Cure per ernia cervicale: farmaci, intervento e rimedi naturali
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Le cure per l’ernia si dividono in due macrocategorie: cure conservative, che intervengono dall'esterno con rimedi naturali, fisioterapici, farmaci antidolorifici ed antinfiammatori, cure non conservative o chirurgiche intervengono dall'interno rimuovendo il disco intervertebrale danneggiato e sostituendolo con una protesi. Approfondiamo i vari aspetti.
Come si cura l’ernia cervicale?
Il trattamento terapeutico dell'ernia cervicale può essere di diverse tipologie in base ai casi. In ogni caso il trattamento può essere:
- conservativo è quell'insieme di terapie che non prevedono di intervenire chirurgicamente sull'ernia, ma che mirano ad agire "dall'esterno" per migliorare la sintomatologia.
- Non conservativo, ovvero il trattamento chirurgico che è indicato quando indicata quando i sintomi si protraggono oltre 3 mesi e non regrediscono con gli altri trattamenti.
A sua volta il trattamento conservativo può essere suddiviso nelle seguenti strategie terapeutiche:
- fisioterapia: l' insieme di tecniche riabilitative che mirano a risolvere sia la sintomatologia dolorosa sia la compressione sul nervo interessato dall'ernia del disco.
- Rimedi naturali: l' insieme di rimedi fitoterapici ed omeopatici che si utilizzano per lo più per il trattamento dello stato doloroso e dell'infiammazione, e cure alternative.
- Farmaci utilizzati, come i rimedi naturali, per il trattamento dell'infiammazione e della sintomatologia dolorosa.
Cos'è l'ernia cervicale?
L'ernia cervicale è la fuoriuscita del nucleo polposo del disco intervertebrale cervicale attraverso le fibre che lo circondano.
L'ernia cervicale è una malattia benigna che spesso si risolve spontaneamente in quanto si riduce di volume e quindi riduce la compressione sul nervo il che comporta la scomparsa progressiva dei sintomi.
Tuttavia in alcuni casi il dolore persiste a lungo e può verificarsi perdita di forze che non si riesce a recuperare ed allora è necessario ricorrere all'intervento chirurgico.
Approfondisci i vari tipi di ernia del disco.
Trattamento conservativo per migliorare la sintomatologia dolorosa.
Il trattamento conservativo dell'ernia cervicale prevede un insieme di tecniche e trattamenti volti a risolvere la sintomatologia dolorosa senza intervenire chirurgicamente.
Le tecniche riabilitative fisioterapiche possono essere associate a farmaci o a rimedi naturali di natura omeopatica o fitoterapica per potenziarne l'effetto.
Fisioterapia: esercizi e trattamenti.
Una dei possibili trattamenti conservativi per l'ernia cervicale è quello fisioterapico. Le tecniche di riabilitazione che possono essere utilizzate con successo per ridurre dolore e infiammazione sono:
Esercizi.
Gli esercizi mirati e manipolazioni del tratto cervicale vanno eseguiti da un fisioterapista esperto e mirano a distendere la muscolatura e diminuire la compressione sul nervo. Gli esercizi si svolgono in modo passivo, ovvero è il fisioterapista che fa compiere i movimenti al paziente. Il paziente, infatti, deve evitare qualsiasi esercizio o movimento attivo per non compromettere ulteriormente la situazione. Si possono abbinare anche esercizi e trazioni decontratturanti che hanno come fine la riduzione dello stato di contrazione dei muscoli del tratto cervicale per attenuare la compressione delle radici nervose.
Laserterapia.
La laserterapia sfrutta la luce di un laser ad una determinata lunghezza d’onda. Il laser penetra nei tessuti e provoca un effetto vasodilatatore che si traduce in un maggior afflusso di sangue con effetti antinfiammatori ed antidolorifici.
Ionoforesi.
La ionoforesi è una tecnica che consiste nella somministrazione di farmaci antinfiammatori per via transdermica. In dettaglio i farmaci vengono somministrati, attraverso la cute, direttamente nella regione del rachide cervicale interessata dall'ernia, attraverso un generatore di corrente continua a bassa intensità per favorire l’assorbimento del farmaco.
