Ustioni: gradi, sintomi, cause, cure e rimedi naturali
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Le ustioni sono delle lesioni cutanee che possono coinvolgere tutti gli strati della pelle, dal più superficiale l'epidermide, al più profondo il derma. Si classificano in base agli strati cutanei coinvolti. Per le ustioni di primo grado è possibile ricorrere a rimedi naturali per le ustioni di grado 2 e 3 invece ci si deve rivolgere al medico che prescriverà rimedi farmacologici adatti, mentre nei casi più gravi, potrebbe essere necessario l'intervento chirurgico.
Cosa sono le ustioni?
Le ustioni sono lesioni cutanee causate da agenti termici, fisici o chimici, che determinano una compromissione dell'integrità dello stato superficiale o degli stati profondi della pelle.
Le ustioni rappresentano uno dei principali incidenti domestici (sono, infatti, la quarta causa di infortunio dopo gli incidenti stradali, le cadute e gli atti violenti), e si stima che nel mondo circa undici milioni di persone siano vittime di ustioni e di queste 300000 muoiono per i gravi danni riportati.
Le ustioni possono avere gradi di gravità differente in base a quanti strati cutanei sono coinvolti ed inoltre, quando sono poco estese, seppur gravi, hanno una prognosi benigna, e non mettono in pericolo la vita del soggetto, al contrario delle ustioni molto estese che possono essere anche mortali.
Gli strati della pelle.
La pelle è il rivestimento del nostro organismo e serve a proteggere i muscoli, le ossa e gli organi interni.
Essa è composta da tre strati:
- Epidermide: che è lo strato più esterno, ha funzione di protezione ed è a sua volta formato da quattro strati, basale, spinoso, granuloso e corneo.
- Derma: è lo strato sottostante all'epidermide formato da elastina e collagene. Nel derma sono presenti i vasi sanguigni, gli annessi cutanei e le innervazioni.
- Ipoderma: è l'ultimo strato prevalentemente adiposo. Ha funzione di cuscinetto e di isolante.
Gradi delle lesioni cutanee.
La gravità delle ustioni varia in base al coinvolgimento degli strati cutanei ed all'estensione dell'ustione stessa. In linee generali ustioni gravi ma poco estese (superficie corporea ustionata non superiore al 20%) non mettono in pericolo la vita del soggetto, mentre ustioni medie ma estese possono risultare fatali.
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La suddivisione delle ustioni si fa in base agli strati di pelle coinvolti, in base a ciò si ha anche una variazione della sintomatologia:
Ustioni di primo grado.
Le ustioni di primo grado sono le ustioni meno pericolose in quanto riguardano lo strato superficiale della pelle ovvero l'epidermide.Provocano arrossamento, gonfiore e talvolta prurito ed eritema, , ma non si ha la formazione di vescicole o ulcere. Sebbene non gravi sono molto dolorose. Sono le più comuni ustioni che si possono verificare, ad esempio dopo l'esposizione al sole o se si viene a contatto con dei liquidi a temperatura elevata. Non lasciano cicatrici e guariscono nel giro di 7 - 10 giorni, talvolta durante il processo di guarigione si può osservare una lieve desquamazione cutanea.
Ustioni di secondo grado.
Le ustioni di secondo grado coinvolgono lo strato situato sotto l'epidermide cioè il derma. Possono riguardare sia la porzione superficiale che la porzione profonda del derma. Si manifestano con arrossamento cutaneo e formazione di bolle e vescicole a livello della porzione di superficie colpita. Il dolore varia in base all'estensione ed alla profondità dell'ustione ed è solitamente moderato - intenso. Se adeguatamente trattata guarisce nell'arco di 10 - 20 giorni se coinvolge la porzione superficiale del derma e nell'arco di 3 - 8 settimane se coinvolge anche la porzione più profonda. Può lasciare delle cicatrici, specialmente quando coinvolge lo strato profondo del derma. Di rado provoca complicanze e, quando vi sono, sono per lo più legata alla cattiva gestione dell'ustione (ad esempio metodi fai da te).
Ustioni di terzo e quarto grado.
Le ustioni di terzo grado coinvolgono tutto il derma fino a raggiungere il tessuto adiposo, i muscoli e talvolta anche le ossa (quando raggiungono muscoli ed ossa possono essere definite anche di quarto grado). Sono molto gravi e si manifestano con ulcerazioni profonde della pelle, necrosi (morte cellulare) dei tessuti, presenza di croste secche e nere o pelle biancastra e molle (questo dipende in base alla causa dell'ustione). Il dolore è, paradossalmente, spesso assente in quanto vengono danneggiate anche le strutture nervose che conducono il dolore. Non guariscono mai da sole, è necessario sottoporsi ad intervento chirurgico, e nei casi più gravi si deve ricorrere all'amputazione per evitare esiti fatali. Lasciano sempre delle cicatrici permanenti.
