Noduli al seno benigni e tumori maligni. Quando Preoccuparsi? Diagnosi e terapie

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Dottoressa Margherita Mazzola (Biologia e Nutrizione) Consulente Scientifico:
Dottoressa Margherita Mazzola
(Specialista in biologia e nutrizione)

I noduli al seno possono essere benigni o maligni, quando bisogna preoccuparsi realmente? Approfondimenti su tipologie, terapie ed autopalpazione per una diagnosi precoce.

Cosa sono i noduli al seno: caratteristiche.

I noduli al seno sono delle lesioni alla mammella solitamente non visibili che si possono riscontrare nelle donne di qualsiasi età e che possono avere localizzazione monolaterale o bilaterale. Generalmente vengono individuati con l’autopalpazione della mammella.

La mammella si presenta normalmente dei raggruppamenti di cellule chiamati acini che si riuniscono in lobuli e lobi, cioè degli insiemi più grandi di cellule e strutture ghiandolari e che conferiscono al seno un aspetto nodulare.

Di conseguenza alla palpazione si avvertiranno questi raggruppamenti sotto forma di noduli che però presentano la stessa consistenza e dimensione. Quando si nota un nodulo diverso per consistenza e dimensioni allora si può parlare di nodulo al seno nel senso di lesione della mammella ed occorre rivolgersi tempestivamente ad uno specialista.

Tipologie.

Generalmente i noduli al seno vengono distinti in benigni e maligni. Le distinzioni tra malignità o meno di un nodulo vengono fatte in base a diversi parametri.

I noduli benigni: mobili e regolari.

Sono delle lesioni della mammella di consistenza solida o liquida comuni in età diverse della vita della donna e solitamente non evolvono in patologie maligne. I noduli benigni sono mobili e si presentano con contorni netti, è bene sempre tenerli sotto controllo perché un minimo cambiamento può portare il nodulo benigno verso un’evoluzione maligna. Le cause possono essere di natura ormonale, genetica o multifattoriale ma in generale non vi è una causa precisa ben definita.

Noduli maligni: duri e con contorni irregolari.

I noduli di natura maligna, fissi, duri al tatto, vascolarizzati e con bordi irregolari, sfumati e frastagliati, sono considerati pericolosi in quanto possono evolvere in cancro al seno, una patologia molto diffusa e spesso letale se non diagnosticata e curata in tempo.

Alcuni noduli possono essere definiti sospetti e hanno delle caratteristiche intermedie tra i benigni e maligni. In generale un nodulo è definito sospetto quando non è del tutto mobile ma nemmeno del tutto fisso, quando è vascolarizzato e quando i contorni o la forma non sono ben definiti ma nemmeno atipici. Si definiscono sospetti anche quei noduli che provocano la presenza di linfonodi ascellari reattivi e dolore al braccio corrispondente poiché la causa di infiammazione dei linfonodi potrebbe essere anche di origine tumorale.

Come riconoscerli? Segni e sintomi.

I noduli benigni sono solitamente delle cisti o dei fibroadenomi hanno caratteristiche ben definite:

Anche un nodulo maligno ha dei tratti caratteristici, che andranno ovviamente valutati e confermati da un medico esperto in materia, ma in generale le sue peculiarità sono:

Cause.

La maggior parte dei noduli al seno sono di origine benigna ed insorgono in età particolari della vita della donna, altri, invece, di origine maligna insorgono per cause diverse.

Cisti legate alle fluttuazioni ormonali.

Le cisti rappresentano la tipologia di nodulo più comune e si riscontrano più frequentemente nelle adolescenti e nelle donne in giovane età dai 20 ai 30 anni.

Le caratteristiche principali delle cisti sono:

Le cisti al seno non devono destare particolari preoccupazioni, vanno tenute sotto controllo e spesso nel periodo pre menopausa tendono a regredire spontaneamente perché viene meno l’azione degli ormoni. Se risultano eccessivamente grandi o fastidiose possono essere asportate mediante la tecnica dell’agoaspirato.

