Bronchite: tipi, sintomi, cause, cure e rimedi naturali
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La bronchite è un'infiammazione dei bronchi che si manifesta con sintomi vari a seconda delle tipologie Scopriamo quali sono le cure farmacologiche e quali i rimedi naturali fitoterapici ed omeopatici per alleviare la sintomatologia.
Cos'è la bronchite?
Con il termine medico di bronchite si identifica un'infiammazione della mucosa dei bronchi, cioè dei condotti che portano l'aria dall'esterno agli alveoli polmonari. È una patologia che presenta cause diverse tra di loro e pertanto può colpire qualsiasi categoria di persone, dai bambini agli adulti, agli anziani, ma è molto frequente nei fumatori nella fascia di età compresa tra i 18 ed i 44 anni. La patologia ha un decorso solitamente benigno che si risolve nell'arco di una decina di giorni, ma quando si manifesta in bambini ed anziani è bene prestare maggiore attenzione in quanto queste categorie, per la loro fisiologia, sono più soggette ad andare incontro a gravi complicanze quali ad esempio l'insufficienza respiratoria.
Classificazione dei diversi tipi di infiammazione.
La bronchite può essere suddivisa in diverse tipologie in base a parametri quali modalità di insorgenza, durata dei sintomi e causa scatenante.
In base alla modalità di insorgenza ed ai sintomi distinguiamo una bronchite:
Acuta.
La bronchite acuta insorge all'improvviso come conseguenza di un'infezione virale o batterica o di una condizione allergica, si presenta come un episodio isolato ed i suoi sintomi hanno una durata inferiore alle tre settimane. È solitamente causata da virus (nel 90% dei casi).
Cronica.
La bronchite cronica è una trasformazione della forma acuta o la conseguenza di una prolungata esposizione a stimoli irritanti quali il fumo di sigaretta, con sintomi persistenti che durano almeno tre mesi durante un anno, e che sono presenti per almeno due anni consecutivi (secondo l'Organizzazione Mondiale della Sanità). Ne soffre circa il 10% della popolazione italiana.
Approfondisci sintomi e cause della bronchite cronica.
In base alla causa scatenante possiamo invece distinguere una bronchite:
Asmatica.
Quella asmatica è una bronchite legata a fenomeni di tipo allergico o ad una predisposizione genetica e che si manifesta frequentemente in età infantile. Viene chiamata asmatiforme la bronchite che presenta una sintomatologia simile alla bronchite asmatica, in assenza però di fenomeni allergici come causa.
Infettiva.
La bronchite infettiva è causata da un'infezione batterica o virale. Questa tipologia di bronchite può essere definita anche purulenta, quando nel muco dell'espettorato è presente del pus.
Interstiziale.
La bronchite interstiziale è una manifestazione secondaria delle patologie polmonari interstiziali cioè di quelle patologie che causano un danno progressivo al tessuto polmonare.
Come si prende la bronchite?
La bronchite può essere causata da diversi fattori eziologici, alcuni di natura patologica altri di natura non patologica.
Tra le cause patologiche di bronchite abbiamo:
- Allergie: sono tra le principali cause di bronchite asmatica, in particolare le allergie legate ai pollini, ai peli di animale ed alle muffe.
- Infezioni batteriche: rappresentano circa il 10% delle cause infettive di bronchite acuta, e tra i batteri maggiormente implicati abbiamo Mycoplasma pneumoniae,, Chlamydophila pneumoniae, Borderella pertussis, Streptococcus pneumonie, Haemophilus influenzae e Moraxella catarrhalis. Gli ultimi tre batteri possono essere anche causa di bronchite cronica.
- Infezioni virali: i virus rappresentano la principale causa di bronchite acuta. Tra i virus che causano la patologia abbiamo rhinovirus (il comune virus del raffreddore), coronavirus, virus parainfluenzali, adenovirus, virus dell'influenza, virus respiratorio sinciziale e metapneumovirus.
- Reflusso gastroesofageo: è una patologia in cui il contenuto acido dello stomaco risale verso l'esofago per diverse cause. Talvolta può risalire fino alle vie aeree superiori, infiammandole, e determinando l'insorgenza di bronchite.
Tra le cause non patologiche di bronchite abbiamo invece:
- fumo: rappresenta la principale causa di bronchite cronica in quanto il fumo irrita l'epitelio dei bronchi, infiammandolo e causandone l'ispessimento.
- Esposizione a sostanze inquinanti: un'altra causa di bronchite cronica è l'esposizione a sostanze irritanti quali sostanze chimiche, solventi e polveri sottili. Questo tipo di bronchite cronica è anche chiamata bronchite occupazionale.
