Shock anafilattico: cosa fare? Sintomi, cause, terapia, tempi e rischi

Ultimo aggiornamento:

Dottoressa Margherita Mazzola (Biologia e Nutrizione) Consulente Scientifico:
Dottoressa Margherita Mazzola
(Specialista in biologia e nutrizione)

Con quali sintomi si manifesta lo shock anafilattico e cosa fare quando si presenta questa manifestazione allergica potenzialmente letale? Approfondiamo le cause ed i tempi in cui è possibile intervenire, la diagnosi e le terapie per evitare i rischi cui si va in contro.

Che cos'è lo shock anafilattico?

Lo shock anafilattico è la forma più grave di anafilassi che è una reazione allergica di grave intensità che colpisce un soggetto predisposto quando esso viene in contatto con una sostanza che si comporta da allergene.

La reazione di ipersensibilità causata dal contatto, dall'ingestione, dall'inoculo o dall'inalazione con l'allergene determina la comparsa di una violenta sintomatologia di tipo allergico che, se non trattata tempestivamente, può portare alla morte. Oggi lo shock anafilattico ha un'incidenza di 4 - 5 casi su 100.000 soggetti, e la sua mortalità ha una percentuale dello 0,0006%. Ma come avviene questa reazione allergica?

Il meccanismo fisiopatologico: come si scatena la reazione.

Lo shock anafilattico è di per sé una reazione allergica molto forte. Il meccanismo fisiopatologico a cui fare riferimento è quindi quello che si verifica durante una reazione di ipersensibilità. Tale meccanismo può essere di due tipi:

Qualunque sia il meccanismo si assiste alla liberazione di alcuni mediatori dell'ipersensibilità rilasciati dal processo di degranulazione dei mastociti e dei basofili (queste cellule contengono al loro interno dei granuli in cui sono racchiusi i mediatori, il processo di degranulazione innescato dalla reazione di anafilassi porta alla liberazione di queste sostanze).

Le sostanze che vengono rilasciate sono prevalentemente istamina, leucotrieni, prostaglandine e serotonina, definite sostanze vasoattive poiché provocano vasodilatazione con conseguente diminuzione della pressione sanguigna e aumento della permeabilità dei capillari a cui consegue l'edema delle mucose, broncospasmi e broncocostrizione causati dalla contrazione della muscolatura liscia dei bronchi a livello delle vie respiratorie.

I gradi dell’anafilassi: gravità della reazione allergica in adulti e bambini.

Lo shock anafilattico può essere suddiviso in diversi stadi in base alla gravità della sintomatologia manifestata.

I gradi dell' anafilassi per gli adulti sono quattro:

Nei bambini invece abbiamo ben cinque gradi di anafilassi con caratteristiche diverse, infatti:

Le possibili cause di shock anafilattico.

Le cause di shock anafilattico sono molto soggettive poiché dipendono dalla sensibilità innata che un soggetto ha nei confronti di una determinata sostanza. Tra le cause principali di shock anafilattico si annoverano gli alimenti ed i farmaci.

Alimenti.

Gli alimenti rappresentano una delle principali cause di allergia e quindi di possibile shock anafilattico da ingestione di allergeni.

Tra gli alimenti maggiormente implicati nella genesi di una reazione anafilattica grave abbiamo:

Approfondisci cosa sono e quali sono i rischi delle intolleranze alimentari.

Farmaci: FANS, vaccini ed altri...

Un'altra delle principali cause di shock anafilattico è rappresentata dai farmaci da ingestione (in caso di farmaci somministrati per via orale) o da inoculo (in caso di farmaci da iniettare). Tra i farmaci che possono causare shock anafilattico abbiamo:

Puoi approfondire gli effetti collaterali del cortisone.

Punture di insetti: api, vespe calabroni e zanzare.

Api, vespe, calabroni e, più raramente, di zanzare, sono insetti che quando pungono inoculano un veleno che può indurre anafilassi nei soggetti predisposti.

Quali sono i sintomi e le conseguenze delle punture di insetti?

Lattice e i suoi derivati.

Il contatto con il lattice o anche la semplice inalazione (soprattutto quello naturale) scatena una grave reazione allergica con sintomi cutanei, respiratorie shock anafilattico e morte. Il sistema immunitario, riconosce le proteine del latte come pericolose per l’organismo e scatena la reazione.

Prodotti omeopatici.

Alcuni prodotti omeopatici essendo a base di erbe e di estratti vegetali, possono provocare shock anafilattico.

Altre cause: tatuaggi, tinture e metalli.

Tra le altre cause meno comuni di shock anafilattico vi sono gli additivi chimici presenti negli alimenti, prodotti chimici come le tinture per capelli o gli inchiostri utilizzati per i tatuaggi, e metalli quali il nichel.

Esercizio fisico.

L’anafilassi può manifestarsi anche in seguito ad esercizio fisico o a sforzo. Non esistono ancora studi su questa evenienza abbastanza rara che va trattata come tutti gli altri episodi di anafilassi.

Cause ignote o idiopatiche.

