Condroprotettori: cosa sono? Funzionano? Come agiscono sulle articolazioni.

Ultimo aggiornamento:

Dottoressa Jessica Zanza (Farmacia) Consulente Scientifico:
Dottoressa Jessica Zanza
(Specialista in farmacia)

Condroprotettori: cosa sono? Funzionano? Come agiscono sulle articolazioni.

I condroprotettori sono sostanze che favoriscono il mantenimento ed il funzionamento delle articolazioni . Ma come agiscono? Funzionano? Leggi la guida per conoscere tutti i dettagli!

Cosa sono i condroprotettori?

I condroprotettori sono sostanze contenute in integratori, dispositivi medici e medicinali, che possono essere d’aiuto nel trattamento dell’artrosi. Essi, infatti, favoriscono il buon funzionamento delle articolazioni e una sana lubrificazione.

l’osteoartrosi è un’ affezione degenerativa progressiva delle articolazioni che ha origine nelle cartilagini di rivestimento dei capi ossei articolari. Negli ultimi anni è stato rilevato che, le lesioni degenerative delle articolazioni coinvolgono non solo la cartilagine che progressivamente si assottiglia, ma anche l’osso subcondrale cioè sottostante la cartilagine articolare, la membrana sinoviale, i legamenti ed anche i muscoli peri-articolari.

La ricerca..

Uno studio della Johns Hopkins University di Baltimora, pubblicato su Nature Medicine, sostiene che anche l'osso subcondrale abbia un ruolo chiave nell'eziopatogenesi dell’osteoartrosi a causa dell'aumento dei livelli di TGF-beta1( una proteina che regola la crescita e la differenziazione di vari tipi di cellule) nell'osso.

Come agiscono?

Queste sostanze favoriscono la normalizzazione della cartilagine e del liquido sinoviale che la circonda. Infatti i condroprotettori sono precursori di molecole che Intervengono tutte nella composizione della cartilagine e ne facilitano la sintesi in modo da ottenere un mantenimento funzionale delle articolazioni alterate.

Essi esplicano tali funzioni perchè:

Quali sono?

I principali condroprotettori sono la glucosamina e la condroitina, il Metil Sulfonil Metano (MSM), l’acido ialuronico e il collagene, molecole endogene presenti nella cartilagine dell'uomo.

Essi vengono prescritti per ripristinare l’integrità dei tessuti connettivi e, quindi, migliorare la funzionalità delle articolazioni.

Acido ialuronico: un condroprotettore naturale

L’acido ialuronico è una sostanza naturalmente presente sia nelle cartilagini, cioè i cuscinetti che riducono l’attrito tra le estremità delle ossa, sia nel liquido sinoviale, il fluido che nutre e lubrifica le cartilagini.

Dal punto di vista chimico, esso appartiene ai glicosaminoglicani (GAG) non solforati, dei polimeri costituiti da lunghe catene zuccherine. Nel caso dell’acido ialuronico, le catene sono lineari e formate dal ripetersi di due zuccheri: acido-D-glucuronico e N-acetil-D-glucosamina.

Questa struttura conferisce all'acido ialuronico la capacità di legare l’acqua, dando origine a un gel (sostanza fondamentale) che conferisce alle cartilagini la capacità di ammortizzare gli urti e al liquido sinoviale quella di lubrificare i capi articolari.

I processi infiammatori, purtroppo, riducono le concentrazioni articolari di acido ialuronico ed è per questo che si può ricorrere alle infiltrazioni e agli integratori, per ripristinare le perdite e favorire il buon funzionamento delle articolazioni.

Iniettato direttamente nelle articolazioni, l’acido ialuronico esplica un effetto lubrificante che riduce lo sfregamento e, di conseguenza, il consumo delle cartilagini e il dolore; esso, inoltre, favorisce la diffusione dei nutrienti verso le cartilagini, mantenendo vitali le loro cellule.

Approfondisci i benefici delle infiltrazioni di acido ialuronico.

Assunto per via orale, invece, l’acido ialuronico viene digerito da lattobacilli e bifidobatteri, i quali lo frammentano permettendone l’assorbimento e la distribuzione ai tessuti; arrivati nelle articolazioni, quindi, i frammenti vengono usati per produrre nuovo acido ialuronico.

L’acido ialuronico non assorbito, invece, attivando particolari recettori sulle cellule intestinali, riduce la produzione di molecole infiammatorie e, di conseguenza, il gonfiore e il dolore articolari.

In tal modo, dunque, l’acido ialuronico migliora la mobilità articolare, soprattutto in caso di osteoartrite del ginocchio, come evidenziato da una revisione di studi clinici - per un totale di 660 partecipanti - pubblicata sul Nutritional Journal nel 2016.

Come si assume: formulazioni e dosaggio?

Puoi assumere l’acido ialuronico per via orale, sotto forma di integratori, o intrarticolare, sotto forma di infiltrazioni.

Gli integratori sono capsule e granulati nei quali l’acido ialuronico è spesso associato ad altri condroprotettori, sostanze importanti per il metabolismo cartilagineo, come la vitamina C, ed estratti vegetali ad azione antinfiammatoria, come salice, ananas e boswellia.

Sebbene la posologia dipenda dal prodotto in questione, in vari studi clinici l’acido ialuronico è stato assunto alla dose di 80 milligrammi al dì per 90 giorni.

Per quanto riguarda le infiltrazioni, invece, si effettuano in numero di 5 o 6 alla settimana (20 o 25 mg di acido ialuronico per infiltrazione) da ripetere 2-3 volte all'anno.

Collagene idrolizzato per reintegrare le perdite.

