Artrosi caviglia: sintomi, cura, rimedi naturali e fisioterapia

Logo redazione Articolo realizzato dalla redazione
Informazioni sui Consulenti Scientifici

L’artrosi della caviglia interessa l’articolazione tibio-tarsica ossia lo snodo tra le estremità di tibia e perone e l’astragalo, osso posizionato nella parte superiore del piede. Esaminiamo i sintomi di questa patologia alquanto diffusa in quanto l’articolazione è soggetta al peso corporeo e con i suoi movimenti di estensione e flessione consente di camminare. Scopriamo come curare e prevenire la degenerazione dell’articolazione e se è possibile affiancare a farmaci e fisioterapia dei rimedi naturali.

Caratterestiche dell'artrosi della caviglia.

L’artrosi della caviglia è, come tutte le forme di artrosi, una malattia a carattere degenerativo e che perciò induce una deformazione delle strutture e dei tessuti delle articolazioni e nello specifico di quelli della caviglia.

Anatomia di caviglia e sue articolazioni.

 La caviglia è lo snodo in cui piede e gamba si articolano. Essa comprende tre distinte articolazioni e precisamente:
  • Articolazione tibio-tarsica. E’ una articolazione mobile formata da tibia e fibula della gamba e l’astragalo del piede. La testa della tibia e della fibula sono concave e la faccetta dello astragalo è convessa. L’articolazione è stabilizzata dalla capsula articolare fibrosa e da 4 legamenti: mediale, laterale, anteriore e posteriore. Per come è costituita l’articolazione permette ampi movimenti di estensione e flessione del piede ma solo ridottissimi movimenti laterali in quanto le facce malleolari di tibia (malleolo mediale) e fibula (malleolo laterale) bloccano lateralmente il piede. Nella capsula articolare fibrosa è contenuta la membrana sinoviale che secerne il liquido sinoviale che serve a lubrificare il giunto ed a nutrirlo. I capi ossei sono rivestiti di cartilagini che ammortizzano le sollecitazioni e riducono gli attriti.

  • Articolazione tibio-peronea distale. E’ una articolazione ipomobile in cui i capi ossei tibia e perone hanno ridottissima possibilità di movimenti. Il legamento tibio-fibulare la rinforza.

  • Articolazione astragalo-calcaneare o talo-calcaneare. I capi ossei che si articolano sono il talo o anche astragalo ed il calcagno. In realtà più che una sola articolazione essa è una doppia articolazione: talo-calcaneare anteriore e talo-calcaneare posteriore. Entrambe sono delle artrodie ossia articolazioni tra ossa piatte e quindi consentono movimenti trascurabili.

In via teorica tutte e tre le articolazioni che insistono sulla caviglia possono essere interessate dall’artrosi. In pratica però l’unica che corre maggior rischi di incappare in tale inconveniente è l’articolazione astragalo-calcaneare. Essa, infatti, poiché è dotata di ampia libertà di movimenti, sopporta il peso corporeo durante la deambulazione generalmente è quella che è sottoposta alla maggior usura, ha le maggiori probabilità di sviluppare l’artrosi.

Il processo artrosico inizia intaccando le cartilagini ialine (prive di fibre elastiche e con matrice extracellulare ricca di collagene e proteoglicani ossia macromolecole formate da un core proteico a cui sono legate lunghe catene di alcoli) che si assottigliano e si fessurano.

La condizione provoca problemi di attrito durante i movimenti che determina l’instaurarsi di un processo infiammatorio cronico che induce dolore e nel tempo compromette inesorabilmente l’articolazione. Infatti, le ossa dei capi articolari, al di sotto delle cartilagini assottigliate e fessurate, divenendo più dense e, nel tentativo di porre riparo alle modifiche della loro architettura, danno origine ad escrescenze note come osteofiti che aumenteranno ancor più l’attrito che si sviluppa durante i movimenti. Si giunge così progressivamente al blocco completo dell’articolazione.

L’artrosi della caviglia è molto meno frequente di quella dell’anca o del ginocchio ma comunque interessa un consistente percentuale di individui che hanno superato la sessantina ed ancor più di coloro che hanno superato i 70. Se la malattia esordisce precocemente in età inferiore ai 50 anni è sempre secondaria a problemi che hanno interessato l’articolazione: trami, processi infiammatori, etc. In questa situazione si parla di artrosi della caviglia secondaria. Se invece la malattia esordisce senza alcun evento predisponente si parla di artrosi della caviglia primaria.

Puoi  approfondire le caratteristiche dell'artrosi dell'anca.

Sintomi e segni di questa patologia.

Il quadro clinico della malattia è abbastanza tipico e comprende:

Cause che determinano l’insorgere dell'artrosi alla caviglia.

L’artrosi della caviglia ha una eziologia multifattoriale: Ovvero con parole più semplici esistono più fattori che concorrono a determinare l’insorgere della malattia. Nel seguito ne riportiamo i più determinanti.

Approfondisci sintomi e cause dell'artrite reumatoide.

Diagnosi di questa artrosi.

L’ipotesi di diagnosi viene formulata dall’ortopedico valutando il quadro clinico ossia:

Al fine di confermare l’ipotesi di artrosi basterà un RX della caviglia che evidenzierà la perdita dei rapporti articolari ed il deterioramento dei capi ossei. Può rendersi necessaria una Risonanza Magnetica Nucleare che fornisce una dettagliata immagine dei tessuti molli articolare e fornisce quindi precise informazioni sul loro stato.

Cure, fisioterapia e rimedi naturali per la caviglia.

Esistono vari stadi del trattamento in funzione di quanto è invalidante il problema artrosico.

Lo stadio iniziale è un trattamento conservativo che consta di:

Se tutto ciò non sortisce gli effetti sperati ed il dolore e la limitazione funzionale della articolazione permangono occorre valutare l’opzione non conservativa ossia un intervento chirurgico. Detta opzione contempla:

Articoli correlati

Artrosi della spalla: sintomi, cause, rimedi ed esercizi Artrosi anca: sintomi, cause, cure, esercizi e terapie Artrosi lombare Artrosi deformante: sintomi, cure, rimedi naturali e prevenzione Artrosi al ginocchio: sintomi, cause e terapia della gonartrosi