Sintomi stress

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Sintomi stress

I sintomi dello stress, cioè tutti quei segnali che il nostro corpo ci invia quando sottoposto ad aggressioni esterne, sono molti e variegati. Di seguito ne proponiamo una sintesi semplificata per comprendere come si giunge al quadro clinico che si determina per l'azione di uno stimolo stressogeno.

Quali sono i sintomi dello stress?

La sintomatologia che può dar luogo lo stress è complessa e variegata ed è comunque raggruppabile nelle seguenti 4 categorie:

Sintomi fisici

Acufeni Rumori di diversa consistenza come ad esempio: fischi, crepitii, fruscii, etc.che si percepiscono in uno o in tutte e due gli orecchi.
Asma Causata dall'iperattività del sistema parasimpatico derivante dagli squilibri dei neurotrasmettitori.
Tensioni muscolari. Muscoli eccessivamente ed innaturalmente contratti (con preminenza di quelli del collo e della schiena). Tensioni che determinano sindromi dolorose.
Cefalea Con caratteristiche del tipo muscolo-tensive correlata all'eccessiva tensione dei muscoli di cranio e collo.
Lombalgia e cervicalgia. Sindromi dolorose causata dalla eccessiva tensione muscolare.
Bocca amara e disturbi della digestione (gastriti, dispepsie, pirosi, mal di stomaco). Disturbi causati dall'alterazione dei neurotrasmettitori che regolano l’azione della muscolatura liscia e la secrezione degli acidi gastrici.
Dolori addominali, diarrea, stipsi. Correlati sempre alle alterazione del tono della muscolatura liscia ed alla peristalsi intestinali.
Aumento della frequenza cardiaca (tachicardia). Per l’attivazione del sistema nervoso simpatico ad opera dei neurotrasmettitori noradrenalina ed adrenalina.
Aumento della pressione sanguigna. Per l’aumento della frequenza dei battiti del cuore e per la sua maggiore forza di contrazione causata dalla noradrenalina.
Infezioni virali o batteriche come comune raffreddore o herpes. Dovute a compromissione dell’efficienza del sistema immunitario e conseguente aumento di secrezioni da parte delle surreni di glicosteroidei come il cortisolo che hanno proprietà immunosoppressive.
Problemi cutanei. Come possono essere la comune acne scatenata da sovra produzione di ormoni che stimolano eccessivamente le ghiandole sebacee o la recrudescenza di malattie autoimmuni come la psoriasi.
Mancanza di appetito. Causata dalle alterazioni nelle concentrazioni di serotonina.
Calo della libido e disturbi sessuali. Collegati agli squilibri dei neurotrasmettitori che regolano i centri del piacere sessuale ossia noradrenalina e serotonina.
Disturbi del sonno. Difficoltà ad addormentarsi, insonnia e sonno agitato dovuti ad alterazioni della concentrazione della serotonina che regola il sonno.

Sintomi cognitivi.

Difficoltà a focalizzare le idee. Tutti quelli che seguono sono disturbi che hanno origine negli squilibri di serotonina e noradrenalina.
Incapacità a decidere e indecisione perenne.
Perdita di memoria sia nel breve che nel lungo termine.
Mancanza di senso d’umorismo.

Sintomi comportamentali.

Aggressività eccessiva.
Bulimia o anoressia.
Risentimento eccessivo nei confronti degli altri.
Inconcludenza nelle proprie azioni.
Consumo eccessivo di alcool, psicofarmaci o droghe.

Sintomi emozionali.

Ansia e nervosismo immotivato.
Frustrazione e rabbia.
Sensazione di impotenza e incapacità per mancanza di forze a modificare la realtà che rende insoddisfatti.
Infelicità e melanconia diffusa non giustificate che sfociano sovente in crisi di pianto.
Senso di solitudine immotivato.

La conoscenza dei sintomi dello stress è, ovviamente, indispensabile per riconoscerlo in maniera rapida e quindi poterlo contrastare sul nascere. Esso è in qualche maniera considerato la patologia del secolo, infatti, qualunque sia il problema che ci affligge: dall'irascibilità al cancro, a torto od a ragione, se ne attribuisce la responsabilità allo stress. Vediamo quindi di chiarire cosa è lo stress e quali sono le sue caratteristiche.

Cosa è veramente lo stress? La sindrome generale di adattamento.

Lo stress è una sindrome (insieme di sintomi) di adattamento che l’organismo sviluppa quando viene sottoposto a sollecitazioni esterne (agenti stressanti o stressors).

