Eritema solare: sintomi, prevenzione, cure e rimedi naturali
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L’ eritema solare è un arrossamento/irritazione della pelle provocato da un apporto eccessivo di sangue causato da una prolungata esposizione ai raggi solari senza protezione. Esaminiamo i sintomi con cui si manifesta e i rimedi, non solo farmacologici ma anche naturali, in grado di addurre lenimento e beneficio. Scopriamo infine come effettuare una corretta prevenzione prima di esporsi ai raggi solari.
Cos'è l’eritema solare.
L’eritema solare è un arrossamento degli strati superficiali della pelle, susseguente ad un aumento del flusso ematico che irrora i vasi sanguigni del derma periferico, per effetto di prolungata esposizione ai raggi ultravioletti(UV), provenienti dal sole o dalle lampade al quarzo dei dispositivi per l’abbronzatura artificiale, privi di adeguata protezione.
Con parole più semplici l'eritema solare è un'ustione di primo grado (ustione che interessa soltanto l'epitelio e non il derma) causata dagli UV.
Meccanismo patogenetico.
La radiazione ultravioletta (UV) emessa dal sole è una radiazione elettromagnetica che ha una frequenza superiore a quella della luce visibile ossia superiore alla luce violetta.
La radiazione UV si suddivide in funzione della frequenza in:
- Ultravioletto A (UVA),
- Ultravioletto B (UVB),
- Ultravioletto C (UVC).Gli UVC sono quelli che hanno frequenza più elevata e come tali trasportano più energia e quindi risultano più dannosi per la salute dell’uomo.
Fortunatamente gli strati alti dell’atmosfera terrestre (ozonosfera) assorbono il 99% delle radiazioni UV più nocive e precisamente la totalità delle UVC ed il 95% degli UVB.
L’esposizione agli UV in quantità contenuta è utile perché stimola la produzione di vitamina D che favorisce il riassorbimento renale del calcio ed è quindi essenziale per i processi di mineralizzazione ossea. Ma dosi eccessive di UV danneggiano il materiale genetico del corpo (DNA) e distruggono l’acido folico o vitamina B 9 indispensabile per le reazioni di sintesi e riparazione del DNA e per la sintesi della omocisteina (aminoacido che il corpo è incapace di sintetizzare e la cui carenza è un fattore di rischio di malattie cardiovascolari).
L’organismo per proteggersi dagli UV mette in campo delle strategie difensive e precisamente ispessisce lo strato corneo superficiale della cute per bloccare con maggior efficienza la luce. Contemporaneamente stimola le cellule deputate alla secrezione del pigmento della pelle, la melanina, ad aumentarne la produzione, data la proprietà di quest’ultima di assorbire gli UV e bloccarne così la penetrazione.
Tali meccanismi di difesa però, per essere innescati, necessitano di una esposizione ai raggi UV e quindi al sole graduale ossia diluita nel tempo.
Se invece l’esposizione è acuta, breve, veloce ed eccessiva, allora si può incorrere in una ustione ossia in quello che comunemente viene chiamato eritema solare.
Reazioni della pelle da fotosensibilità ed eritema: le differenze.
Non vanno confuse con l’eritema solare le reazioni che talvolta il sistema immunitario scatena come per una sorta di allergia al sole. Queste sono dette reazioni di fotosensibilità e sono:
- Orticaria solare. Dermatite caratterizzata da pomfi (lesioni cutanee simili a quelle provocate dalle punture di insetti) rossi e pruriginosi che compaiono dopo pochi minuti dall’esposizione al sole e scompaiono dopo una o due ore. Si accompagnano a cefalee, nausea e vomito. Si possono anche verificare, ma in maniera molto rara casi di shock anafilattico (grave reazione allergica contraddistinta da repentino abbassamento della pressione sanguigna che può condurre anche alla morte.
- Fotosensibilità chimica. Alcuni principi attivi di farmaci (antibiotici, antidepressivi, antipsicotici, antimicotici,etc.) sensibilizzano la pelle alla luce del sole. Per tale motivo con l’esposizione al sole si sviluppa un eritema, infiammazione ed in alcuni casi anomala colorazione bruna o bluastra della pelle esposta al sole.
- Eruzione cutanea polimorfa da luce. Ha una origine non ben nota e si manifesta con puntini e chiazze rosse pruriginose che ricoprono la pelle esposta.
Chi sono i soggetti più a rischio?
Naturalmente il tempo di esposizione agli UV necessario a provocare l’eritema solare varia in maniera sostanziale con le caratteristiche di pigmentazione della cute dell’individuo denominato fototipo e quindi con la quantità di melanina che questa è in grado di produrre.
Più precisamente gli individui con pelle e carnagione chiara sono geneticamente dotati di minor quantità di melanina di quelli con pelle scura e di conseguenza di minor protezione alle radiazioni ultraviolette.
I bambini ed i neonati avendo la pelle particolarmente sensibile sono molto vulnerabili alle esposizioni solari.
Più vulnerabili ancora sono gli albini (affetti da una patologia ereditaria per cui risultano fortemente deficitari o privi di melanina) che devono prestare molta attenzione all’esposizione al sole anche di breve durata perché possono incorrere facilmente in gravi forme di ustioni.
