Dolori allo stomaco: cause, sintomi e rimedi
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Parliamo di un disturbo che è tra i più comuni: il dolore allo stomaco. Chi non ne ha sofferto almeno in un’occasione? Naturalmente nella stragrande maggioranza dei casi è solo un malessere passeggero, ma se il problema si ripresenta associato ad altri sintomi deve costituire un campanello d’allarme. Vediamo quali possono essere le possibili cause e i rimedi da adottare.
Caratteristiche dei dolori allo stomaco.
Il dolore allo stomaco è un sintomo che, almeno una volta nella vita, hanno conosciuto tutti. Spesso è causato da problemi banali come difficoltà digestive o lievi patologie gastriche, con prognosi benigna, ma talvolta, specialmente se durevole nel tempo ed associato ad altri sintomi, può anche essere la spia di un disturbo più grave. Il dolore allo stomaco può colpire qualsiasi fascia d'età, sebbene spesso sia più frequente nei bambini, e spesso sono le donne a soffrirne in misura maggiore.
Come si manifesta? I tipi di dolore allo stomaco.
Il dolore allo stomaco può essere suddiviso in diverse tipologie in base alla posizione anatomica in cui si manifesta, a quando compaiono i sintomi e alla loro modalità di insorgenza.
In realtà il dolore gastrico vero e proprio è quello che si avverte tra l'estremità inferiore dello sterno e le due arcate costali e non tende mai ad irradiarsi molto al di sotto dello sterno.
Tuttavia, con il termine "mal di stomaco" si intende, impropriamente, un dolore generalizzato a tutti i quadranti addominali. In base al punto anatomico possiamo avere un dolore gastrico con localizzazione:
- A destra: tipico di processi patologici a carico di appendice, pancreas e colecisti.
- A sinistra: tipico di processi patologici e non patologici a carico dello stomaco e del grosso intestino.
- Al centro in alto (epigastrio): tipico di processi patologici e non patologici a carico di stomaco, sfintere gastroesofageo, colecisti e talvolta anche a causa di problemi cardiaci.
- In basso (ipogastrio): tipico di processi patologici che coinvolgono il primo tratto di intestino tenue, il duodeno, e lo sfintere gastroduodenale.
In base a quando si manifesta possiamo poi avere un dolore gastrico:
- Prima di mangiare: tipico di patologie quali la gastrite e di condizioni non patologiche quali l'eccessiva fame.
- Dopo mangiato: tipico di patologie quali reflusso gastroesofageo ed ernia iatale ma anche di condizioni non patologiche come digestione lenta e difficoltosa o eccessiva ingestione di cibo.
- Al mattino: può essere causato dal senso di fame o da una condizione di gastrite acuta o cronica o di ulcera gastrica.
- La sera: dolori allo stomaco la sera o la notte sono tipici di patologie come il reflusso gastroesofageo o l'ernia iatale, i cui disturbi si accentuano quando il soggetto è in posizione distesa.
In base all'insorgenza possiamo distinguere un dolore gastrico:
- Acuto: l'insorgenza è rapida ed improvvisa ed i sintomi sono molto intensi.
- Cronico: insorge gradualmente e si protrae per un periodo di tempo prolungato. Può essere di tipo continuo oppure possono esserci periodi recidivanti alternati a periodi senza dolore.
Ma quali sono le cause che portano il dolore allo stomaco?
Il dolore gastrico è associato sia a patologie proprie dello stomaco che a patologie cosiddette extra gastriche, che originano cioè al di fuori dello stomaco ma che danno sintomi a livello di quest'organo.
Tra le patologie gastriche vere e proprie abbiamo:
Gastrite.
Rappresenta la causa più comune di mal di stomaco. Può essere di tipo acuto, a rapida insorgenza, o di tipo cronico, ad insorgenza lenta e recidivante. Le cause di gastrite sono molteplici, dallo stress, all'assunzione di farmaci, ad infezioni batteriche come quella da Helicobacter pylori, ma tutte provocano un aumento della secrezione acida dello stomaco, o una riduzione dello strato mucoso protettivo della parete gastrica, con conseguente sviluppo di processi infiammatori. La gastrite può essere di tipo superficiale oppure di tipo erosivo, quando cioè la mucosa viene erosa dall'eccesso di acido e si vengono a creare delle micro lesioni sanguinanti.