- Clima: un clima freddo e umido può favorire l'insorgenza di bronchite in soggetti predisposti (ad esempio nei fumatori o nei soggetti con basse difese immunitarie), ed è una delle cause di bronchite cronica.
La bronchite è contagiosa?
La bronchite è una patologia contagiosa solo quando è una forma acuta dovuta a virus e batteri. Le altre forme non sono contagiose.
I sintomi dell’infiammazione dei bronchi.
La bronchite, in tutte le sue forme acute, presenta dei sintomi caratteristici.
In particolare possiamo osservare:
- Tosse insistente, presente specialmente al mattino, che può essere talmente forte da provocare il vomito. Difficilmente si ha la bronchite con assenza di tosse.
- Dispnea, ovvero difficoltà a respirare, che si accompagna a senso di pesantezza al torace e fiato corto e che peggiora quando si fanno sforzi anche di lieve entità.
- Dolore toracico a livello del petto e sensazione costante di affaticamento. Talvolta il dolore può irradiarsi sino alla spalla.
- Febbre che può essere di lieve entità (37 - 37,5°C) o moderata (38 - 38,5°C), accompagnata da brividi di freddo e talvolta da ingrossamento dei linfonodi del collo.
- Emissione di catarro, che può assumere varie colorazioni da trasparente, a giallo a verdastro e che può essere misto a muco. Se di tipo purulento indica la presenza di un'infezione batterica.
- Abbassamento della voce, raucedine e respiro sibilante. Talvolta possono essere presenti anche infiammazioni della laringe (laringite) e della faringe (faringite).
- Sintomi simil - influenzali quali congestione nasale, dolori muscolari, mal di gola e sensazione di malessere generale.
In caso di bronchite cronica il sintomo predominante è la tosse, che tende a peggiorare quando il clima è umido ed alle prime ore del mattino, e che è accompagnata da catarro a causa dell'eccessiva produzione di muco causata dall'ispessimento delle pareti dei bronchi, e la tendenza ad avere frequenti infezioni respiratorie.
La diagnosi.
La diagnosi di bronchite, sia acuta che cronica, viene fatta dal medico mediante esame obiettivo e valutazione della sintomatologia del paziente.
Talvolta possono aggiungersi anche esami strumentali, ed in generale il percorso diagnostico è il seguente:
- Esame obiettivo del paziente con auscultazione, mediante stetoscopio, del petto e delle spalle per individuare eventuali rumori correlabili alla bronchite.
- Esame del sangue, per valutare se vi sono alterazioni a livello dei leucociti, cioè delle cellule del sistema immunitario del sangue, la cui alterazione può essere legata ad un'infezione in corso.
- Esame colturale dell'espettorato, ovvero il catarro emesso dal paziente viene analizzato per comprendere quale tipo di patogeno ha causato la malattia attraverso una metodica chiamata antibiogramma. Tale metodica consente, oltre all'individuazione del patogeno, per escludere la pertosse, per escludere o confermare la presenza di infezioni batteriche e per comprendere quale sia l'antibiotico più indicato in caso di positività ad infezione batterica.
- Radiografia toracica, che viene eseguita se il medico ha il sospetto di una polmonite.
- Spirometria, un esame che consente di valutare la capacità respiratoria e che solitamente viene utilizzato in caso di bronchite cronica, o per la diagnosi differenziale con patologie quali l'asma e l'enfisema polmonare.
Come si cura l'infiammazione dei bronchi?
Il trattamento della bronchite serve ad eliminare la causa che l'ha provocata ed ad alleviare la sintomatologia.
Un valido aiuto viene dall'aerosol che aiuta a contrastare la tosse e a fluidificare il muco.
Oltre a seguire una dieta leggera è necessario bere molto, per favorire la fluidificazione delle secrezioni mucose, e stare a riposo
Nel caso della bronchite acuta, serve a ridurre la sintomatologia e ad accelerare la guarigione, mentre in caso di bronchite cronica ha lo scopo di migliorare la qualità della vita.
Terapie farmacologiche.
Il trattamento farmacologico della bronchite è legato essenzialmente alla causa che ha scatenato la patologia. Si possono utilizzare i seguenti farmaci:
- Antipiretici ed antidolorifici quali paracetamolo e ibuprofene, per far abbassare la febbre e calmare i dolori.
- Antibiotici, in caso di bronchite di natura batterica. Quelli maggiormente utilizzati sono amoxicillina (antibiotico della classe delle penicilline da assumere per via orale per almeno 7 - 10 giorni con posologia variabile che il medico stabilirà in base ai casi), moxifloxacina (appartenente alla famiglia dei chinoloni, questo antibiotico è da assumere per via orale per circa 5 giorni, o per via endovenosa ogni 24 ore per circa 5 giorni, con posologia variabile in base ai casi), e azitromicina (appartenente alla famiglia dei macrolidi, questo antibiotico si assume per via orale per almeno 2 - 5 giorni, con posologia variabile in base ai casi).