L’eritema solare può essere provocato anche da esposizione alle lampade abbronzanti in uso nei saloni di bellezza.
I sintomi: come si manifesta l’eritema solare?
L’eritema solare si presenta ovviamente con sintomi diversi a seconda della gravità.
Il quadro clinico dell’eritema solare si presenta generalmente già dopo qualche ora dall’esposizione al sole ma raggiunge il suo picco dopo le 24 ore. I sintomi più comuni sono:
- Eritema. Arrossamento più o meno accentuato della pelle causato dal maggior afflusso sanguigno ai vasi che irrorano lo strato periferico del derma. Il rossore compare dopo qualche ora dall'esposizione e raggiunge l'apice dell'intensità nell'arco delle 24 ore. Il colore della pelle può andare a seconda della durata dell'esposizione a sole da rosa intenso al vermiglio. La cute interessata è calda e può essere o meno leggermente in rilievo.
- Prurito e bruciore tanto da non riuscire a sopportare anche gli indumenti più leggeri, causato dall’irritazione cutanea.
- Aumento della temperatura della cute.
- Macchie a rilievo sulla cute localizzate sul seno, volto ed occhi, collo e braccia
Nei casi gravi possono aversi:
- Gonfiore e bolle che si riempiono di liquido. Bolle che non vanno assolutamente bucate altrimenti è alto il rischio di una infezione
- Senso di generale spossatezza accompagnato talvolta da stati febbrili, disidratazione e abbassamento della pressione sanguigna.
- Sincope. In alcuni casi dopo prolungata esposizione può verificarsi una perdita di conoscenza per problemi di disidratazione.
Approfondisci qual'è il meccanismo della sincope.
Nei soggetti che hanno pelle particolarmente chiara e quindi depigmentata le zone soggette ad eritema ed ustione si presentano con la cute desquamata e sovente pruriginosa.
Possibili Complicanze dell'Eritema Solare.
Le complicanze tardive più frequenti dell'eritema solare sono:
- infezione cutanea secondaria: le sovrainfezioni batteriche possono svilupparsi sulle lesioni lesioni e sulla pelle molto irritata e pruriginosa.
- Macchie cutanee o lentigo solari, sono macchie di colore giallo scuro che appaiono nel viso e nelle zone molto esposte al sole e alle radiazioni UV.
- Invecchiamento precoce della pelle o fotoinvecchiamento che comporta la comparsa d'inestetismi come rughe e macchie ma anche maggiore predisposizione ai tumori cutanei tra cui melanoma.
Come prevenirlo?
Poichè l'eritema solare è provocato da una sovraesposizione ai raggi ultravioletti, la maniera più semplice per prevenirlo è di non esporsi al sole (o altre fonti) e principalmente nelle ore comprese tra le 11 e le 15 durante la stagione estiva.
A questo proposito è importante notare che l’eritema solare può venire non solo al mare in estate anche in montagna in inverno e quanto più si sale tanto più gli effetti dei raggi solari si fanno sentire (ogni aumento di quota di 300 metri comporta il 5% in più di UV). Anche se la giornata è coperta vi è pericolo di ustioni. Le nubi non costituiscono un filtro particolarmente efficace per gli UV.
In ogni caso prima di una lunga esposizione al sole è bene preparare la pelle e l’organismo seguendo delle precise regole:
- Un mese prima delle vacanze a mare assunzione costante di prodotti antiossidanti: vitamina C, vitamina E, beta carotene, selenio e zinco. Per introdurre queste sostanze non è necessario ricorrere ad integratori alimentari ma basta una dieta appropriata.
- A mare o in montagna bisogna esporsi al sole in maniera graduale partendo da pochi minuti. In tal maniera si consente ai melanociti posti nel derma di produrre la melanina che protegge la pelle dai raggi UV.
- Evitare di prendere sole nelle ore più calde in cui la radiazione è più di UV.
- Proteggere nella fase iniziale il corpo con cappelli ed indumenti.
- Proteggersi nei momenti di esposizione totale al sole con filtri solari adeguati.
Creme solari.
Per prevenire l’eritema si usano i così detti filtri solari che sono molecole organiche contenenti anelli aromatici che hanno la proprietà di bloccare l'energia trasportata dalle radiazioni ultraviolette riemettendola sotto forma di radiazione infrarossa.
Questi filtri, che in pratica sono creme, sono caratterizzati da un parametro chiamato "fattore di protezione", il così detto FSP. Tanto più elevato è l’FSP tanto maggiore sarà la protezione. Le creme con FSP>50 conferiscono la massima protezione. Un fattore di protezione 50 farà insorgere l'eritema dopo una esposizione 50 volte più lunga rispetto a quella senza crema.
I vecchi filtri anti UV schermavano solo gli UVB che erano ritenuti i più dannosi. Gli attuali conferiscono una protezione anche contro gli UVA. I principi attivi più comunemente utilizzati sono: il benzofenone e l’acido para-aminobenzoico noto come PABA.