Puoi approfondire i sintomi con cui si manifesta la gastrite.
Ulcera.
Rappresenta una complicanza della gastrite erosiva, ed è caratterizzata da una vera e propria lesione a livello della mucosa gastrica con conseguente perdita di sangue. Le cause dell'ulcera sono sovrapponibili a quelle della gastrite.
Approfondisci le cause e le possibili conseguenze dell'ulcera gastrica.
Gastroenterite.
Si tratta di un'infezione di origine virale, batterica o da parassiti che provoca l'insorgenza di un forte processo infiammatorio a carico dello stomaco che si manifesta con dolore acuto di tipo crampiforme. Viene chiamata anche influenza intestinale per i sintomi (vomito, febbre, dolore allo stomaco) con cui si manifesta che sono molto simili a quelli di un'influenza stagionale.
Reflusso gastroesofageo.
E’ una patologia causata da un indebolimento dello sfintere, chiamato cardias, che si trova tra esofago e stomaco e che serve normalmente ad impedire che il contenuto acido dello stomaco torni indietro verso l'esofago. Sono varie le cause di reflusso gastroesofageo (eccesso di caffeina o di nicotina, farmaci, infezioni batteriche) ma tutte portano all'erosione della mucosa esofagea a causa dell'acido cloridrico proveniente dallo stomaco e all'insorgenza di esofagite.
Ernia iatale.
Si verifica quando lo iato diaframmatico - esofageo, cioè il foro che si trova a livello del diaframma che consente il passaggio dell'esofago attraverso il muscolo diaframmatico, si allarga a tal punto da far passare una porzione di stomaco dalla cavità addominale a quella toracica. Può essere causata dall'invecchiamento o da un aggravamento del reflusso gastroesofageo e provoca dolori allo stomaco associati a bruciore e rigurgito acido.
Puoi approfondire sintomi e conseguenze dell'ernia iatale.
Tra le patologie extra gastriche che possono causare dolore a livello dello stomaco possiamo citare:
Infarto del miocardio.
Uno dei possibili sintomi dell'infarto cardiaco è il dolore allo stomaco, che si localizza in sede epigastrica, cioè nella parte alta, e spesso è avvertito come un dolore sordo, di pesantezza, associato a bruciore.
Patologie della colecisti.
La presenza di calcoli a livello della colecisti può provocare una colica biliare, dovuta all'ostruzione dei dotti biliari da parte dei suddetti calcoli. Il dolore, causato dall'impossibilità della bile di fluire normalmente lungo i suoi dotti, è di tipo stringente, simile ad una morsa, e si manifesta a livello della parte alta e centrale dello stomaco.
Pancreatite.
Un'infiammazione del pancreas, condizione nota come pancreatite, può esordire con un forte ed intenso dolore allo stomaco che si irradia anche alla parte posteriore a livello della schiena.
Tumore.
Più raramente il dolore allo stomaco può essere indice di un tumore e tra le neoplasie che più di frequente determinano la comparsa di dolore gastrico abbiamo il tumore allo stomaco e il tumore al pancreas.
Le cause non patologiche.
Nella maggior parte dei casi il dolore allo stomaco è legato a cause di natura non patologica, riconducibili a diverse problematiche individuali.
Tra le condizioni non patologiche possiamo citare:
Stress e ansia.
Rappresentano la principale causa non patologica di dolore allo stomaco. Il dolore, di tipo nervoso, si verifica in concomitanza di eventi stressanti, di attacchi d'ansia, un esempio può essere il dolore che insorge prima di sostenere un esame universitario o un importante colloquio di lavoro, o un matrimonio.
Freddo.
Il freddo può provocare dolore gastrico creando una condizione nota come congestione. Quando ci si espone a basse temperature dopo aver mangiato, per esempio ci si immerge in acqua fredda o si beve acqua appena uscita dal frigorifero, si può verificare un improvviso blocco della digestione per la riduzione dell'afflusso di sangue all'apparato gastrointestinale.
