Dermatite seborroica su viso e cuoio capelluto: sintomi, cause e rimedi
La seborroica è una particolare forma di dermatite che si origina per un processo infiammatorio che coinvolge le ghiandole sebacee della cute dislocate soprattutto sul viso e sul cuoio capelluto. Approfondiamo le cause di quest’infiammazione ed i possibili rimedi naturali e farmacologici.
Cos'è la dermatite seborroica?
La dermatite seborroica è una infiammazione cronica o recidivante della pelle che colpisce le aree del corpo ricche di ghiandole sebacee che sono dislocate in tutto il corpo tranne che nel palmo della mano e nella pianta dei piedi. L’infiammazione può colpire quindi: fronte, ciglia, pieghe naso-labiali, pieghe delle orecchie, mento, tronco, genitali esterni, ma si manifesta soprattutto sul viso, a livello delle sopracciglia e cuoio capelluto dove le ghiandole presenti sono in numero maggiore e di dimensioni maggiori.
Le ghiandole sebacee sono ghiandole di dimensioni estremamente ridotte che secernono una sostanza: il sebo, composto essenzialmente da colesterolo ed altri acidi grassi. Ciascuna ghiandola sebacea è legata ad un follicolo pilifero ed è posizionata in prossimità del pelo all'interno del derma. Il sebo secreto passa all'esterno attraverso il condotto pilifero e svolge un duplice compito:
La dermatite in qualche modo interagisce in questo delicato equilibrio naturale ed induce l’infiammazione. Sicuramente non produce un aumento della produzione di sebo ma, con più probabilità, un suo innaturale accumulo ed una modificazione delle sue caratteristiche chimiche che così divengono irritanti per la pelle. |
Si presenta inizialmente con pelle grassa e ricoperta da fitte scaglie untuose o secche di vario colore (gialle, bianche, grigiastre), per cui, quando si presenta sul cuoi capelluto, viene spesso confusa con la forfora grassa.
Nello stadio più grave la desquamazione si associa a prurito, arrossamento ed irritazione ed in qualche caso più serio a brufoli che possono evolversi in pustole purulente.
La dermatite seborroica non è contagiosa ed è una delle malattie considerate minori nel senso che non determina né gravi problemi per la salute del paziente né ne modifica le sue aspettative di vita. Risulta però fastidiosa per l’imbarazzo che le sue manifestazioni, che talvolta sono vistose, possono provocare in coloro che ne soffrono.
Essa colpisce un cospicuo numero di individui: si stima che tale numero sia una percentuale contenuta tra l’1 ed il 3% della popolazione con una maggior prevalenza di maschi. Può insorgere a qualsiasi età e perciò sia negli adulti che nei bambini.
Quando interessa i neonati è più nota come “ Crosta lattea”.
Puoi approfondire come si manifesta la dermatite seborroica
Le cause: eziopatogenesi della dermatite seborroica.
Le sue cause ed i processi con cui si sviluppa non sono del tutto chiariti. Quasi sicuramente però, nonostante interessi le aree cutanee ricche di ghiandole sebacee, la dermatite seborroica non è una patologia che interessa queste ultime.
Numerosi sono i fattori che scatenano l’infiammazione della cute e concatenati tra loro, tra cui:
- Seborrea. Come già detto non è una malattia delle ghiandole sebacee e non tutti gli individui con pelle untuosa si ammalano di dermatite seborroica, tuttavia la seborrea è un fattore predisponente, ossia un elemento che aumenta la probabilità di contrarre la malattia in quanto un aumento della produzione di sebo ed un suo innaturale accumulo comportano una modificazione delle sue caratteristiche chimiche che così divengono irritanti per la pelle.
- Malassezia. E’ un fungo e più precisamente un lievito che può colonizzare e proliferare sulla pelle dell’uomo. La sua correlazione con la dermatite seborroica è stata oggetto di numerosissimi studi che spesso hanno condotto a conclusioni assolutamente in contrasto tra loro. Secondo un nutrito gruppo di studiosi una tipologia di detto fungo, ossia il Malassezia restricta sarebbe la causa o una delle cause della DS che colpisce la speciale categoria dei pazienti immunodepressi. Ossia dei pazienti con compromissione del sistema immunitario come ad esempio risultano gli infetti da virus HIV o gli ammalati di AIDS conclamata tra i quali vi è un’ altissima percentuale di casi di dermatite seborroica. Secondo altri esperti invece questa correlazione diretta non esisterebbe o quantomeno non sarebbe provata.
- Farmaci.Un certo numero di farmaci possono, in determinati soggetti, originare dei quadri clinici che sono tipici della dermatite seborroica. I farmaci che più comunemente possono sortire tale problema sono:
- Auranofina. E’ un complesso organico dell’oro che viene utilizzato per la cura delle malattie reumatiche ed in particolare per la cura dell’artrite reumatoide.
- Buspirone. E’ un ansiolitico che viene prescritto per trattare disturbi di ansia.