- Broncodilatatori, da utilizzarsi in caso di bronchite cronica per favorire la dilatazione delle vie aeree, o in caso di bronchite di natura asmatica. Tra i più utilizzati abbiamo salbutamolo (meglio conosciuto come Ventolin, si usa in particolare per la bronchite asmatica), isoetarina (usato prevalentemente per la bronchite cronica), teofillina (usato prevalentemente per la bronchite asmatica) e difillina (usato sia come broncodilatatore che come espettorante). Posologia e durata della terapia vengono stabiliti dal medico in base ai casi, ma spesso vengono somministrati mediante aerosol.
- Farmaci per la tosse, ovvero farmaci sedativi che servono a ridurre la tosse e la sintomatologia ad essa legata come ad esempio il catarro. Tra questi abbiamo la guaifenesina e l'acetilcisteina (meglio nota come fluimucil), la cui somministrazione e posologia vanno decisi dal medico in base ai casi.
- Corticosteroidi, ovvero farmaci derivati dal cortisone (come ad esempio il betametasone meglio conosciuto come Bentelan), utili sia in caso di complicanze sia in caso di gravi forme di bronchite acuta o cronica. Si somministrano solitamente mediante aerosol o sottoforma di spray nasale, con posologia e durata della terapia variabile in base ai casi.
Rimedi naturali.
E' possibile anche ricorrere a rimedi naturali, sempre sotto controllo medico. I rimedi naturali comprendono rimedi fitoterapici ed omeopatici.
Tra i rimedi fitoterapici più indicati abbiamo:
- Astragalo: è una pianta immunostimolante, con azione antivirale ed adattogena (ovvero aiuta l'organismo ad adattarsi allo stress) e contiene principi attivi quali acido clorogenico, sali minerali, acido nicotinico, saponine, glicosidi triterpenici e sitosterolo. Si assume sottoforma di tintura madre (20 - 30 gocce al giorno in caso di azione preventiva, 30 - 40 gocce due volte al giorno in caso di sintomatologia presente) o di estratto secco (400 - 500 mg al giorno in caso di prevenzione, 600 - 800 mg due volte al giorno in caso di sintomatologia presente).
- Liquirizia: grazie al suo contenuto di glicirrizina, flavonoidi, acido glabrico, glicerritina, saponine e sostanze amare, ha azione antinfiammatoria, antivirale, lenitiva ed espettorante. Può essere assunta sottoforma di infuso (1,5 g di radice in 150 ml di acqua bollente, lasciare in infusione per almeno 10 minuti, poi filtrare e bere), estratto secco titolato in glicirrizina (200 - 500 mg al giorno in due somministrazioni), o tintura madre (35 gocce tre volte al giorno).
- Echinacea: contiene quercetina, kaempferolo, echinacoside, acido clorogenico, olio essenziale ed acido cicorico. Ha azione immunostimolante, antivirale ed antibatterica e si assume sottoforma di decotto (un cucchiaio di radici da portare a ebollizione in una tazza di acqua, lasciare bollire per un paio di minuti, lasciare in infusione per 10 - 15 minuti, filtrare e bere), tintura madre (30 gocce una volta al giorno se usata come prevenzione, oppure 30 - 40 gocce due volte al giorno se usata come trattamento sintomatico), o estratto secco (400 mg una volta al giorno in caso di prevenzione, oppure 500 - 750 mg al giorno in caso di trattamento sintomatico).
- Uncaria: ha azione antinfiammatoria ed antivirale, grazie a principi attivi quali steroli, polifenoli ed acido quinovico. Va utilizzata sottoforma di estratto secco con una posologia di 100 - 500 mg al giorno in base ai casi.
- Timo: i suoi principi attivi, quali timolo, borneolo, gerianolo e carvacrolo si trovano tutti nell'olio essenziale. Si utilizza per il trattamento della tosse con muco e catarro grazie alle sue capacità espettoranti e sedative della tosse. Si utilizza sottoforma di estratto fluido (da 1 a 3 grammi al giorno) o di tintura madre (40 gocce tre volte al giorno).
- Grindelia: questa pianta è utile sia per le forme croniche di bronchite che nelle forme acute e subacute e contiene principi attivi quali glucosidi, olio essenziale, fenoli, flavonoidi, saponosidi e resine. Sotto consiglio medico può essere usata sia negli adulti che nei bambini sottoforma di estratto fluido (sottoforma di gocce, 35 gocce corrispondono a un grammo, nei bambini 5 gocce per ogni anno di età, negli adulti da 1 a 4 g al giorno), tisana (circa 2 g di erba in 150 ml di acqua bollente, lasciare in infusione per un quarto d'ora circa, filtrare e bere), e tintura madre (30 gocce tre volte al giorno). Tintura madre e tisana sono per lo più consigliati negli adulti.
