Orticaria: sintomi, cause, cura e tipologie (acuta, cronica, da stress)

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Quali sono i sintomi dell'orticaria e quali le cause che determinano il disturbo? Quali sono le differenze tra le diverse tipologie e come si curano le forme acute e quelle croniche? L'articolo tratta il tema fornendo risposte in merito.

Introduzione: Per tradizione è in uso fare distinzione tra: orticaria ed angioedema. Si parla di angioedema nel caso che siano gli strati più profondi della pelle ad essere interessati (sotto-mucose ed ipoderma). Si parla invece di orticaria se sono colpiti gli strati superficiali (derma e mucose). Tuttavia poiché istologicamente entrambe le affezioni sono caratterizzate da dilatazione e permeabilità dei piccoli vasi e dei capillari, e poiché detta dilatazione è conseguenza di una risposta infiammatoria dei tessuti provocata dallo sprigionamento, da parte di mastociti e basofili, di sostanze note come mediatori dell’infiammazione di cui l’istamina è la più attiva, sarebbe più corretto raggruppare entrambe le affezioni in una unica sindrome. Sindrome che è denominata SOA (Sindrome Orticaria Angioderma).

Cosa è l'orticaria?

Col nome di orticaria si raggruppa un discreto numero di stati morbosi, non contagiosi che presentano notevoli differenze tra loro, ma che sono tutti caratterizzati da un medesimo quadro clinico e precisamente:

L’istamina è la causa della reazione infiammatoria.

Innanzi tutto esistono numerosissime forme di orticaria che risultano differenti tra loro perchè con meccanismi molto diversi stimolano mastociti e basofili alla liberazione di una medesima sostanza: l’istamina che scatena la reazione infiammatoria che a sua volta determina il comune quadro clinico (insieme di sintomi) descritto. La reazione infiammatoria è comunque un meccanismo di difesa del corpo. Per rendersene conto basta considerare un semplice esempio. Una delle cause dell’orticaria è la puntura di zanzara. Puntura che determina il rilascio di istamina e la conseguente sensazione di prurito che induce a grattarsi e quindi ad allontanare il fastidioso insetto preservando il corpo da ingiurie ulteriori. L’orticaria quindi è in qualche modo la reazione del corpo ad uno stimolo scatenante. Reazione che mette in atto un processo biochimico (liberazione della istamina) che determina la sintomatologia agendo sulle pareti dei piccoli vasi sanguigni ed aumentandone la permeabilità con conseguente rilascio di liquidi negli spazi intercellulari limitrofi.

Esistono però situazioni in cui il processo biochimico infiammatorio si attiva anche in assenza di stimoli scatenanti. Tutto ciò accade perché il nostro corpo è dotato di meccanismi che, in assenza di stimolo, controllano ed inibiscono le risposte fisiopatologiche (rilascio dei mediatori dell’infiammazione). Se esiste un deficit di detto meccanismo di inibizione allora la risposta infiammatoria può scatenarsi anche in assenza di stimoli o per stimoli tollerati dai più e quindi di trascurabile entità.

Tipologie di orticarie.

Esistono molti criteri per classificare la malattia di seguito ovviamente riportiamo quelli più comuni.

In funzione della durata possiamo avere:

In funzione della eziologia (cause) possiamo avere:

Orticaria comune. Può essere idiopatica e quindi provocata da causa ignota o comunque non identificabile, secondaria ossia causata da:

Orticaria fisica. Sono conseguenti a stimoli scatenanti che hanno natura prettamente fisica come possono essere: pressione di oggetti sulla pelle, sfregamento, il freddo ed il caldo, il contatto con l’acqua, le radiazioni solari, il sudore, le vibrazioni, l’attività fisica.

Orticarie particolari. Appartenono a questo gruppo essenzialmente :

Epidemiologia.

E’ molto frequente, ma poiché si tratta di una malattia generalmente non grave risulta difficile produrre statistiche per scarsità di dati. Si stima che una percentuale di popolazione compresa tra il 15 ed il 20 % abbia sofferto di almeno un episodio di orticaria nella sua vita, ma sicuramente tale dato è di molto sottostimato. Le donne hanno più probabilità di contrarre la malattia ed il rapporto e di 3:2 rispetto agli uomini. L’orticaria insorge con più frequenza in età giovanile infatti la sua prevalenza si abbassa di molto dopo i 60 anni.

Le orticarie più frequenti.

Orticaria solare.

Un tipo molto comune di orticaria è quella dovuta alla reazione del sistema immunitario alla luce solare, caratterizzata da un’eruzione di chiazze pruriginose sulla pelle esposta al sole. Essa si rende visibile in dieci minuti dall’esposizione e scompare entro un’oretta dall’allontanamento dalla fonte. Può essere accompagnata da cefalea e nausea. Il rimedio consiste nell’utilizzo di creme fotoprotettive e nella sospensione di qualsiasi farmaco che potrebbe causare la fotosensibilità.

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Orticaria alimentare.

Molti sono i cibi che possono causare reazioni allergiche con comparsa di orticaria ed edema.I cibi che più frequentemente provocano tale reazione allergica sono frutta secca, arachidi, crostacei, pesce, latte, uova, grano, soia ed alcune specie di frutta, cibi da evitare per desensibilizzare l’organismo.

Gli antistaminici sono efficaci ed utili per alleviare l’orticaria ed il gonfiore e l’adrenalina va usata se compaiono reazioni gravi.

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Sintomi: come si manifesta il disturbo.