Ozonoterapia.
L' ozonoterapia è una tecnica che sfrutta l'iniezione di una miscela di ozono e ossigeno per migliorare o risolvere del tutto lo stato infiammatorio e di conseguenza diminuire il dolore. La miscela si somministra con tre diverse modalità in base ai casi, può essere iniettata infatti a livello dei muscoli paravertebrali, oppure direttamente all'interno del disco intervertebrale o ancora a livello della radice del nervo spinale.
Puoi approfondire le caratteristiche dell'ozonoterapia.
Rimedi naturali: fitoterapia, omeopatia e cure alternative.
Uno dei possibili trattamenti per l'ernia cervicale è quello relativo ai rimedi naturali, nello specifico fitoterapia ed omeopatia.
Fitoterapia.
Per quanto riguarda la fitoterapia i rimedi indicati dalla medicina non ufficiale sono a base di piante ad azione rilassante, che aiutano a ridurre la contrattura a livello dei muscoli cervicali, tra cui possiamo citare:
- Valeriana, contenente principi attivi quali esteri dell'acido valerianico, valerenolo, alcaloidi quali valerina e catinina, e flavonoidi quali linarina.
- Camomilla, che contiene tra i suoi principi attivi azulene, bisabololo, cumarine e matricarina.
- Passiflora, contenente tra i suoi principi attivi, passiflorina, amina, armolo, acidi fenolici, e sostanze amare.
- Melissa, che contiene acido rosmarinico, triterpeni, β-cariofillene, e flavonoidi.
Tali rimedi sono da assumere sottoforma di tisana da farsi ponendo in infusione 1 - 2 cucchiaini di erba essiccata in 250 ml di acqua bollente; si lascia il tutto in infusione per 5 - 10 minuti e successivamente si filtra e si beve da 1 a a 3 volte al giorno.
Altre possibili piante utilizzabili sono quelle ad azione analgesica ed antinfiammatoria quali ad esempio:
- Curcuma, il cui più importante principio attivo è rappresentato dalla curcumina.
- Artiglio del diavolo, contenente principi attivi con potente azione antinfiammatoria come gli arpagosidi.
- Boswellia, che contiene principi attivi quali acido boswellico e sostanze amare.
- Spirea, che contiene i derivati dell'acido salicilico tra cui aldeide salicilica, salicilato di metile, e salicilato di etile.
Tali rimedi fitoterapici sono da applicare localmente sotto forma di pomata o crema contenente i principi attivi, oppure da assumere sotto forma di capsule o compresse contenenti l'estratto secco. In entrambi i casi la posologia è variabile in base ai singoli casi.
Omeopatia.
Tra gli altri possibili rimedi naturali possiamo citare i rimedi omeopatici consigliati dal naturopata quali ad esempio:
- Fiori di Bach: i più indicati per il trattamento dell'ernia cervicale sono Oak e Rock Water. Si assumono 4 gocce 4 volte al giorno.
- Ferrum phosphoricum: da assumere alla concentrazione 5 CH con una posologia di 5 granuli ogni 4 ore, è un rimedio utile in caso di cervicale che si associa a rigidità e difficoltà motorie.
- Aceta racemosa: come il rimedio precedente si assume in caso di cervicale che si associa a rigidità e difficoltà motorie. La concentrazione è 5 CH e la posologia è di 5 granuli ogni 4 ore.
- Bryonia: da assumere alla concentrazione 7 CH con una posologia di 5 granuli ogni 2 ore, è un rimedio indicato per il dolore da ernia cervicale che peggiora quando ci si muove.
- Dulcamara: si assume alla concentrazione 9 CH con una posologia di 5 granuli ogni 2 ore, è un rimedio indicato in caso di cervicale che peggiora con l'umidità ed il freddo.
- Calcarea fluorica: da assumere in concentrazione 9 CH con posologia di 5 granuli una volta al giorno, è un rimedio utile per il dolore da ernia cervicale che si correla ad artrosi.
Medicina alternativa.