Un tipo particolare di nodulo al seno cistico è la cisti lattifera che si manifesta nelle donne in allattamento o nel periodo successivo all'allattamento. Questa cisti è dovuta alla dilatazione dei dotti galattofori, i dotti da cui esce il latte, ed è causata dal fatto che durante l’allattamento il bambino può non svuotare completamente la ghiandola dal latte contenuto al suo interno. Il mancato svuotamento della ghiandola provoca la formazione delle cisti lattifere che tendono a regredire spontaneamente e a riassorbirsi.

Seppur raramente è possibile che vi siano dei noduli anche nei bambini a causa di una condizione nota come telarca prematuro, cioè un prematuro sviluppo della ghiandola mammaria di natura benigna.

Mastopatia fibrocistica o displasia mammaria benigna.

La mastopatia fibrocistica è una patologia del seno benigna che è comune nelle donne in età compresa tra i 30 e i 50 anni, nel periodo quindi fertile e pre menopausa. Come le cisti anche questa patologia è legata alle fluttuazioni degli ormoni che si verificano durante un ciclo mestruale. Le caratteristiche di questa patologia sono sovrapponibili a quelle delle cisti ma le differenze riguardano principalmente la comparsa di dolore e tensione al seno causati dalla dilatazione dei vasi sanguigni, delle ghiandole e dei dotti mammari, con formazione di edema e gonfiore. Inoltre a livello microscopico possiamo notare ipertrofia e iperplasia sia delle ghiandole che degli interstizi tra le ghiandole, per tale motivo viene anche chiamata displasia mammaria benigna. La mastopatia fibrocistica non evolve normalmente in patologia maligna ma essendo comunque una patologia displastica è bene tenerla sotto controllo periodicamente al fine di scongiurare un’eventuale progressione. Se le cisti risultano fastidiose è possibile toglierle mediante ago aspirato ma non è detto che non si riformino.

Fibroadenoma.

Il fibroadenoma è una patologia caratterizzata dalla formazione di noduli al seno fibrosi, che fanno male alla palpazione, mobili e di consistenza liscia. Il diametro di un singolo fibroadenoma può essere compreso tra 1 e 3 cm e può essere singolo o determinare la fibroadenomatosi multipla quando sono presenti più di cinque noduli contemporaneamente. Solitamente sono situati in profondità e quindi risultano non palpabili ma è possibile che vi siano dei noduli in superficie palpabili seppur rari. Questa patologia è tipica delle adolescenti o delle donne in età fertile, più comunemente intorno ai 30 anni, e può essere tenuta sotto controllo con la pillola anticoncezionale che fa sì che i fibroadenomi si riducano di volume. Non si possono formare in menopausa in quanto, essendo noduli che derivano dalla parte di tessuto acinoso lobulare della mammella che risponde agli ormoni, il punto da cui originano regredisce spontaneamente perché non vi sono più gli ormoni durante questo periodo.

I fibroadenomi in genere non vengono sottoposti a terapia in quanto è molto raro che evolvano in tumore mammario maligno (le percentuali di evoluzione in patologia maligna sono molto basse, nell'ordine dello 0,1 – 0,3%) ma tenuti sotto controllo. Nonostante questo per fibroadenomi che superano i 3 cm di diametro si consiglia la rimozione chirurgica per attenuare il fastidio.

Mastite in allattamento.

Un’altra causa di noduli al seno è la mastite, una patologia che si riscontra dopo la gravidanza e all'inizio dell’allattamento è la mastite. Questa patologia è determinata dal fatto che non vi è ancora un equilibrio tra produzione di latte e capacità del bambino di succhiare, si determina quindi il cosiddetto “ingorgo” del latte che ostruisce il dotto galattoforo determinando infiammazione. Normalmente questo fastidio si risolve nel giro di 48 ore continuando ad allattare il bebè ma se non si riesce a sbloccare il dotto ostruito può insorgere la mastite. Questa patologia non provoca la formazione di noduli “reali” ma di punti dolenti al seno in corrispondenza del dotto ostruito.

I sintomi sono:

La mastite si cura continuando ad allattare il bambino e ricorrendo ad impacchi caldi che aiutano a fluidificare il latte e a sbloccare il dotto galattoforo.

Carcinoma mammario.