Queste creme sono generalmente idrorepellenti e perciò abbastanza resistenti all'acqua di mare ed al sudore ma comunque in un giorno necessitano di diverse applicazioni perché nuotando e muovendosi si rischia di rimanere privi di protezione.
I PABA, inoltre, non si legano in maniera immediata alla pelle e per tale motivo necessitano di essere spalmate con un certo anticipo rispetto all'esposizione al sole.
Esistono anche creme solari a base di metalli o ossidi metallici (zinco o ossido di titanio) che costituiscono una barriera fisica e quindi una schermatura totale dei raggi solari.
Alimentazione ricca di vitamine.
Almeno un mese prima dell’esposizione solare è necessario preparare l’organismo con una dieta adeguata che difenda la pelle dalle ingiurie solari. La dieta deve essere particolarmente ricca di frutta a polpa gialla e rossa e verdure che sono fonti di vitamina E, A,C e di antiossidanti quali il resveratrolo contenuto nella buccia dell’uva, il licopene contenuto nei pomodori, il beta carotene nelle carote, i polifenoli nell'olio di oliva.
La dieta deve ancora prevedere un adeguato apporto di pesce (in special modo quello azzurro) che costituisce una ottima fonte di omega 3 ed omega 6 indispensabili per la conservazione delle membrane delle cellule cutanee e di selenio che è un antiossidante.
Cosa fare in caso di eritema?
Ma cosa fare invece per affrontare i sintomi di un eritema solare?
Rimedi fai da te.
Nel caso di leggero arrossamento della pelle senza traccia di lesioni è possibile mettere in atto alcuni trattamenti già usati con successo dalle nostre nonne per calmare l'irritazione della pelle:
- Lavare accuratamente con acqua fredda senza strofinare per eliminare sporco e raffreddare la parte. Rinfrescare la pelle con impacchi con acqua fresca ed evitare l'esposizione al sole per una settimana dopo che la pelle ritorna del colorito normale.
- Applicare creme lenitive e rinfrescanti a base anche di prodotti naturali che hanno proprietà antinfiammatorie.
- Bagni di acqua fredda in cui vengono disciolti o due cucchiai di bicarbonato di sodio che abbassano la temperatura e agiscono da vaso costrittori favorendo la remissione dell’eritema.
- Impacco di amido che ha proprietà lenitive ed antinfiammatorie. Il sistema di utilizzo più semplice è di sciogliere in una vasca da bagno piena di acqua tiepida 100 grammi di amido di riso, immergervisi e rimanervi per una ventina di minuti. In caso di eritema circoscritto è possibile applicarci sopra un impacco formato da pane bagnato tenuto all’interno di un canovaccio di tela. Ulteriore possibilità è l’applicazione di fette di patate, mela, cetriolo, oppure impacchi freddi di infuso di camomilla. Successivamente sulla pelle ancora umida proseguire con un risciacquo con olio di canapa che ha forti proprietà idratanti.
I rimedi naturali per le scottature della pelle.
Quando l’eritema non è tale da ricorrere ai medicinali, per alleviare il fastidio e rinfrescare la pelle, aiutandola a rigenerarsi, ci sono i rimedi naturali che hanno proprietà rinfrescanti ed antinfiammatorie.
Tra i più comuni:
- arnica: ha effetto antinfiammatorio, grazie alla presenza di flavonoidi, oli essenziali e tannini.
- Aloe vera, da usare i sottoforma di gel che è ricca di principi che stimolano la produzione di collagene e quindi aiutano a rigenerare la pelle.
- Impacchi con garze imbevute di succo di limone o in alternativa di te freddo. Servono a calmare bruciore ed idratare.
- Creme idratanti e lenitive a base di camomilla che ha effetto lenitivo ed antinfiammatorio e servono a ridurre il rossore.
- Impacchi di acqua tiepida ed oli essenziali come lavanda ed eucalipto. Leniscono l’irritazione e danno sollievo col la sensazione di freschezza che procurano.
Quando sono necessari i farmaci.
Come detto, di norma la guarigione dell’eritema solare si ha spontaneamente dopo qualche giorno.
Nel caso di ustioni serie occorre, invece, rivolgersi al medico che potrà prescrivere:
- FANS. Antinfiammatori non steroidei che riducono infiammazione e dolore.
- Antistaminici (prometazina e difenidramina), da applicare localmente per alleviare il prurito. E’ importante non esporsi al sole dopo aver impiegato questo farmaco in quanto si tratta di molecole fotosensibile.
- Antibiotici e cortisoniciper uso topico da applicare sulle vescicole con contenuto sieroso per prevenire le infezioni batteriche. Una pomata che comunemente si utilizza è il Gentalyn beta che associa un antibiotico come la gentamicina al cortisone.
- Cortisonici in compresse. Nel caso di gravi infiammazione della pelle può essere necessario somministrare corticosteroidei per os come Bentelan.
In quanto tempo si guarisce?
Normalmente l'eritema solare guarisce spontaneamente dopo qualche giorno. Se le ustioni sono più profonde la pelle ustionata cade e si forma una pelle nuova molto sottile e sensibile, nel giro di una settimana.