Artrosi caviglia: sintomi, cura, rimedi naturali e fisioterapia
L’artrosi della caviglia interessa l’articolazione tibio-tarsica ossia lo snodo tra le estremità di tibia e perone e l’astragalo, osso posizionato nella parte superiore del piede. Esaminiamo i sintomi di questa patologia alquanto diffusa in quanto l’articolazione è soggetta al peso corporeo e con i suoi movimenti di estensione e flessione consente di camminare. Scopriamo come curare e prevenire la degenerazione dell’articolazione e se è possibile affiancare a farmaci e fisioterapia dei rimedi naturali.
Caratterestiche dell'artrosi della caviglia.
L’artrosi della caviglia è, come tutte le forme di artrosi, una malattia a carattere degenerativo e che perciò induce una deformazione delle strutture e dei tessuti delle articolazioni e nello specifico di quelli della caviglia.
Anatomia di caviglia e sue articolazioni. |
La caviglia è lo snodo in cui piede e gamba si articolano. Essa comprende tre distinte articolazioni e precisamente:
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In via teorica tutte e tre le articolazioni che insistono sulla caviglia possono essere interessate dall’artrosi. In pratica però l’unica che corre maggior rischi di incappare in tale inconveniente è l’articolazione astragalo-calcaneare. Essa, infatti, poiché è dotata di ampia libertà di movimenti, sopporta il peso corporeo durante la deambulazione generalmente è quella che è sottoposta alla maggior usura, ha le maggiori probabilità di sviluppare l’artrosi.
Il processo artrosico inizia intaccando le cartilagini ialine (prive di fibre elastiche e con matrice extracellulare ricca di collagene e proteoglicani ossia macromolecole formate da un core proteico a cui sono legate lunghe catene di alcoli) che si assottigliano e si fessurano.
La condizione provoca problemi di attrito durante i movimenti che determina l’instaurarsi di un processo infiammatorio cronico che induce dolore e nel tempo compromette inesorabilmente l’articolazione. Infatti, le ossa dei capi articolari, al di sotto delle cartilagini assottigliate e fessurate, divenendo più dense e, nel tentativo di porre riparo alle modifiche della loro architettura, danno origine ad escrescenze note come osteofiti che aumenteranno ancor più l’attrito che si sviluppa durante i movimenti. Si giunge così progressivamente al blocco completo dell’articolazione.
L’artrosi della caviglia è molto meno frequente di quella dell’anca o del ginocchio ma comunque interessa un consistente percentuale di individui che hanno superato la sessantina ed ancor più di coloro che hanno superato i 70. Se la malattia esordisce precocemente in età inferiore ai 50 anni è sempre secondaria a problemi che hanno interessato l’articolazione: trami, processi infiammatori, etc. In questa situazione si parla di artrosi della caviglia secondaria. Se invece la malattia esordisce senza alcun evento predisponente si parla di artrosi della caviglia primaria.
Puoi approfondire le caratteristiche dell'artrosi dell'anca.
Sintomi e segni di questa patologia.
Il quadro clinico della malattia è abbastanza tipico e comprende:
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Dolore. E’ un segno canonico della infiammazione. Anche l’attrito che si sviluppa durante i movimenti per l’assottigliamento delle cartilagini e per la presenza di osteofiti contribuisce allo scatenamento della sindrome dolorosa.
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Gonfiore/arrossamento dell’articolazione. Sono anche questi segni una conseguenza del processo infiammatorio. Infatti tumor (gonfiore) e rubor (arrossamento) sono 2 dei segni canonici della infiammazione.
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Rigidità e compromissione della funzionalità della articolazione. Il dolore che si acuisce con l’uso rende difficoltosi i movimenti. La muscolatura si contrae ed, a causa dei movimenti ridotti, diviene ipotonica. Ne consegue un ridotto uso dell’articolazione ed una severa limitazione che si aggrava sempre più fino a raggiungere la quasi completa rigidità.
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Deformità dell’articolazione. In fase avanzata della malattia l’architettura dei capi ossei può variare in maniera consistente e la condizione determina una considerevole variazione dell’aspetto dell’articolazione. Variazione resa ancor più evidenti dalle modificazioni che, a causa del processo infiammatorio, subiscono capsula articolare e membrana sinoviale.
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Instabilità della articolazione. Le modifiche delle teste ossee fanno perdere i fisiologici rapporti anatomici e la cosa rende instabile il giunto.
Cause che determinano l’insorgere dell'artrosi alla caviglia.
L’artrosi della caviglia ha una eziologia multifattoriale: Ovvero con parole più semplici esistono più fattori che concorrono a determinare l’insorgere della malattia. Nel seguito ne riportiamo i più determinanti.
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Ereditarietà. Esistono molti studi che confermano l’ipotesi che l’avere parenti stretti che soffrono o hanno sofferto della malattia aumenta il rischio di contrarla. Allo stato attuale comunque non sono noti tutti i geni che sono correlati ala malattia e che modificati possano indurla. Naturalmente l’ereditarietà rende solo più probabile la malattia ma non la determina automaticamente ed affinché ciò accada devono intervenire altri fattori.