Farmaci.
Alcuni farmaci, in particolari quelli appartenenti ai FANS (antinfiammatori non steroidei) possono provocare dolore e bruciore di stomaco. Questo accade poichè tali tipologie di medicinali provocano alterazioni nella mucosa gastrica, assottigliando lo strato di muco protettivo o aumentando la secrezione acida e creando pertanto infiammazione.
Alimentazione.
Il dolore allo stomaco può anche dipendere da un'errata alimentazione. In particolare può manifestarsi come conseguenza di un digiuno, ed in questo caso sarà legato al senso di fame ed ai succhi gastrici che vengono secreti e che non vengono tamponati dal cibo, o come conseguenza di abbuffate, ed in questo caso sarà dovuto all'eccessivo contenuto di cibo nello stomaco con conseguenti difficoltà digestive. Inoltre il mal di stomaco può insorgere anche se si consumano alimenti che irritano la mucosa gastrica come caffeina, alcol, spezie e cioccolato, o se si tende a mangiare troppo velocemente.
Quando preoccuparsi: possibili sintomi correlati al dolore gastrico.
Al dolore gastrico si possono correlare alcuni sintomi che possono indirizzare il clinico verso una corretta comprensione della causa scatenante e quindi verso una corretta diagnosi che servirà poi a pianificare un adeguato trattamento.
Tra i sintomi che si possono associare al dolore di stomaco abbiamo:
- Diarrea: si verifica spesso quando il dolore gastrico è dovuto a stress, ansia o a gastroenterite.
- Tosse: la tosse può essere presente in caso di esofagite da reflusso, cioè nel caso in cui il soggetto soffra di reflusso gastroesofageo, oppure nel caso di nervosismo, ed in questo caso parliamo di tosse nervosa.
- Vomito e nausea: presenti spesso nei casi di gastroenterite ma anche nella maggior parte dei casi di gastrite nervosa.
- Bruciore: è un sintomo tipico, insieme al dolore, di gastrite acuta, gastrite erosiva, ulcera gastrica, reflusso gastroesofageo ed ernia iatale. Può verificarsi anche in caso di digiuno prolungato o di ansia e stress.
- Sangue nelle feci: è un sintomo strettamente correlato alla presenza di gastrite erosiva e ulcera gastrica.
- Eruttazioni: si hanno eruttazioni associate a mal di pancia in caso di reflusso gastroesofageo ed ernia iatale.
- Tachicardia: in caso di dolore gastrico da ansia o stress si può associare anche un aumento del battito cardiaco.
- Stanchezza: se si soffre contemporaneamente di eccessiva stanchezza e di dolori allo stomaco è possibile che vi sia un'erosione gastrica che provoca la perdita di sangue con conseguente abbassamento dell'emoglobina, il che porta a sentirsi stanchi e affaticati.
- Febbre: la febbre si associa al mal di pancia in tutti i casi di gastroenterite.
- Mal di schiena: quando al dolore gastrico si associa mal di schiena a livello dei reni, è possibile che la causa dipenda da un problema alla colecisti o al pancreas.
- Dolore al petto: quando si ha la contemporanea presenza di dolore al petto e dolore allo stomaco è bene recarsi immediatamente al pronto soccorso poichè potrebbe esservi in corso un infarto.
La diagnosi: si ricerca la causa scatenante.
Il dolore gastrico è un sintomo, non una patologia, e pertanto è necessario che il medico determini la causa scatenante. Il primo approccio è con il medico di base il quale, in base all'anamnesi e all'esame obiettivo (in particolare procederà alla palpazione dell'addome per vedere se il dolore è presente o meno al tatto) potrà esso stesso fare una diagnosi oppure indirizzare il paziente verso un medico specialista, nella fattispecie un gastroenterologo.
