Rachitismo: sintomi, cause e terapie

Dottoressa Margherita Mazzola (Biologia e Nutrizione) Consulente Scientifico:
Dottoressa Margherita Mazzola
(Specialista in biologia e nutrizione)

Il rachitismo è una patologia ossea che colpisce i bambini nei loro primi anni di vita. Le cause del rachitismo possono essere genetiche, ma anche legate a problemi di malassorbimento intestinale, di carenze nutrizionali o di scarsa esposizione alla luce del sole, che è indispensabile per produrre la vitamina D. La sintomatologia del rachitismo è per lo più a carico dello scheletro, e la terapia consiste nella somministrazione di vitamina D, o nel cambiamento delle proprie abitudini alimentari.

Che cos’è il rachitismo?

Il rachitismo è una patologia tipica dell'età infantile che si manifesta solitamente nei bambini in fase di accrescimento, ovvero in quella fascia di età che va dai 12 mesi ai 3 anni, sebbene esistano forme tardive, che si manifestano tra i 10 e gli 11 anni e forme precoci che si manifestano tra i 4 e i 6 mesi di età, mentre non vi sono quasi mai casi che si manifestano prima dei 3 mesi di età. Il rachitismo è una patologia che colpisce le ossa, in particolare non si ha un corretto processo di ossificazione e di mineralizzazione della matrice dell'osso, e che vede coinvolti il metabolismo del calcio e della vitamina D. Sebbene sia una patologia tipica dell'età infantile, il rachitismo può manifestarsi anche in età adulta, in questo caso però prende il nome di osteomalacia.

La vitamina D e il metabolismo del calcio.

Per comprendere meglio cosa sia il rachitismo e quale sia l'impatto della patologia sulle ossa e sulla vita quotidiana del soggetto affetto, dobbiamo fare una breve panoramica sulla vitamina D e sul metabolismo del calcio. In linea generale:

  • La vitamina D nel nostro organismo viene introdotta con la dieta per il 10% (ed assorbita a livello intestinale) e sintetizzata a partire dal colesterolo per il 90%.
  • La sintesi di vitamina D viene attivata dai raggi ultravioletti, cioè dall'esposizione ai raggi del sole.
  • Quando ci si espone ai raggi del sole avviene una reazione biochimica che, partendo dal 7 - deidrocolesterolo, produce come prodotto finale la vitamina D3 in forma inattiva.
  • La forma inattiva della vitamina D3 passa prima al fegato e poi al rene, dove subisce due processi biochimici che la trasformeranno dapprima in 25 - idrossicolecalciferolo (nel fegato) e successivamente in 1,25 - idrossicolecalciferolo (nel rene).
  • La forma chiamata 1,25 - idrossicolecalciferolo rappresenta la forma attiva della vitamina D.
  • La vitamina D attiva ha diverse funzioni tra cui regolare l'assorbimento di calcio a livello intestinale, agire sulla secrezione del paratormone per regolare il riassorbimento di calcio a livello renale e regolare il riassorbimento osseo del calcio attraverso l'azione sugli osteoclasti (cellule dell'osso deputate al rimodellamento osseo). 

Dopo l’excursus sulla vitamina D e il calcio vediamo quali sono le cause scatenanti di questa malattia.

Puoi approfondire come si manifesta la carenza di vitamina D

Cause di questa patologia.

Il rachitismo può essere classificato in due grandi categorie a seconda delle cause che ne hanno determinato l'insorgenza.

Una prima categoria è quella del rachitismo di origine genetica, in cui la genesi della malattia è da imputarsi a mutazioni a livello genico e del DNA. Una seconda categoria è invece quella del rachitismo non genetico, che riconosce diverse cause.

Cause genetiche.

Le cause genetiche di rachitismo coinvolgono delle mutazioni a livello di alcuni geni che intervengono nelle vie metaboliche del calcio e della vitamina D. In particolare possiamo avere:

Cause non genetiche.

Le cause non genetiche di rachitismo sono molteplici e dipendono da diversi fattori. Tra le principali cause non genetiche di rachitismo possiamo avere:

Quali sono i sintomi del rachitismo?

La sintomatologia del rachitismo è per lo più a carico delle ossa dell'intero scheletro, ma a questa si associano anche altri sintomi di diversa natura.

L'insorgenza dei sintomi può essere schematizzata in tre fasi:

A questi sintomi si associa una marcata fragilità ossea, causata dalla non corretta mineralizzazione dell'osso, con un conseguente maggiore rischio di fratture, ed altri sintomi quali bassa statura, debolezza, astenia, crampi muscolari e ritardo nella crescita dei denti.

Terapie legate alle cause scatenanti della malattia.

La terapia del rachitismo è legata sostanzialmente alla causa scatenante. Per quanto riguarda il rachitismo di origine genetica, la causa non può essere eliminata (sebbene la ricerca tenta sempre di trovare un modo per prevenire l'insorgenza di queste patologie o delle terapie mirate) e pertanto si cercherà di attenuare i sintomi attraverso la somministrazione di vitamina D o la correzione degli squilibri di fosfato e calcio.

Nelle forme non genetiche di rachitismo è possibile intervenire nel seguente modo:

In caso di malassorbimento intestinale si dovrà comprendere la causa e, ove possibile, correggerla. Se non risultasse possibile la correzione si interverrà somministrando vitamina D.

È possibile somministrare rimedi di natura omeopatica consigliati dal naturopata, quali ad esempio Calcarea phosphorica (alla concentrazione di 15 CH con una posologia di 5 granuli 1 volta a settimana) e Silicea (in concentrazione 15 CH con una posologia di 5 granuli una volta a settimana),

È bene sottolineare che prima si interviene con le terapie, migliore sarà la prognosi poiché si eviterà di andare incontro a tutte le deformazioni a carico dello scheletro.

L’articolo ha un scopo esclusivamente informativo; per avere maggiori informazioni sul rachitismo è necessario consultare il medico!

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