Dolori addominali a destra, sinistra o al basso ventre: cause e patologie
I dolori addominali sono sintomo di patologie localizzate nella parte alta o bassa, destra o sinistra dell??addome. Analizziamo le cause e le relative patologie che possono costituire una sorta di allarme trasmesso dal corpo per segnalare il danno di un tessuto od organo compreso tra torace ed inguine.
Caratteristiche e tipologie.
Il dolore addominale è un segnale che non va assolutamente sottovalutato in quanto alcune delle malattie che può sottintendere sono talmente serie, che, se trascurate, sono in grado di mettere a repentaglio la vita stessa del paziente. Tale complessità rende anche difficile il lavoro del medico che viene chiamato, in presenza di un quadro clinico acuto, a formulare una rapida e precisa diagnosi. Risulta perciò essenziale a tal fine una precisa descrizione del tipo di dolore, i tempi della sua insorgenza nonché una dettagliata storia anamnestica del paziente.
Dopo l’iniziale classificazione tra dolore addominale acuto (insorge in maniera violenta, all’improvviso) e quello cronico, altra classificazione del dolore addominale può farsi in base alla tipologia del dolore stesso. Per cui avremo:
- Dolore riferito. Parte da una zona anatomica diversa da dove poi effettivamente si localizza.
- Dolore crampiforme. Contrattivo non continuo, tipico quello provocato da appendicite e sindrome del colon irritabile.
- Dolore urente. Bruciante tipico quello provocato da ulcere circoscritte e reflusso.
- Dolore trafittivo. Che dura pochi secondi e si ripete come una continua trafittura tipico di pancreatiti e calcolosi.
Cause in base alla localizzazione del dolore: le patologie possibili.
E'evidente, data la complessità della regione anatomica in questione ed il gran numero di visceri che essa contiene, che il dolore addominale, che come si è detto è un sintomo, può essere causato da un gran numero di patologie ma anche da un altrettanto elevato numero di banali disturbi.
La classificazione che più comunemente viene usata per diversificare i dolori dell’addome è in funzione della loro eziologia ossia in funzione della causa che li ha indotti e quindi della malattia o disturbo che li procura. Per facilitare la diagnosi è in uso anche raggruppare le varie tipologie per regione di allocazione ossia per quadrante dell’addome in cui il dolore viene avvertito.
Si usa suddividere l’addome in 5 distinti quadranti e precisamente:
- Superiore destro (fianco destro). In tale regione sono contenuti i seguenti visceri: stomaco, fegato, duodeno, ansa del colon, pancreas.
Approfondisci le patologie che possono causare dolori al fegato che possono avere origini epatiche e non.
- Superiore sinistro (fianco sinistro). In tale regione sono contenuti i seguenti organi: milza e pancreas e colon.
- Centrale o mediano. In tale regione è contenuto essenzialmente stomaco e buona parte del pacco intestinale.
- Inferiore destro (inguine destro). In tale regione sono allocati gli organi genitali di destra (ovaio e testicolo), rene, vescica, intestino (sigma e retto).
- Inferiore sinistro. Gli organi presenti in tale regione sono i simmetrici della regione destra e quelli comuni (vescica ed intestino).
Patologie che causano i dolori localizzati nel quadrante superiore destro dell’addome (fianco destro).
Tenuto conto degli organi contenuti in tale quadrante della cavità addominale, i possibili dolori quì localizzati possono essere causati da:
- Calcoli biliari. Sono depositi precipitati ed induriti di sali biliari che si formano nella cistifellea. Hanno dimensioni variabili da quelle di un granello di sabbia ad una pallina di ping pong. Possono essere singoli o molteplici. I calcoli biliari possono essere per lungo tempo asintomatici, ma spesso, muovendosi, possono ostruire il dotto che adduce la bile all’intestino ed allora, poiché la cistifellea non può contrarsi, si scatena la colica biliare che provoca il dolore addominale.