Il carcinoma mammario è una neoplasia della mammella di natura maligna che origina da gruppi di cellule della mammella che crescono in maniera incontrollata dando origine prima alla formazione di noduli maligni e successivamente invadendo il tessuto circostante. E’ una patologia molto diffusa che insorge prevalentemente nel periodo post menopausa e che presenta una genesi multifattoriale, le cause infatti sono legate a fattori di rischio genetici, al fumo, allo stile di vita, e ad altri fattori ma non vi è una causa ben precisa. Sebbene sia una patologia che colpisce prevalentemente le donne il carcinoma mammario si può riscontrare anche nell'uomo ma è comunque molto raro.

La sintomatologia del carcinoma mammario è varia, nella maggior parte dei casi può non essere immediatamente evidente e provocare un ritardo diagnostico, ma in generale i sintomi e i segni possono essere:

Le cure per il cancro al seno sono solitamente di tipo chirurgico e chemioterapico e la percentuale di successo è in base alla tempestività della diagnosi.

Carcinoma duttale o lobulare in situ.

Il carcinoma mammario può essere distinto in quattro forme principali, due invasive e due non invasive.Forme non invasive di tumore al seno sono rappresentate dalla formazione di noduli circoscritti alle cellule che formano le pareti dei dotti galattofori (carcinoma duttale in situ) o alle cellule che formano i lobi (carcinoma lobulare in situ).

Carcinoma duttale o lobulare infiltrante.

Forme invasive: la formazione di noduli non è circoscritta ma può superare le pareti duttali (carcinoma duttale infiltrante) o lobulari (carcinoma lobulare infiltrante).

L’importanza di una diagnosi precoce.

La diagnosi nel caso di noduli al seno ha un’importanza fondamentale, è quindi specialmente per individuare quei noduli di natura maligna che potrebbero progredire in carcinoma mammario. In generale i metodi diagnostici vengono quindi utilizzati prevalentemente a scopo preventivo.

Autopalpazione.

L’autopalpazione del seno è una tecnica utilissima nell'ambito della prevenzione che andrebbe effettuata periodicamente ad ogni età e che viene svolta dalla donna stessa al fine di identificare anomalie strutturali alla mammella. Per eseguire al meglio l’autopalpazione si consiglia di scegliere il giorno dopo la fine delle mestruazioni o, per le donne in menopausa, lo stesso giorno di ogni mese.

In questo modo si possono identificare in tempo eventuali noduli e rivolgersi immediatamente al medico.

Ecografia.

Se mediante autopalpazione si è avvertita la presenza di un nodulo al seno il medico potrà richiedere un esame ecografico.

Mediante ecografia, infatti, è possibile stabilire o cercare di comprendere la natura, benigna o maligna, del nodulo. Un nodulo benigno all'esame ecografico apparirà di forma regolare, con contorni lisci e netti, non sarà presente un alone iperecogeno e il test di compressione risulterà positivo, viceversa un nodulo maligno presenterà un alone iperecogeno, avrà forma irregolare, con contorni sfumati lisci o frastagliati e risulterà negativo al test di compressione. E’ un tipo di esame indicato nelle donne giovani quando la consistenza del seno è alta a causa dell’età fertile e non consente una buona visualizzazione mediante mammografia.

Approfondisci come e quando va effettuata una ecografia mammaria analisi di essenziale importanza nella prevenzione delle patologie del seno.

Mammografia.

E’ un’indagine che si effettua normalmente ogni 1 – 2 anni nelle donne in menopausa al fine di identificare precocemente micro lesioni o calcificazioni non rilevabili con la semplice autopalpazione. Si effettua ponendo il seno tra due lastre e irradiandolo mediante raggi x. Somiglia quindi ad una radiografia e si effettua prevalentemente nelle donne non in età fertile la cui consistenza del seno non è elevata e permette una migliore visualizzazione.

Risonanza magnetica.

La risonanza magnetica può essere utilizzata in tutti quei casi in cui, per familiarità o stile di vita, si sospetta che possano esserci dei piccoli noduli maligni al seno non identificabili mediante altri metodi o nel caso in cui la mammografia abbia rivelato la presenza di calcificazioni o di piccole zone d’ombra. Viene quindi utilizzata come metodo di prevenzione in tutte quelle donne che appartengono ad una categoria di rischio elevata per il tumore al seno.

Biopsia.

