Ulcera gastrica: sintomi, cause, dieta, cura e rischi (sanguinante, perforata ecc)
Approfondiamo le cause dell'ulcera gastrica ed i sintomi che variano in base alla localizzazione delle lesioni. Oltre alla dieta, quali cure possono evitare rischi quali sanguinamento o perforazione della parete dello stomaco o del duodeno? Rispondiamo a tali domande esaminando la patologia in ogni suo aspetto.
Che cosa è l’ulcera gastrica?
L’ulcera gastrica appartiene, insieme all’ulcera duodenale ed a quella esofagea, alla più ampia categoria delle ulcere peptiche. Queste sono una ferita/escoriazione del tessuto mucotico (e talvolta di quello sottostante) che riveste la parete interna della cavità gastrointestinale. Se la lesione interessa lo stomaco si parla di ulcera gastrica. Se interessa l’esofago si parla di ulcera esofagea. Infine se interessa la prima parte dell’intestino tenue ossia il duodeno si parla di ulcera duodenale. Insieme l’ulcera esofagea, gastrica e duodenale costituiscono le ulcere peptiche.
L’ulcera gastrica interessa un numero non trascurabile di individui all’incirca il 10% della popolazione ed è rara nei giovani , mentre è molto più frequente negli anziani. Esiste infatti un picco di incidenza della malattia nell’età compresa tra i 50 ed i 60 anni. Gli uomini sono preferiti rispetto alle donne con un rapporto di 3 :1.
Come si presenta e dove, di norma, è posizionata.
L’ulcera, come detto, è una ferita della parete interna dello stomaco con confini abbastanza netti e con forma tondeggiante o ovaleggiante di diametro 2/4 centimetri. E’ infiltrata da tessuto infiammatorio e necrotico e spesso è presente anche tessuto fibroso cicatriziale. La lesione tende infatti a guarire per poi recidivare di norma nei cambi di stagione.
L’ulcera può interessare solo la mucosa ma anche progredire ed intaccare la parete muscolare sottostante. In qualche caso può addirittura perforare la parete dello stomaco e anche infiltrare organi limitrofi a ridosso della parete come: fegato, pancreas, etc. La regione dello stomaco che è maggiormente interessata è la regione della piccola curvatura a circa 5 centimetri dal piloro. Ricordiamo che il piloro è la parte terminale dello stomaco che lo separa dall’intestino tenue.
Sintomi dell’ulcera gastrica.
Il quadro clinico con cui l’ulcera gastrica di norma si presenta è il seguente:
- Dolore addominale. E comunemente localizzato nella regione dell’epigasto ossia nel quadrante superiore e centrale dell’addome (regione addominale subito al di sotto dello sterno e al di sopra del’ombelico). Compare in relazione con i pasti: in alcune occasioni, le più numerose, è intenso a stomaco vuoto e regredisce a stomaco pieno in altre è l’esatto contrario. Può essere presente anche durante la notte, ma spesso è del tutto assente e si avverte solo un senso di fastidio e pesantezza.
- Gonfiore ed imbarazzo accompagnati da digestione difficoltosa (dispepsia).
- Nausea e talvolta vomito. In qualche occasione la digestione diviene così problematica da condurre al vomito.
- Ematemesi. Presenza nel vomito di sangue che proviene dallo stomaco. Il vomito si presenta del colore del caffè perché l’emoglobina che contiene viene degradata ad ematina che ha appunto tale colore. Il sintomo è indicativo di una complicazione emorragica dell’ulcera.
- Melena. Sangue digerito emesso con le feci. Queste si presentano di colore nero. Colore nero dovuto anche in questo caso alla degradazione del ferro dell’emoglobina nel passaggio nell’intestino. Anche il melena è un segno del sanguinamento dell’ulcera.
- Calo ponderale senza apparente motivo.
- Perdita dell’appetito.
- Anemia sideropenica. E causata dalle continue perdite ematiche per piccole emorragie che possono essere associate all’ulcera.
Negli anziani over 70 l’ulcera gastrica si presenta spesso con una sintomatologia molto lieve ed atipica dove l’unico segno/sintomo riscontrabile è lo stato anemico secondario alla emorragia continua.
