Poliposi nasale: sintomi, cause, cure ed intervento per i polipi al naso
La poliposi nasale è una patologia benigna che determina la formazione di escrescenze sulle mucose del naso. Approfondiamone le possibili cause del disturbo, i sintomi con cui la poliposi si manifesta e le terapie indicate per un corretta risoluzione del problema. Scopriamo quando è necessario ricorrere all'intervento chirurgico e quale è la tecnica migliore.
Descrizione e caratteristiche della poliposi nasale.
La poliposi nasale è una malattia dell’apparato respiratorio e con più precisione della mucosa nasale e delle cavità paranasali comunicanti detti seni (4 paia di seni posti nelle ossa facciali: seni frontali, mascellari, etmoidali e sfenoidali).
E' caratterizzata dalla formazione di escrescenze delle mucose che rivestono le citate cavità, come conseguenza di un'infiammazione che possono originarsi o nelle cavità nasali o nei seni adiacenti. Talvolta nascono in una cavità e poi passando attraverso i meati di comunicazione debordano in un’altra, ad esempio si sviluppano nel seno nasale ed invadere poi la cavità mascellare.
Inoltre i polipi possono formarsi in una sola della cavità nasale o in entrambe per cui avremo:
- poliposi unilaterale se interessano una sola cavità nasale,
- poliposi bilaterale se interessano entrambe.
Le escrescenze si sviluppano durante un'infezione e possono scomparire con la risoluzione di questa, o formarsi lentamente e persistere. In tal caso il decorso della malattia è generalmente lungo ed inizialmente non si avvertono fastidi, solo quando la formazione raggiunge dimensioni tali da ostruire in maniera consistente le cavità nasali iniziano ad aversi problemi.
I polipi possono essere costituiti da tessuto connettivo impregnato di acqua, da tessuto ricco di cellule neutrofile (particolare categoria di globuli bianchi tipici di un processo infiammatorio modulato dal sistema immunitario), o di tessuto ricco di cellule eosinofile (particolare categoria di globuli bianchi tipici delle reazioni allergiche).
Qualunque sia la composizione del tessuto della formazione i polipi nasali hanno:
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Aspetto a goccia
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Natura benigna (non tumorali).
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Dimensioni generalmente contenute (grandi quanto chicchi d’uva).
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Forma peduncolare e colore bianco grigiastro.
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Consistenza molliccia (data la loro natura fondamentalmente edematosa).
Ovviamente per stabilire la natura istologica del polipo nasale è necessario il prelievo di una sua porzione (con sistemi endoscopici che tratteremo di seguito) e di una biopsia ossia di una analisi al microscopio o di biologia molecolare per stabilirne la natura delle sue cellule.
Poliposi nasale maligna Contrariamente ai polipi intestinali che degenerano in carcinoma con probabilità elevata, raramente quelli nasali danno origine a mutazioni neoplastiche. |
Sintomi dei polipi al naso.
I sintomi della poliposi nasale sono strettamente legati alla dimensione dei polipi ed al loro numero. Se i polipi sono di piccole dimensioni ed in numero contenuto la malattia può decorrere in maniera del tutto asintomatica. Tutto ciò è avvalorato da rilievi autoptici effettuati in maniera occasionale che mettono in luce presenza di polipi di cui si ignorava l’esistenza per l’assoluta asintomaticità.
Quando sono presenti i sintomi che si associano alla malattia sono:
Naso gocciolante. La poliposi si accompagna ad un generale stato infiammatorio della mucosa nasale con edema ed ipersecrezione e quindi naso che cola.
Naso chiuso. Se le dimensioni del polipo superano determinati livelli e possibile avere ostruzioni e difficoltà a respirare col naso. Difficoltà che si accentua per l’ipertrofia delle mucose che consegue all’edema causata dal processo flogistico.
Compromissione dell’olfatto (anosmia). La regione del naso dove sono presenti i recettori olfattivi è la parte alta e pertanto la presenza di un polipo di dimensioni notevoli può impedire agli dori di raggiungerla con compromissione parziale (ipoanosmia) o totale dell’olfatto (anosmia).
Compromissione parziale o totale della percezione dei sapori. I sapori sono correlati agli aromi che stimolano i recettori olfattivi e perciò gusto ed olfatto sono in qualche modo dipendenti per cui la compromissione dell’olfatto può compromettere anche il gusto.
Roncopatia. Russare durante il sonno. Polipi nasali di consistenti dimensioni riducono la pervietà nasale e di conseguenza il flusso di aria che può attraversarlo. La conseguenza è che si è costretti a respirare con la bocca. E da qui il russamento.
Apnee notturne. Se la roncopatia è rilevante possono aversi delle apnee. Apnee in cui alla ostruzione nasale si accompagna un eccessivo rilassamento della muscolatura della gola e del collo. Il rilassamento provoca un collassamento delle vie respiratorie con totale ostruzione ed apnea. L’apnea induce ad uscire dalla fase di sonno profondo e ciò riduce il rilassamento muscolare con l’immediato ripristino della respirazione.
Cefalee. L’ostruzione nasale e l’infiammazione delle mucose inducono mal di testa.
Dolori al volto. Polipi di dimensioni ragguardevoli provocano compressione dei tessuti circostanti e provocano dolore.
Cause e patologie che si associano alla poliposi.
