o "primaverili", le quali compaiono in base ai periodi di fioritura e impollinazione delle piante, tipicamente in primavera. Tra i pollini che più comunemente causano allergia abbiamo il polline di olivo, graminacee, parietaria, betullacee, corylacee, cupressacee, acacie e composite.
Puoi approfondire le caratteristiche dell'allergia al polline.
Acari della polvere.
Gli acari sono dei minuscoli insetti che si annidano nei luoghi polverosi come per esempio all'interno di tappeti, dei mobili imbottiti come poltrone, materassi, cuscini e divani. Gli allergeni in questo caso sono rappresentati dagli escrementi degli acari e dalla frammentazione del loro tegumento (cioè della loro "pelle"). Normalmente queste allergie si verificano in corrispondenza del periodo che va dalla fine dell'estate fino a metà autunno, periodo in cui si ha un'atmosfera adeguata (caldo - umida) alla proliferazione degli acari.
Approfondisce come si manifesta l'allergia agli acari.
Animali domestici.
Molto comuni sono le allergie causate dal contatto con animali in particolare cani, cavalli, conigli e gatti. Di queste il 15 - 20% sono rappresentate dall'allergia ai peli del gatto, ma vi sono anche allergie ai peli del cane, del coniglio e del cavallo, alla forfora del gatto, ed alla saliva di entrambi gli animali.
Funghi e muffe.
A differenza delle allergie ai pollini le allergie alle spore fungine ed alle muffe si verificano durante i periodi autunnali, umidi e piovosi. Tra i funghi e le muffe che più comunemente causano allergia abbiamo Aspergillus, Cladosporium e Alternaria.
Alimenti.
Alcuni alimenti, tra cui la frutta secca, in primis nocciole e arachidi, le proteine del latte, le pesche, le fragole, i legumi (in particolare la soia), i pomodori, le uova, il kiwi, possono essere causa di allergia. Queste allergie si manifestano solitamente durante i primi anni di vita del bambino, quando inizia lo svezzamento, ma nel caso delle proteine del latte l'allergia può manifestarsi sin da subito dopo la nascita. Le allergie alimentari non vanno confuse con le intolleranze alimentari (tra cui le più comuni sono l'intolleranza al glutine, ai lieviti ed al lattosio) in quanto il meccanismo patogenetico non è uguale.
Approfondisci quali sono gli alimenti che possono provocare allergia.
Veleni: api, calabroni e vespe.
I veleni, in particolare quelli rilasciati dagli imenotteri quali api, calabroni e vespe, possono indurre una reazione allergica in soggetti predisposti. Anche il veleno delle zanzare, delle vipere e di altri animali può causare i sintomi.
Farmaci: antibiotici, antinfiammatori e anestetici.
I farmaci che più comunemente causano allergia sono gli antibiotici, in particolare le penicilline ed i beta lattamici, gli antinfiammatori non steroidei (FANS), in particolare l'acido acetilsalicilico, i farmaci anestetici ed i mezzi di contrasto utilizzati per indagini diagnostiche.
Sostanze chimiche: nichel, tinture per capelli...
Sono responsabili delle allergie che colpiscono molte categorie professionali. Tra le sostanze che più frequentemente la causano, abbiamo i metalli pesanti come il nichel, le tinture per capelli, le colle, le vernici e le resine.
Scopri i sintomi dell'allergia al nichel.
Come si manifestano le allergie? I sintomi?
Sebbene le allergie siano causate da innumerevoli allergeni diversi, esse condividono una sintomatologia più o meno comune, legata al rilascio di istamina. Inoltre, sebbene la sintomatologia sia comune, il modo con cui si manifesta e l’intensità variano da individuo a individuo ed è possibile che una stessa allergia provochi sintomi diversi in persone diverse. Risultano essere molto comuni nelle allergie i sintomi:
- Cutanei: talvolta rappresentano l'unico sintomo (in caso di allergie cutanee o da contatto) o possono insorgere insieme ad altri. Quelli più comuni sono orticaria, eczema, eruzione cutanea, arrossamenti, prurito, dermatite e comparsa di piccole bollicine e ponfi arrossati e pruriginosi.
- Respiratori: rappresentano il fastidio più comune di tutte le allergie ed includono rinite allergica (cioè starnuti, naso che cola e prurito al naso), prurito alla gola, tosse allergica, broncospasmi e difficoltà respiratorie. Talvolta i sintomi respiratori sfociano in una vera e propria patologia conosciuta come asma allergica che si manifesta con crisi respiratorie dovute a violenta broncocostrizione.