Quest'ultimo, in base ai sintomi riferiti dal paziente o dal medico di base che ha indirizzato il paziente, potrà prescrivere altre indagini quali:
- Analisi di laboratorio: il medico può prescrivere delle analisi del sangue volte a comprendere lo stato di salute generale del paziente per evidenziare per esempio sanguinamenti occulti mediante la quantità di emoglobina rilevata dalle analisi (se vi è anemia vuol dire che è in atto un possibile sanguinamento), e degli esami specifici come la ricerca di sangue occulto nelle feci, in caso di sospetta gastrite erosiva o ulcera gastrica.
- Radiografia: una radiografia dell'addome va eseguita mediante l'assunzione di un mezzo di contrasto, il bario solitamente, che serve a visualizzare meglio lo stato dell'apparato gastrointestinale. Con questo esame si possono evidenziare alterazioni dello sfintere gastroesofageo ed in generale alterazioni nella struttura dello stomaco.
- Gastroscopia: consente di constatare visivamente lo stato della parete interna dello stomaco mediante l’introduzione nella cavità di una sonda flessibile dotata di una telecamera, la quale serve a visualizzare su uno schermo lo stato degli organi interessati. Serve a valutare la presenza di lesioni dovute per esempio a gastrite erosiva, ulcera o tumore gastrico.
- Biopsia: è l'analisi al microscopio di piccole porzioni di tessuto della mucosa dello stomaco che vengono prelevate durante la gastroscopia. Utile per rilevare l'eventuale presenza di tumore gastrico o di Helicobacter pylori.
Com' è possibile intervenire per alleviare il dolore?
Per alleviare il dolore allo stomaco occorre individuare la causa scatenante. In caso non vi sia una causa patologica si può, infatti, ricorrere a rimedi fitoterapici o omeopatici. Se invece a provocare il dolore è una patologia, occorre curare la causa per eliminare il sintomo.
Rimedi naturali e preparazioni omeopatiche in caso di patologie lievi.
Per alleviare il dolore allo stomaco in caso di patologie lievi, come la gastrite, o in caso di cause di tipo nervoso e psicologico, è possibile ricorrere a rimedi naturali e all'omeopatia. Tra i rimedi naturali che è possibile utilizzare possiamo citare:
- Bicarbonato: un paio di cucchiaini di bicarbonato di sodio possono essere utilizzati come pronto intervento per gli attacchi acuti di gastrite. Il bicarbonato infatti, a contatto con l'acidità gastrica, neutralizza l'effetto dell'acido e riduce la sintomatologia.
- Mela: contiene pectina e glicina che le conferiscono la capacità di fare da anti acido. È pertanto indicata nel trattamento di gastrite, reflusso gastroesofageo e ulcera, e si consiglia di consumarla dopo i pasti.
- Aloe: ha azione cicatrizzante e favorisce la guarigione dei tessuti e la crescita di nuove cellule delle mucose, grazie ai suoi principi attivi, gli antrachinoni catartici. Si consiglia di berne il succo, da acquistare in erboristeria.
- Limone: da utilizzarsi nel caso in cui il dolore gastrico sia causato da un blocco digestivo da esposizione al freddo o nel caso in cui vi sia una gastroenterite con diarrea, mentre è da evitare assolutamente nel caso di gastrite. Si consiglia di portare ad ebollizione una tazza di acqua e successivamente immergere un cucchiaio di scorze di limone. Lasciare in infusione, filtrare e bere. I benefici sono legati al contenuto di acido citrico.
- Liquirizia: grazie al suo contenuto di glicirrizina e flavonoidi la liquirizia risulta molto utile nel trattamento della gastrite poiché i suoi principi attivi hanno azione cicatrizzante e mucoprotettiva. Si consiglia di consumarla sottoforma di infuso ponendo in una tazza di acqua calda precedentemente portata ad ebollizione una radice di liquirizia. Lasciare in infusione per 10 - 15 minuti, filtrare e bere.
- Camomilla: grazie al suo contenuto di azulene e bisabololo la camomilla ha proprietà calmanti e lenitive. È particolarmente utile nel caso di gastrite nervosa o di mal di pancia da ansia e stress. Se ne utilizzano i fiori che vanno posti in infusione in una tazza di acqua bollente, il composto va poi filtrato e bevuto.