Principali cause delle ustioni.
Le ustioni sono causate da esposizione a temperature elevate o da sostanze che compromettono l'integrità della cute. Possiamo avere quindi ustioni:
Termiche: temperature elevate o sotto zero.
Sono ustioni che si verificano quando la pelle viene a contatto con elementi ad elevate temperature o con elementi a temperatura al di sotto degli zero gradi. Esempi di oggetti a temperature elevate sono l'acqua portata a ebollizione, le lampade accese incandescenti, il ferro da stiro, la marmitta dell'auto, il forno, le bevande troppo calde (che possono causare ustioni lievi all'esofago), il fuoco, l'olio portato ad elevate temperature, i vapori legati ad incendi ed esplosioni (che possono provocare anche ustioni di faringe e vie aeree in generale). Esempi di sostanze fredde sono il ghiaccio, la neve e l'azoto liquido (quest'ultimo difficilmente lo si trova in casa ma può essere causa di ustioni in soggetti che lo utilizzano per lavoro). Causano per lo più ustioni di primo e di secondo grado ma, in caso di esposizione prolungata, possono causare anche ustioni di terzo grado.
Chimiche: sostanze acide o basiche.
Sono ustioni causate dal contatto con sostanze chimiche quali basi forti (quali ad esempio l'idrossido di sodio chiamato anche soda caustica), acidi forti (ad esempio acido cloridrico o acido solforico), ed altre numerosissime sostanze. Possono causare sia ustioni lievi che ustioni gravi e profonde. Sono ustioni chimiche anche quelle che si verificano dopo essere venuti a contatto con le meduse, in quanto questi animali rilasciano sostanze chimiche urticanti.
Elettriche.
Queste ustioni vengono causate dal contatto con un conduttore elettrico quale ad esempio un fulmine, un filo scoperto, un cavo elettrico o una presa elettrica. Sono solitamente molto gravi perchè l'elettricità non si limita a passare solo attraverso la cute ma può coinvolgere anche gli organi interni.
Da radiazioni.
Sono ustioni causate dall'esposizione ad una fonte di radiazioni quali i raggi ultravioletti del sole o le radiazioni ionizzanti utilizzate per la radioterapia. Solitamente sono ustioni lievi e superficiali.
Puoi approfondire come trattare le ustioni solari.
Sintomi e complicanze di queste lesioni.
I sintomi delle ustioni variano in base alla profondità ed all'estensione, inoltre le ustioni, specialmente se molto estese, possono portare a complicanze che vanno da lievi fino alla morte.
Le ustioni di primo gradi possono presentarsi con rossore, dolore e bruciore.
Le ustioni di secondo grado oltre a dolore e bruciore possono presentare delle bolle.
Le ustioni molto estese o molto profonde, di terzo e quarto grado, non sono dolorose ma possono avere complicanze anche severe quali:
- Febbre, in caso ad esempio di ustioni di primo grado da radiazioni molto estese, che coinvolgono una grossa parte di superficie cutanea.
- Complicanze infettive, più frequente nelle ustioni di secondo e di terzo grado in cui viene meno la capacità protettiva della barriera cutanea e la pelle è soggetta quindi alla colonizzazione da parte di batteri.
- Ischemie a carico della mucosa gastrointestinale, che si verificano solitamente quando si hanno ustioni di secondo e terzo grado che si estendono per oltre il 25% della superficie corporea.
- Insufficienza respiratoria ed in genere complicanze respiratorie, legate solitamente all'inalazione di vapori o di fumi tossici che si verificano in caso di incendio o esplosione.
- Problemi renali quali anuria (riduzione delle urine emesse) o oliguria (aumento delle urine emesse) legate a condizioni di shock ipovolemico (riduzione brusca del volume di sangue) e disidratazione causate dall'estensione dell'ustione di secondo o di terzo grado.
Nel caso in cui l'ustione di secondo o di terzo grado sia estesa per oltre il 40% della superficie corporea il soggetto è a rischio di vita.
Come riconoscere le ustioni? Diagnosi.
Naturalmente la diagnosi delle ustioni si esplica nella valutazione dell profondità, dall'estensione della zona lesa e delle zone colpite.
La profondità di un'ustione può già essere determinata col semplice esame visivo, ma talvolta può essere necessaria una biopsia.
Molto importante è anche la valutazione dell'estensione dell'ustione, infatti, quanto maggiore è la parte di pelle lesa, tanto maggiore è il pericolo cui va incontro dell'ustionato.
