L'articolo illustra i sintomi dell'artrite reumatoide negli adulti e giovanile, le cause della patologia e le cure che possono contrastare la patologia una volta effettuata la diagnosi corretta.
L’artrite reumatoide è una delle numerose malattie che nel linguaggio comune viene indicata col termine generico reumatismi. In quanto artrite è un processo infiammatorio a carattere cronico, e, come molte altre malattie di questo genere, coinvolge le articolazioni e con più precisione, poiché si tratta di una poliartrite, almeno 4 articolazioni insieme. L’artrite reumatoide, contrariamente all’artrosi, che è un processo degenerativo della cartilagine con un suo costante consumo, è una infiammazione che parte dalla membrana sinoviale. La membrana sinoviale è posta all’interno della capsula articolare e produce il liquido sinoviale che lubrifica e nutre l’articolazione. Per effetto dell’infiammazione, la sinovia si inspessisce ed inizia a consumare la cartilagine che, giunta alle terminazioni ossee, inizia ad eroderla. Le conseguenze dell’infiammazione sull’articolazione sono una progressiva compromissione e perdita della mobilità.
L’artrite reumatoide oltre che le giunture può interessa anche altri organi e tessuti. Possono essere implicati il cuore con arteriosclerosi delle vene coronarie o anche i polmoni con fibrosi.
L’artrite reumatoide interessa circa il 2% della popolazione, può presentarsi ad ogni età, con maggior incidenza nelle donne: il rapporto è di 3 ad 1. L’incidenza della malattia aumenta con l’età, con un primo picco tra i 40 ed i 50 anni ed un secondo tra i 60 ed i 70 anni.
Sebbene sia una malattia prevalentemente adulta esiste una forma giovanile della patologia che colpisce i bambini fino a sedici anni, detta artrite pauciarticolare che colpisce soprattutto le ginocchia. Questa malattia giovanile, contrariamente all’artrite reumatoide che colpisce gli adulti, generalmente scompare in circa il 50% dei casi.
La causa dell’artrite reumatoide non è ancora nota. Si suppone un fattore genetico. E’ stata individuata una sequenza di geni che sembra essere associata alla predisposizione a contrarre il male e alle sua severità.
Altra supposizione viene dal dato incontrovertibile fornito dall’osservazione che una considerevole percentuale (oltre 80%) dei pazienti sofferenti di artrite reumatoide sono positivi al fattore reumatoide. Dove il fattore reumatoide è una autoanticorpo cioè un anticorpo che aggredisce i tessuti del proprio corpo.
Un ulteriore ipotesi è che nel suo insorgere possano essere coinvolte infezioni del virus della mononucleosi o del batterio della tubercolosi.
Il primo sintomo dell’artrite reumatoide è il dolore associato a gonfiore ed arrossamento.
Seguono poi ingrossamento e deformazione delle articolazioni, compromissione funzionale e rigidità, fino al blocco dell’articolazione.
Stati febbrili ed astenia possono comparire a periodi alterni.
Anemia e perdita di peso caratterizzano lo stato avanzato della malattia.
La diagnosi si effettua con la osservazione del quadro clinico e con la ricerca con un analisi del sangue del fattore reumatoide. La radiografia è utile alla valutazione del grado di compromissione dell’articolazione.
Il trattamento della artrite reumatoide è basato su farmaci e fisioterapia, solo in ultima anali si ricorre all'intervento chirurgico.
Farmaci sintomatici che curano essenzialmente i sintomi. Essi sono antinfiammatori non steroidei e corticosteroidi.
Farmaci di fondo antireumatici, immunosoppressori quali il Methotrexate.
Attualmente sono disponibili nuovi farmaci denominati biologici,quali il Rituximab, che hanno costi molto elevati, ma sembrano in grado di bloccare il danno erosivo dell’artrite.
Particolarmente utile è la fisioterapia e l’utilizzo di ausili come tutori. La terapia riabilitativa va congiunta a quella farmacologica e consiste in terapie fisiche quali l'ultrasuonoterapia ed in esercizi terapeutici che potenziano la forza muscolare eseguiti sotto stretto controllo di un fisioterapeuta.
Solo in caso di gravi compromissioni si ricorre alla terapia chirurgica che può essere di sinoviectomia (asportazione dell’intera membrana sinoviale) o artroprotesi che comporta l’impianto di protesi.
I soggetti affetti di artrite reumatoidi devono evitare esposizione ai raggi solari e le cure termali perché la malattia infiammatoria reagisce al caldo, inoltre alcuni farmaci antireumatici sono foto sensibilizzanti e possono provocare scottature. Utile può invece rivelarsi una lieve attività fisica, quale la cyclette, che non gravi sulle articolazioni.
Col tempo l’artrite reumatoide può evolvere in infiammazioni che colpiscono altre parti del corpo: pelle, polmonite pericardio.
Una forma grave di artrite reumatoide è l’artrite vasculite che colpisce i vasi sanguigni provocando ulcere sulla pelle, allo stomaco o anche ictus o attacchi cardiaci.
Inoltre l’artrite reumatoide può provocare forme di pericardite o miocardite che comportano gravi insufficienze cardiache.
L'artrite reumatoide è una patologia invalidante per cui i soggetti con patologia grave hanno diritto ad invalidità totale e, in base alla legge 104, ad una serie di sgravi fiscali e agevolazioni economiche oltre ad un assegno mensile di accompagnamento.
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