Lichen planus: cause, terapia e zone colpite (cute, lingua, unghie ecc)
Il Lichen planus colpisce varie zone del corpo: cute, lingua, unghie e genitali. Quali sono le cause? E quale la terapia per eliminare le lesioni pruriginose e dolorose? Approfondiamo la malattia.
Cosa è il Lichen planus?
Il Lichen planus è una malattia che interessa la pelle, ossia il rivestimento più esterno del corpo, e le mucose, ovvero il tessuto che tappezza la parete interna degli organi cavi in comunicazione con l’esterno, e le unghie. Volendo fornire maggior dettagli si può aggiungere che il lichen planus ha un carattere infiammatorio ed un andamento cronico, e che solitamente si manifesta con papule e lesioni pruriginose che in qualche caso divengono anche dolorose.
Approfondisci cause e tipologie di eruzioni cutanee.
La causa che determina l’insorgere della malattia non è nota o quantomeno incerta. E’ però ben nota la patogenesi.
In risposta a tale causa sconosciuta, il corpo scatena una erronea ed esagerata risposta immunitaria che determina l’insorgere della malattia. L’eziologia incerta della malattia non ha comunque impedito di individuare un certo numero di eterogenee situazioni che possono scatenarla fungendo da veri e propri grilletti.
Ovviamente per tutto quanto detto risulta abbastanza evidente che il lichen planus non è assolutamente contagioso.
Epidemiologia della patologia. Non esistono sull’incidenza della malattia statistiche precisissime. Si stima che circa l’1% dell’intera popolazione mondiale ne sia affetto. Altre fonti danno l’incidenza compresa tra lo 0,1 ed il 2% della popolazione. Comunque sia, come già detto, il dato preciso non è noto e la percentuale degli individui che soffrono del male tende negli anni a crescere. Incremento comunque giustificato anche dal continuo affinamento delle metodiche di indagine che consentono diagnosi più accurate. La malattia può colpire chiunque e a qualunque età, anche se le donne, in special modo se ultrasessantenni sono le preferite. Il rapporto tra donne ed uomini che si ammalano di lichen planus è di 3:1 - 3:2. |
Sintomi e segni: variano in funzione delle zone colpite: cute, mucose ed unghie.
Il lichen planus o lichen planus ruber (dal colore rossastro delle papule) come detto può colpire cute, mucose ed unghie e pertanto può interessare svariate regioni anatomiche del corpo. Ovviamente in funzione della parte colpita varierà il quadro clinico e quindi i sintomi e segni.
Nel caso che sia interessata la pelle, la sintomatologia sarà:
- Lesioni della pelle violacee rilevate simili alle papule, ma piatte, che possono distribuirsi in qualsiasi parte del corpo. Costituiscono però siti preferenziali l’interno delle giunture e quindi polsi, gomiti e la parte posteriore del ginocchio. Dette lesioni possono presentare striature biancastre ed anche essere ripiene di liquido come delle vescicole. In tal caso rompendosi e seccandosi possono formare crosticine. La guarigione delle lesioni può lasciare cicatrici in particolar modo se si formano vescicole e croste ma anche delle semplici macchie rossastre/ marroni che, col trascorrere del tempo, tendono a sparire.
- Prurito. Le lesioni cutanee in alcuni casi, ma non sempre, sono pruriginose.
Nel caso che siano interessate le mucose del cavo orale, la sintomatologia sarà:
- Arrossamento e bruciore di lingua, gengive, palato superiore ed inferiore, interno guance.
- Puntini e striature nastriformi, placche e macchie di colore bianco su gengive, lingua ed interno guance.
- Ulcerazioni che provocano bruciore e/o dolore.
Nel caso che sia interessato il cuoio capelluto, la sintomatologia sarà:
- Lesioni e ulcerazioni sul cuoio capelluto che possono risultare pruriginose e/o dolorose.
- Cicatrici e perdita di colorazione dei capelli nella regione in cui si erano formate le ulcerazioni che successivamente sono guarite.
