Ipertensione polmonare: sintomi cause terapia e linee guida

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Ipertensione polmonare: sintomi cause terapia e linee guida

Come si manifesta l'ipertensione polmonare e quali sono i sintomi tipici rilevabili in caso pressione eccessiva delle arterie dei polmoni? Quali sono le possibili cause che determinano questa condizione? Rispondiamo a queste domande facendo chiarezza su quali sono gli esami da effettuare per diagnosticare la patologia, quali le terapie più efficaci per combatterla e quali possono essere le conseguenze per i soggetti ammalati si ipertensione ai polmoni.

L’ipertensione polmonare o anche IP è una malattia rara e complessa. Essa raggruppa un discreto numero di condizioni patologiche caratterizzate da valori elevati della pressione media del sangue nelle arterie dei polmoni.

La circolazione polmonare è diversa da quella sistemica (cuore, periferia), e mette in comunicazione la parte destra e sinistra del cuore con i polmoni. Inoltre la pressione del sangue rilevabile nel circuito polmonare è differente da quella sistemica che ovviamente coincide con la pressione arteriosa (il rapporto tra pressione sistemica e quella polmonare è circa 8).

Nei polmoni ha luogo lo scambio gassoso: viene ceduta anidride carbonica e caricato ossigeno. Il sangue ricco di anidride carbonica arriva dalla periferia all’atrio destro. Da qui passa nel ventricolo destro che lo pompa ai polmoni. Il sangue ritorna poi al cuore nell’atrio sinistro e da qui passa al ventricolo sinistro che lo rispedisce in periferia per riniziare il ciclo respiratorio. Per svolgere tale funzione la parte destra è più debole perchè soggetta ad uno sforzo minore e la pressione arteriosa polmonare è più bassa.

Cosa è l’ipertensione polmonare? Definizione della patologia.

L’ipertensione polmonare raggruppa un gran numero di patologie eterogenee caratterizzate tutte dalla comune condizione che è poi anche la definizione del disturbo: una pressione sanguigna media misurata a riposo nelle arterie polmonari che supera il limite fisiologico di 14 millimetri di mercurio a riposo, e raggiunge e supera i 25 millimetri di mercurio o i 35 millimetri di mercurio sotto sforzo.

L’aumento della pressione sanguigna che caratterizza le patologie di ipertensione polmonare può essere causata:

La resistenza che il sangue incontra nel suo tragitto verso i polmoni è dovuta ad alterazioni che i capillari del circuito subiscono. Modificazioni che possono essere di vario tipo e diversa natura e ciò spiega il perché del gran numero di malattie che la condizione raggruppa.

Le principali cause che determinano le resistenze del sangue nel suo percorso verso i polmoni sono:

L’aumento della portata ematica è invece conseguente a cardiopatie o problemi alle valvole del cuore.

Il processo con cui l’ipertensione polmonare si instaura è di norma lento e ciò rende la condizione particolarmente temibile. Infatti il paziente benché malato non accusa sintomi. La non consapevolezza della malattia ne impedisce ovviamente diagnosi e trattamento ma non ne rallenta il progredire. Così la continua resistenza incontrata dal sangue nel suo deflusso verso i polmoni costringe il ventricolo destro del cuore ad un super lavoro. Superlavoro che col tempo ne determina sfiancamento ed un progressivo irrigidimento. Tutto ciò fa sì che la gittata sanguigna che raggiunge i polmoni si riduca progressivamente nel tempo.

Quando il livello di detta gittata scende al di sotto di un determinato limite si sviluppa la sintomatologia che denuncia la malattia. Nel frattempo però il muscolo cardiaco ha subito modificazioni che spesso risulteranno irreversibili.

I gradi del disturbo.

In funzione di quanto è severa la sintomatologia da sforzo esiste una classificazione della gravità della ipertensione polmonare e precisamente:

Le tipologie.

Esistono vari criteri per classificare l’ipertensione polmonare :

In funzione dell’emodinamica ovvero in funzione del comportamento del sangue in movimento nella rete vascolare possiamo avere:

Sintomi dell’ipertensione polmonare e le evidenze cliniche.

I sintomi dell’ipertensione polmonare compaiono, come già detto, dopo tempo che la patologia si è instaurata. Inoltre il quadro clinico (insieme dei sintomi) perlomeno nella sua fase iniziale è aspecifico ossia è sovrapponibile a molte altre malattie. Tutto ciò unito anche al fatto che l’IP in quanto patologia rara è poco familiare al personale medico non specializzato rendono particolarmente difficile la diagnosi.

La sintomatologia è così riassumibile:

Difficoltà oggettiva e non solo avvertita della respirazione. Difficoltà che si accentua quando ci si trova in posizione distesa.
Facile affaticamento anche dopo sforzi minimi e nelle condizioni più severe anche a riposo.
Dolore localizzato al torace al disotto dello sterno di tipo anginoso. Causato dalla scarsa perfusione sanguigna del ventricolo destro del cuore le cui pareti per il sovraccarico di lavoro divengono ipertrofiche e quindi riescono a pompare un volume ridotto di sangue.
Cardiopalmo. Percezione del battito del cuore che di norma non si avverte.
Mancanza di forze.
Vertigini e sensazione di testa leggera durante gli sforzi fisici anche se di modesta entità.
Svenimenti e perdita di conoscenza.
Tosse secca. In casi severi si possono avere anche emottisi per la rottura dei vasi bronchiali dilatati.
Alterazione del normale tono della voce (disfonia). Causata dalla compressione della arteria polmonare che si sfianca della terminazione nervosa della laringe.