- Oculari: in particolare quelle da pollini, si manifestano sottoforma di congiuntivite allergica, con sintomi quali prurito e bruciore agli occhi, arrossamento e lacrimazione abbondante.
- Gastrointestinali: riguardano per lo più le allergie alimentari e tra quelli più comuni abbiamo diarrea, crampi addominali, nausea, gonfiore addominale e vomito.
- Generici: possono essere molto variabili ed andare dal semplice mal di testa, alla comparsa di febbre o all'ingrossamento dei linfonodi.
- Uno dei sintomi sistemici più gravi è rappresentato dallo shock anafilattico che provoca un broncospasmo violento ed improvviso che chiude le vie aeree del soggetto colpito causando una vera e propria crisi respiratoria con ipotensione, tachicardia, sudorazione profusa e perdita di coscienza fino al coma. Se non si interviene tempestivamente lo shock anafilattico può risultare letale.
Approfondisci cosa fare in caso di shock-anafilattico.
Come diagnosticare l’allergia?
Per diagnosticare correttamente un'allergia si eseguono anzitutto esami del sangue per rilevare la presenza di un particolare tipo di globuli bianchi detti eosinofili. Gli eosinofili, infatti, vengono prodotti in quantità in presenza di una reazione allergica.
Per conoscere poi l'allergene esistono dei particolari test che possono essere utilizzati dal medico allergologo. I test più comunemente usati sono esami del sangue e test cutanei. Mediante esami del sangue si eseguono i dosaggi delle IgE circolanti ed i test utilizzati sono:
- PRIST (oPaper Radio Immuno Sorbent Test): mediante questo test viene dosata la concentrazione delle IgE seriche totali. Il test si basa sulla teoria che in presenza di allergia aumentano gli anticorpi della classe IgE ma risulta essere molto aspecifico poichè non indica quale sostanza ha causato l'allergia ed inoltre spesso si possono avere fenomeni allergici anche in presenza di valori normali di IgE.
- RAST (Radio Allergo Sorbent Test): è un test di secondo livello, normalmente eseguito in caso di PRIST test positivo (che ha cioè dato elevati valori di IgE). Con il RAST test si vanno a dosare gli anticorpi della classe IgE che sono diretti verso uno specifico allergene.
I test cutanei più utilizzati sono invece:
- Patch test: consiste nell'applicare nella parte alta della schiena dei dischetti in cotone contenenti l'allergene, i quali vengono fissati sulla cute mediante cerotti sterili ed ipoallergenici. I dischetti vanno mantenuti in sede per circa 48 ore, trascorse le quali il medico li toglierà ed osserverà se vi è stato o meno lo sviluppo di una reazione allergica (mediante la comparsa di papule, vescicole o ponfi arrossati).
- Prick test: consiste nel creare sulla cute, generalmente all'interno dell'avambraccio, una griglia (con un pennarello o una penna) all'interno della quale verranno inserite delle gocce di diversi allergeni. Una volta posizionate le gocce e segnato il tipo di allergene si procederà a pungere la cute con un piccolo ago, che penetra nella cute per circa 1 mm, di modo da far venire in contatto il sangue del soggetto con l'allergene. Si attenderà poi un tempo variabile tra i 15 ed i 30 minuti, al termine del quale si vedrà se si è sviluppato o meno un ponfo arrossato e pruriginoso di circa 3 mm di dimensioni.
Terapie e rimedi naturali.
Le allergie possono essere trattate, qualora siano presenti in forma lieve, mediante l'utilizzo di rimedi fitoterapici ed omeopatici. Per le forme più gravi si consiglia invece di rivolgersi ad un allergologo che imposterà la terapia farmacologica più adeguata.
Un caso a parte sono le allergie alimentari e farmacologiche per le quali la terapia è semplicemente l'evitare di ingerire l'alimento o utilizzare il farmaco che provoca la reazione allergica.
Terapia farmacologica.
La terapia di elezione per il trattamento delle allergie è la somministrazione di farmaci che inibiscono il rilascio di istamina (antistaminici), che riducono i processi infiammatori (corticosteroidi) e che dilatano le vie aeree (broncodilatatori). In particolare:
- I corticosteroidi come il cortisone possono essere somministrati sia per via sistemica, sia per via topica, mediante l'applicazione locale di pomate e creme o mediante colliri a base di cortisone o ancora con preparazioni da utilizzare con l'aerosol. I corticosteroidi topici servono per il trattamento di sintomi oculari, tosse, naso chiuso e manifestazioni cutanee, mentre quelli per via sistemica si utilizzano per le forme di allergia con sintomatologia molto grave.