Il collagene è una famiglia di proteine, che dà resistenza e supporto alle cartilagini e agli altri tessuti connettivi. La forma più abbondante nelle articolazioni è il collagene fibrillare di tipo II, costituito da unità (tropocollagene) che si organizzano in fibrille, fibre e fasci di fibre.

Così come l’acido ialuronico, anche il collagene viene digerito dagli enzimi durante i processi infiammatori; perciò si può ricorrere al collagene idrolizzato per reintegrare le perdite.

Il collagene idrolizzato (cioè ridotto in piccoli frammenti) viene assorbito con facilità a livello intestinale e si distribuisce ai tessuti, inclusi quelli cartilaginei, dove viene usato per produrre il collagene fibrillare di tipo II dalle cellule (condrociti).

In questo modo, quindi, il collagene idrolizzato potrebbe ridurre il dolore e la rigidità associati all'attività sportiva, come riportato sul Journal of the International Society of Sports Nutrition, nel 2013.

Come si assume il collagene idrolizzato?

Il collagene idrolizzato è disponibile in capsule e granulati, nei quali viene associato a MSM, acido ialuronico, condroitina e glucosamina, per un effetto condroprotettore a 360°, vitamina C, che ne stimola la produzione, e sostanze antinfiammatorie vegetali.

Benché la posologia dipenda dal prodotto considerato, il collagene idrolizzato si assume alla dose di 5-10 grammi al dì per almeno 3 settimane; il dosaggio può calare con i prodotti in cui è associato ad altri condroprotettori, che agiscono in sinergia con esso.

Glucosamina solfato.

La glucosamina è il precursore della N-acetil-D-glucosamina, lo zucchero presente nei GAG, tra cui l’acido ialuronico, che abbiamo visto essere importanti costituenti del liquido sinoviale e delle cartilagini.

Giunta nelle articolazioni, la glucosamina viene usata dalle cellule per produrre il liquido sinoviale e le cartilagini e ciò dovrebbe favorire il mantenimento di articolazioni normali, benché tali effetti non siano supportati da studi di qualità (World Journal of Orthopedics, 2016).

Quanta glucosamina solfato assumere?

La glucosamina solfato è contenuta sia negli integratori, associata ad altri condroprotettori, sia nei medicinali. La posologia è di 1.500 mg al dì per 6 settimane, da ripetersi dopo due mesi di pausa.

Condroitina solfato.

La condroitina solfato è un importante costituente delle cartilagini. Dal punto di vista chimico si tratta di un glicosaminoglicano (GAG) solforato, un polimero formato dalla ripetizione di due zuccheri: l'acido-D-glucuronico e la galattosamina solfato.

La condroitina solfato, oltre a legarsi al collagene e contribuire alla struttura delle cartilagini, impedisce agli enzimi di degradare i loro componenti, tra cui il collagene e l’acido ialuronico, ma mancano studi di qualità che confermino l’efficacia (World Journal of Orthopedics, 2016).

Come si assume la condroitina solfato? Quanta al giorno?

La condroitina solfato è contenuta sia negli integratori, associata ad altri condroprotettori, sia nei medicinali. La posologia è di 800 mg al dì per 3 mesi, benché nei casi più gravi si possa assumere alla dose di 1.200 mg al dì, nelle prime 3-4 settimane, per poi passare a 800 mg al dì nelle restanti.

Metil Sulfonil Metano (MSM).

Il Metil Sulfonil Metano (MSM) è un composto organico a base di zolfo, che è contenuto nelle piante come l’Equisetum.

Il MSM fornisce zolfo di semplice assimilazione che, raggiunte le articolazioni, viene usato per produrre il collagene e le glicoproteine, favorendo la rigenerazione delle cartilagini.

Questi effetti, tuttavia, non sono stati confermati da evidenze clinicamente significative, come evidenziato dall'analisi statistica di diversi studi clinici (Evidence-based Complementary and Alternative Medicine, 2011).

Come si assume il MSM?

Il MSM si assume alla dose di 1-5 g al dì per almeno 3 mesi, benché i dosaggi possano essere inferiori, quando si assume insieme agli altri condroprotettori, con i quali agisce in sinergia.

A cosa servono i condroprotettori?Funzionano?

Alla luce di quanto visto finora, è chiaro che i condroprotettori siano utili solo come supporto ai farmaci antinfiammatori nella terapia conservativa dell’artrite e dell’artrosi.

Occorre però dire che, ad eccezione delle infiltrazioni di acido ialuronico, che inoculano il sostituto del liquido sinoviale all'interno delle articolazioni, non esistono evidenze clinicamente significative, per quanto concerne l’efficacia dei condroprotettori per via orale.

Controindicazioni ed effetti collaterali.

L’uso dei condroprotettori è in genere ben tollerato sia a livello gastrico che a livello generale.

Sebbene siano acquistabili in farmacia e parafarmacia senza ricetta, è sempre bene rivolgersi al medico prima di assumere questi prodotti.

Sono controindicati in gravidanza e durante l' allattamento, perché non esistono dati sulla sicurezza in queste situazioni.

Ricorda, infine, che l’articolo ha uno scopo puramente illustrativo e non sostituisce il parere del medico o di altro specialista della salute.

Articoli correlati

Artrosi al ginocchio: sintomi, cause e terapia della gonartrosi Riabilitazione del legamento collaterale mediale: esercizi e tempi di recupero in caso di rottura o lesione Farmaci per il mal di schiena: cerotti, antidolorifici e pomate contro il dolore lombare Distorsione del ginocchio: sintomi, terapia, riabilitazione e rimedi naturali Farmaci chemioterapici: classificazione, meccanismo d’azione ed effetti collaterali Farmaci generici: cosa sono? Efficacia e principi attivi dei medicinali equivalenti