Ematemesi: possibili cause e terapie per il sangue dallo stomaco

Ultimo aggiornamento:

Dottoressa Margherita Mazzola (Biologia e Nutrizione) Consulente Scientifico:
Dottoressa Margherita Mazzola
(Specialista in biologia e nutrizione)

L'ematemesi è un sintomo:l'emissione di sangue dalla bocca, caratteristico di problemi a livello del tratto gastrointestinale. Quali sono le cause del sanguinamento? Quali i sintomi associati? Analizziamo la terapia che prevede innanzitutto la stabilizzazione dei parametri vitali del paziente al fine di evitare conseguenze fatali, e il trattamento farmacologico e chirurgico nei casi più gravi.

Cos'è l'ematemesi?

Il termine ematemesi si riferisce all'emissione, dalla bocca sottoforma di vomito, di sangue proveniente dal tratto superiore dell’apparato gastrointestinale, dall'esofago, dallo stomaco o dal duodeno. L'ematemesi è un sintomo, non una patologia, e la sua incidenza annua è di 100 - 150 casi ogni 100000 soggetti, con una mortalità del 6 - 12% e un rapporto uomo-donna di 2:1.

Tra le emorragie è quella che comporta il maggior numero di ricoveri, circa 300000 in un anno, corrispondenti all'80% dei ricoveri totali per emorragia.

L'ematemesi non va confusa con l'emottisi, che è l'emissione di sangue dopo un colpo di tosse, indice di una patologia a carico dei bronchi o dei polmoni.

Tipologie: dipendono dal colore del sangue.

L'ematemesi può manifestarsi con due diverse modalità, dipendenti dalla causa che ha determinato il sanguinamento gastrointestinale.

Possiamo avere:

A cosa è dovuta? Le possibili cause dell’ematemesi.

Le cause di ematemesi sono da ricondursi a patologie gastrointestinali che possono provocare la comparsa di emorragie. Tra queste abbiamo:

Approfondisci cos'è e come insorge l'ulcera gastrica.

Puoi approfondire le cause delle varici esofagee e come è possibile prevenirle.

Sintomi associati all’emissione di sangue dallo stomaco.

Come precedentemente accennato l'ematemesi non è una patologia ma un sintomo, a cui possono associarsi altri sintomi come per esempio:

Altri possibili sintomi sono nausea e sudorazione fredda, causati dalla riduzione del volume sanguigno o dall'anemia, e presenza di dolore addominale.

La diagnosi.

Dopo aver stabilizzato il paziente e scongiurato il rischio di pericolo di vita il medico potrà procedere ad una serie di indagini volte a comprendere la natura del problema che ha determinato la presenza di ematemesi.

La diagnosi prevede le seguenti tappe:

Che fare?

Prima della diagnosi che consente di individuare la causa del problema, è essenziale stabilizzare i parametri vitali del paziente al fine di evitare conseguenze letali come un forte shock ipovolemico, successivamente si passerà al trattamento.

Misure di pronto intervento

Un adeguato intervento di pronto soccorso, mirato alla stabilizzazione dei parametri vitali, quando si presenta un paziente con ematemesi è fondamentale per garantire la sopravvivenza stessa del paziente. In particolare il trattamento in urgenza prevede:

Terapia.

Una volta stabilizzato il paziente e compreso il motivo dell'ematemesi sarà possibile procedere con delle terapie volte a fermare l'emorragia in corso o a prevenire l'insorgere di altre emorragie.

Le tecniche utilizzate possono essere:

Nel caso in cui le terapie endoscopiche e farmacologiche non abbiano dato i risultati sperati è possibile procedere con l'intervento chirurgico.

Vi sono varie tipologie di intervento in base ai casi, tra cui possiamo citare l'emostasi diretta del tratto di mucosa ulcerata, l'embolizzazione delle varici esofagee e la devascolarizzazione dei vasi sanguigni responsabili delle emorragie. Nei casi più gravi di ulcera si procede ad una resezione gastrica parziale del tratto coinvolto.

Alimentazione.

Inoltre, nei primi giorni dopo l'ematemesi, si consiglia al paziente di rimanere a digiuno, per evitare l'insorgenza di ulteriori emorragie, e successivamente di seguire per un paio di giorni una dieta liquida a base di frullati, minestre, brodi e succhi di frutta.

Prognosi.

La prognosi, relativa al sintomo e non alla patologia, è solitamente benigna.

Nell'80% dei pazienti l'emorragia si risolve spontaneamente.

Nel restante 20% dei casi, l'emorragia severa richiede chirurgia con possibilità di una prognosi infausta.

Articoli correlati

Melena: cos'è? Cause e terapie per il sangue nelle feci Gastrite: acuta e cronica. Sintomi, cause, rimedi e rischi Cirrosi epatica: sintomi, cause, diagnosi, dieta, rischi e terapia Ulcera gastrica: sintomi, cause, dieta, cura e rischi (sanguinante, perforata ecc) Varici esofagee: sintomi, cause, classificazione, terapia e rischi di rottura Ulcera duodenale: sintomi, cura, dieta e rischi (sanguinante o perforata)