Adenomiosi diffusa o localizzata: sintomi, cause e cura

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L’adenomiosi è una malattia per cui il tessuto dell’endometrio cresce in aree, diffuse o localizzate, esterne alla posizione fisiologica, ed in particolare nel miometrio, tonaca muscolare liscia dell’utero. Le cause non sono ben note ma esistono svariate ipotesi. Esaminiamo i sintomi con cui si manifesta la patologia e le cure volte a lenire il dolore pelvico.

Cos’è l’adenomiosi?

L’adenomiosi è una malattia dell’apparato genitale femminile. Essa si manifesta quando il tessuto dell’endometrio si disloca e cresce in maniera localizzata o diffusa, in delimitate aree del miometrio, tonaca muscolare liscia su cui è attaccato l’endometrio, che è la tonaca mucosa che riveste la cavità interna dell’utero.

Chiariamo con più dettagli quanto detto per definire l’adenomiosi.

Se una porzione di tessuto dell’endometrio, per ragioni che nel seguito esamineremo con più dettagli, si sviluppa al di fuori della sua fisiologica posizione e precisamente, anziché all’interno della cavità, in una delimitata isola delle fasce muscolari lisce che costituiscono il corpo dell’utero (miometrio), viene a determinarsi in detta regione una lesione che causerà l’insorgere della adenomiosi e la sua sintomatologia.

La sintomatologia si scatena perché gli ormoni, prodotti ciclicamente dalle ovaie, come determinano le modificazioni del tessuto dell’endometrio che portano al sanguinamento mestruale, determineranno, in egual maniera, modificazioni nel tessuto della lesione.

Ovviamente però, poiché questo è serrato tra le fasce muscolari, non potrà originare altro che un sanguinamento interno che procurerà irritazione dei tessuti del muscolo che lo circonda.

Da tale situazione scaturisce la sintomatologia che caratterizza la malattia, col tempo la continua irritazione può generare cicatrici e tessuto fibrotico e conseguentemente un considerevole aumento del volume dell’utero.

La patologia interessa essenzialmente donne comprese nella fascia di età tra i 35 ed i 50 anni e sebbene non sia particolarmente pericolosa può rappresentare una severa compromissione della qualità della vita.

Spesso si confonde e si usa in maniera indifferente il termine adenomiosi col termine endometriosi ma è un errore. Infatti, esse configurano due patologie nettamente distinte anche se alle base hanno entrambe sviluppo ectopico (fuori dalla sua fisiologica sede) di tessuto dell’endometrio. Ma mentre per l’adenomiosi detto sviluppo avviene nelle fibre muscolari della parete uterina, per l’endometriosi esso avviene totalmente al di fuori dell’utero (tube, addome, etc.)

Approfondisci caratteristiche e cause dell'endometriosi.

Breve richiamo su anatomia dell’utero e sue funzioni.

L’utero è un organo cavo dell’apparato riproduttivo femminile in cui si sviluppa il feto.

La cervice, una delle sue due estremità si inserisce nel canale della vagina, l’altra estremità è, invece, connessa, mediante le tube di Falloppio, alle due ovaie poste simmetricamente ai suoi lati. L’utero è posizionato nell’addome inferiore e precisamente nella piccola pelvi tra vescica urinaria e retto.

L’utero è costituito da tre distinte parti e precisamente da:

  • Corpo. E’ la sua parte centrale e contiene la cavità od orifizio interno.

  • Fondo. E’ la sua parte alta ed anche la più grande.

  • Cervice. E’ la parte che si inserisce nella vagina che è posta subito al disotto dell’organo.

Come molti altri organi cavi l’utero ha una struttura che è costituita dalla sovrapposizione di tre distinte tonache che configurano la sua cavità interna.

Dette tonache sono:

  • L’endometrio. E’ la tonaca mucosa che riveste la cavità interna ed è formato da tessuto ghiandolare. Esso, nel periodo fertile della donna, è soggetto alle periodiche modificazioni che il ciclo mestruale gli impone per effetto degli ormoni prodotti nelle ovaie. Modificazioni che si traducono nel ciclico sanguinamento mestruale che si ripete con cadenza grosso modo mensile.

  • Il miometrio. E’ la tonaca muscolare liscia su cui è attaccato l’endometrio. Il suo strato più interno che costituisce la demarcazione con l’endometrio è noto come zona giunzionale.

  • Il perimetrio è la tonaca di tessuto connettivo lasso (ricco di gel compatto in cui sono immerse delle fibre) che avvolge l’organo come un cappotto.

Sintomi della patologia.

In molte donne l’adenomiosi è assolutamente asintomatica e costoro ignorano del tutto di soffrire della patologia. In altre invece la sintomatologia è severa e pregiudica fortemente la qualità della vita della paziente. La ragione di ciò risiede nel fatto che il quadro clinico risente fortemente, come è logico attendersi, dall’entità di tessuto endometriale dislocato nel miometrio.

Quando la sintomatologia è presente essa può così riassumersi:

Approfondisci le cause ed i rimedi per l'ipermenorrea (mestruazioni abbondanti)

Complicanze e prognosi.

L’adenomiosi come già detto non è preoccupante per la vita della paziente ma può essere particolarmente fastidiosa. Talmente fastidiosa da risultare invalidante. Compromettendo le relazioni sociali e l’attività lavorative.

L’unica complicanza seria della malattia è costituita da una anemia cronica che gli abbondanti sanguinamenti mestruali possono causare.

Cause e fattori di rischio dell’adenomiosi.

Le cause della malattia non sono ancora note, si sono fatte in merito svariate ipotesi ma nessuna di queste ha ottenuto riscontri oggettivi. Di seguito ne riportiamo qualcuna di queste.

Fattori di rischio.

Costituiscono, quindi, fattori di rischio che aumentano la probabilità di contrarre la malattia:

Diagnosi della dislocazione delle cellule dell’endometrio nel muscolo.

La diagnosi certa della malattia può risultare complessa in quanto molte malattie (come fibromi e polipi endoteliali uterini) hanno sintomatologie perfettamente sovrapponibili. In qualche caso si riesce ad accertare la presenza di adenomiosi solo effettuando un’autopsia dell’utero dopo isterectomia (asportazione chirurgica dell’utero). Per effettuare la diagnosi il ginecologo si avvale di:

Come si cura l’adenomiosi?

La malattia di norma sparisce con l’insorgere della menopausa. Nel periodo in cui è attiva non esiste però alcuna cura farmacologica che possa debellarla. Il trattamento servirà perciò a tenere sotto controllo i sintomi che come detto possono essere particolarmente gravosi.

Tali trattamenti constano di:

Approfondisci come avviene l'intervento di isterectomia e quando è necessario.

I rimedi naturali per il trattamento della malattia sono ovviamente tutti rivolti a controllare la sintomatologia dolorosa. I più comuni sono.

Bagni caldi per lenire i dolori crampiformi.

Accorgimenti nell’abbigliamento per mantenere al caldo l’addome inferiore e la pelvi.

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