Psoriasi: alimentazione consigliata
E’ stato ormai ampiamente confermato che una giusta alimentazione, associata ad uno stile di vita sano e corretto, influisca positivamente sul trattamento dei sintomi della psoriasi, in modo da alleviare, il più possibile, quei forti fastidi determinati dal rossore, dal prurito e dalla presenza di papule e placche eritomatose, caratterizzanti la malattia. Vediamo come.
Psoriasi ed alimentazione: rapporto di causa-effetto?
Nonostante i tanti studi e le ricerche condotte sulla psoriasi, non è mai stato scientificamente provato che una cattiva alimentazione possa determinare la psoriasi; c’è chi lo ritiene solo un mito e chi invece è convinto che il cibo possa favorirne lo sviluppo in chi è già predisposto. Tuttavia, cosa certa è che vi sono degli alimenti che possono influire negativamente sulla sintomatologia e che quindi sarebbe opportuno evitare, innanzitutto per non determinare peggioramenti ma anche per non incorrere in patologie ad essa associate, come diabete e disturbi cardiovascolari, e per non interferire con l’eventuale terapia farmacologica.
Ma perchè si ritiene che vi possa essere un’associazione tra ciò che mangiamo e quelle fastidiosissime placche e papule che ci ritroviamo sulla pelle?
La psoriasi è una patologia infiammatoria, non infettiva, cronica e recidivante. Le cause sono tante, e di sicuro un’ alimentazione scorretta, può determinare un accumulo di tossine in quantità tali che il fegato non riesce ad eliminare e quindi il nostro corpo instaura una condizione di infiammazione come difesa da queste sostanze dannose. Risulta quindi semplice capire come una dieta corretta possa “detossificare” il fegato e cercare di ripristinare l’equilibrio.
La giusta alimentazione per contrastare la malattia.
Una dieta corretta che comporta il mantenimento di buone condizioni di salute diminuisce i momenti di riacutizzazione della malattia.
Approfondisci la terapia per curare la psoriasi.
Anche se è vero che ogni malato reagisce agli alimenti in modo diverso, in generale gli psoriaci dovrebbero anzitutto attenersi ad una dieta sana ed equilibrata per mantenere il peso forma, eliminare alimenti quali carni rosse, insaccati, grassi, fritture, sale, e naturalmente gli alcolici, mentre dovrebbero privilegiare pane integrale, pasta, legumi, verdura, frutta e pesce. Ma vediamo nel dettaglio quali sono gli alimenti da preferire e quali quelli da eliminare o moderare.
Esistono anzitutto norme comportamentali ed alimentari basilari alle quali il malato di psoriasi, e non solo, deve attenersi:
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Non bere alcolici; anche l’alcol, come le tossine, viene eliminato dal fegato per cui va ad aggravare il sovraccarico dell’organo e quindi influisce negativamente sulla sua funzionalità, oltre a determinare un peggioramento dell’aspetto della pelle (aumenta il prurito, il dolore e le squame).
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Non fumare o almeno ridurre al minimo il vizio;è noto il suo tragico impatto sulla pelle: danneggia i vasi del microcircolo, riduce l’apporto di sangue e quindi anche di ossigeno alla cute.
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Bere molta acqua (2 litri al giorno) poiché nella psoriasi, come in tutte le malattie cutanee, la pelle è secca e l'acqua la depura, idrata e nutre.
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Infine, ma non di minore importanza, bisogna prediligere una dieta ipocalorica, in modo da evitare un aumento di peso. Questo perchè il diabete, l’ipertensione, l’ipercolesterolemia (quadri clinici della sindrome metabolica determinata dal sovrappeso), determinano un netto peggioramento della malattia, che, a sua volta, attraverso una cattiva alimentazione e scarsa attività fisica, porta aumento di peso, alimentando quindi un circolo vizioso. A ciò bisogna aggiungere che nei casi più gravi, come la psoriasi invertita (che colpisce le pieghe cutanee) e la psoriasi artritica, già la sola riduzione del peso ha i suoi tanti vantaggi.
Quali alimenti sono da evitare?
Alla luce di quanto detto, la dieta per contenere la psoriasi deve limitare:
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salumi, carni rosse, burro, uova, panna, ad alto contenuto di acido arachidonico, che aumenta l’infiammazione;
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insaccati, margarina, sale, formaggi stagionati, fritture, ad alto contenuto di grassi e proteine animali, che portano estensione delle chiazze;
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caffè e cioccolata, per il loro ruolo proinfiammatorio;
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aceto, mosto, spezie e alimenti che determinano aumento di acidità, mal sopportata dal fegato.
Alimenti da preferire
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fibre (cereali e legumi), che favoriscono la digestione e purificano il fegato;
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frutta e -verdura, soprattutto quelle amare, come cicoria, radicchio, bietole, e quelle con beta carotene, come carote e pomodori; La frutta e la verdura sono cibi a reazione alcalina, quindi ottimali per una persona affetta da psoriasi,che ha un eccesso di acidità e tossiemia.
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pesce, olio di semi e di oliva, noci,che contengono omega 3 e grassi insaturi, antagonisti dell’acido arachidonico, e quindi antinfiammatori;
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carni bianche, magre;
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l’olio di merluzzo ed il fegato ricchi di vitamine, A, B, C, D ed E, che proteggono la pelle. La vitamina D3, oltre che tramite, può essere sintetizzata attraverso l’esposizione al sole.
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cibi ricchi di minerali (latte, banane,kiwi, cereali integrali..), come zinco, calcio e magnesio, sia per la loro attività riparatrice sulla pelle sia perchè determinano riduzione dell’ansia e degli attacchi psoriasici.
Ovviamente, ogni malato di psoriasi può tollerare più o meno specifici alimenti per cui questi suggerimenti vanno sempre riconsiderati da caso a caso.
Esempio di dieta per chi soffre di psoriasi.
Consigliata è la dieta mediterranea, che, con la sua forte azione antiossidante, è in grado di tenere sotto controllo l’infiammazione.
Caratteristiche della dieta mediterranea:
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Menù di esempio
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A colazione: latte parzialmente scremato (200ml)con cereali (30gr) o fette biscottate (2) o biscotti integrali secchi (4);
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per lo spuntino (metà mattina e metà pomeriggio) un frutto o uno yogurt magro o frutta secca (noci o mandorle, circa 5);
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a pranzo: pasta con pomodoro o verdure (50-80gr), pesce o carne bianca e contorno di verdure oppure un piatto completo come pasta e legumi (fagioli, lenticchie, ceci);
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a cena: pesce o carne bianca con contorno di verdure. Uova uno o massimo due alla settimana, legumi 2-3 volte.
E’ inoltre opportuno associare una moderata attività fisica, sia per mantenere il giusto peso sia per l’ossigenazione e la circolazione sanguigna (camminare, nuotare, tennis, golf, bicicletta, aerobica leggera).
Cosa consiglia la fitoterapia?
La terapia naturale si basa sull’eliminazione dei veleni accumulati nell’organismo, ovvero le tossine, per cui essa consiglia di associare all’alimentazione anche sostanze detossicanti, come gli infusi o tè alle erbe, in modo da ripulire intestino, colon e reni.
In particolare, sembrano avere maggior impatto positivo la camomilla, l’aloe vera,il mirto, il bergamotto, la lavanda, la melissa, per il loro effetto antinfiammatorio.
Inoltre, per alleviare la desquamazione e l’irritazione, l’olio di mandorle dolci e quello di jojoba sono indicati per il trattamento della malattia, in quanto hanno proprietà emollienti e protettive.