L’ anemia perniciosa presenta sintomi comuni agli altri tipi di anemia ma la diagnosi si basa su evidenze cliniche molto precise. Analizziamo in dettaglio le caratteristiche e la terapia di questo tipo di anemia.
L’anemia perniciosa è una patologia progressiva, ossia che aumenta gradualmente, causata dalla carenza di una particolare vitamina detta B12, o cobalamina, essenziale per la formazione e la maturazione dei globuli rossi del sangue.
Quando la vitamina B12 è carente, nel midollo si formano eritrociti poco maturi, che una volta immessi nel circolo sanguigno appaiono più grandi del comune. Proprio la presenza di globuli rossi grandi caratterizza questo tipo di anemia che per questo viene detta megaloblastica o macrocitica.
I globuli rossi dell’anemia perniciosa, essendo poco funzionali, vengono degradati precocemente cosa che, insieme alla carente produzione, causa una diminuzione di globuli rossi nel sangue che determina la comparsa di tutti i segni e i sintomi dell’anemia.
Inoltre, l’aumento della degradazione degli eritrociti provoca un innalzamento dei livelli di bilirubina, una sostanza che si genera a seguito del catabolismo dell’emoglobina.
L’anemia perniciosa è abbastanza comune nell’anziano che, a causa della diminuita funzionalità dell’apparato gastro enterico, tende a non assorbire molte vitamine come la B12. Più raramente l’anemia perniciosa interessa i bambini che, come vedremo in seguito, possono manifestare la malattia per cause genetiche o a seguito di un’errata alimentazione.
Puoi approfondire le conseguenze della carenza di vitamina b12
I sintomi dell’anemia perniciosa sono riconducibili all’inefficiente trasporto di ossigeno ai tessuti e quindi sono comuni a tutti gli altri tipi di anemia.
Sono tipicamente:
I segni dell’anemia insieme alle indagini di laboratorio aiutano il medico nell’indagine diagnostica. Gli esami da effettuare sono innanzi tutto l’emocromo che in caso di anemia perniciosa sarà caratterizzato da:
La macrocitosi può essere confermata con un;attenta analisi di uno striscio di sangue periferico, al microscopio.
Altri esami utili per la diagnosi sono:
La diminuzione dei globuli rossi e del ferro ha una prognosi negativa se non vi si pone rimedio, tanto che può comportare complicanze notevoli soprattutto a carico del sistema nervoso: la carenza di cobalanina per lungo tempo potrebbe causare danni permanenti ai nervi.
Normalmente la vitamina B12, presente negli alimenti di origine animale come carne, pesce, uova e latte, una volta ingerita si lega al fattore intrinseco, una molecola secreta dalla mucosa gastrica che ha il compito di favorire l’assorbimento di cobalamina che avviene a livello intestinale.
La carenza di vitamina B12, dunque, può derivare da:
La presenza di patologie gastriche, o intestinali e quelle genetiche e autoimmunitarie, rende l’anemia perniciosa cronica, ossia persistente.
In caso di anemia perniciosa la terapia consiste nel somministrare al paziente:
In caso di malassorbimento di vitamina B12 o di atrofia gastrica la vitamina B12 viene somministrata tramite iniezione, o spray nasale.
L’alimentazione, inoltre, gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione e nella cura dell’anemia perniciosa. La cobalanina si trova nei seguenti alimenti:
e in misura minore in:
Un’alimentazione varia ed equilibrata assicura il giusto apporto di vitamina B12 ma diete vegetariane e, ancora di più vegane, necessitano un’appropriata integrazione di questa importante vitamina per non rischiare di andare in corto ad anemia perniciosa.
Utilizziamo i cookie per personalizzare i contenuti e gli annunci, fornire funzioni social e analizzare il traffico. Chiudendo questo banner, scorrendo questa pagina o cliccando un qualunque suo elemento acconsenti all'uso dei cookie e dichiari di aver letto la nostra Cookie Policy e la Privacy Policy. Per saperne di più o negare il consenso a tutti o ad alcuni cookie consulta la nostra Cookie Policy. |
Tutti Gli Articoli Malattie Farmaci Disturbi Sintomi Psicologia Estetica Cura dei denti Ricerca Medica Presidi medici Riabilitazione Ortopedia