Endometriosi: cos'è? Sintomi, diagnosi cura ed alimentazione

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Dottoressa Margherita Mazzola (Biologia e Nutrizione) Consulente Scientifico:
Dottoressa Margherita Mazzola
(Specialista in biologia e nutrizione)

Scopriamo cos'è l’endometriosi, quali sono le cause e con che sintomi si manifesta questa patologia caratterizzata da vari stadi. Come si effettua la diagnosi? Quali sono l’alimentazione e le cure consigliate per sconfiggerla?

Che cos'è l’endometriosi?

L'endometriosi è una patologia che colpisce le donne e che causa la formazione di tessuto endometriale, che fisiologicamente riveste la cavità interna dell'utero, in zone sia interne che esterne all'apparato genitale femminile. Può essere una patologia molto invalidante, sia per i sintomi che per le conseguenze che porta, si ritiene, infatti, che dal 30 al 40% dei casi di infertilità sia presente l'endometriosi, e colpisca mediamente il 10% delle donne europee e circa 4 milioni di donne italiane.

Classificazione della patologia in base alla localizzazione del tessuto endometriale.

La presenza di endometrio ectopico (cioè di tessuto endometriale al di fuori dell'utero) può essere riscontrata in diverse parti dell'organismo. Questo fa si che si possano classificare due principali tipologie di endometriosi.

Interna.

Chiamata anche adenomiosi questa forma di patologia colpisce soltanto il miometrio, cioè lo strato intermedio tra l'endometrio e il perimetrio. Il tessuto endometriale si trova quindi sempre all'interno dell'utero ma non nella posizione corretta.

Esterna.

E’ quella che risponde meglio alla definizione di endometriosi, il tessuto endometriale si trova in zone del corpo completamente al di fuori dell'utero.

L'endometriosi esterna, o propriamente detta, può colpire diversi organi e distretti del corpo della donna e più precisamente nelle zone:

Ovarica o tubarica.

Possiamo trovare del tessuto endometriale situato nella zona ovarica o tubarica. La possiamo riscontrare anche a livello dei legamenti uterini e dei genitali esterni come vulva e vagina.

Pelvica.

Il tessuto ectopico si trova negli organi della pelvi come l'ultimo tratto dell'intestino la vescica, il setto che si trova tra vagina e retto, e il peritoneo.

Addominale.

L’endometriosi può riscontrarsi a livello degli organi addominali come lo stomaco o l'appendice e a livello di altri organi come i polmoni, il fegato o i reni.

Cistica.

Talvolta si possono riscontrare cisti endometriosiche a livello inguinale e, seppur raramente, la patologia può colpire anche i nervi, come per esempio il nervo sciatico.

I 4 stadi della patologia.

L'endometriosi è una patologia benigna che va però monitorata costantemente perché può diventare molto grave. Clinicamente si distinguono quattro stadi principali che sono stati identificati in base a come le lesioni appaiono, a quanto sono grandi e profonde e alla loro tipologia ed anche alla presenza o all'assenza di aderenze.

Distinguiamo:

Cause dell’endometriosi: non esistono certezze, ma diverse teorie.

Come ci si ammala di endometriosi? In realtà le cause reali della patologia sono ad oggi non conosciute. Tuttavia, essendo una patologia non rara, gli esperti hanno evidenziato cinque possibili teorie che possono spiegare l'origine della malattia.

Alcuni sostengono anche che i fattori ambientali abbiano un ruolo nella patogenesi dell'endometriosi, in particolare l'esposizione agli inquinanti o il consumo di carni di animali sottoposti a cure ormonali.

Sintomi: possono essere un campanello d’allarme!

Al contrario delle cause, i sintomi sono ben conosciuti. Sebbene l'endometriosi possa decorrere, in circa il 25% dei casi, in maniera asintomatica, di solito presenta dei sintomi ben precisi che possono essere molto dolorosi e persino invalidanti, (esiste infatti un decreto ministeriale che inserisce l'endometriosi tra le malattie invalidanti e che le attribuisce una percentuale di invalidità che va dal 10 al 20%). Alcuni di questi sono causati dal fatto che il tessuto endometriale risponde agli ormoni, altri invece dal fatto che le cellule endometriali producono prostaglandine, cioè sostanze che causano infiammazione e dolore.

Tra i sintomi principali abbiamo:

Conseguenze dell’endometriosi: cosa può provocare la malattia se sottovalutata?

I sintomi dell'endometriosi, come abbiamo precedentemente visto, sono principalmente dolore e sanguinamenti. Quello che però è estremamente importante è conoscere le conseguenze della patologia che sono sicuramente più preoccupanti della sintomatologia. In particolare l'endometriosi può portare:

Infertilità.

L’endometriosi causa difficoltà alle donne che cercano una gravidanza e rappresenta una delle prime cause di infertilità femminile che richiede il ricorso alla fecondazione assistita. L'infertilità può essere causata sia dalla formazione di cisti ovariche che rendono difficoltosa l'ovulazione, sia perché impedisce meccanicamente all'ovulo fecondato di impiantarsi in maniera corretta per esempio provocando la chiusura delle tube.

Gravidanze extrauterine.

