Pressione alta in gravidanza

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La pressione alta in gravidanza interessa circa l?8% delle future mamme e scientificamente è noto come ipertensione gestazionale. Quali cause determina l'aumento della pressione in gravidanza? Scopriamo quali sono le terapie e quali le possibili conseguenze.

    Indice Articolo:
    1. Caratteristiche
      1. Classificazione
    2. Cause
    3. Terapie 

Caratteristiche della ipertensione gestazionale.

In condizioni normali durante i nove mesi di gravidanza la pressione minima subisce una serie di alterazioni che si possono cosi riassumere:

  • Progressivo calo durante le prime settimane fino a stabilizzarsi intorno ai 75 mm di mercurio.
  • Successivo ritorno ai normali 85 mm di mercurio nei tre mesi che precedono il parto.

Queste fisiologiche variazioni della pressione minima sono provocate dai cambiamenti dei livelli di un ormone prodotto dall’ipofisi: la vasopressina. Può però accadere che questo normale andamento risulti in qualche modo alterato. Una delle più comuni anomalie è costituita appunto dall’aumento della pressione arteriosa o minima in gravidanza.

Come si classifica l'ipertensione in gravidanza?

Di norma si usa effettuare per l’ipertensione in gravidanza la seguente classificazione:

  • Ipertensione cronica. Se la pressione alta è una patologia che è preesistente alla gravidanza.
  • Ipertensione gestazionale. Se l’aumento di pressione riguarda solo il periodo della gestazione e non è accompagnato da nessun altro sintomo.
  • Preeclampsia. Se l’ipertensione in gravidanza è accompagnata da edema (ritenzione di liquidi con gonfiore degli arti inferiori e superiori) e proteinuria presenza di proteine (albumina) del sangue nelle urine.
  • Eclampsia. Complicanza grave della preeclampsia e quindi accompagnata dai medesimi sintomi con in più convulsioni. La patologia può arrecare gravi problemi sia alla madre(insufficienza renale) che al neonato(difficoltà respiratorie).
  • Sindrome di HELLP. Altra grave patologia associata all’ipertensione in gravidanza che unisce a questa: emolisi(distruzione dei globuli rossi), elevati valori delle transaminasi, piastrinopenia (riduzione dei valori delle piastrine).
  • Ipertensione cronica e contemporanea preeclampsia.

Cause dell'ipertensione in gravidanza.

Tranne per i casi di ipertensione cronica in cui la patologia è preesistente l’aumento di pressione in gravidanza è correlato alla placenta. Placenta che l’organo che è l’interfaccia tra madre e neonato e attraverso cui avvengono gli scambi sanguigni e quindi metabolici e di nutrienti. Questi scambi per avvenire in maniera corretta devono essere accompagnati da un notevole afflusso di sangue materno a bassa pressione. Se la placenta è incompleta o presenta dei problemi allora si generano delle resistenze agli scambi ematici e questo fatto induce un aumento della pressione sanguigna a monte ossia nella madre.

Trattamento della pressione alta in gravidanza.

Purtroppo l’ipertensione in gravidanza che di norma sparisce col parto è un problema grave. E nelle forme severe può costituire un grave fattore di rischio per la vita sia del feto che della mamma. Per fortuna tali eventi non hanno probabilità elevata ed inoltre l’ipertensione può mantenersi sotto controllo con opportune terapie. Fondamentale perciò è la diagnosi precoce.

  • Se i valori pressori sono contenuti tra i 90 e 100 mm di mercurio i rischi sono bassi e non è necessaria alcuna terapia farmacologia basta una dieta bilanciata per contenere gli aumenti ponderali eccessivi e assicurare un apporto ridotto di sodio.
  • Se i valori della pressione diastolica superano i 100 mm di mercurio allora occorre una terapia farmacologica. Terapia che prevede farmaci come nifedipina.
  • Se si è in presenza di preeclampsia è consigliato il ricovero in ospedale dove viene tenuto costantemente sotto controllo feto e gestante. La terapia che generalmente si pratica è solfato di sodio per via endovenosa. Ma comunque l’unica terapia che risulta efficace è il parto che di norma viene anticipato.
  • In caso di ipertensione cronica la terapia ipertensiva va condotta con molta attenzione tenendo presente che alcuni farmaci sono controindicati in gravidanza e che nei periodi in cui fisiologicamente la pressione diastolica tende ad abbassarsi può essere indispensabile diminuire il dosaggio dei farmaci ipertensivi o addirittura sospenderli.

E' importante considerare che l’aumento pressorio in gravidanza può costituire un fattore di rischio per il futuro. Con buone probabilità l’ipertensione può ripresentarsi. Per cui in presenza di tali problematiche bisognerà poi condurre una vita sana:

  • Mantenere il peso corporeo sotto controllo.
  • Seguire una dieta bilanciata leggermente ipocalorica.
  • Condurre un’attività fisica costante.
  • Evitare fumo e consumo di alcool e droghe.

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