- Cancro della colecisti (cistifellea). È una evenienza rara e, nonostante si curi con elevate percentuali di guarigioni, può risultare molto insidioso. Il motivo è una sintomatologia molto blanda, fatta eccezione un lieve dolore al quadrante superiore destro dell’addome. La diagnosi viene così di norma effettuata solo quando la neoplasia è molto sviluppata o ha addirittura infiltrato organi vicini.,
- Colangite. Infiammazione del dotto biliare a causa di calcoli ma anche ad opera di parassiti. Il processo infiammatorio determina il dolore che si localizza nella regione in cui è posizionato l’organo e quindi al fianco destro.
- Gastrite. Infiammazione della mucosa che riveste la parete interna dello stomaco. Nella maggioranza delle gastriti, che tra i vari sintomi possono indurre dolore al quadrante destro alto dell’addome, la causa è infezione di un batterio Helicobacter pylori.
- Ernia iatale e reflusso gastroesofageo. Si ha ernia iatale quando una porzione di stomaco passa nel torace attraverso lo iato che il foro che mette in comunicazione questa cavità con quella addominale. Se l’ernia è di piccole dimensioni è assolutamente asintomatica. Ma se le dimensioni sono notevoli o viene compromesso lo sfintere che impedisce il ritorno dei succhi gastrici nell’esofago si instaura il reflusso gastroesofageo. La situazione descritta presenta una serie di severi sintomi tra cui dolore che può localizzarsi nel quadrante superiore destro dell’addome.
- Cancro allo stomaco. La tipologia più comune di tale malattia è l’adenocarcinoma che si origina dalle cellule che secernono muco posizionate sulla parete interna.
- Epatite. Infiammazione con varia eziologia del tessuto epatico. Uno dei cinque segni cardinali che danno connotazione al processo infiammatorio è il dolore. Dolore che sarà localizzato al fianco destro dove è posizionato il fegato.
- Angioma epatico. È una lesione benigna del fegato costituita da un groviglio di vasi sanguigni. Gli angiomi epatici sono spesso asintomatici e solo nel caso che la lesione superi i 4/5 cm si hanno dei sintomi che comunque sono molto vaghi. Fra tali sintomi vi può essere dolore localizzato all’area in cui è presente l’angioma e quindi al fianco destro.
- Carcinoma epatico. Neoplasia che si origina dagli epatociti (le cellule epatiche). Tra i suoi sintomi contempla dolore che si origina dal quadrante superiore destro dell’addome.
- Pancreatite. Infiammazione del pancreas dovuta a numerose possibili cause. Ricordiamo che il pancreas è una ghiandola che produce: il succo pancreatico, l’insulina ed il glucagone. Dove il succo pancreatico viene immesso nell’intestino ed ha funzioni digestive, l’insulina ed il glucagone passano nel sangue e servono a regolarne gli zuccheri. Tra i sintomi del processo infiammatorio vi è un dolore fortissimo localizzato nella regione in cui è posizionata la ghiandola (al di sotto del fegato).
- Tumore al pancreas. È asintomatico finché non raggiunge dimensioni eccessive tanto da renderne difficile la rimozione. Questa sua caratteristica gli conferisce estrema pericolosità e la sua prognosi è spesso infausta. I sintomi, e tra questi il dolore all’addome in alto a destra, compaiono quando ormai la situazione e spesso irrimediabile.
- Diverticolite. I diverticoli sono piccole tasche che possono formarsi nella parete dell’intestino. La presenza dei diverticoli va sotto il nome di diverticolosi. I diverticoli possono interessare l’intero intestino e quindi anche il suo tratto iniziale che gravita nel quadrante superiore destro. Se i diverticoli si infiammano si ha la diverticolite che tra i suoi segni come ogni processo infiammatorio ha il dolore.
- Occlusione intestinale. L’occlusione intestinale è un blocco che impedisce completamente ai cibi e liquidi che provengono dallo stomaco di transitare nel tenue. La natura del blocco può essere varia: aderenze di tessuto fibrotico, materiale infiammatorio, tumori, polipi, etc. La condizione è una grave emergenza medica che richiede immediato intervento chirurgico per rimuovere il blocco.
- Ulcere duodenali. Sono ulcerazioni (ferite) che possono causarsi all’interno del piccolo intestino o duodeno. Ovviamente sviluppano una sintomatologia dolorosa quando transitano i cibi.
