Strabismo convergente e divergente, cause ed intervento correttivo

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Quali sono le tipologie di strabismo? Quali sono le cause che determinano occhi convergenti o divergenti ed in cosa consiste l'intervento per correggere il difetto di allineamento? Approfondiamo il disturbo fornendo risposte adeguate a tali domande.

Breve panoramica sul disturbo: Lo strabismo è un difetto di allineamento dei bulbi oculari, in particolare si parla di strabismo convergente se i bulbi tendono verso l’interno, strabismo divergente se tendono verso l’esterno. All’origine di questo disturbo vi sono diverse cause, ed in certi casi è necessario un intervento correttivo per riallineare i bulbi. Infatti sebbene da alcuni un lieve strabismo venga considerato addirittura un elemento di fascino, il cosiddetto “strabismo di Venere” che prende il nome dal famoso quadro del Botticelli, nelle sue forme più gravi oltre ad essere un difetto estetico, lo strabismo crea un problema visivo di diversa messa a fuoco e può sottintendere patologie oculari anche serie. Individuare, con una corretta diagnosi, le cause della malattia è la condizione necessaria per stabilire la cura e le possibili terapie. Lo strabismo, non curato, comporta, infatti, l’inattività dell’occhio che perde di acutezza visiva che difficilmente sarà possibile recuperare.

Cosa è lo strabismo: convergente e divergente.

Si parla di strabismo quando, osservando un oggetto, gli assi ottici dei due bulbi oculari non risultano entrambi allineati su ciò che si osserva. In tali condizioni, poichè le immagini fornite da ciascun occhio non sono simili, il cervello non riesce ad associarle ed ad elaborare un immagine unica più dettagliata ed allora automaticamente ne cancella una delle due o fornisce una immagine sdoppiata (diplopia).
Divergente e convergente sono le tipologie più comuni di strabismo.

Si comprende da ciò che lo strabismo non è quindi solo un problema di estetica (gli occhi guardano in due differenti posizioni) ma fondamentalmente un problema visivo: la perdita della binocularietà e quindi del posizionamento spaziale o peggio una visione sdoppiata.

Ma come funziona un occhio?

Gli occhi si muovono in tutte le direzioni su comando del sistema sensoriale e quindi del cervello grazie all’azione combinata di un sistema motorio costituito da 12 muscoli (6 per ogni occhio) noti come muscoli oculari estrinseci. Questi, 4 muscoli retti e 2 obliqui, sono regolati da un complesso e delicato meccanismo che assicura non solo il movimento ma anche il sincronismo degli occhi.

Ossia se un occhio focalizza un oggetto anche l’altro mette a fuoco la medesima immagine.

Per ottenere tale sincronismo perciò, se si contrae uno dei muscoli di un occhio, si dovrà simultaneamente contrarre anche un muscolo dell’altro occhio che è l’antagonista contro-laterale di quello attivato. Così ad esempio se si focalizza un oggetto posto alla sinistra del campo visivo si contraggono contemporaneamente: il retto interno dell’occhio destro ed il retto esterno dell’occhio sinistro. Tutto ciò assicura, quando si fissa l’oggetto, che gli assi ottici dei due bulbi oculari siano entrambi allineati con la sorgente. Allineamento che è la condizione essenziale per avere la così detta visione binoculare che è quel processo del sistema visivo che consente al cervello di elaborare una immagine unica con più dettagli.
Se tale sincronismo è compromesso insorge lo strabismo.

Vari tipi di esotropia e exotropia.

Esistono molti criteri che consento una classificazione delle due tipologie di strabismo di seguito ne riportiamo quelle che vengono più comunemente utilizzate.

In funzione dell’età in cui insorge il problema abbiamo:

In funzione del quadro clinico con cui si presenta abbiamo:

In funzione della costanza o meno dell’angolo di allineamento degli occhi con la direzione dello sguardo abbiamo:

Esistono diverse forme esotropiche (convergenti) di strabismo concomitante e le più comuni sono:

Patologie di cui lo strabismo paralitico è uno dei sintomi.