In definitiva ogni agente esterno che turba il naturale equilibrio del nostro organismo determina uno stress, ossia un insieme di sintomi che modificano le fisiologiche condizioni dei sistemi: nervoso, emotivo, ormonale, immunitario, locomotorio. Il nostro corpo reagisce nel tentativo di adattarsi alla mutata situazione. Questa capacità che l’organismo mette in azione fu battezzata dal medico viennese Hans Selye come "Sindrome Generale di Adattamento".

Gli stadi della sindrome stressogena e i sintomi correlati.

Gli stressor che possono determinare la sindrome sono molteplici:

Di fronte ad essi il corpo attiva tutti i meccanismi neurovegetativi (mentali e fisici) che possono aiutarlo a fronteggiare la situazione di emergenza. Meccanismi fisici che quindi comportano un aumento della frequenza cardiaca, della pressione sanguigna, della sudorazione e del tono muscolare. Meccanismi psichici come aumento del livello di attenzione, delle capacità mnemoniche e decisionali, etc. Tale difesa richiede grosso dispendio energetico e quando lo stress, che perdura da un tempo sufficientemente lungo, sovrasta le difese corporee si instaurano degli effetti che possono divenire permanenti. Tali effetti interesseranno sia la sfera psichica che quella somatica.

Gli ormoni responsabili della sintomatologia.

Il meccanismo dello stress è supportato da una serie di complesse reazioni biochimiche che rendono disponibili nel corpo svariati ormoni responsabili della complessa sintomatologia: insulina, cortisolo, aldosterone, adrenalina, noradrenalina e serotonina.

Essi influenzano la risposta immunitaria e perciò favoriscono l’insorgere di svariati disturbi e patologie:


  • La Noradrenalina regola alcune importanti funzioni come: il livello di attenzione, la motivazione, le funzioni cognitive, l’ansia, l’irritabilità.
  • La serotonina modula invece l’impulsività, le manie sucide, il sonno, la fame, l’ansia, l’aggressività, l’emotività, gli appetiti sessuali.
  • L’adrenalina che agisce sul sistema nervoso ortosimpatico e conseguentemente regola un gran numero di processi come quelli della muscolatura, dell’apparato gastro intestinale, muscolatura bronchiale, aumento della frequenza cardiaca, etc. Tutti processi strettamente correlati ad una imminente attività fisica in presenza di un pericolo imminente. Attività che può essere sia un eventuale combattimento che la fuga.

Da questo complesso meccanismo descritto solo per sommi capi scaturisce la sintomatologia dello stress che è schematicamente riportato in tabella.

Lo stress fa sempre male?

Passiamo a questo punto a chiarire un punto importante: essendo un meccanismo naturale di difesa non sempre lo stress è un fenomeno negativo e patologico. Anzi in molti casi è assolutamente benefico in quanto consente di superare con maggior facilità, delle situazioni complesse. Esempio tipico è lo stress che precede un esame o un colloquio di lavoro che consente di avere massima concentrazione ed essere particolarmente vigili e reattivi allo scopo di fornire la migliore prestazione. Tutto ciò, naturalmente, accade se si è in grado di mantenere sotto controllo gli sconvolgimenti che gli stressor determinano.

Se però questi durano troppo a lungo o sono di portata tale da soverchiare le difese che si è in grado di mettere in atto allora si scivola nella patologia. Patologia che produce logorio dell’organismo sia fisico che psichico. Situazione che perdurerà anche quando lo stressor che lo ha procurato viene a mancare.

Naturalmente la capacità di adattarsi agli stressor è in relazione al: temperamento, personalità, intelligenza, cultura dell’individuo, condizione socio economica ed ancora alla portata dell’evento ed all'allenamento a cimentarsi con tali situazioni. Per tali motivo alcune categorie di persone, come possono essere i piloti di formula uno, pur sottoposti a situazioni continue di stress notevoli, non mostrano alcuna sintomatologia che indichi un che di patologico.

Come contrastare i sintomi dello stress? Le strategie di coping.

Le strategie che l’individuo mette in atto all'insorgere dei primi sintomi dello stress vengono con linguaggio tecnico denominate strategie di coping. Esse fondamentalmente possono essere di due distinti tipi: attive e passive.

Attive. Le strategie di coping attive si mettono in atto agendo all'esterno del soggetto tentando di identificare la causa che determina lo stress allo scopo, se è possibile, di eliminarla.

Passive. Le strategie di coping passive presuppongono invece una ricerca interiore che si può affrontare con l’aiuto di uno psicoterapeuta che consenta di individuare la natura della sofferenza ed alleviarla o meglio eliminarla senza passare per la rimozione della causa.

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