Esistono, infine episodi di shock anafilattico di cui non si riconoscono le cause scatenanti. Esso si presenta con gli stessi sintomi delle altre anafilassi.

Come riconoscerlo? I sintomi con cui si manifesta.

Il riconoscimento della sintomatologia è fondamentale per un corretto intervento che possa salvare la vita del paziente colpito da shock anafilattico. È bene sapere che questa manifestazione allergica coinvolge diversi apparati dell'organismo umano e in ognuno di essi si manifesta con sintomi ben specifici. In particolare i sintomi si manifestano a livello degli apparati:

I rischi dello shock: può essere letale.

Lo shock anafilattico può manifestarsi in maniera lieve coinvolgendo soltanto la cute o il tratto respiratorio in maniera lieve e senza gravi complicazioni. Tuttavia, nel caso in cui il soggetto sia predisposto ad avere reazioni di ipersensibilità molto forti nei confronti dell’allergene, possono esserci dei rischi importanti quali:

Dopo quanto tempo si manifestano i sintomi?

I tempi in cui si manifesta la sintomatologia sono variabili ma in genere si va dai 5 minuti a mezz'ora, qualora l'esposizione all'allergene avvenga per via endovenosa, mentre nel caso in cui l'esposizione all'allergene avvenga per via orale i tempo di comparsa dei sintomi sono di circa due ore. La comparsa dei sintomi è talvolta favorita da alcune condizioni come l'esposizione al sole, o ad una certa temperatura.

Diagnosi: può essere fatta quando il soggetto si è stabilizzato.

La diagnosi di shock anafilattico viene posta solitamente dopo che il soggetto è stato stabilizzato e non è più in pericolo di vita.

Prevede le seguenti tappe:

E' possibile prevenire lo shock anafilattico?

La prevenzione è possibile quando si è scoperto il fattore scatenante.

Importantissima nell'ambito dello shock anafilattico è la prevenzione secondaria, quella cioè da attuare una volta che si è scoperto a cosa si è allergici, al fine di evitare un secondo attacco anafilattico. Le misure di prevenzione da adottare sono le seguenti:

Primo soccorso.

Un intervento tempestivo è spesso l'unico modo per salvare la vita del soggetto colpito da shock anafilattico.

La prima cosa da fare è chiamare subito i soccorsi(il 118).

In attesa dei soccorsi bisogna cercare negli effetti personali del paziente se è presente una penna per l'auto iniezione di adrenalina e quindi eseguire una serie di operazioni per far fronte all'emergenza. Lo shock anafilattico è, infatti, un’emergenza grave per cui è opportuno sapere come comportarsi, cosa fare e cosa non fare per sostenere le funzioni vitali e cercare di bloccare la reazione allergica che può condurre, nei casi gravi, anche alla morte.

Somministrare adrenalina.

L’adrenalina può essere somministrata:

Porre il soggetto nella posizione antishock.

In attesa del medico il paziente va posto supino e con le gambe sollevate di modo da favorire l'afflusso di sangue al cuore e al cervello. Se possibile tenere sotto controllo il battito cardiaco e/o la pressione sanguigna e il ritmo respiratorio fino all'arrivo dei soccorsi.

Non estrarre il pungiglione con le dita.

Qualora lo shock sia stato causato dalla puntura di un insetto non va mai estratto il pungiglione con le mani perché questo potrebbe causare un aumento del veleno. Si consiglia invece di rimuoverlo mediante l'utilizzo un oggetto rigido che permette la rimozione del pungiglione senza che questo si addentri ancora di più nella pelle e quindi rilasci ancora veleno).

Non somministrare bevande o farmaci.

Non somministrare alimenti o bevande, nè farmaci per via orale in quanto potrebbero ostruire le vie aeree già compromesse con lo shock anafilattico.

Terapie somministrate in ospedale.

In caso di shock anafilattico il paziente dovrà essere tenuto in osservazione in ospedale per 12 ore. Una volta che il paziente è stato stabilizzato e non è più in pericolo di vita, e che è stata fatta un'adeguata diagnosi potrà essere stabilita una terapia a lungo termine. Tale terapia prevede la somministrazione di alcuni farmaci come:

Prognosi.

La prognosi di un soggetto colpito da shock anafilattico dipende da quanto rapido è stato l'intervento dei soccorsi e da quanto grave è lo stato di shock.

La sintomatologia è tanto più grave quanto più velocemente compare.

Se si interviene in maniera tempestiva la prognosi è sempre buona, mentre nel caso in cui non si abbia un intervento tempestivo o lo shock è molto grave, si può manifestare la morte per asfissia o arresto cardiaco
.

Articoli correlati

Allergie alimentari: sintomi, cause, terapia e test per la diagnosi Orticaria: sintomi, cause, cura e tipologie (acuta, cronica, da stress) Intolleranza al glutine: sintomi e diagnosi. Cosa mangiare? La dieta Sinusite Celiachia: sintomi, test, esami per la diagnosi, dieta e rischi Punture di insetti: tipologie, sintomi e rimedi naturali