- Caduta dei capelli nelle aree delle lesione. La perdita dei capelli può essere permanente se il follicolo viene leso o più semplicemente temporanea.
Nel caso che siano interessati i genitali, si avranno:
- Lesioni ed ulcerazioni rossastre e/o biancastre nella regione del glande. Lesioni che possono risultare dolorose e/o pruriginose.
- Lesioni ed ulcerazioni biancastre e/o violacee sulla pelle delle labbra dei genitali esterni femminili (vulva).
- Lesioni ed ulcerazioni accompagnate da prurito o bruciore/dolore sulle mucose che tappezzano il canale vaginale. Le lesioni delle mucose guariscono con estrema difficoltà.
- Rapporti sessuali dolorosi e problematici per la presenza delle ulcerazioni.
- Cicatrizzazione delle lesioni descritte a guarigione avvenuta. Cicatrici che possono apportare severe modifiche nel tessuto vulvovaginale.
Nel caso che siano interessate le unghie di mani e/o piedi, la sintomatologia si presenta con:
- Unghie che si scheggiano, sfaldano e spezzano con estrema facilità.
- Unghie ricoperte da solchi verticali che le percorrono per l’intera lunghezza.
- Unghie che cadono per poi ricrescere dopo qualche tempo.
- Unghie che cadono in maniera definitiva.
Qualunque sia la regione interessata dalla malattia le alterazioni tissutali che essa produce sono:
- Modifiche della normale architettura della cute osservabile al microscopio con ispessimento e modifiche del tessuto corneo, morte programmata di cheratinociti che divengono necrotici. Nelle mucose si rileva un infiltrato composto essenzialmente da linfociti T che forma una banda.
- Nella matrice extra cellulare è presente un deposito costituito da fibrinogeno (glicoproteina che è un precursore della fibrina proteina deputata alla coagulazione del sangue).
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Le cause ed i processi che conducono allo sviluppo del lichen.
Come già accennato l’eziologia è ignota o almeno non certa. Maggiori certezze si hanno invece in merito alla patogenesi. Forniamo perciò una breve spiegazione del processo che conduce alla malattia.
Per una causa che, come ripetutamente detto, non è nota, si modificano le molecole MHC (proteine che rendono possibile il riconoscimento delle cellule anomale come quelle infette) presenti sui cheratinociti, ovvero le cellule della cute.
Le modificazioni sono tali da fare rientrare queste ultime nella categoria delle cellule infette e come tali attaccabili dai componenti del sistema immunitario deputati a tale scopo ovvero i Linfociti T CD8 (CTL) denominati anche Linfociti T citotossici.
Si scatena così la reazione immunomediata che conduce alla malattia.
Sulle possibili cause che possano indurre le modificazioni descritte delle cellule della cute sono state fatte varie ipotesi, ma nessuna di essa è stata suffragata dai necessari riscontri sperimentali. Si sono ipotizzate azioni di farmaci e sostanze chimiche ed anche intolleranze ad alimenti come può essere quella allo zucchero contenuto nel latte ossia il lattosio.
Fattori che possono scatenare il lichen planus.
Come si è già accennato pur senza conoscere la causa che provoca la malattia è stato possibile accertare sperimentalmente che esistono una serie di elementi e situazioni che determinano lo scatenarsi della patologia. Essi sono:
- Essere infetto dal virus dell’ epatite di tipo C.
- Aver ricevuto la somministrazione di vaccino dell’epatite virale di tipo B.
- Aver ricevuto la somministrazione di alcuni particolari vaccini antinfluenzali.
- Alcune terapie farmacologiche. In particolare alcuni FANS ovvero anti infiammatori non steroidei come è l ’ibuprofene. Ma anche farmaci anti ipertensione e per la cura della artrite.
- Inchiostri pigmentati utilizzati per i tatuaggi.
- Possibili complicanze della dermatosi.
Di norma quando la malattia, che come detto è cronica, colpisce la pelle, si ha remissione spontanea dopo un lasso di tempo che può andare fino ai 2 anni.
