Lipedema: cos'è? Sintomi, cause, cura e dieta
l lipedema è un accumulo di grasso adiposo a livello degli arti inferiori e si manifesta con gonfiore che parte dalla coscia fino alla caviglia, ematomi, dolore della zona interessata alla pressione… ma quali sono le cause? Come si cura? E qual è il ruolo della dieta? Andiamo a scoprirlo...
Che cos’è il lipedema?
Con il termine medico di lipedema (da non confondere con il linfoedema) si intende un anomalo accumulo di tessuto adiposo a livello degli arti inferiori, in particolare a livello delle cosce, dei glutei, delle gambe e dei polpacci fino alle caviglie.
Gli arti appaiono gonfi, di consistenza molle, con un accumulo di grasso simmetrico e bilaterale. Questo accumulo di grasso colpisce raramente gli uomini mentre risulta essere più frequente nelle donne, tanto che studi epidemiologici hanno messo in luce che ne soffre circa l'11 - 39% delle donne; sembra che la sua insorgenza sia correlata in qualche modo con gli ormoni femminili dato che il suo esordio è maggiore durante periodi quali la menopausa, la prima mestruazione o la gravidanza. È bene sottolineare che il lipedema non è una conseguenza dell'obesità o del sovrappeso in quanto non si tratta di un eccesso di tessuto adiposo da alimentazione, ma di una condizione alterata degli adipociti (le cellule che costituiscono il grasso corporeo).
Cause e sintomi di questa patologia.
Le reali cause del lipedema non sono ancora note sebbene, come precedentemente accennato, si ipotizza una correlazione con gli ormoni femminili o una natura genetico - ereditaria. Esistono invece dei fattori che possono aggravare la patologia quali la sedentarietà, una dieta errata e un mantenimento della postura eretta per molto tempo.
I sintomi che caratterizzano il lipedema sono i seguenti:
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Presenza di gonfiore agli arti inferiori che parte dalla coscia fino ad arrivare alle caviglie escludendo i piedi e che risulta essere bilaterale e simmetrico.
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Tendenza a formare ematomi e presenza di teleangectasie (dilatazione di piccoli vasi sanguigni che risultano visibili sotto la superficie cutanea).
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Dolore della zona interessata quando si applica una pressione, ipersensibilità al tocco ed al contatto, e formazione di noduli sottocutanei fibrotici dolorosi.
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Presenza di edema che risulta morbido e soffice e che peggiora con l'attività fisica, con il calore e nella seconda metà della giornata.
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Nessun miglioramento del gonfiore e del peso anche se si segue una dieta rigida o se si praticano sport ed esercizio fisico.
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Presenza di cellulite, perdita di elasticità cutanea e pelle a buccia d'arancia.
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Senso di affaticamento e riduzione progressiva della motilità.
Classificazione del lipedema. Il lipedema può essere classificato in stadi in base allo sviluppo della patologia ed alla sintomatologia correlata. Vediamo quali sono i vari stadi:
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Come si diagnostica la lipalgia?
La diagnosi di lipedema spesso è molto difficile in quanto questa patologia viene confusa con il linfoedema, pur trattandosi di due condizioni diverse.
É quindi fondamentale la diagnosi differenziale per tentare di impostare una corretta terapia e migliorare la qualità di vita del paziente.
Diagnosi di tipo differenziale con il linfoedema e lipolinfoedema.
La diagnosi di lipedema è sostanzialmente una diagnosi di tipo differenziale da farsi con il linfoedema e con il lipolinfoedema. Il lipedema presenta criteri diagnostici ben definiti, tra cui:
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Segno di Stemmer negativo, ovvero se si prova a sollevare una plica cutanea in corrispondenza dell'articolazione del piede, ci si riesce senza difficoltà. In caso di linfoedema e lipolinfoedema questo segno risulta essere positivo.
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Bilateralità e simmetria, condizione rara sia nel linfoedema che nel lipolinfoedema.
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Non è mai asimmetrico, cosa che invece accade in caso di linfoedema e lipolinfoedema.
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Presenza di ecchimosi, lividi ed ematomi, condizione non presente nel linfoedema, ma talvolta presente nel lipolinfoedema.
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Il piede non è mai colpito dalla patologia, al contrario invece del linfoedema e del lipolinfoedema che si estendono anche a livello del piede.
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Assenza di infezioni cutanee quali l'erisipela, tipica del linfoedema e del lipolinfoedema.
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Presenza di familiari con la stessa patologia.
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Assenza di storia clinica di cellulite.
Cure per il lipedema.
Attualmente non esistono linee guida terapeutiche per la cura del lipedema ed in Italia questo disturbo non è riconosciuto come patologia, a differenza di Germania, Francia e Austria.
In linea generale il medico potrebbe suggerire le seguenti strategie terapeutiche:
- Monitorare e controllare il peso corporeo e praticare sport ed attività fisica in generale al fine di evitare l'aumento del tessuto adiposo di origine alimentare e l'insorgenza contemporanea di sovrappeso e obesità.
- Assumere integratori naturali che aiutino il microcircolo e che aiutino a drenare i liquidi, come ad esempio quelli a base di ananas, pilosella, orthosifon e betulla.
- Applicare sulle gambe delle calze a compressione graduata che favoriscano la circolazione ed evitino il ristagno dei liquidi. Le calze variano in base allo stadio, nello stadio I saranno da preferire calze compressive senza cuciture, mentre nello stadio II sono preferibili le calze compressive con le cuciture, probabilmente per la diversa azione compressiva esercitata.
- Eseguire sedute di pressoterapia, ovvero una macchina che esegue una sorta di massaggio sulle gambe in modo da stimolare la circolazione linfatica e sanguigna.
- Eseguire sedute di fisioterapia mediante laser ad infrarossi per migliorare la microcircolazione. Questo trattamento è per lo più indicato per il terzo stadio.
- Nei casi più gravi eseguire interventi di liposuzione per rimuovere il tessuto adiposo in eccesso. La liposuzione tuttavia può portare alla formazione di avvallamenti cutanei e non è un intervento risolutivo poiché il grasso si può riformare. Inoltre, qualora il sistema linfatico sia già stato compromesso, non è un intervento attuabile poiché non apporterebbe nessun beneficio.
Puoi approfondire le caratteristiche della liposuzione.
l rapporto tra questo accumulo di grasso e l’ alimentazione.
Sebbene non sia possibile combattere il lipedema con una dieta dimagrante (il grasso del lipedema non è costituito da rotoli di grasso conseguenti a sovrappeso), il mantenimento del giusto peso corporeo ottenuto con un’alimentazione povera di grassi può avere un effetto positivo.
Alla luce di quanto detto gli alimenti da preferire sono:
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legumi e cereali integrali,
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frutta e verdura di stagione.
I cibi da limitare sono:
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sale,
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carne,
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formaggi,
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dolci,
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fritti.
L’abitudine di mangiare correttamente e di condurre uno stile di vita dinamico, sotto controllo medico, può essere un aiuto per chi è affetto da lipedema.