Ci sono vari modi per determinare l'estensione dell'ustione tra cui i grafici di Browder e Lund e la regola del nove che consiste nel dividere la superficie corporea in tante zone e ad ognuna di esse viene assegnata una percentuale che sia un multiplo o una frazione del nove. Questa formula è imprecisa soprattutto se applicata ai bambini.
Infine la gravità dell'ustione dipende anche dalla sede interessata: sono più gravi, infatti, le ustioni estese al volto, ai genitali, alle articolazioni, dove la pelle è glabra e più sottile.
Una volta fatta la diagnosi si può valutare la necessità del ricovero ospedaliero o in centri specializzati.
Le ustioni lievi, infatti, possono essere curate a casa, quelle moderate necessitano a volte del ricovero in ospedale mentre quelle gravi devono essere seguite in centri per grandi ustionati in quanto necessitano di terapie specializzate.
Cosa fare in caso di ustioni?
Abbiamo quindi capito che le ustioni sono una condizione che va valutata con attenzione.
Primo soccorso: cosa fare in caso di ustioni.
Quando ci si trova di fronte ad un soggetto ustionato, è bene sapere come comportarsi per far si che il soggetto non riporti conseguenze gravi. Si consiglia pertanto di chiamare tempestivamente il 118 e nel frattempo:
- Rimuovere tutti gli oggetti metallici quali anelli, collanine, braccialetti, orecchini e così via, in quanto con il calore potrebbero fondersi con la cute del soggetto.
- Togliere con attenzione e delicatezza gli indumenti, avendo cura di lasciarli in sede se sono attaccati alla pelle.
- Coprire le zone ustionate con un panno di cotone pulito o meglio con delle garze sterili.
- Far distendere il soggetto e coprirlo in modo da evitare i bruschi cali di pressione e temperatura corporea.
- Non toccare le zone ustionate e non applicare sostanze oleose o unguenti.
- Evitare di rompere o far scoppiare bolle e vescicole.
Rimedi naturali per le ustioni superficiali.
L'utilizzo di rimedi naturali è da riferirsi alle sole ustioni di primo lievi di primo grado e sempre sotto consiglio del proprio medico di riferimento. Utilizzare rimedi naturali in altri gradi di ustioni può portare a guarigioni incomplete o alla formazione di cicatrici o ancora all'insorgenza di complicanze infettive.
I rimedi della nonna o fai da te rappresentano un insieme di trattamenti semplici ma efficaci che possono aiutare a ridurre la sensazione di bruciore e di arrossamento che si ha nelle ustioni di primo grado. Tra quelli più utili abbiamo:
- Patata cruda: possiede proprietà lenitive ed anti - irritanti. Va posta una fettina tagliata sottile sulla parte da trattare e mantenuta in sede per 5 minuti.
- Acqua fredda: rappresenta il rimedio più semplice per trattare le ustioni da calore, specialmente quelle legate all'esposizione al sole. È da evitare invece il ghiaccio perchè può peggiorare la sintomatologia aggravando l'ustione.
- Olio di oliva: ha proprietà emollienti e rigeneranti e può aiutare a guarire la cute colpita da ustioni. Va però applicato solo e soltanto quando la parte è già stata raffreddata perchè se lo si applica immediatamente dopo l'ustione può raggiungere temperature elevate e diventare esso stesso causa di ustione.
- Miele: ha proprietà nutrienti, emollienti ed idratanti e aiuta sia ad accelerare la guarigione che a ridurre i fastidi. Lo si applica direttamente sulla parte da trattare.
- Aceto: ha proprietà antisettiche e astringenti e aiuta a disinfettare la parte colpita ed a ridurre la sintomatologia. Si miscela un cucchiaio di aceto ed uno di acqua e si applica sulla parte con un batuffolo di cotone.
- Cipolla: contiene delle sostanze (come la quercetina) che alleviano il bruciore. Si deve frullare una cipolla fino ad ottenerne il succo e lo si applica sulla parte da trattare più volte al giorno.
Fitoterapia ed omeopatia.
Per il trattamento dei sintomi legati alle ustioni di primo grado è possibile ricorrere anche a rimedi fitoterapici ed omeopatici.
In particolare per quanto riguarda la fitoterapia i rimedi più indicati sono:
- Aloe vera: grazie al suo contenuto di antrachinoni catartici l'aloe vera ha proprietà emollienti, disinfettanti, antinfiammatorie e rigenerative. Va applicata sottoforma di gel direttamente sulla parte da trattare.
- Calendula: contiene oli essenziali, saponine, calendulina e acido salicilico ed ha azione emolliente ed antinfiammatoria. La si applica sottoforma di pomata, contenente i principi attivi, direttamente sulla parte da trattare, oppure sottoforma di tintura madre (50 gocce in mezzo bicchiere d'acqua) da applicare sulla parte da trattare mediante una garza sterile.
