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I sintomi dello stress da lavoro correlato sono fisici e psicologici e comportano seri rischi per la salute. Vediamo come e quando lo stress lavorativo diventa patologico, come prevenirlo e come affrontare una situazione conclamata.
L'Agenzia Europea per la Sicurezza e la Salute sul lavoro, l’organizzazione cioè che mira a preservare e migliorare la qualità del lavoro nell'Unione Europea, definisce lo stress da lavoro correlato (WRS – Work Related Stress) come stress che nasce
“quando le richieste effettuate nell'ambito lavorativo vanno oltre le possibilità del soggetto di adempiere tali richieste".
Quando non si è in grado di rispondere alle richieste lavorative, lo stress che ne deriva si manifesta attraverso dei sintomi che riguardano:
Secondo una stima della stessa Agenzia europea, coloro che in Europa soffrono di stress da lavoro correlato sono più di 40 milioni!
Puoi approfondire i sintomi dello stress positivo e negativo.
Spesso diciamo di essere stressati per il lavoro, ma (fortunatamente) non si tratta sempre dello stress da lavoro correlato, che è indissolubilmente legato al contesto e alla tipologia di lavoro che si pratica!
I motivi della vastità del problema dello stress da lavoro correlato vanno ricercati, probabilmente, nelle profonde modifiche che il mercato globale ha prodotto nelle aziende e negli ambiti lavorativi. Le aziende per sopravvivere devono essere sempre più flessibili ed in continua innovazione e cambiamento.
Vediamo allora alcune situazioni, episodi, contesti che possono favorire lo stress da lavoro correlato, e che rappresentano nello stesso tempo “terreni” per una fertile prevenzione del WRS:
Si tratta di un insieme di atti di violenza psicologica (isolamento, insulti, umiliazioni, maldicenze, comportamenti ostili in genere) ma anche fisica, che ledono la dignità “personale e professionale” di un individuo al fine di indurlo ad uno “spontaneo” abbandono della posizione lavorativa; in questo modo l’immagine dell’azienda non viene “lesa” dal licenziamento.
Si parla di mobbing:
In Italia, più di un milione di persone subisce mobbing: l’insieme dei comportamenti molesti prolungati nel tempo porta queste persone ad affrontare i disagi fisici e psicologici tipici dello stress da lavoro correlato.
Il mobbing racchiude una vasta gamma di differenti comportamenti, per cui non esiste un’unica legge che lo consideri, ma i diversi aspetti del mobbing sono contemplati in reati quali:
Ci sono inoltre alcuni comportamenti che potremmo definire di mobbing “celato”, poiché presi singolarmente non possono essere considerati causa di WRS, ma che arrivano a determinarlo se frequenti e protratti nel tempo.
Le conseguenze legate all'esplosione dello stress da lavoro correlato possono essere difficili da affrontare…sarebbe quindi meglio prevenirle! Molta importanza è stata data negli ultimi anni a questa possibilità di anticipare e scongiurare episodi di stress, agendo in maniera meticolosa, su diversi piani del contesto lavorativo, tanto da distinguere:
Nella prevenzione un ruolo fondamentale può essere giocato dal datore di lavoro, che ha l’obbligo costituzionale di “ tutelare la salute e la personalità morale” dei propri sottoposti: percorsi di formazione devono quindi essere offerti anche ai “capi” aziendali, in modo che possano riconoscere le situazioni che favoriscono lo stress da lavoro correlato, per prevenirlo ma anche, all'occorrenza, per fronteggiarlo con successo!
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Ancora, le ASL – Aziende Sanitarie Locali, hanno anch'esse un importante compito nella prevenzione del WRS, fornendo assistenza alle aziende e al datore di lavoro per l’identificazione delle situazioni “a rischio” stress, con importante ruolo dei medici soprattutto nella prevenzione terziaria.
Cominciare ad affrontare le possibili difficoltà di un ambiente lavorativo con ragazzi che dal mondo del lavoro sembrano ancora ben lontani, potrebbe rappresentare un ulteriore livello di prevenzione del WRS. Del resto, la scuola è un contesto sociale dove concetti quali carichi di lavoro, richieste proporzionate, ostilità da parte di propri pari o superiori, non sono poi del tutto estranei!
Un’ immagine che si ritiene dia importante da dare nelle scuole è quella dell’insegnante come “garante” della sicurezza sul lavoro, quindi di un “capo” tutore del benessere dei propri lavoratori (quindi anche dei propri studenti).
