Periostite tibiale: sintomi, cause e cura del periostio infiammato

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La periostite tibiale è una infiammazione delle ossa, che può dipendere da eventi traumatici ed altre cause. Ma quali sono i sintomi e quali le cure più appropriate per evitare che degeneri? Iniziamo con l'approfondire le caratteristiche del disturbo che colpisce le ossa tibiali.

Cosa è la periostite tibiale?

La periostite tibiale è una malattia che interessa una delle due ossa lunghe che costituiscono lo scheletro della gamba e con più precisione la tibia. In particolare l’infiammazione interessa il periostio ossia la membrana di tessuto connettivo che riveste completamente le ossa, e quindi anche la tibia, ad eccezione delle aree ricoperte da cartilagini, e dove si innestano i muscoli con legamenti e tendini.

La periostite tibiale è comunemente la conseguenza di traumi che interessano le zone in cui si innestano i muscoli sull'osso, ma più raramente può essere conseguenza di una infezione del periostio ad opera di batteri come può essere la periostite sifilitica o tubercolare.

Comunque, qualunque sia la natura del processo infiammatorio, questo evolvendosi stimola gli osteoblasti (cellule da cui si origina la matrice ossea) contenuti nello strato interno del periostio che è ricco di cellule, alla produzione di nuovo tessuto osseo. Tutto ciò caratterizza in maniera particolare le regioni anatomiche interessate dalla malattia che perciò presentano placche ossee ben demarcate o addirittura aree con anomale sopraelevazioni di tessuto osseo.

La periostite tibiale di natura traumatica è comunemente anche definita come: sindrome del muscolo tibiale posteriore, sindrome del muscolo soleo, sindrome mediale della tibia o ancora con terminologia anglosassone shin splints.

Classificazioni della sindrome mediale della tibia.

In funzione della sua durata la malattia può classificarsi in:

In funzione dell’area in cui invece è localizzata l’infiammazione in:

Ed ancora la periostite tibiale può essere: monolaterale o bilaterale a seconda se essa interessa una sola gamba o entrambe le gambe.

Quali sono i sintomi del periostio infiammato?

Il sintomo principale è il dolore localizzato nella parte della tibia interessata dal processo infiammatorio. Di norma le aree interessate dalla infiammazione hanno una estensione dell’ordine dei 5/10 centimetri ed il dolore pervade l’intera parte ma può anche essere localizzato in punti specifici di essa.

All’esordio della malattia il dolore compare camminando e scompare col riposo, ma con l’evolversi dell’infiammazione diviene severo e costante e rende difficile il movimento.

La zona dolorante può presentarsi arrossata, gonfia e sensibile alla palpazione. Il dolore da fermo compare o si acuisce anche flettendo la pianta e dita del piede.

Le cause della periostite tibiale.

Come già accennato la periostite tibiale è provocata dall’infiammazione della membrana di tessuto connettivo che ricopre l’osso tibiale e da cui questo trae nutrimento. Tale infiammazione può essere provocata da:

La muscolatura interessata.

I muscoli interessati dal processo infiammatorio sono: il tibiale posteriore ed il soleo.

  • Il tibiale posteriore è quel muscolo lungo e sottile della parte posteriore della gamba posizionato al disotto del flessore lungo delle dita e del flessore lungo dell’alluce e coperto dal soleo. Le funzioni del tibiale posteriore sono: flessione plantare del piede, la stabilizzazione della posizione ortostatica (eretta) del corpo, la rotazione del piede, ed ancora fornisce la giusta tensione per ottenere un corretta disposizione dell’ arco plantare in maniera che il piede non risulti né piatto, né cavo.
  • Il soleo invece è un muscolo piatto molto potente coperto dai gemelli del polpaccio (gastrocnemio). Si origina nella regione posteriore del perone compresa tra testa e circa 1/3 dell’osso e da un arco sulla parte posteriore della tibia compreso tra testa del perone e margine esterno della tibia stessa per terminare poi in un tendine che si unisce a quello di gemelli e del muscolo plantare per formare il tendine di Achille. La principale funzione del soleo è di assicurare la flessione plantare del piede e perciò in posizione eretta esso è sempre in tensione per impedire la caduta in avanti del corpo.

Soggetti a rischio.

Da quanto fin qui detto risulta chiaro che sono particolarmente soggetti a sviluppare la patologia:

Gli sportivi ed in particolare coloro che praticano sport di corsa come podisti, maratoneti, velocisti, ma anche saltatori, pallavolisti e giocatori di basket, calciatori, poiché sollecitano in maniera notevole questi muscoli.

Le probabilità di infiammazione del periostio aumentano notevolmente se si verificano le seguenti condizioni:

Individui non sportivi ma che hanno problemi posturali durante la deambulazione e che perciò sollecitano in maniera inadeguata tali muscoli.

Soggetti con malformazioni come piede rotato in valgo, piede piatto o cavo, che creano problemi di postura nella camminata, ma anche gambe di diversa lunghezza.

Diagnosi della periostite tibiale.

Lo specialista a cui bisogna fare riferimento è l’ortopedico. Questi per formulare una corretta diagnosi si avvale di:

Diagnosi differenziale.

Poiché la sintomatologia della periostite è aspecifica nel senso che non identifica la malattia in maniera univoca ma è sovrapponibile perfettamente ad altre patologie spesso si rendono necessarie alcune indagini cliniche per effettuare la diagnosi differenziale. Queste indagini sono:

Le patologie che presentano un quadro clinico simile e con cui bisogna effettuare la diagnosi differenziale sono:

La cura: cosa fare se hai del periostio infiammato.

Se la malattia è dovuta ad una infezione batterica la terapia è antibiotica.

Se la malattia è dovuta a problemi muscolari i rimedi ed il protocollo terapeutico saranno più complessi e sicuramente più lunghi. L’obbiettivo primario della cura è anzitutto eliminare l’infiammazione e quindi:

Terapie fisiche.

Una volta eliminata l’infiammazione è necessario intraprendere un percorso di rieducazione posturale e fisioterapia per il ripristino del tono muscolare, perduto nel periodo di sospensione degli allenamenti, con esercizi specifici.

Se sussistono problemi fisici come ad esempio piedi piatti si può rendere necessaria la realizzazione di plantari da usarsi nelle scarpe per correggere la postura durante la corsa.

Il recupero graduale degli allenamenti deve essere progressivo con un programma che ripartisca il carico di lavoro e gli esercizi in maniera crescente.

Come prevenire l’infiammazione del periostio della tibia?

Riducendo i fattori di rischio elencati e quindi:

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