Le lesioni delle mucose orali, ed in special modo vaginali, sono invece più complesse e lunghe da trattare e per i dolori ed i disagi connessi possono procurare fastidiose conseguenze tra cui problemi sessuali per i dolori anche severi che accompagnano i rapporti.
Sono state trovati anche nessi tra l’insorgere del lichen planus e l’aumento della probabilità di sviluppare alcuni tumori della pelle. Va però detto che il rischio di una tale evenienza sembra essere estremamente contenuto e che non tutti gli studiosi ritengono che ciò sia vero.
Diagnosi della patologia.
Il dermatologo, che è lo specialista che cura la malattia, per formulare una ipotesi di diagnosi si avvale dell’osservazione del quadro clinico, ovvero di: esame obiettivo del paziente, analisi di sintomi e segni, analisi della storia clinica.
L’ipotesi di diagnosi sarà poi confermata dai seguenti test:
- Biopsia della cute. Si preleva una areola circolare di pochi millimetri di diametro della pelle ove è presente una lesione, e la si osserva al microscopio elettronico ricercando i modelli tipici con cui il lichen si presenta.
- Marker dell’epatie C. Si analizza un campione ematico per ricercare infezione del virus HVC dell’epatite C.
- Test allergologici. Per stabilire possibili intolleranze.
Terapia: farmaci e rimedi naturali per debellare il lichen planus.
Il lichen è una malattia cronica per cui non si guarisce mai completamente ed anche se si ha una regressione della malattia, questa può ripresentarsi.
Se il lichen colpisce la pelle, generalmente, regredisce anche in maniera spontanea (senza cura) dopo un tempo più o meno lungo che va da pochi mesi a diversi anni. Se invece il lichen colpisce le mucose la malattia è più lunga e fastidiosa con guarigioni e ricadute.
I farmaci.
- Cortisonici. Riducono l’infiammazione ma hanno molti e importanti effetti collaterali. Vanno perciò utilizzati con cautela e sotto stretta prescrizione medica.
- Antistaminici. Inibiscono un mediatore dell’infiammazione che è l’istamina. Alleviano perciò infiammazione e sensazione pruriginosa.
- Retinoidi. Sono principi attivi collegati alla vitamina A e come tali sono in grado di regolare la differenziazione cellule dell’epitelio delle mucose arrecando benefici in caso di lichen. Hanno però effetti collaterali e sono controindicati in gravidanza perchè possono causare danni al feto.
Terapia della luce.
L’esposizione contenuta a radiazioni ultraviolette arreca benefici ai pazienti che soffrono di lichen. Detta esposizione va comunque opportunamente calibrata per evitare scottature e aumento del rischio di contrarre tumori della pelle.
Oltre a tali terapie bisogna eliminare le possibili situazioni che fungono da trigger (grilletto) nello scatenamento della malattia. E quindi ad esempio curare una possibile infezione da epatite C e così via.
Trattamenti naturali proposti dalla medicina alternativa.
Nel trattamento del lichen planus vengono sovente utilizzati un gran numero di terapie alternative di cui nel seguito ne illustreremo qualcuna di quelle più comuni, anche se tocca avvertire che per esse non esiste alcuna evidenza scientifica della loro reale utilità. Esse sono:
- Gel di aloe vera. Si ricava dall’ Aloe barbadensis Miller che è una pianta grassa dei climi caldi e secchi. Tra i principi attivi dei suoi estratti esistono varie sostanze che hanno proprietà antinfiammatorie e analgesiche.
- Olio di fegato di merluzzo. Estremamente ricco di vitamina A che ha un effetto benefico sulle cellule della cute.
- Bagni in acque termali ricche di zolfo. Hanno proprietà antiflogistiche e sembrano anche riuscire a stimolare l’organismo a contrastare gli stimoli endogeni infiammatori.
- Tea tree oil. E’ un olio essenziale estratto dalle foglie della Malaleuca antemifolia pianta originaria del Queensland Australia. Gli vengono riconosciute proprietà antinfiammatorie, antibatteriche, antimicotiche.