- Cancro intestinale. Il cancro raggruppa numerosissime malattie che sono tutte caratterizzate dal proliferare di cellule anomale che hanno l’attitudine a moltiplicarsi in maniera incontrollata e disordinata e ad invadere e distruggere i fisiologici tessuti. Ovviamente per procurare dolore al fianco destro deve svilupparsi nel primo tratto dell’intestino tenue o nel tratto di colon che insiste nella regione del corpo in questione.
- Fecalomi. Feci indurite e disidratate che transitano con difficoltà nei tratti superiori del colon. Provocano dolore localizzato nella regione interessata.
- Accumulo di gas nell’intestino. Provoca distensione e quindi dolore localizzato.
- Calcoli al rene destro. Depositi di Sali induriti che si formano all’interno del rene. Possono provocare una grave sintomatologia dolorosa che di solito si localizza nella regione lombare ma può localizzarsi anche al fianco destro.
- Infezione o pielonefrite del rene destro. È una infezione, generalmente ad opera di batteri, che, partendo dalla vescica, arriva al rene. Tra i suoi sintomi vi è il dolore lombare che può irradiarsi al fianco destro.
- Dolori riferiti. Sono dolori che si originano in organi lontani dalla regione anatomica in esame ma che si avvertono in essa. Tipici possono essere quelli che configurano il quadro clinico di polmonite e pleurite ossia infiammazione di pleura e polmone destro.
- Herpes zoster o Fuoco di Sant’Antonio. Infezione del virus varicella zoster che, dopo una infezione primaria che provoca la varicella, rimane inattivo nel tessuto nervoso e, improvvisamente, può ridestarsi e provocare una dolorosa infiammazione delle terminazioni nervose e la cute di una qualsivoglia regione cutanea.
- Dolori muscolari della parete addominale. Possono essere di natura traumatica ma anche contratture, etc.
Dolori localizzati nel quadrante superiore sinistro dell’addome (fianco sinistro).
È la regione anatomica in cui è allocato pancreas e milza. Pertanto il dolore in questo quadrante dell’addome indicano soprattutto patologie del pancreas come la pancreatite cronica e della milza come la splenomegalia (ingrossamento abnorme) o anche una leucemia. In considerazione della disposizione degli organi possiamo avere:
- Splenomegalia. Aumento del volume della milza con sintomatologia dolorosa. Ricordiamo che la milza è un organo posizionato nella parte superiore sinistra dell’addome legato al sistema circolatorio che svolge una azione di filtraggio meccanico del sangue e rimuove i globuli rossi invecchiati. L’ingrossamento della milza è una conseguenza di numerose malattie. Le più comuni sono:
- Mononucleosi. Infezione ad opera del virus di Epstein Barr che colpisce i linfociti B che sono una particolare categoria di globuli bianchi che svolgono un fondamentale ruolo nella difesa immunitaria.
- Leucemie. Insieme di malattie connotate dalla degenerazione neoplastica di una cellula staminale emopoietica ossia una staminale da cui si originano le cellule del sangue.
- Tifo addominale. Infezione ad opera di batteri del genere delle salmonelle.
- Tubercolosi. Infezione ad opera del Mycobacterium tuberculosis.
- Sifilide. Infezione adopera del batterio Treponema pallidum che si trasmette per via sessuale.
- Brucellosi. Infezione da parte di un genere di batteri denominati Brucelle. Colpisce i bovini ed in maniera accidentale può infettare l’uomo. Esistono 7 specie di Brucelle e quindi 7 varianti della malattia. Quella che interessa il nostro paese è la Brucella melitensis che provoca la febbre maltese.
- Linfoma di Hodgkin. Neoplasia che si origina dai linfociti che come detto sono cellule del sistema immunitario.
- Anemia emolitica. Anemia ossia diminuzione della concentrazione di emoglobina che si instaura per eccessiva emolisi (distruzione) di globuli rossi.
- Rottura della milza. Di norma è conseguente ad un evento traumatico come può accadere in un incidente automobilistico. E un evento ovviamente molto doloroso e richiede intervento chirurgico urgente per l’asportazione del viscere leso.
