Risonanza magnetica: come si fa? A cosa serve? Tipi e costi

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Dottoressa Margherita Mazzola (Biologia e Nutrizione) Consulente Scientifico:
Dottoressa Margherita Mazzola
(Specialista in biologia e nutrizione)

La risonanza magnetica è una tecnica di imaging che serve ad indagare diversi organi e tessuti molli. Sfrutta l'azione di un campo magnetico che fa allineare e disallineare gli atomi presenti nel nostro organismo producendo delle immagini. Può essere di diversi tipi ed è un esame non invasivo.

Risonanza magnetica: cos'è?

La risonanza magnetica nucleare (indicata dalla sigla RMN) E' una tecnica di imaging diagnostica che, a differenza della tac e della radiografia, non comporta l'utilizzo di radiazioni. La risonanza magnetica, infatti, si basa sull'applicazione di un campo magnetico molto potente che induce gli atomi del nostro corpo a disporsi secondo un preciso ordine dettato dal campo magnetico stesso. Il campo magnetico viene attivato e disattivato ed in questo modo, in base all'allineamento e al disallineamento degli atomi, è possibile acquisire delle immagini che danno l'esatta posizione e composizione delle strutture interne del nostro organismo e consentono quindi di discriminare organi sani da organi malati. La risonanza magnetica è particolarmente utile per indagare patologie e problematiche a carico dei tessuti molli (quali ad esempio gli organi interni).

I diversi tipi di risonanza magnetica nucleare.

La risonanza magnetica non è un esame invasivo, ed esiste in diverse modalità in base alle caratteristiche della macchina ed al modo di esecuzione.

La macchina per la risonanza magnetica può essere:

Chiusa.

La macchina chiusa è rappresentata da un tunnel in cui il paziente viene inserito gradualmente a partire dalla testa. Il tunnel ha un diametro medio di circa 60 cm.

Aperta per i claustrofobici.

Il paziente viene fatto passare all'interno di una struttura ad anello che man mano che passa scansiona l'organismo. E' utile per quei soggetti che soffrono di claustrofobia. Tuttavia questo macchinario produce immagini di qualità inferiore rispetto a quello chiuso e pertanto non può essere utilizzato per tutte le tipologie di esami.

In base alle modalità dì esecuzione la risonanza magnetica può essere:

Con mezzo di contrasto.

Il contrasto è una sostanza che viene iniettata nella vena del paziente e che serve a dare maggiore risalto agli organi. Il mezzo di contrasto utilizzato è solitamente gadolinio un elemento chimico che tende a stabilizzarsi nelle zone ricche di acqua.

Senza mezzo di contrasto.

La risonanza senza contrasto viene eseguita in condizioni basali, senza iniettare nulla al paziente. L'utilizzo o meno del mezzo di contrasto è a discrezione del medico in base alle strutture che è necessario visualizzare ed al tipo di patologia da indagare.

Come si fa?

La procedura della risonanza viene seguita da un tecnico radiologo.

Il paziente deve rimuovere tutti gli oggetti metallici quali orecchini, anelli, protesi dentarie, piercing e collane ed anche tutti gli indumenti, eccetto la biancheria intima, purché non contenga parti metalliche.

Il paziente quindi viene fatto sdraiare sul lettino dell'apparecchio e, se previsto, viene iniettato per via endovena il liquido di contrasto ( a base di gadolinio) ad opera di un medico.

Dopo alcuni minuti, necessari affinché il liquido si estenda nel corpo, il lettino viene fatto scivolare nell'apparecchio.

Il tecnico si reca in un'altra stanza per raccogliere le immagini.

Durante la raccolta delle immagini il paziente deve restare immobile e può comunicare con l'operatore attraverso un altoparlante.

Durante l'esame al paziente vengono fornite delle cuffie o dei tappi per le orecchie per attutire il rumore che si genera durante l'emissione del campo magnetico.

Preparazione all'esame.

Per prepararsi alla risonanza magnetica non sono richieste particolari procedure, anche se nel caso della somministrazione del mezzo di contrasto è possibile che il medico chieda l'esecuzione di un esame del sangue per valutare la funzionalità renale (attraverso il dosaggio della creatinina). La preparazione all'esame prevede inoltre di osservare il digiuno a partire dalla mezzanotte del giorno che precede l'indagine se vanno indagate le strutture dell'addome e della pelvi.

Quanto dura la RMN?

I costi della risonanza magnetica.

Per i pazienti con patologie specifiche solitamente l'esame gratuito, per tutti gli altri può essere eseguito presso strutture convenzionate, pagando il ticket, oppure presso strutture non convenzionate, con costi che vanno dai 250 ai 400 euro

A cosa serve? Gli usi della risonanza magnetica nucleare.

La risonanza magnetica è un esame definito di secondo livello in quanto viene richiesto dal medico specialista quando è necessario indagare a fondo per identificare una patologia o quando è necessario avere una visione più chiara di alcuni organi. Tuttavia in alcuni soggetti è controindicata.

In particolare viene prescritta la risonanza magnetica quando ? necessario visualizzare i tessuti molli dell'organismo, si utilizza ad esempio:

I possibili effetti collaterali di quest'esame diagnostico.

La risonanza magnetica è un esame abbastanza sicuro, che può essere ripetuto anche a distanza di poco tempo non prevedendo l'utilizzo di radiazioni. Tuttavia in alcuni casi la somministrazione del mezzo di contrasto può dare qualche effetto collaterale di varia entità.

Possiamo avere effetti collaterali:

Gli effetti moderati e gravi sono molto rari e richiedono il trattamento immediato con adrenalina, antistaminici e cortisone.

Controindicazioni: chi non può fare la RMN.

Non prevedendo l'utilizzo di radiazioni la risonanza magnetica fa meno male ed è meno dannosa di una tac. Tuttavia in alcuni soggetti questo esame non può essere eseguito, ad esempio va evitata in soggetti:

In questi soggetti non si può eseguire la risonanza magnetica a causa delle interazioni del campo magnetico con gli oggetti metallici o della non totale sicurezza sullo sviluppo del feto.

Per quanto riguarda gli oggetti metallici però ultimamente si stanno iniziando ad usare le protesi in titanio, proprio per far si che anche questi pazienti portatori di protesi possano sottoporsi a risonanza magnetica.

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