Per quanto riguarda l'omeopatia i rimedi più indicati, che possono essere utilizzati anche per il trattamento della bronchite nei bambini, sono invece:
- Rumex crispus: va utilizzato nelle fasi iniziali della bronchite, con una posologia di 5 granuli ogni due ore e ad una concentrazione di 5 CH.
- Bryonia: da usare come il precedente nelle fasi iniziali della bronchite questo rimedio si assume alla concentrazione di 9 CH con una posologia di 5 granuli ogni due ore.
- Corallium rubrum: come i due rimedi precedenti si assume nelle fasi iniziali,
- Pulsatilla: da assumere durante la fase acuta della bronchite questo rimedio si prende in concentrazione 9 CH con una posologia di 5 granuli almeno tre volte al giorno.
- Ferrum phosphoricum: può essere assunta sia durante la fase acuta della patologia che subito dopo tale periodo. Nella fase acuta si assume in concentrazione 9 CH con una posologia di 5 granuli tre volte al giorno, mentre nella fase di risoluzione si assume alla concentrazione 15 CH con una posologia di 5 granuli due volte al giorno per almeno una settimana.
- Sulfur iodatum: si assume quando la fase acuta inizia a scemare, con una posologia di 5 granuli una volta al giorno per una settimana e con una concentrazione di 15 CH.
Tra gli altri rimedi naturali possiamo citare anche la medicina tradizionale cinese che interviene mediante l'agopuntura. Gli aghi vanno applicati, dal medico specializzato nella tecnica, a livello dei punti LIE QUE, DA ZHUI, PI SHU e FEI SHUI.
Prognosi: quanti giorni dura la bronchite?
La bronchite è una patologia benigna.
La forma acuta è quella meno grave e ha tempi di guarigione brevi. Solo alcuni sintomi, come la tosse possono perdurare per una decina di giorni. La bronchite cronica invece è una patologia più seria e può durare per mesi e per due anni consecutivi.
Prevenzione: cosa fare per evitare di contrarre la malattia?
Molto importanti anche sono le norme di prevenzione della bronchite, che possono aiutare soprattutto ad evitare che una bronchite acuta si trasformi in cronica. Ad esempio:
- La prima norma di prevenzione da osservare scrupolosamente è relativa al fumo. Infatti smettendo di fumare (o evitando di cominciare) si riduce al minimo il rischio di ammalarsi di bronchite cronica legata al fumo di sigaretta.
- Si consiglia di utilizzare un deumidificatore per togliere l'umidità in eccesso all'ambiente in cui si dorme. Un clima umido infatti può favorire l'insorgenza di bronchite acuta.
- Mantenere la temperatura della stanza da letto intorno ai 20°C, per evitare un clima troppo freddo che potrebbe favorire l'insorgenza di bronchite.
- Evitare di stare a contatto con sostanze inquinanti, polveri sottili ed ambienti pieni di smog.
- Se si soffre di bronchite cronica è possibile avvalersi delle cure termali le quali possono aiutare a ridurre gli episodi di tosse ricorrente. In particolare le acque sulfuree (cioè quelle contenenti zolfo) sembrano avere dei benefici per quanto riguarda la bronchite cronica.
Il vaccino per bambini, anziani ed adulti a rischio.
Se si rientra nelle categorie a rischio, ovvero bambini, anziani e soggetti con bronchite cronica già esistente o con altre patologie respiratorie, è bene sottoporsi al vaccino antinfluenzale ed al vaccino antipneumococcico che più frequentemente causa infezioni polmonari.
Il vaccino viene somministrato nei bambini di età compresa tra le sei settimane e i sei mesi, in quattro dosi, una prima somministrazione e tre richiami ad intervalli di circa 30 giorni.
Nei bambini di età tra 12 e 23 mesi le dosi sono due, da somministrare a distanza di 60 giorni.
Per i bambini tra i due ed i 5 anni vi è una dose unica.
Per gli adulti, la vaccinazione prevede un'unica dose di vaccino.
Non raccomandato in gravidanza, ma può essere somministrato a donne in gravidanza a rischio
Esistono due tipi di vaccino:
- uno eptavalente che protegge da sette sottotipi di pneumococco e raccomandato nei bambini al di sotto dei 5 anni,
- uno che invece protegge da 23 sierotipi di pneumococco, utilizzabile anche dagli adulti.