- Clorpromazina. E’ un antipsicotico che agisce su precisi neurotrasmettitori (per la precisione la dopamina) ed è utilizzato per il trattamento di disturbo bipolare e la schizzofrenia.
- Metildopa. E’ un ipertensivo utilizzato per il controllo della pressione arteriosa ed anche per la cura del Parkinson.
- Deficit di nutrienti. Carenze nutrizionali come quelle delle vitamine del complesso B: B2, B3, B6, ma anche di zinco ed acidi grassi essenziali come: il linoleico, linolenico e l’arachidonico provocano una sintomatologia simile alla dermatite seborroica.
- Stress. In risposta a condizioni di elevato stress psico-fisico, l’organismo produce un’elevata quantità di adrenalina e cortisolo, ormoni vasocostrittori che comportano un’atrofia dei capillari che non riescono a nutrire adeguatamente le cellule della pelle causando l’infiammazione. La correlazione tra stress e dermatite è dimostrata che l’infiammazione alterna periodi di remissione e fasi di riacutizzazione legate allo stato psicologico del paziente.
Puoi approfondire con quali sintomi si manifesta lo stress.
Sintomi e segni della dermatite al viso ed al cuoio capelluto.
Il quadro clinico della malattia è di norma differente sia per presentazione che per dislocazione delle lesioni cutanee negli adulti e nei bambini. Per questo motivo tratteremo separatamente le due sintomatologie.
Quadro clinico della crosta lattea.
Le modalità di insorgenza della malattia non sono ben chiare. Una ipotesi alquanto accreditata pone in correlazione l’eruzione cutanea con gli elevati livelli di ormoni androgeni che la mamma trasmetterebbe al feto o al neonato attraverso la placenta e con l’allattamento.
Nella crosta lattea il processo infiammatorio che è alla sua base è particolarmente contenuto. Le manifestazioni cutanee si presentano soprattutto al cuoio capelluto in special maniera fronte e tempie nella regione di attaccatura dei capelli, ma possono estendersi anche al viso: sulle sopracciglia, nello spazio tra loro compreso, ai lati del naso e, raramente, sulle guance. La lesione si presenta con:
- Desquamazioni e/o crosticine giallastre fortemente untuose. Più raramente le squame assomigliano a forfora secca biancastra.
- Macchie eritematose alquanto definite ed evidenti, non rilevate e di forma irregolare.
- Prurito presente molto raramente.
- Bruciore e/o dolore presente raramente.
La crosta lattea compare a poche settimane dalla nascita e subisce remissione entro Il secondo o terzo mese.
Spesso all'eruzione si associa una dermatite da pannolino. Ha un esordio tardivo e una durata più lunga. Si presenta con lesioni dislocate inizialmente alla sola area del pannolino ed essenzialmente nella regione anale e perianale.
Quadro clinico negli adulti.
Nei bambini più grandi e negli adulti le lesioni possono presentarsi: al cuoio capelluto al limite dell’attaccatura dei capelli, fronte, sopracciglia, pieghe del naso, e negli uomini alle guance dove la barba è più folta. Esiste anche l’evenienza, rara, che possa essere interessato anche l’occhio con problemi di congiuntivite e blefarite.
I sintomi e segni della dermatite seborroica negli adulti sono:
- Macchie eritematose dalla forma irregolare, limiti ben netti e dimensioni variabili.
- Squame untuose, di colore giallastro, staccate dalla pelle che ricoprono le chiazze eritematose che si addensano ai bordi. In qualche caso le squame possono essere secche simili a forfora.
- Prurito.
Tipologie di dermatite.
Le squame che si possono presentare in due diverse tipologie: secche ed untuose costituiscono un criterio di differenziazione della dermatite. Potremo perciò avere:
Dermatite seborroica secca.
Se le scaglie sono di piccole dimensioni, colore bianco e secche. Le squame descritte potranno sia rimanere attaccate alla cute sotto i capelli anche se risulteranno sollevata da questa o staccarsi e mescolarsi ai capelli e ricoprire come la forfora i vestiti.
Approfondisci le caratteristiche della forfora.
Dermatite seborroica grassa.
Se le scaglie sono più grosse, molto untuose e di colore tendente al giallastro. Questa forma può essere accompagnata da infiammazione dei follicoli piliferi.
Diagnosi dell’ eczema seborroico.
La diagnosi della dermatite seborroica può rivelarsi complessa e richiedere l’esclusione di patologie cutanee la cui sintomatologia e sovrapponibile.
Se però le zone colpite dalle lesioni sono cuoio capelluto e viso, il dermatologo, considerata la comparsa in tali zone tipiche, saprà facilmente diagnosticarla e distinguerla da altre malattia quali la psoriasi.
Approfondisci come insorge e quali sono i sintomi della psoriasi del cuoio capelluto.
Questi effettuerà la diagnosi principalmente su base clinica. Ossia utilizzerà:
- Anamnesi. Storia medica del paziente e della sua famiglia, eventuali terapie in atto. Uso di integratori alimentari.
- Storia della malattia: modalità e tempi di insorgenza.
- Analisi di sintomi e segni.