Qualora il medico rilevasse all'esame ecografico o mammografico la presenza di un nodulo sospetto potrà effettuare una biopsia del nodulo al fine di comprendere se è di natura benigna o maligna. La biopsia si effettua mediante il prelievo di un piccolo campione di tessuto del nodulo mediante ago aspirato, successivamente il campione verrà analizzato dal patologo al microscopio e sottoposto ad alcuni test di laboratorio.

Cosa fare se si scopre un nodulo al seno?

Le terapie che si possono adottare per guarire dai noduli al seno sono varie e dipendono dalla causa che ha generato i noduli.

Agoaspirato per le cisti e la mastopatia fibrocistica.

Questa tecnica prevede di aspirare mediante un ago il liquido presente all'interno delle cisti al fine di ridurne il volume e di evitare che si infiammino e diventino dolorose. L’agoaspirato si può utilizzare anche nel caso in cui vi siano lesioni cistiche sospette, in questo caso dopo l’aspirazione del contenuto della cisti si procederà alla biopsia per determinare la natura della cisti. E’ anche possibile utilizzare una terapia farmacologica mediante l’utilizzo della pillola estro progestinica che aiuta a regolarizzare la fluttuazione ormonale e a ridurre sensibilmente il volume delle cisti e la sintomatologia.

Pillola anticoncezionale per i fibroadenomi.

Solitamente la terapia per i fibroadenomi è di tipo farmacologico, mediante somministrazione di pillola anticoncezionale che aiuta a ridurre di volume i fibroadenomi. Qualora il diametro dei fibroadenomi superi i 3 cm è possibile ricorrere all'intervento chirurgico per eliminarli.

Rimedi naturali e farmaci per la mastite.

Per la mastite solitamente si utilizzano rimedi naturali termici, cioè impacchi caldi al fine di aiutare il latte a fluidificarsi e a sbloccare il dotto ostruito. Qualora non bastasse e si fosse instaurata un’infezione si può ricorrere all'uso di antibiotici e di antidolorifici per calmare il dolore, sempre però consigliati dal medico in quanto in allattamento i farmaci assunti dalla madre possono passare al neonato tramite il latte.

Intervento chirurgico per i tumori.

Per i noduli maligni la terapia elettiva è l’intervento chirurgico che è sempre raccomandato in caso di presenza di lesioni maligne. L’intervento chirurgico può essere di tipo conservativo, cioè il seno viene lasciato integro e vengono tolti soltanto i noduli maligni, oppure di tipo demolitivo, cioè non è consigliabile togliere solo i noduli ma l’intera mammella, in questo caso si parla di mastectomia. In aggiunta, se la lesione è di tipo pre canceroso (cioè ha le caratteristiche di un carcinoma ma non è ancora diffuso o non ha invaso il tessuto circostante) o canceroso (invasivo o non invasivo), all'intervento chirurgico si assoceranno tecniche di chemioterapia con farmaci specifici, per esempio il tamoxifene o il trastuzumab per citare i più conosciuti, e di radioterapia mediante l’impiego di radiazioni che distruggono il tessuto neoplastico.

Domande frequenti.

Quando preoccuparsi?

La prima domanda che ci si pone quando si scopre di avere un nodulo al seno è “ma sarà benigno o maligno”? E’ bene precisare subito che non è detto che un nodulo al seno sia per forza indice di tumore.

Se con l’autopalpazione si riscontra un nodulo é sempre bene rivolgersi ad uno specialista, ma può destare maggiore preoccupazione se:

Un nodulo al seno benigno può diventare maligno?

I noduli al seno sono diversi, alcuni come cisti e fibroadenomi non sono rischiosi, perché molto raramente si evolvono in lesioni maligne, altre forme, invece,dette iperplasie atipiche (un aumento di cellule anomale senza però le caratteristiche di un carcinoma) aumentano il rischio di sviluppare un tumore.

I noduli benigni vanno tolti?

Nella maggior parte dei casi i noduli benigni al seno, quali cisti e fibroadenomi, non vanno tolti ma vanno tenuti sotto controllo. Raramente possono verificarsi delle circostanze in cui i noduli benigni vanno asportati come nel caso in cui si presentano in forme multiple o quando tendono a crescere molto e velocemente.

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