Distorsione della caviglia: gradi, sintomi, terapia e rimedi naturali
La distorsione della caviglia è una temporanea alterazione dell’articolazione che compromette la capsula articolare e i legamenti che la stabilizzano. I sintomi variano in funzione della gravità : Analizziamo qual’è la terapia per le distorsioni di grado 0 e I, e quale quella per le distorsioni di II e III grado.
Caratteristiche e gradi della distorsione della caviglia.
La distorsione della caviglia è una temporanea alterazione dello stato dell’articolazione che comunque, contrariamente alla lussazione, non interrompe né altera il contatto tra le terminazioni ossee interessate, ma che compromette la capsula articolare e i legamenti che la stabilizzano.
La distorsione della caviglia è uno dei più comuni tra i traumi che coinvolgono gli arti inferiori. Tant’è che in Italia ogni giorno se ne stimano almeno 50000 casi. È comunissimo nella pratica di alcuni sport come basket, pallavolo, calcio e corsa ma anche nell’espletamento delle normali attività quotidiane.
Anatomia della caviglia. La caviglia è la giunzione tra la parte terminale della gamba e quella superiore del piede. Essa articola le estremità distali delle ossa tibia e perone della gamba e l’astragalo del piede. Questa articolazione non consente alcuna rotazione ma soltanto dei movimenti di flessione. L’articolazione è stabilizzata da otto legamenti che si dipartono dalla tibia e dal perone. |
I gradi di distorsione.
La distorsione della caviglia si classifica in funzione della sua gravità in:
- distorsione di grado 0. Se il trauma dell’errato appoggio del piede al terreno provoca un basculamento, con apertura di un angolo tra la parte superiore dell’astragalo e quello inferiore della tibia, inferiore agli 8° (tilt astragalico di 8°). In tali condizioni non si hanno rotture dei legamenti ma solo distrazione (allungamento).
- Distorsione di grado I. Se il tilt astragalico è compreso tra gli 8° ed i 20°. In tali condizioni si ha la rottura del legamento perone/astragalo anteriore.
- Distorsione di grado II. Se il tilt astragalico è compreso tra i 20° ed i 30°con rottura dei legamenti perone/astragalo anteriore e perone/calcagno.
- Distorsione di grado III. Se il tilt astragalico è superiore ai 30°. Con rottura di tre legamenti e lacerazione della capsula articolare.
Sintomi della distorsione.
I sintomi variano a seconda del grado della distorsione e divengono più severi con l’aumentare della gravità della distorsione.
Comunque i più comuni sono:
- Dolore intenso o molto intenso localizzato di norma nella regione del malleolo.
- Compromissione del movimento della caviglia a causa de del dolore che progredisce coll’aumentare del grado della distorsione. Tanto da rendere impossibile la normale deambulazione nelle distorsioni di II e III grado.
- Tumefazione dell’articolazione e dei tessuti circostanti che diviene più imponente all’aumentare del grado.
- Ecchimosi più o meno estese per rotture di capillari o arteriore che irrorano la capsula.
- Instabilità dell’articolazione per la distrazione e/o rottura dei legamenti.
Come si effettua la diagnosi?
L’esame obiettivo della caviglia può fornire indicazioni del danno ai legamenti.
La diagnosi si completa con l’utilizzo di tecniche di indagini per immagini come: ecografie, RX, TAC, RMN (Risonanza magnetica nucleare) per stabilire l’esistenza di eventuali fratture e le lesioni dei legamenti.
Terapia e rimedi naturali per la distorsione della caviglia.
Il trattamento della distorsione della caviglia può essere:
- Conservativo.
- Chirurgico.
Trattamento conservativo per rimedi di 0 e I grado.
Il trattamento conservativo viene utilizzato per distorsioni di grado 0 e I e prevede:
- applicazione di borsa ghiacciata subito dopo l’incidente per ridurre il versamento ed il dolore. Il ghiaccio va tenuto sull’articolazione per qualche ora e se necessario l’applicazione va ripetuta il giorno successivo.
- Somministrazione di antinfiammatori non steroidei per ridurre il dolore e gli irritanti che producono l’edema.
- Immobilizzazione con un bendaggio che serri l’articolazione ma non la blocchi del tutto per evitare ulteriore tumefazione. Il bendaggio andrebbe eseguito da personale specializzato, e va tenuto per un tempo che dipende dalla gravità della lesione.
- Riposo con la caviglia più alta del corpo.
Il trattamento chirurgico.
Il trattamento chirurgico viene talvolta utilizzato per le distorsioni di II e III grado.
Viene di norma effettuato dopo qualche giorno dall’incidente e si rende necessario per la ricostruzione dei legamenti lacerati. Attualmente tali operazioni vengono svolte in artroscopia ossia introducendo all’interno dell’articolazione una telecamera per eseguire l’intervento senza dover esporre completamente la zona anatomica.
Puoi approfondire i vantaggi dell'artroscopia.
Quello fin qui descritto è ovviamente la fase acuta del trattamento della distorsione. Ad essa di norma fa seguito una fase che prevede una rieducazione funzionale con fisioterapia ed opportuna ginnastica che mira a rinforzare i muscoli e rieducare la sensibilità.
E’ possibile inoltre coadiuvare la terapia con trattamenti medici quali:
- La Tens (Transcutaneous Electrical Nerve Stimulation) che è una terapia per alleviare il dolore che utilizza impulsi elettrici i quali bloccano i segnali nervosi e quindi il dolore.
- La magnetoterapia, una pratica di medicina alternativa che utilizza dei campi magnetici applicati sulla parte per ridurre dolore ed infiammazione.
- La laserterapia che attraverso raggi elettromagnetici crea vasodilatazione e quindi riduce dolore ed infiammazione.
Possibili complicanze della distorsione della caviglia.
Talvolta una distorsione grave o anche moderata può portare complicanze anche serie, ma per fortuna rare, se non opportunamente trattata Tra le possibili complicanze abbiamo:
- formazione di noduli su uno dei legamenti dell’articolazione che provocando un costante attrito causa un’infiammazione cronica e danno permanente.
- Tenosinovite dei peronieri: un’infiammazione della guaina che riveste i tendini con aumento di liquido sinoviale.
- Distrofia simpatica riflessa: compromissione e deterioramento di aree ossee e di altri tessuti dovuti allo scarso apporto di sangue conseguente allo spasmo prolungato dei vasi in caso di distorsione grave.