La medicina alternativa viene spesso utilizzata come supporto di quella tradizionale per trattare l'ernia cervicale.
Tra le tecniche più diffuse troviamo:
- Chiropratica: è una tecnica di manipolazione regolamentata nel 2008. In Italia non esiste alcun percorso di studio riconosciuto anche se è previsto un albo dei chiropratici non ancora istituito. Una revisione sistematica degli studi condotti fino ad oggi sulla chiropratica sostiene che non c'è alcuna prova sulla sua efficacia tranne che per il trattamento del dolore alla schiena.
- Osteopatia: consiste nella manipolazione della schiena e del collo da parte dell'osteopata. Nonostante l'OMS inserisca l’osteopatia tra le medicine tradizionali e complementari, la tecnica è oggetto di molte critiche da parte della comunità scientifica che la ritengono inefficace e talvolta anche dannosa.
- Agopuntura: consiste nel curare il dolore con una serie di piccoli aghi che vanno inseriti in determinati punti del corpo. L' Organizzazione Mondiale della Sanità ha effettuato un'analisi dettagliata delle sperimentazioni effettuate con l'agopuntura e ha ritenuto la tecnica attendibile. In Italia l'agopuntura è considerata un atto medico che può essere praticata solo medici e veterinari laureati.
I rimedi farmacologici: antidolorifici, antinfiammatori e miorilassanti.
Qualora i rimedi fitoterapici ed omeopatici non siano sufficienti a risolvere il dolore e l'infiammazione, è possibile ricorrere all'utilizzo di farmaci antinfiammatori o antidolorifici.
Tra questi quelli maggiormente utilizzati sono:
- Antinfiammatori non steroidei, ovvero farmaci quali ibuprofene, diclofenac, ketoprofene ed altri che servono a ridurre il processo infiammatorio e quindi la sintomatologia. Possono essere sia applicati localmente sotto forma di crema o cerotti, sia assunti per via orale.
- Antinfiammatori steroidei, cioè farmaci a base di cortisone quali prednisone e metilprednisolone, usati quando il processo infiammatorio è molto forte e duraturo.
- Antidolorifici da banco, quali ad esempio il paracetamolo, o antidolorifici oppioidi in caso di dolore molto forte, come ad esempio l'idrocodone.
- Miorilassanti, farmaci che servono a ridurre le contratture muscolari, come ad esempio il tiocolchicoside.
Chirurgia: nei casi più gravi.
Quando i trattamenti conservativi non producono i risultati sperati o quando non sono sufficienti a risolvere la problematica, è necessario intervenire sull'ernia cervicale mediante trattamenti di tipo chirurgico, per risolvere il problema alla radice.
Il trattamento chirurgico dell'ernia cervicale prevede di rimuovere fisicamente la porzione o l'intero disco intervertebrale che causa la compressione, e la conseguente infiammazione, del nervo spinale coinvolto. L'approccio chirurgico può essere eseguito con diverse metodiche.
Discectomia.
E' la metodica maggiormente utilizzata, è stata messa a punto negli anni 50. Prevede di eliminare completamente il disco intervertebrale, attraverso un taglio effettuato anteriormente o posteriormente al collo.
Tra le due vertebre cervicali viene interposto un frammento di osso (prelevato dallo stesso paziente) al posto del disco intervertebrale, per evitare che le due vertebre entrino in diretto contatto tra loro. Questa metodica, sebbene risolutiva per quanto riguarda la sintomatologia, riduce la capacità motoria di questo tratto cervicale con perdita quasi totale del movimento, in quanto le vertebre diventano come se fossero un unico blocco.
Una seconda metodica, più recente, sviluppata nell'arco degli ultimi 5- 10 anni, è pressoché simile alla precedente, ma al posto del frammento osseo si inserisce tra le due vertebre una protesi realizzata in diversi materiali e forme in base all'anatomia del paziente. L'inserimento di questa protesi consente di mantenere la mobilità dell'articolazione.
Puoi approfondire le tecniche dell'intervento per l'ernia cervicale.
L’articolo ha uno scopo puramente informativo e non intende sostituire il parere del medico o altro specialista della salute.