La presenza di sangue nelle feci è segno di un sanguinamento dell’apparato Gastro-Intestinale dovuto a numerose cause. Approfondiscile!
Cause e patogenesi: analisi dei processi con cui la malattia si sviluppa.
L’ulcera gastrica è provocata dalla corrosione della parete dello stomaco ad opera dell’acido cloridrico presente nei succhi gastrici. In condizioni fisiologiche, la parete interna dello stomaco è perfettamente in grado di resistere all’ambiente fortemente acido dei succhi gastrici. Essa infatti è progettata in maniera tale da essere tappezzata da una mucosa le cui cellule secernono un muco ad elevato peso molecolare e bicarbonato. Queste due sostanze formano su di essa una sorta di gel: “la barriera mucosa gastrica” che la isola dal contatto con l’acido cloridrico. In tal modo le pareti dello stomaco non vengono digerite dal loro contenuto. Inoltre la ricrescita cellulare è rapidissima, si completa nell’arco di circa 36 ore, per cui anche se si creano piccole lesioni queste si rigenerano immediatamente.
Può accadere però che l’equilibrio fisiologico tra fattori aggressivi della parete gastrica e quelli difensivi venga compromesso ed allora si scatena l’ulcera. I possibili fattori aggressivi e quindi le possibili cause dell’ulcera gastrica sono:
- Infezione da Helicobacter pylori. E’ un batterio flagellato che predilige gli ambienti acidi e che colonizza la mucosa dello stomaco dell’uomo. Non è ben noto come avviene il contagio e come l’infezione induca l’ulcera ma è sperimentalmente assodato che in una percentuale che va tra il 50% ed il 65% dei pazienti di ulcera è presente infezione da Helicobacter. Percentuale che sale al 90% nel caso di ulcera duodenale. Inoltre i pazienti trattati eradicando l’H.p. mostrano una percentuale di ricadute molto inferiore a quelli che non effettuano terapia antibatterica. Tutto questo fa pensare che l’infezione giochi un ruolo determinante nella patogenesi della malattia anche se tale ruolo non è ancora ben chiarito.
- Terapie mediche a base di FANS. Sono molto comuni negli anziani che li utilizzano per tenere sotto controllo sindromi dolorose causate da malattie degenerative come artrosi, etc. I principi attivi incriminati sono: acido acetilsalicicilico (Aspirina); ibuprofene (Advil), naproxene ( Anaprox). Per minimizzare i suddetti problemi si consiglia di assumere i FANS a stomaco pieno e di ridurre la posologia alla minima quantità utile. L’antidolorifico che non crea problemi gastrici è a base di paracetamolo (Tylenol).
- Cause genetiche. I soggetti che hanno gruppo sanguigno O hanno maggiori probabilità di contrarre la malattia.
- Sindrome di Zollinger-Ellison. E’ conseguente alla presenza nel duodeno o nel pancreas di una neoplasia che secerne gastrina. Dove la gastrina è un ormone che induce la proliferazione di cellule parietali gastriche che producono acido cloridrico HCL. L’aumento di dette cellule si traduce in un aumento della secrezione di HCL e quindi dell’acidità che può così intaccare la barriera mucosa gastrica e scatenare l’ulcera.
Fattori di rischio.
Esistono anche un certo numero di condizioni che pur non costituendo delle vere cause per l’ulcera gastrica ne aumentano il rischio le principali sono:
- Tabagismo. Il fumo riduce la produzione di bicarbonato e quindi costituisce un fattore che incrementa le probabilità di contrarre la malattia.
- Alcoolismo. L’eccessivo consumo di alcool riduce anch’esso la quantità di bicarbonato presente nel muco.
- Dieta eccessivamente ricca di acidi grassi. Anche i grassi in eccesso riducono la secrezione di bicarbonato.
- Consumo eccessivo di caffeina (caffè e coca cola). La caffeina aumenta la secrezione di HCL e quindi aumenta il rischio di ulcera.
- Stress eccessivo. Anche se per motivazioni non chiare è provato da alcuni studi che le persone sottoposte a situazioni che implicano elevata conflittualità hanno maggiore probabilità a sviluppare l’ulcera.
Diagnosi.
