La setticemia è un'infezione del sangue che può comportare serie conseguenze. Quali sono le cause? Vediamo come trattare la sepsi e con quali sintomi si manifesta.
La setticemia è una grave malattia che frequentemente conduce alla morte. Essa è caratterizzata dalla contemporanea presenza dei 2 fattori che di seguito elenchiamo:
Si parla perciò di setticemia quando nel paziente è presente contemporaneamente il quadro clinico della SIRS ed un focolaio di infezione (anche se solo presunto) sia intravascolare che extravascolare.
La sintomatologia che caratterizza la SIRS (Sindrome da Risposta Infiammatoria Sistemica) è la seguente:
La setticemia è tipica di pazienti che versano in condizioni critiche come possono essere soggetti anziani o con gravi compromissioni del sistema immunitario.
Si classificano vari stadi della malattia in base alla severità e precisamente:
1) Sepsi.
2) Sepsi severa. Se ai sopraelencati sintomi della SIRS si associano anche:
3) Shock settico. E’ lo stadio più severo della malattia e se non adeguatamente curato col ricovero in un reparto di terapia intensiva conduce rapidamente alla morte. E comunque anche quando viene adeguatamente curato le probabilità di sopravvivenza non superano il 50%. E’ caratterizzato dal quadro clinico della sepsi severa ma con l’aggiunta della pressione sanguigna bassissima anche se il volume del sangue è adeguato.
Come più di una volta detto la setticemia è provocata dal concorso dell’infezione di un organo o tessuto da parte di virus, batteri o miceti e dalla risposta infiammatoria esagerata dell’organismo a tale infezione. Gli agenti patogeni più comuni che possono supportare detta infezione sono:
Gli organi e tessuti che più comunemente sono interessati da tali infezioni sono: polmoni, meningi, apparato urinario, ferite corporee, complicanze successivi ad interventi chirurgici per ambienti operatori non completamente asettici, etc.
La setticemia è una patologia che può interessare chiunque ma esistono dei fattori di rischio che possono aumentare le probabilità di contrarre la malattia. I più comuni possono riassumersi così:
La malattia come si è accennato è classificabile in vari stadi di gravità e più questo stadio aumenta più diminuisce, a causa della esagerata risposta infiammatoria, l’irrorazione sanguigna agli organi vitali del corpo: cervello, reni, etc. Infatti nel sangue si creano piccolissimi coaguli (trombi) che rendono difficile la normale gittata sanguigna affaticando il cuore e creando problemi di necrosi negli organi per mancanza di ossigeno e sostanze nutrienti.
Le conseguenze più ricorrenti sono:
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