- Ascesso purulento della milza. L’infiammazione determina una grave sintomatologia algica.
- Aneurisma dell’aorta nella regione toraco-addominale. È uno sfiancamento ed una dilatazione dell’aorta che è localizzato nella regione dello iato diaframmatico ossia nelle adiacenze del foro del diaframma attraverso il quale l’aorta passa dalla cavità addominale a quella toracica. L’aneurisma è quasi sempre asintomatico ma in qualche occasione può indurre una sintomatologia dolorosa. Questa patologia è estremamente grave e richiede un delicato intervento chirurgico perché la rottura improvvisa dell’aneurisma è spesso fatale.
- Dolori riferiti. I possibili dolori riferiti che si possono avvertire nel quadrante superiore sinistro dell’addome sono di origine:
- Cardiaca. Possono essere causati da problemi di angina (dolore provocato da scarsa irrorazione di sangue del muscolo cardiaco per ostruzione delle coronarie) o da infarto del miocardio (necrosi di tessuto cardiaco per insufficiente irrorazione ematica).
- Polmonare. Causati da polmonite, pleurite, infarto polmonare (necrosi del tessuto polmonare causato da ischemia).
- Pleurica. Causati da infiammazione della pleura.
- Altre patologie già sopra descritte quali gastrite, ernia iatale e reflusso gastroesofageo, cancro allo stomaco, diverticolite, cancro del colon localizzato nella regione di interesse, fecaloma, accumulo di gas nell’intestino, pancreatite, calcoli al rene sinistro, infezione del rene sinistro, herpes zoster.
Dolore localizzato nel quadrante mediano dell’addome.
Nella maggioranza dei casi si tratta di problemi dello stomaco o di problemi dell’intestino o più semplicemente un disturbo di tipo neuropatico come la sindrome del colon irritabile. Addirittura si potrebbe trattare di problemi di origine cardiaca come angina o peggio infarto del miocardio che talvolta si manifestano con sindromi dolorose che si irradiano nell’addome medio. Le patologie che causano tali dolori sono:
- Occlusione intestinale
- Appendicite. Infiammazione dell’appendice cecale che è una parte cieca dell’intestino crasso posizionata di norma verso il basso lungo la linea mediana del corpo nella zona prospiciente l’ombelico. Come tutti i processi infiammatori annovera tra i suoi segni cardinali il dolore.
- Infarto intestinale. Necrosi di un tratto dell’intestino provocata da una improvvisa ischemia (mancata irrorazione sanguigna) per ostruzione parziale o totale dei vasi (vene o arterie) mesenterici che lo alimentano. Tra i sintomi di una tale condizione vi è un fortissimo ed improvviso dolore localizzato nella regione dove è allocato la pozione di intestino interessato.
- Perforazione dell’intestino. Può avere un gran numero di cause: traumi perforanti, necrosi, diverticoli, neoplasie, etc. Tra i sintomi vi è un dolore acutissimo ed improvviso che inizialmente è localizzato nella regione in cui avviene la lesione e poi col tempo finisce per interessare l’intero addome.
- Chetoacidosi diabetica. E una complicanza del diabete e principalmente del diabete di tipo I. In questo tipo di diabete non si ha produzione di insulina da parte del pancreas. L’insulina è un ormone che permette allo zucchero presente nel sangue di penetrare nelle cellule e di essere degradato fornendo energia. L’organismo per sopperire a questa mancanza ricava energia demolendo i grassi. Questi degradandosi producono delle sostanze di scarto leggermente acide denominate chetoni. L’eccessivo accumulo nel sangue di tali composti provoca la chetoacidosi diabetica. La chetoacidosi che una forma di intossicazione si accompagna ad una pesante sintomatologia tra cui vomito e dolori addominali.
- Infezioni della vescica. Possono essere batteriche e virali e tra i vari sintomi che le caratterizzano vi è pesantezza e dolore nella regione mediana/massa dell’addome.
Dolore addominale localizzato al basso ventre: quadrante inferiore destro/sinistro.