L’ipotesi di diagnosi è sull’osservazione del quadro clinico: analisi di sintomi e segni, anamnesi del paziente e visita medica. Per confermare l’ipotesi formulata e per escludere possibili lesioni maligne (ulcera maligna) il test di elezione è la gastroscopia. Con un endoscopio viene visualizzato l’interno dello stomaco e successivamente prelevati campioni cellulari della lesione da sottoporre a biopsia per escludere eventuali tumori.
E possibile visualizzare anche la lesione mediante una radiografia con mezzo di contrasto.
Essenziale è comunque stabilire se l’ulcera è accompagnata da infezione da Helicobacter pylori. Esistono vari test per stabilire se l’infezione sussiste il più comune è il così detto test del respiro. Si fa bere al paziente un liquido contenente un isotopo marcato di carbonio. Dopo circa mezzora si fa respirare in un sacchetto sigillato. Se nello stomaco è annidato il batterio nel campione di respiro vi sarà CO2 radiottiva.
Come si cura l’ulcera gastrica? Dieta, farmaci e corretto stile di vita.
Il protocollo terapeutico per curare l’ulcera prevede:
- Antibiotici. Servono ad eradicare gli Helicobacter se sono presenti. Si utilizzano Amoxicillina o Tetraciclina. La terapia va continuata finchè il test del respiro non darà esito negativo.
- Farmaci acido bloccanti. Uno dei più noti è la cimetidina (il famigerato Tagamet).
- Inibitori della pompa protonica. Riducono per un lungo periodo l’acidità dei succhi gastrici. Appartengono a detta categoria: Omepranzolo e Lasoipranzolo.
- Protettivi della parete gastrica. Come sono sucralfato e subsalicilato di bismuto.
In passato di frequente si ricorreva alla terapia chirurgica. Oggi la si usa solo nei casi di ulcere ostinate a qualsiasi trattamento farmacologico.
La dieta corretta: cosa mangiare ed alimenti da evitare.
Naturalmente la terapia va di pari passo con l’adozione di un corretto stile di vita che riduca i fattori di rischio su menzionati e soprattutto di un regime dietetico che prevenga le recidive.
Un tempo la dieta prescritta agli ulceroso prevedeva l’assunzione di una gran quantità di latte e un’alimentazione molto ristretta, oggi, i gasteroenterologi sostengono un regime alimentare molto più libero, con l’esclusione di alcuni cibi e di alcuni sistemi di cottura che stimolano la secrezione acida dello stomaco.
I cibi da evitare: sono quelli che facilitano la secrezione di acido cloridrico ed enzimi digestivi quali:
- minestre in brodo,
- carni rosse,
- insaccati,
- fritti e salse piccanti,
- formaggi stagionati,
- frutta secca,
- The e caffè,
- alcolici
- bevande ghiacciate.
Per contro si consiglia di mangiare alimenti che neutralizzano gli acidi gastrici quali:
- pasta ben cotta,
- carni bianche,
- pesce,
- uova, poco cotte,
- prosciutto magro,
- formaggi freschi,
- frutta fresca,
- pane e biscotti.
Inoltre il paziente ulceroso deve mangiare poco e spesso, perchè la concentrazione di acido viene neutralizzata dal cibo e quindi riduce il dolore, dolore che si riacuisce a mano a mano che lo stomaco si svuota.
Complicanze e rischi dell’ulcera gastrica.
Essenzialmente le possibili complicanze dell’ulcera gastrica sono:
- Emorragia. L’ulcera può diventare sanguinante ed il sanguinamento potrà essere modesto, ma continuo, che nel tempo induce anemia, oppure violento e copioso ed allora diviene una emergenza medica grave che necessita di ricovero in ospedale, trasfusione ed intervento chirurgico.
- Perforazione. L’ulcera può perforare la parete gastrica e riversare il contenuto nella cavità addominale determinando una peritonite. Condizione medica seria, ulcera perforata, che richiede intervento chirurgico immediato.
- Penetrazione: L'ulcera può approfondirsi ed attaccare oltre le pareti dello stomaco o del duodeno, anche altri organi quali fegato e pancreas.
- Occlusione. L'infiammazione ed il gonfiore possono restringere il passaggio dallo stomaco al duodeno o una parte del duodeno .