La malattia può provocare delle gravidanze extrauterine, in virtù del fatto che l'endometrio è il tessuto in cui si impianta l'ovulo fecondato. Se questo tessuto si trova al di fuori dell'utero, è possibile che l'embrione vi si impianti e dia inizio ad una gravidanza ectopica.

Tumori ovarici.

L’endometriosi può essere correlata con l'insorgenza di tumori ovarici. Studi recenti mettono in relazione tre diverse tipologie di carcinoma ovarico con la presenza di endometriosi, ma le ricerche sono tutt'ora in corso e ciò che al momento rimane evidente è che nella maggior parte dei casi non si ha un decorso maligno della malattia.

Blocco intestinale.

Si può determinare, nei casi più gravi, la comparsa di un blocco intestinale. Nel caso in cui il livello di endometriosi abbia raggiunto lo stadio infiltrante,e si può rendere necessaria una resezione intestinale.

Diagnosi: esami di laboratorio e strumentali per identificare la patologia.

La diagnosi di endometriosi si basa su una serie di esami, di laboratorio e strumentali, e sull'anamnesi e la valutazione clinica da parte del ginecologo. Egli dovrà prestare particolare attenzione ai sintomi descritti dalla paziente, in base a questo procederà con gli altri livelli di indagine. E' bene che le indagini diagnostiche siano eseguite durante il periodo pre mestruale, che è quello in cui le lesioni risultano meglio visibili.

Gli esami specifici per l'endometriosi sono quelli che per primi, dopo un'accurata anamnesi, vengono eseguiti dal ginecologo.

Si suddividono in:

Talvolta, specialmente quando si sospetta un'endometriosi in sede extragenitale, si possono richiedere altri esami tra cui:

Puoi approfondire come si esegue e quali sono i rischi della colonscopia.

Cura: quali sono i rimedi per l’endometriosi?

Le cure per l'endometriosi sono principalmente di tipo farmacologico e, nei casi più gravi, chirurgico. Vi sono anche delle terapie naturali che possono essere applicate ai casi meno gravi e non è da trascurare il ruolo dell'alimentazione.

Alimentazione:un aiuto naturale dalla dieta.

Per quanto riguarda l'alimentazione questa deve seguire alcune semplici regole fondamentali:

I farmaci: la terapia inizia dopo 6 mesi dalla diagnosi.

La terapia farmacologica per l'endometriosi si inizia dopo circa 6 mesi - un anno da quando è stata diagnosticata la patologia, questo perchè potrebbe verificarsi una remissione spontanea della malattia. I farmaci che si utilizzano sono mirati al blocco o alla diminuzione dei livelli di estrogeni presenti in circolo, essendo l'endometriosi, una malattia strettamente correlata agli ormoni femminili. In particolare tra i farmaci usati abbiamo:

Quando è consigliato l'intervento chirurgico per l’endometriosi?

La terapia chirurgica è consigliata in tutti quei casi in cui si abbia un'endometriosi severa o quando la terapia farmacologica non ha ottenuto gli effetti desiderati. L'intervento chirurgico si basa sulla riduzione o l'eliminazione delle lesioni causate dal tessuto endometriale ectopico. La tecnica chirurgica può essere di due tipi:

Attualmente alcuni istituti all'avanguardia utilizzano una tecnica, per la chirurgia conservativa, che si avvale dell'utilizzo di un laser ad anidride carbonica con bassa densità di potenza. Tale tecnica permette una migliore dissezione delle lesioni mediante elettrocoagulazione ed è dotata di una maggiore capacità emostatica, riducendo quindi la perdita di sangue. Quando infine vi sono casi di endometriosi intestinale grave, è possibile che il medico si trovi costretto a praticare una resezione intestinale per rimuovere il tratto di intestino affetto dalla patologia.Come l’alimentazione anche altre terapie non convenzionali possono essere di supporto nella cura e nella gestione del dolore. Vediamo quali sono.

Le altre terapie non convenzionali ma che possono aiutare nella cura dell’endometriosi.

Per la cura di endometriosi non in stadio avanzato si può ricorrere anche a cure naturali e omeopatiche e a tecniche di rilassamento per affrontare meglio il dolore.

Oltre all'alimentazione è possibile ricorrere ai:

Domande frequenti.

Prognosi: si può guarire dall'endometriosi?

L’endometriosi è una malattia cronica per la quale non esiste un trattamento definitivo. Con le terapie è possibile tenere l’evolversi della malattia sotto controllo e limitare i sintomi.

La prognosi varia da individuo ad individuo perché legata a diversi fattori quali estensione delle lesioni ed età della paziente. In alcuni casi l’endometriosi sembra risolversi ma spesso recidiva dopo 4/5 anni.

Può trasformarsi in tumore?

Sebbene l’endometriosi sia una patologia benigna, recenti studi pubblicati su The Lancet Oncology, una prestigiosa rivista scientifica inglese (considerata tra le prime cinque riviste più importanti) hanno affermato che le donne che soffrono di endometriosi sono più soggette al rischio di contrarre un cancro alle ovaie. Servono, tuttavia, ulteriori ricerche per definire quale siano i meccanismi che collegano endometriosi e carcinoma ovarico.

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