La scuola diventa un “laboratorio aziendale”, in cui si impara a lavorare in squadra ma nello stesso tempo gestendo in autonomia il proprio “studio-lavoro”, coscienti di dover rendere conto ad un “capo” che però rappresenta anche un riferimento, una immagine di sicurezza e protezione.
Il decreto legislativo 81 del 2008 ha reso obbligatorio un iter di valutazione dei rischi da stress da lavoro correlato, di competenza dei datori di lavoro delle aziende, tenuti a compilare il DVR - Documento di Valutazione Rischio, che deve contenere le seguenti informazioni principali:
Una superficiale o inadeguata valutazione dei rischi e il diffondersi di casi di stress da lavoro correlato all'interno dell’azienda possono esporre il datore di lavoro a serie conseguenze, quali:
l datore di lavoro in quali campi deve ricercare e effettuare la valutazione dei rischi di WRS?
Nell’ottobre del 2004 è stato stilato a Bruxelles un accordo tra l’UNICE (Confindustria europea), la CEEP (Associazione europea delle aziende partecipate dal pubblico), il CES (Sindacato europeo), in cui sono riportati gli ambiti dove solitamente nascono le situazioni di stress da lavoro correlato e in cui sono comprese le cause di WRS cui abbiamo già accennato:
Interessanti studi sociologici sono condotti al fine di comprendere se alcuni ambienti lavorativi possano promuovere maggiormente lo stress da lavoro correlato rispetto ad altri.
Uno degli ambienti in cui il WRS sembra essere pronto ad esplodere è rappresentato dai call-center: a quanto pare, l’impiego delle tecnologie, il tipo di contatto con il “cliente”, esulano dalle forme di lavoro più tradizionale e alimentano le gravi forme di stress.
Come detto, lo stress da lavoro correlato invade sfera fisica, psicologica e sociale, e un’analisi attenta del contesto lavorativo call-center ritrova in esso le cause di ogni aspetto della sintomatologia del WRS, ad esempio:
Nei siti e giornali “cerca-lavoro”, annunci di call-center non mancano mai, nuove sedi aprono di continuo; è forse anche questo segnale di un contesto lavorativo in cui gli impiegati non sono al centro di “salute e sicurezza”?
Il nostro fisico, la nostra mente, i nostri comportamenti parlano chiaro: siamo entrati nel tunnel dello stress da lavoro correlato; che fare?
Innanzitutto, dobbiamo pensare al recupero del nostro benessere: esistono centri specializzati che mettono a disposizione del lavoratore psicologi, psicoterapeuti e finanche psichiatri, che offrono una concreta possibilità di guarigione e riabilitazione.
Dal punto di vista legale, dobbiamo denunciare la nostra situazione al sindacato, oppure ricorrere direttamente ad un avvocato specializzato, al fine di documentare la nostra situazione di stress e chiedere un risarcimento dei danni e misure risolutive da parte dell’azienda; legalmente possiamo ottenere:
E’ quindi importante fornire al proprio avvocato o all'organizzazione sindacale documenti che attestino le cause della situazione di stress (report degli orari di lavoro, richieste illegittime, sollecitazioni all'abbandono del posto di lavoro, …) e i certificati medici che provino la precaria condizione psicofisica raggiunta.
Immaginiamo che in una azienda più di un lavoratore accusi stress correlato al lavoro, con le conseguenze fisiche e psicologiche che ormai conosciamo: come paga l’azienda questo stress?
Due sono i fattori connessi al WRS che direttamente vanno a svantaggio dell’intero contesto aziendale:
Sembra che dal 50 al 60% delle giornate lavorative perse in un certo contesto lavorativo, siano correlate allo stress; nelle restanti giornate, i problemi fisici, l’abbassamento della concentrazione, il disagio provato sul proprio posto di lavoro, determinano un consistente calo del rendimento, calo che, moltiplicato per i 40 milioni di lavoratori che in Europa accusano stress da lavoro correlato, rappresenta un vero e proprio pericolo per l’economia continentale, con perdite da milioni di Euro l’anno!
lo stress da lavoro correlato può rappresentare davvero una brutta avventura! In tempi di crisi, con i licenziamenti facili e la chiusura delle aziende, il pericolo WRS sembra incombere con tono ancor più minaccioso! Eppure i mezzi per prevenire e affrontare questa situazione ci sono e sono a disposizione di datori e sottoposti, quindi armiamoci di consapevolezza e responsabilità!
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