Nonostante la poliposi nasale sia nota come malattia da almeno 2000 anni non siamo ancora in grado di dire con precisione quali siano le sue cause. In merito sono state fatte numerose ipotesi e di seguito ne riportiamo le principali:
- Allergia. Gli allergeni possono giungerci per inalazione come polveri, pollini etc. o per ingestione con l’alimentazione. Si ipotizza in tal caso che un importante fattore nella determinazione della malattia sia costituito da una disfunzione del metabolismo dell’acido arachidonico contenuto in crostacei, salmone, frutta secca, oli di semi, etc. Al di là di tale ipotesi è noto certamente che una notevole percentuale di individui affetti da poliposi nasale sono anche intolleranti all’acido acetilsalicilico contenuto nell’aspirina e composti similari. Va notato che il composto oltre che essere il principio attivo di molti farmaci (FANS) è usato anche come conservante nei cibi
- Ereditarietà.
- Infezioni da virus, batteri, funghi che provocano ripetute infiammazioni delle mucose.
- Particolare conformazione anatomica della regione che con le sue numerose curve e meati strozza la circolazione dell’aria e provoca irritazioni.
- Sindrome metabolica e diabete.
- Problema autoimmune. Un errore del sistema immunitario danneggerebbe le mucose generando la poliposi.
Patologie associate.
Frequentemente la malattia, che come detto sopra è conseguenza di irritazione frequente ed infezione, è associata ad altre patologie quali :
- Rinite. Infiammazione delle mucose nasali di varia natura (virale, batterica, etc.).
- Rinite allergica. Infiammazione cronica delle mucose nasali provocata da una reazione allergica ad un elemento estraneo al nostro corpo: l’allergene (polveri, pollini, acari, etc.).
- Asma bronchiale. Una patologia che provoca infiammazione delle vie aeree con un' ipersecrezione di muco ed irritazione della mucosa nasale.
- Sinusite. Infiammazione delle cavità paranasali provocata da una infezione batterica, virale, fungina o da una reazione allergica.
- Fibrosi cistica. Una patologia genetica che provoca un'ipersecrezione di muco.
- Alcune malattie rare quali la Sindrome di Churg-Strauss che danneggia i vasi sanguigni e la Sindrome di Widalche è una patologia dovuta all'intolleranza all'aspirina
Diagnosi: analisi ed esami.
La diagnosi viene effettuata dall'otorinolaringoiatra con:
- Analisi dei sintomi.
- Anamnesi.
- Constatazione visiva. Con l’ausilio di un strumento che illumina la cavità nasale e consente la vista dei polipi.
Sono utili i seguenti strumenti di indagini:
- Endoscopia. Un sottile tubo che reca una telecamera miniaturizzata che consente di visualizzare l’interno delle cavità nasali.
- TAC. Consente di localizzare la corretta dislocazione delle lesioni.
- Test allergici. Piccole incisioni cutanee su cui vengono sparse gocce di vari allergeni. Consentono la diagnosi di contemporanee allergie.
- Test per la fibrosi cistica che si effettua sul sudore. Esame fondamentale specialmente nei bambini ne quali con elevata frequenza le due malattie sono associate.
Cure farmacologiche ed intervento chirurgico.
Allo stato attuale il protocollo di cura più usato per il trattamento della poliposi nasale è il seguente:
Terapia farmacologica
La terapia farmacologica cura l’infiammazione dei seni nasali e le eventuali patologie associate precedentemente elencate.
I farmaci a base di corticosteroidi vengono somministrati con spray nasali più raramente per via sistemica. Un prodotto generalmente usato è il nasonex.
L'aerosol a base di cortisone contiene l’accrescimento dei polipi e può prevenire recidive.
Spesso anziché alla medicina tradizionale si fa ricorso a quella omeopatica o omotossicologia (una sua branca) ma non esistono evidenze scientifiche della loro reale efficacia.
Intervento chirurgico.
L’intervento chirurgico è necessario quando i polipi bloccano le vie aeree o causano frequenti infezioni dei seni.
Può effettuarsi con varie tecniche ormai tutte mini invasive ed endoscopiche. Ossia si introducono gli strumenti chirurgici miniaturizzati nelle cavità nasali con degli endoscopi e si osserva il campo operatorio con l’aiuto delle riprese fatte con una microtelecamera.
La tecnica con cui si procede è personalizzata in quanto dipende dal quadro clinico.
- Se i polipi sono di dimensioni ridotte e/o isolati si utilizza un debrider che è una sorta di fresa rotante ad elevata velocità, per intenderci sul tipo del trapano del dentista, che consuma il polipo e contemporaneamente aspira i residui e piccoli sanguinamenti. Il metodo crea pochissimi danni ai tessuti circostanti e limita molto le recidive.
- Se la poliposi è molto diffusa si ricorre invece alla tecnica alla tradizionale operazione in endoscopia che consente di modificare le aperture e dotti di comunicazione delle cavità che per l’infiammazione possono essere ostruiti.
- Il laser che pure viene talvolta utilizzato non arreca particolari benefici.
Comunque, qualunque sia la tecnica operatoria utilizzata, l’intervento viene di norma condotto in anestesia locale accompagnata da sedazione endovena più o meno profonda per minimizzare l’impatto emotivo del paziente.
Data la scarsa invasività la sua durata è mediamente inferiore all’ora ed il tutto viene svolto con la formula del day Hospital, col ritorno a casa del paziente nello stesso giorno o massimo il giorno successivo.
Il post - operatorio prevede periodici controlli in quanto i polipi tendono a recidivare. Inoltre è consigliato l'utilizzo di spray o gocce nasali a base di corticosteroide sempre per prevenire la riformazione.