- Gli antistaminici, al pari dei corticosteroidi, possono essere somministrati per via sistemica (somministrazione orale con un effetto terapeutico variabile tra le 12 e le 24 ore) o per via topica, mediante l'uso di spray nasali e colliri, i quali agiscono nell'arco di 30 minuti ed hanno un effetto terapeutico variabile in termini di tempo. La somministrazione di antistaminici per via sistemica non va fatta al bisogno ma va eseguita per almeno 2 - 3 settimane, mentre la somministrazione topica può essere fatta al bisogno.
- I broncodilatatori si somministrano mediante spray o aerosol e servono a dilatare i bronchi migliorando la respirazione e riducendo le difficoltà respiratorie e la tosse.
- Il cromoglicato. E' un farmaco disponibile con un inalatore o nebulizzatore per consentire di raggiungere i polmoni o sotto forma di gocce oculari. Serve a controllare la sintomatologia delle allergie.
Tra gli altri farmaci che si possono usare vi sono gli antileucotrieni, che inibiscono particolari molecole responsabili dell'infiammazione e i cromoni, che si usano per le forme lievi di allergia e che inibiscono il rilascio di vari mediatori dell'infiammazione.
Trattamento di urgenza.
In caso di grave reazione allergica con reazione anafilattica il soggetto deve essere trasportato al pronto soccorso dopo aver effettuato immediatamente una siringa di adrenalina. I soggetti allergici che tendono ad avere gravi reazioni devono sempre avere con se una siringa di adrenalina e compresse di antistaminici per agire tempestivamente.
Antistaminici ed adrenalina assunti insieme, sono in grado di bloccare la reazione allergica.
I rimedi naturali.
L'utilizzo di rimedi naturali per le allergie, in particolare per quelle legate ai pollini ed alle piante in generale, va sempre discusso con il proprio medico poichè alcuni preparati fitoterapici ed omeopatici potrebbero aggravare il quadro sintomatico.
Tra i rimedi fitoterapici più indicati abbiamo:
- Rosa canina, che contiene tannini, flavonoidi ed un altissimo contenuto di vitamina C.
- Ribes negro, contenente oli essenziali, glicosidi e flavonoidi.
- Perilla, che contiene acido rosmarinico, apigenina, luteolina e crisoeriolo.
- Adhatoda, contenente vasicina (un potente broncodilatatore) e olio essenziale.
- Boswellia, contenenti acidi boswellici che agiscono a livello della sintesi di leucotrieni, molecole responsabili dell'infiammazione.
- Liquirizia, che contiene glicirrizina, fitosteroli, flavonoidi e saponine.
Tutti i rimedi fitoterapici agiscono riducendo i fenomeni infiammatori causati dal rilascio di istamina, mediante riduzione o inibizione della produzione di istamina. Per la modalità di somministrazione e per la scelta della forma da assumere (tintura madre, infuso, estratto secco, macerato glicerico) è bene rivolgersi al proprio medico.
Per quanto riguarda i rimedi omeopatici quelli più indicati sono:
- Allium cepa, in caso di allergie con rinite allergica.
- Euphrasia, in caso di congiuntivite allergica.
- Ipeca, nel caso di presenza di tosse allergica.
Tutti i rimedi si assumono alla concentrazione 5 CH con una posologia di 5 granuli da una a più volte al giorno fino a quando non si osserva un miglioramento dei sintomi.
E' possibile prevenire le allergie? I vaccini.
Naturalmente la migliore prevenzione per i soggetti allergici è quella di evitare l'allergene ma molti allergeni, soprattutto quelli volatili, non possono essere evitati.
E' quindi importante somministrare l'immunoterapia per desensibilizzare il soggetto all'allergene in modo da ridurre l'entità delle reazioni allergiche.
Questa vaccinoterapia consiste nel somministrare al soggetto delle piccole dosi, man mano crescenti, dell'allergene a cui è allergico. In questo modo il sistema immunitario reagisce poco alla volta fino a diventare indifferente all'allergene. In genere il trattamento ha una durata variabile tra i sei e gli otto mesi, talvolta anche un anno, in base alla tipologia.
Non tutte le allergie rispondono bene all'immunoterapia, solitamente è utile in caso di allergie ai pollini, agli acari ai veleni ed ai peli di animali.