Angioma cerebrale

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L’angioma cerebrale è una patologia che può rivelarsi molto grave e in qualche caso anche fatale ma che nella maggioranza dei casi è congenita e decorre in maniera asintomatica. La terapia dell’angioma cerebrale è molto complessa e normalmente se l’angioma non è posizionato in distretti anatomici con importanti funzionalità si preferisce non trattarlo ma monitoralo semplicemente con ciclicità.

Angioma cerebrale caratteristiche e tipologie.

L’angioma cerebrale è una lesione vascolare benigna e circoscritta causata da iperplasia (aumento del numero di cellule) dei vasi sanguigni, che interessa i vasi sanguigni del cervello o più generalmente del sistema nervoso centrale e quindi cervello e midollo spinale.

Gli angiomi cerebrali sono anche noti come malformazioni vascolari del sistema nervoso centrale.

Le loro cause non sono sempre ben note. Molto spesso sono congeniti ossia presenti anche al momento della nascita. Le loro dimensioni possono andare da qualche millimetro ad alcuni centimetri e comunque sono delle lesioni dinamiche nel senso che forma ed estensione variano continuamente negli anni anche se difficilmente spariscono del tutto.

Gli angiomi cerebrali sono spesso asintomatici per cui il paziente ignora di esserne sofferente e le cause non sono note. Se congeniti si sospetta una implicazione genetica che si trasmette in maniera ereditaria.

La loro incidenza nel mondo occidentale, dove si riescono ad avere statistiche affidabili è di 4000/5000 casi ogni nuovo anno. Ovviamente il dato disponibile è sottostimato perché molti individui non scopriranno mai di averne sofferto.

Tipologie.

La classificazione che solitamente viene effettuata per gli angiomi cerebrali è basta su criteri anatomo- patologici ossia sui risultati dell’osservazione al microscopio dei diversi tipi di lesioni. In funzione di detto criterio si avranno:

Puoi approfondire le caratteristiche dell'angioma cavernoso.

Approfondisci cause e terapie dell'angioma capillare.

Sintomatologia degli angiomi cerebrali.

I sintomi, quando sono presenti, dipendono dal tipo di angioma di cui si soffre perciò nel seguito esamineremo le varie tipologie separatamente.

Malformazioni atero-venose: possono essere asintomatiche, ma più spesso esiste invece i possibili sintomi sono:

Angiomi cavernosi: possono anch’essi essere asintomatici. Se esiste la sintomatologia è costituita da:

Angiomi venosi: sono molto spesso asintomatici. Solo molto raramente può aversi: epilessia. Le emorragie sono un evento eccezionale e comunque di portata modesta e generalmente prive di conseguenza.

Angiomi capillari: sono asintomatici. Raramente se sono localizzati nel ponte del Varolio, può aversi emorragia di modesta entità.

Diagnosi delle lesioni vascolari cerebrali.

In qualche caso l’angioma viene scoperto effettuando indagini per altri motivi, se invece esiste una sintomatologia che può indurre lo specialista a sospettare la presenza di un angioma le possibili indagini per confermare un tale sospetto sono:

Trattamento degli angiomi cerebrali.

Premettiamo prima di ogni altra cosa che generalmente richiedono interventi terapeutici solamente le malformazioni atero-venose e gli angiomi cavernosi in quanto sia gli angiomi venosi che quelli capillari sono asintomatici e privi di possibili complicanze.

Per la cura di MAV e cavernomi esistono 3 distinte possibilità terapeutiche.

La scelta di uno di detti metodi o anche la loro combinazione viene effettuata dallo specialista valutando attentamente benefici e rischi che, dato il sito in cui è allocato l’angioma, sono di sicura rilevanza.

Trattamento chirurgico. Consiste nell’asportazione o nella chiusura della malformazione dei vasi sanguigni ed è definitivo nel senso che consente la completa soluzione del problema. Ovviamente, nonostante le moderne tecniche operatorie siano estremamente raffinate, non è sempre possibile. Alcuni angiomi posizionati in aree profonde del cervello non sono raggiungibili senza distruggere o ledere aree cerebrali di fondamentale importanza. Di solito si interviene se la regione in cui è posizionata la lesione è raggiungibile senza possibilità di danni a strutture adiacenti, se l’angioma ha sanguinato e se il paziente è giovane ed in buona salute.

Embolizzazione. Consiste nel chiudere i vasi sanguigni della lesione iniettandovi delle resine acriliche. Molto spesso l’embolizzazione si effettua prima o dopo l’intervento chirurgico per completare il lavoro iniziato chirurgicamente o per ridurre le dimensione della lesione prima dell’intervento.

Radiochirurgia. E’ una branca della radioterapia che consente di trattare in maniera non invasiva piccole lesioni interne al cervello irradiandole in maniera precisa con massicce dosi di radiazioni ionizzanti. In tal maniera si distrugge la lesione salvaguardando i tessuti limitrofi. Una speciale tecnica di radiochirurgia è il gamma knife che utilizza un fascio di raggi gamma collimato. Comunque sia la radiochirurgia non è definitiva e spesso viene utilizzata per rimuovere residui di una lesione su cui si è già intervenuti chirurgicamente.

La complicanza più temibile dell’angioma cerebrale è ovviamente l’emorragia che segue la rottura. Emorragia che è meno devastante della rottura di un aneurisma, ma che comunque può risultare fatale o quantomeno gravemente invalidante.

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