I segni clinici invece sono:

Vene del collo (giugulari) dilatate per la difficoltà di respirazione.
Estremità fredde e cianotiche per la ridotta gittata ematica derivante dalle modificazioni cardiache.
Edemi localizzati agli arti inferiori.
Fegato ingrossato e raccolta di liquido nell’addome.

Le cause.

Le cause della ipertensione polmonare sono molteplici ed anche eterogenee. La diagnosi perciò può risultare complessa e di conseguenza anche la scelta della terapia.

Ma ciò nonostante, proprio il trattamento della malattia, ha portato l’Organizzazione Mondiale della Sanità a raggruppare le cause in 5 differenti categorie diagnostiche caratterizzate appunto dal medesimo protocollo terapeutico di cura.

Le cause delle ipertensioni polmonari che appartengono alla prima categoria diagnostica sono:

Tutte le tipologie che appartengono a detta categoria diagnostica sono ipertensioni polmonari primarie perchè le modificazioni delle pareti dei vasi sono primarie e non conseguenti ad un progressivo aumento della resistenza al progredire del flusso ematico.

Le cause che appartengono alla seconda categoria diagnostica sono:

Le cause i che sono ascrivibili alla terza categoria diagnostica sono:

Le cause raggruppabili nella quarta categoria diagnostica sono:

La categoria diagnostica 5raggruppa un certo numero di condizioni morbose rare che possono presentare tra i sintomi ipertensione polmonare e di cui si ignora o non è ben noto il meccanismo che la scatena. Tra esse si possono annoverare la leucemia mieloide cronica, sarcoidosi (malattia dei polmoni ad eziologia ignota caratterizzata da formazioni di granulomi), l’insufficienza renale cronica.

Diagnosi e sopravvivenza (prognosi).

Come già detto la diagnosi della ipertensione polmonare è particolarmente difficile sia per le caratteristiche del disturbo che raggruppa una gran mole di patologie eterogenee con sintomatologia simile a molte malattie polmonari sia perché i medici hanno scarsa familiarità con la patologia per la sua bassa incidenza. Si consiglia perciò di far riferimento in caso di dubbio ai centri specializzati attivi generalmente presso le cliniche universitarie ed i cui indirizzi possono desumersi interpellando L’Amip (Associazione malati ipertensione polmonare) direttamente sul sito assoamip.net o al numero telefonico: 06/33250970. Per la diagnosi e prognosi della malattia lo specialista che è il cardiologo seguirà il protocollo diagnostico che consta delle seguenti indagini cliniche:

A tali indagini possono in caso di dubbio associarsi:

Trattamento dell’ipertensione polmonare: come si cura la patologia? Le linee guida.

Per un corretto trattamento occorre prima una corretta diagnosi e quindi individuare a quale classe diagnostica appartiene l’ipertensione del paziente. Tutto ciò in considerazione del fatto che gli elementi di una stessa classe rispondono alle medesime cure.

La terapia farmacologica dell’ipertensione polmonare prevede l’utilizzo dei seguenti prodotti.

La terapia chirurgica dell’ipertensione polmonare prevede il trapianto di uno o due polmoni o del cuore e polmoni. Ovviamente date le difficoltà ed i rischi vi si ricorre solo se la condizione è irrimediabilmente compromessa e non si riesce a tenere più i sintomi sotto controllo.

Ma quanto si vive se si è affetti da ipertensione polmonare?

Anche se già accennato chiariamo esplicitamente che una diagnosi precoce della malattia è essenziale ed allunga notevolmente le aspettative di vita del paziente in quanto impedisce irreversibili compromissioni del muscolo cardiaco.

Il trapianto è una procedura standardizzata per trattare l’ipertenzione polmonare primitiva e l’ipertenzione secondaria grave quando fallisce il trattamento della patologia di base.

Rischi e conseguenze dell’ipertensione polmonare.

L’ipertensione polmonare se non diagnosticata in maniera precoce e non trattata costringe la parte destra del cuore ad un carico di lavoro eccessivo. Lavoro che col passare del tempo porta il muscolo a dilatarsi. La dilatazione compromette il meccanismo della pompa cardiaca e riduce la gittata del sangue nel circolo dei polmonare e conseguentemente le aspettative di vita del paziente.

Approfondisci cause e conseguenze della dilatazione del muscolo cardiaco.

Ipertensione polmonare neonatale.

E’ una speciale condizione patologica in cui il neonato mantiene i valori pressori polmonari ai valori intrauterini in cui poiché lo scambio gassoso avviene per via intraplacentare la pressione polmonare è più elevata.

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