Le possibili cause dei dolori che interessano il quadrante inferiore destro dell’addome
sono così riassumibili:
- Appendicite. L’ appendice non ha in tutti gli individui la medesima disposizione nella cavità addominale e pertanto in taluni soggetti in presenza di infiammazione il dolore può essere localizzato più in basso di quanto accade di solito.
- Malattie infiammatorie croniche intestinali. Sono in pratica la rettocolite ulcerosa ed il morbo di Crohn. La prima può interessare solo colon e retto e la seconda può colpire tutto il tubo digerente dalla bocca all’ano ma è per lo più localizzata nel colon. Si tratta di malattie infiammatorie croniche ma mentre la prima interessa solo la mucosa la seconda aggredisce tutti gli strati della parete intestinale. Come tutti i processi infiammatori hanno sintomatologia dolorosa. Entrambe hanno una base autoimmune ossia il sistema immunitario per errore aggredisce il self.
- Gravidanza extra uterina. L’uovo fecondato di norma si impianta nell’utero. Può accadere che invece si impianti al di fuori di questo generalmente nelle tube ma non solo. Ovviamente una tale gravidanza non può procedere e l’uovo sviluppandosi può distruggere le strutture circostanti. La sintomatologia di un tale evento prevede dolori addominali intensi ed emorragie.
- Dolori mestruali. L’evento in generale si presenta circa a metà del ciclo mestruale.
- Cisti all’ovaio destro. Sono sacche contenenti liquido di dimensioni che vanno da 1/2 centimetri a 10 centimetri. Si sviluppano all’interno dell’ovaio o sulla sua superficie. Sono di norma asintomatiche ma se si sviluppano in maniera eccessiva possono indurre dolori e anche rompersi procurando emorragie.
- Ascesso dell’ovaio/tuba destro. Sono sacche contenente materiale purulento che possono formarsi nelle tube ed ovaio. Sono normalmente conseguenza di una infezione batterica (Clamidia). Ovviamente il processo infiammatorio dei tessuti adiacenti provoca una sintomatologia dolorosa.
- Infiammazione della vescicola seminale di destra. Le vescicole seminali appartengono all’apparato genitale maschile e sono due organi pari posti a destra e sinistra della prostata che secernono un liquido ricco di zuccheri che costituisce circa il 70% del liquido seminale maschile e che serve da nutrimento per gli spermatozoi. L’infiammazione provoca dolore che si manifesta nella parte bassa a sinistra dell’addome.
- Ernia inguinale destra. È la fuoriuscita di una porzione di intestino attraverso un cedimento della parete addominale. È caratterizzata da sintomatologia dolorosa localizzata.
- Altre patologie a carico dell’intestino (diverticolite, cancro intestinale, perforazione dell’intestino, Occlusione intestinale) o del rene (calcoli al rene destro, Infezione al rene destro).
Le possibili cause dei dolori che interessano il quadrante inferiore sinistro dell’addome riguardano ovviamente gli organi simmetrici a quello di destra già esaminati: malattie intestinali, renali, Infiammazione apparato genitale sinistro sia maschile che femminile.
Diagnosi ed esami per individuare la patologia.
La diagnosi del dolore addominale acuto come già detto è tutt’altro che semplice. Una prima ipotesi di diagnosi viene effettuata dal medico basandosi sul quadro clinico: sintomi accusati dal paziente, segni constatati durante il suo esame fisico e storia anamnestica. Ipotesi di diagnosi che dovrà essere poi confermata dalle indagini cliniche.
Di norma il protocollo di indagine prevede:
- Analisi ematochimiche. Ovvero le analisi del sangue e quindi: emocromo, parametri infiammatori, test di funzionalità epatica, test di funzionalità renale, test di gravidanza.
- Analisi delle urine. Ovvero urinocoltura per evidenziare eventuali infezioni batteriche o altri esami per verificare la presenza di infezioni.
- Elettrocardiogramma per la funzionalità cardiaca.
- Ecografia dell’addome. Fornisce una immagine dei visceri interni e ne verifica la funzionalità.
- Radiografie e Tac dell’addome. Forniscono anche loro immagini degli organi interni.