  • Miastenia grave. Malattia neuromuscolare a base autoimmune. Caratterizzata da un attacco del sistema immunitario alle sinapsi muscolari. Attacco che blocca l’effetto del neurotrasmettitore acetolina che così non può più assolvere il suo compito di stimolatore delle fibre muscolari alla contrazione. I primi muscoli ad essere interessati sono quelli oculari e così si instaura lo strabismo.
  • Sindrome di Stiling-Turk-Duane. Compromissione congenita della mobilità oculare con marcata deficienza delle capacità di abduzione. Colpisce principalmente l’occhio sinistro ed è causata da una anomala innervazione del muscolo retto laterale. Può provocare o meno diplopia.
  • Sindrome di Brown. E una anomalia della guaina del muscolo obliquo superiore dell’occhio. A causa di tale anomalia i movimenti di rotazione dell’occhio verso l’alto ed all’interno non sono possibili

Cause che determinano lo strabismo convergente e divergente.

Lo strabismo di qualunque tipo è provocato o da anomalie del sistema sensoriale (regola la coordinazione dei movimenti ed la fusione delle immagini) o dei muscoli che determinano il movimento dei bulbi oculari. Le cause di tali anomalie sono varie, le principali sono:

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Notiamo in maniera esplicita che il problema può presentarsi oltre che per un disallineamento degli assi ottici anche se esiste tra i due occhi una forte differenza di acutezza visiva almeno superiore alle 4 diottrie per cui le immagini processate sono così diverse tra loro da non potere essere associate dal cervello.

Diagnosi dello strabismo.

A causa dell’eziologia eterogenea del disturbo è essenziale, allo scopo di scegliere la terapia più efficace, una corretta diagnosi ossia stabilire con precisione quali sono le cause che hanno determinato lo strabismo. Diagnosi che nei bambini deve essere il più possibile precoce perché il difetto ha tante più possibilità di essere corretto quanto prima inizia il trattamento.

Per effettuare tale diagnosi l’oculista si avvale :

Trattamento dello strabismo e intervento correttivo.

Naturalmente il trattamento varia in relazione all’entità del difetto.
Quando lo strabismo è dovuto a vizi di rifrazione il trattamento sia in caso convergente che divergente è costituito dagli occhiali.

Uno dei problemi dello strabismo specialmente nei bambini è l’ambliopia. Ossia l’occhio strabico se crea immagini che danno problemi di fusione tende ad essere ignorato dal cervello e pertanto anche se è sano non viene utilizzato e con l’inattività perde di acutezza visiva.

In queste situazioni l’unico sistema per recuperarlo è di coprire l’altro occhio in maniera di costringere al suo uso o di allenarlo con esercizi ortottici.

Se lo strabismo è conseguenza di una patologia di base la terapia è la cura e se possibile l’eliminazione di tale patologia.

Se invece, come nella maggioranza dei casi avviene, lo strabismo è causato da problemi muscolari, l’unica cura definitiva è l’intervento chirurgico.

L’operazione può effettuarsi in due possibili modi; indebolire muscoli che tirano eccessivamente o rinforzare (accorciando) muscoli che tirano troppo poco. A seconda che si tratti di uno strabismo divergente o convergente si interviene su muscoli diversi:

L’intervento correttivo è alquanto delicato e sovente richiede aggiustamenti successivi, per cui vi si ricorre quando gli altri trattamenti sono risultati vani.

Nei bambini l’intervento viene effettuato in anestesia generale negli adulti in anestesia locale. Ovviamente nei due casi il post operatorio in clinica avrà una diversa durata. Se l’intervento è effettuato in un ospedale pubblico o in una clinica convenzionata è a carico del Servizio Sanitario Nazionale.

Dopo l’intervento possono presentarsi disturbi quali rossore, lacrimazione o bruciore, sintomi che fanno parte del normale decorso post operatorio e spariscono nel giro di una settimana.

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