- Alimentazione: dal punto di vista alimentare si consiglia di ridurre il consumo di spezie, caffeina, cibi grassi e alcol per evitare di aumentare lo stato di irritazione e infiammazione della mucosa gastrica e di peggiorare quindi il dolore di stomaco. Controverso è il consumo di latte. Sebbene esso abbia un effetto alcalinizzante, tampona cioè l'eventuale acidità, quando inizia il processo digestivo può risultare irritante per la mucosa gastrica a causa dei sottoprodotti derivanti dalla sua digestione.
E' possibile poi intervenire anche mediante preparazioni omeopatiche, specifiche per diverse categorie di sintomi. Tra queste possiamo citare:
- Belladonna: può essere utilizzata quando il mal di pancia insorge all'improvviso e si manifesta con dolori acuti di tipo crampiforme.
- Camomilla: utile per il mal di pancia a cui si associa la diarrea, questo rimedio può essere utilizzato anche per i bambini.
- Colocynthis: si utilizza nel caso di dolori addominali acuti ed intensi che migliorano con l'applicazione di calore sulla parte o mettendosi in determinate posizioni.
- Arsenicum album: utile in caso di reflusso gastroesofageo, ernia iatale, gastrite ed ulcera, poiché serve per il trattamento del dolore associato a bruciore.
- Aconitum napellus: risulta molto utile nel trattamento di dolore allo stomaco legato ad una gastrite causata dal freddo.
- Kalium carbonicum: utile per il trattamento del dolore dovuto a gastrite cronica, che si manifesta dopo i pasti e che si concentra in sede epigastrica.
- Nux vomica: da utilizzarsi in caso di mal di pancia associato a vomito che insorge prevalentemente al mattino e che è causato da gastriti sia croniche che acute.
- Magnesia carbonica: particolarmente utile in tutti i casi di reflusso gastroesofageo in cui il dolore di stomaco si associa anche ad intenso bruciore.
- Lycopodium: da utilizzare nel caso in cui il soggetto soffra di gastrite e di accumulo di aria a livello gastrico.
- Ignatia amara: si utilizza prevalentemente nei mal di pancia su base nervosa, a cui si associano tosse nervosa, crampi addominali, nausea e possibili conati di vomito.
Attenzione!
La concentrazione e la posologia vanno stabilite dall'omeopata in base ai casi, alla tipologia di sintomi ed all'intensità dei sintomi stessi.
Terapie farmacologiche in caso di patologie più gravi.
L'utilizzo dei farmaci per il dolore di stomaco risulta utile nel caso in cui esso sia causato da patologie come gastrite, reflusso gastroesofageo e ulcera, o in caso di patologie quali pancreatite e problemi alla colecisti. In particolare si possono utilizzare:
Antiacidi: fanno parte di questa classe di farmaci il bicarbonato di sodio, l'idrato di magnesio e l'idrato di alluminio. La loro capacità è quella di legarsi agli ioni acidi neutralizzandoli e tamponandone l'effetto. In questo modo riducono l'acidità gastrica e i fenomeni irritativi e infiammatori.
Inibitori di pompa protonica: questa classe di farmaci, di cui fa parte il lansoprazolo e l’omeprazolo, servono ad inibire le pompe protoniche, molecole responsabili della secrezione di acido a livello gastrico. In questo modo riducono infiammazione ed irritazione causate dall'ipersecrezione gastrica.
Enzimi pancreatici: servono per il trattamento della pancreatite poiché aiutano i processi digestivi sostituendo o compensando la secrezione esocrina del pancreas (cioè il succo pancreatico che contiene gli enzimi pancreatici) che, a causa della patologia, risulta assente o ridotta.
Acido ursidesossicolico e chetodesossicolico: si utilizzano nel caso di patologie della colecisti come i calcoli biliari e la loro funzione è quella di far dissolvere i calcoli e consentire alla bile di riprendere il suo normale flusso.
Nel caso invece di altre patologie quali tumori e gastroenteriti sarà il medico a decidere quale sia il farmaco più adatto da utilizzare in base ai singoli casi.