- Urtica urens: comunemente chiamata ortica, questa pianta contiene polisaccaridi, mucillagini, tannini e sostanze azotate ed è particolarmente utile per trattare prurito ed eritema associati alle ustione. Si utilizza ponendo in mezzo bicchiere d'acqua 20 gocce di tintura madre e si applica direttamente sulla parte da trattare con una garza sterile.
- Centella asiatica: è utile per favorire la rigenerazione cutanea dopo l'ustione grazie al suo contenuto di acidi triterpenici, fitosteroli, flavonoidi, saponine triterpeniche e tannini. La si assume per via orale, sottoforma di tintura madre, 30 gocce da diluire in poca acqua e da prendere tre volte al giorno.
Per quanto riguarda invece i rimedi omeopatici quelli più indicati sono:
- Apis mellifica, utile per il trattamento di sintomi legati alle ustioni quali arrossamento e gonfiore. Si assume alla concentrazione 7 CH con una posologia di 5 granuli ogni quarto d'ora per la prima ora successiva all'ustione, e poi 5 granuli ogni ora fino a miglioramento dei sintomi.
- Belladonna, da usare in caso di arrossamenti cutanei legati ad ustione con sensazione di pelle calda. Si assume alla concentrazione 7 CH con una posologia di 5 granuli da prendere una volta al giorno, preferibilmente la sera.
- Urtica urens, per il trattamento del dolore legato alle ustioni. Si assume alla concentrazione 7 CH con una posologia di 3 - 4 granuli da assumere al bisogno.
Farmaci.
I farmaci sono utili per tutte le tipologie di ustioni.
Per il trattamento delle ustioni di primo e secondo grado il medico potrebbe decidere di somministrare dei farmaci per accelerare il processo di guarigione e diminuire l'entità dei sintomi. Ad esempio:
- In caso di febbre e dolore è possibile assumere antipiretici, quali la tachipirina, o ad antinfiammatori non steroidei come l'ibuprofene.
- Nelle ustioni di primo grado è possibile applicare sulla zona colpita una pomata a base di acido ialuronico (come la connettivina) per stimolare la rigenerazione cellulare.
- In base al tipo di ustione è possibile applicare (dietro consiglio del medico) una pomata a base di lidocaina o benzocaina, degli anestetici locali che riducono la sintomatologia dolorosa.
- In caso di ustioni di secondo grado il medico consiglierà di detergere e disinfettare la parte per evitare le infezioni. Le soluzioni più indicate per disinfettare la cute sono betadine (a base di iodio povidone), neoxene (a base di clorexidina) e amuchina al 10% (a base di clorossidante).
- Nelle ustioni di secondo grado, dopo adeguata disinfezione, è consigliabile applicare una garza grassa, contenente sostanze che favoriscono la rigenerazione cellulare come ad esempio le fitostimoline, per accelerare il processo di guarigione.
Chirurgia: per le ustioni di secondo e terzo grado.
In caso di ustioni di terzo grado o di secondo grado molto estese, la cicatrizzazione spontanea o mediata dalle cure farmacologiche non ha effetto ed è necessario ricorrere all'intervento chirurgico. Questo si articola in due fasi principali:
- l' escarectomia è la prima fase e consiste nella rimozione di tutto il tessuto ustionato e necrotico dalla pelle fino al tessuto adiposo sottocutaneo. Se l'ustione è limitata al 15 - 20% della superficie corporea l'escissione dei tessuti avviene in un'unica seduta operatoria, per ustioni più estese, possono essere necessarie più sedute.
- Segue poi una fase che prevede la copertura della porzione di cute scoperta con degli innesti di pelle. La cute da innestare può essere derivata dal paziente stesso, da un donatore, o essere realizzata in materiali biocompatibili.
In quanto tempo guariscono le ustioni? Lasciano cicatrici?
Le ustioni di primo grado e quelle di secondo poco profonde guariscono nel giro in pochi giorni e non lasciano cicatrici.
Le ustioni di terzo grado e quelle di secondo profonde, guariscono nel giro di alcune settimane ma lasciano senz'altro cicatrici.
Le ustioni che si estendono per oltre il 40/60% della superficie corporea sono spesso mortali, soprattutto se colpiscono anziani, donne o persone affette da patologie quali cardiopatie, diabete.
Dopo tutte le ustioni profonde compaiono cicatrici che vanno curate per evitare che diventino ipertrofiche ( aumentate di spessore, dure, le di colore rosso acceso. ) o cheloidee (colore rosso scuro, dure, molto grandi sia in spessore che in larghezza) che necessitano, col tempo, di interventi di chirurgia plastica ricostruttiva.