Il primo segno della malattia è il prurito a cui segue la comparsa dei pomfi che possono essere uno o molteplici. Generalmente le dimensioni dei pomfi sono contenute al di sotto del centimetro ma possono raggiungere anche i 10 centimetri.

La durata dei pomfi è variabile da alcune ore a diversi giorni. La guarigione lascia integra la pelle. Nei bambini l’orticaria è abbastanza comune in quanto fa seguito ad infezioni virali e compare all’improvviso ed altrettanto rapidamente svanisce.

Negli adulti è meno frequente ed è consigliabile interpellare il medico se compare senza motivi apparenti.

L’angioedema (tumefazione con ritenzione di liquidi di diverse dimensioni e dai contorni indefiniti) è più temibile e talvolta colpisce il volto o la faringe e può procurare serie difficoltà alla respirazione. Infatti in qualche occasione la tumefazione può essere di entità tale da rendere difficoltoso il passaggio dell’aria. L’angioedema interessa in generale i tessuti molli come: palpebre, labbra, genitali e mucose. Se le lesioni di angioedema ed orticaria sono estese possono accompagnarsi ad una serie di pericolosi sintomi sistemici come: problemi cardio vascolari con notevole calo di pressione che possono condurre anche allo shock, difficoltà respiratoria, disturbi gastrointestinali con diarrea e vomito.

Cause dell’orticaria.

Le cause che provocano la SOA sono quelle che determinano l’attivazione e la successiva degranulazione di mastociti e basofili che in tal modo sprigionano principalmente istamine ma anche altri mediatori del processo flogistico. Il processo che conduce a questo risultato può essere di tipo immunologico ossia mediato dall’azione del sistema immunitario ma anche extra immunologico e fisico.

Analizziamo con più dettaglio le cause di tipo immunologico. Esse possono essere:

Le cause extra immunologiche invece possono essere:

Come viene diagnosticata la patologia.

Stabilire che si è in presenza di orticaria è molto semplice: basta la constatazione obiettiva della lesione della pelle. Ben più difficile e molte volte addirittura impossibile è la determinazione delle cause. Di norma lo specialista che è l’allergologo, a cui bisogna rivolgersi se l’orticaria non guarisce nel giro di qualche giorno o se tende a cronicizzare e recidivare, si avvale del seguente protocollo diagnostico:

Con buona frequenza tutto questo non basta e non si riesce ad individuare la causa della malattia.

Trattamento dell’orticaria.

L’orticaria acuta che compare all’improvviso e con altrettanta rapidità svanisce non richiede di norma trattamento alcuno. Se la causa dell’episodio morboso non è individuabile conviene che si sospendano eventuali terapie non essenziali in corso e si consulti un medico.

L’orticaria cronica e l’angioedema non grave vengono curate con somministrazione di antistaminici e con farmaci stabilizzatori dei mastociti (ne stabilizzano la membrana cellulare e ne inibiscono la degranulazione e la conseguente liberazione di istamina) che alleviano il prurito e riducono il gonfiore. I cortisonici vengono utilizzati e solo per un periodo breve se alle lesioni cutanee si accompagnano gravi sintomi sistemici o in caso di gravi angioedemi, perché hanno pesanti effetti collaterali.

Gli angioedemi gravi che provocano difficoltà respiratorie e problemi ad inghiottire richiedono un trattamento di urgenza con somministrazione di adrenalina.

Rimedi naturali.

Come tutti gli stati morbosi in cui non esiste un protocollo preciso e risolutivo di cura anche per la cura dell’orticaria si fa largo uso di metodi di medicina alternativi.

Tali metodi hanno una schiera vasta di sostenitori ma ad essi la scienza ufficiale riconosce una efficacia che è pari a quella del placebo. Tra tutti i vari metodi quello che sembra fornire maggiori risultati è l’agopuntura.

Rimedi della nonna.

Un rimedio temporaneo contro l’orticaria è quello di fare un bagno freddo o di applicare sui punti dolenti dei cubetti di ghiaccio, i vasi sanguigni si contraggono e si allevia il prurito e l’edema.

Omeopatia e fitoterapia.

Un rimedio naturale efficace è quello di effettuare lavaggi delle parti interessate dall’orticaria un decotto a base di edera:

Orticaria ed eruzioni cutanee in gravidanza.

Più che di orticaria in gravidanza si ha, in special maniera negli ultimi tre mesi, una costante e fastidiosa sensazione di prurito localizzato su addome, seno e cosce, generalmente senza la presenza di pomfi. Questa sensazione è dovuta alla tensione della cute per l’aumento di volume ed alla ritenzione di liquidi causata dagli elevati livelli di estrogeni e progesterone.

Esistono tuttavia alcune forme di eruzioni cutanee tipiche della gravidanza, l’orticaria gravidica e l’herpes.

L’orticaria gravidica è una forma frequente che si presenta con macchie rosse ed irregolari sull’addome, sulle cosce e sulle natiche di cui non si conosce la causa. L’eruzione compare nelle ultime â…” settimane o comunque dopo la ventiquattresima settimana. In genere scompare dopo il parto e non recidiva in altre gravidanze.

L’herpes nelle gestanti è causato da anticorpi che innescano una reazione autoimmune.Compare dopo la dodicesima settimana o subito dopo il parto e può essere trasmessa al bambino in cui scompare entro poche settimane.

In entrambe le eruzioni si può applicare una crema al cortisone direttamente sulla cute.

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