- Esame obiettivo delle lesioni.
- Esame al microscopio di un campione di cute della lesione.
- Biopsia della pelle della lesione. Un piccolo campione di pelle prelevato nell'area della lesione viene spedito in laboratorio per analisi particolari e specifiche.
Come curare la dermatite seborroica al viso ed al cuoio capelluto?
Il trattamento della malattia per vari motivi può risultare non semplice. Innanzitutto perché la malattia è cronica e quindi non guarisce mai completamente in maniera definitiva ma alterna periodi di remissione anche lunghi a periodi di virulenza.
Inoltre ogni soggetto reagisce in maniera personale alla medesima cura per cui non esiste un protocollo terapeutico preciso. Pertanto il compito della terapia sarà di ridurre l’infiammazione, modulare e tenere sotto controllo la sintomatologia, prevenire il più possibile successive ricadute.
Terapia farmacologica.
I farmaci utilizzati per tenere sotto controllo la malattia sono:
- Corticosteroidi. Hanno la funzione di indurre a remissione il processo infiammatorio. Sono ovviamente molto efficaci ma vanno utilizzati per brevi periodi e sotto controllo medico perché hanno effetti collaterali.I più usati sono: il Betametasone e l’Idrocortisone utilizzati sotto forma di pomate o gel da applicare direttamente sulla lesione. Sul volto vanno utilizzati solo corticosteroidi deboli perchè essi possono provocare assottigliamento della cute ed altri problemi.
- Modulatori del sistema immunitario. Hanno anche loro la funzione di indurre a remissione il processo infiammatorio. La categoria più utilizzata sono Inibitori della calcineurina proteina che attiva i linfociti.
- Antimicotici. Utilizzati sotto forma di pomate, gel, shampoo nelle aree delle lesioni o anche sotto forma di compresse riducono la proliferazione del fungo Malassezia cosa che induce remissione delle lesioni cutanee. I più comuni sono: il ketaconazolo ed il Terbinafine.
- Shampoo medicati. Utilizzati per la dermatite seborroica del cuoio capelluto. I principi attivi più comuni sono: Catrame, Selenio, Acido Salicilico. Lo shampoo va applicato a giorni alterni nella fase acuta della malattia e in seguito due volte alla settimana.
La terapia va protratta per alcune settimane e se la dermatite ricompare a fine trattamento, questo deve essere ripreso.
Nei bambini le eruzioni desquamanti possono essere strofinate delicatamente con uno spazzolino morbido ed acido salicidico in olio minerale o con una crema di idrocortisone all’1%.
Medicina naturale ed alternativa.
E' possibile coadiuvare la terapia farmacologica con preparati naturali di cui sono note le proprietà benefiche per i problemi cutanei. Preparati che sono essenzialmente oli che hanno la proprietà di idratare, ammorbidire, rendere elastica la pelle e calmare il prurito.Tra essi abbiamo:
- l’olio dell’albero del tè: è un olio distillato dalla pianta Malaleuca alternifolia che ha blandi effetti benefici nel trattamento della dermatite seborroica ed in particolare di quella del cuoio capelluto. Va comunque segnalato che detto olio può causare reazioni allergiche.
- L'olio di borragine: grazie alle sue proprietà emollienti e decongestionanti dovute all'acido linoleico, calma l'infiammazione ed allevia il prurito.
E' possibile eliminare i disturbi della dermatite anche con decotti ed infusi che aiutano a depurare l'organismo. Tra essi citiamo:
- Decotto a base di tarassaco: ricco di vitamine e sali minerali aiuta a purificare la pelle;
- l'infuso di semi di bardana: ricca di ferro e sali minerali, è utile per la pulizia della pelle e per eliminare l'accumulo di acidi urici.
Per combattere la caduta dei capelli si somministra biotina (vitamina H) e si consiglia una dieta ricca di antiossidanti (frutta e verdura), acidi grassi polinsaturi (pesce azzurro) ed acido arachidonico, particolare acido grasso polinsaturo che è essenziale per la costituzione delle membrane cellulare contenuto nelle frattaglie (cuore e fegato).
Anche l‘uso di integratori di acidi grassi omega 3 sembra essere di aiuto nella terapia della dermatite seborroica. Integratori che sono costituiti da olio di pesce che è di difficile digestione e che riduce il potere coagulante del sangue.
Prevenzione: elementari norme di igiene.
Alcune elementari norme possono aiutare il trattamento della dermatite seborroica alla testa ed al viso. Le principali sono:
- Corretta igiene che consiste in shampoo quotidiani utilizzando acqua a temperatura non troppo elevata ne troppo fredda. La temperatura ideale è di 35°C.
- Utilizzare detergenti non aggressivi per non indurre secchezza e desquamazione della cute.
- Usare indumenti di fibre naturali a trama liscia. Onde prevenire eccessiva sudorazione e abrasione della pelle per sfregamento.
- Non grattarsi. Lo sfregamento aumenta l’infiammazione e le lesioni ulcerate possono essere preda di sovrainfezioni.