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Traumi precedenti della caviglia. Fratture, distorsioni, lacerazioni dei legamenti e qualunque tipologia di trauma che comprometta il fisiologico assetto dell’articolazione possono indurre l’artrosi.
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Infezioni e conseguenti infiammazioni delle strutture articolari.
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Alcune patologie a base autoimmune o metabolica. Determinano infiammazione dell’articolazione che aumenta la probabilità di sviluppare l’artrosi. Un esempio è fornito dall’artrite reumatoide (infiammazione cronica della membrana sinoviale di carattere autoimmune) e dalla gotta infiammazione cronica dell’articolazione per deposito di cristalli di acido urico per effetto della iperuricemia.
Approfondisci sintomi e cause dell'artrite reumatoide.
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Obesità. La caviglia e le sue articolazioni sono progettate per sostenere il peso forma dell’individuo. Il sovrappeso le sottopone a sollecitazioni eccessive che ne aumentano l’usura e può indurre l’artrosi.
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Scorretta postura nella deambulazione. Può essere la conseguenza di una malformazione scheletrica congenita (piede piatto, ginocchio valgo, etc.) o di un errore posturale. Determinano un anomalo funzionamento dell’articolazione e quindi una sua usura precoce con possibilità elevate di artrosi.
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Attività sportive usuranti. Un esempio è fornito dalla corsa su terreni particolarmente sconnessi. Determinano un’ eccessiva usura del giunto articolare ed uno sviluppo precoce di artrosi. Il processo è enfatizzato dall’uso di calzature inappropriate (troppo leggere e scarsamente ammortizzate).
Diagnosi di questa artrosi.
L’ipotesi di diagnosi viene formulata dall’ortopedico valutando il quadro clinico ossia:
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Anamnesi. Storia clinica del paziente e notizie sulle modalità di insorgenza del problema raccolte interrogando quest’ultimo.
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Analisi dei sintomi e segni.
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Semeiotica. Esame obiettivo del paziente.
Al fine di confermare l’ipotesi di artrosi basterà un RX della caviglia che evidenzierà la perdita dei rapporti articolari ed il deterioramento dei capi ossei. Può rendersi necessaria una Risonanza Magnetica Nucleare che fornisce una dettagliata immagine dei tessuti molli articolare e fornisce quindi precise informazioni sul loro stato.
Cure, fisioterapia e rimedi naturali per la caviglia.
Esistono vari stadi del trattamento in funzione di quanto è invalidante il problema artrosico.
Lo stadio iniziale è un trattamento conservativo che consta di:
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Limitazione delle attività che possano acuire il problema. Come possono essere: corsa campestre, sport come volley o basket che presuppongono continui salti, etc.
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Uso di calzature appositamente realizzate. Le modifiche delle calzature potranno contemplare inserzione di cuscinetti per ammortizzare le sollecitazioni, appositi plantari per postura ed impatto del piede col terreno durante la camminata, etc. Le modifiche saranno studiate e prescritte dall’ortopedico in funzione delle caratteristiche fisiche del paziente e realizzate secondo il suo progetto da appositi laboratori.
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Tutori ed ortesi caviglia piedi. Sono speciali bretelle la cui funzione è di limitare i movimenti articolari nella fase acuta dell’infiammazione.
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Terapia farmacologica per tenere sotto controllo i sintomi. Si somministreranno:
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Antinfiammatori non steroidei. Leniscono l’infiammazione e contemporaneamente mantengono sotto controllo il dolore. Vanno usati con precauzione in quanto danneggiano la mucosa gastrica provandone ulcerazione.
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Corticosteroidei. Sono efficacissimi contro l’infiammazione ma hanno molti effetti collaterali. In qualche caso possono essere iniettati direttamente nell’articolazione, ma occorrono mani esperte.
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Cicli di fisioterapia. Sono tesi a ridurre la rigidità articolare ed a ripristinare il tono muscolare perduto. Si avvalgono di massaggi e di esercizi appositamente studiati allo scopo. Inoltre correggono i possibili errori di postura nella deambulazione.
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Opportuno regime dietetico teso al recupero del peso forma.
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Rimedi naturali che prevedono infusi a base di erbe antinfiammatorie quali bardana, frassino o valeriana da bere più volte al giorno, e tinture a base di arnica ed aglio da frizionare sulla parte
Se tutto ciò non sortisce gli effetti sperati ed il dolore e la limitazione funzionale della articolazione permangono occorre valutare l’opzione non conservativa ossia un intervento chirurgico. Detta opzione contempla:
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Pulizia in artroscopia dell’articolazione. Consiste nell’introdurre un endoscopio nella capsula articolare e manovrando dall’esterno appositi strumenti chirurgici miniaturizzati sotto la supervisione di una telecamera, pulire l‘articolazione da residui cartilaginei, calcificazioni, osteofiti, riparare eventuali lesioni delle cartilagini.La pulizia ha il limite di funzionare solo se l’artrosi è di entità modesta.
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Artrosi della caviglia. E’ un intervento che trasforma l’articolazione da mobile a fissa. Il dolore sparisce ma si perde la possibilità dei movimenti estroflessione del piede.
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Sostituzione della caviglia con protesi artificiali. Tra i trattamenti è il più controverso. Nel senso che il numero di detti interventi è ancora limitato per poter ottenere una statistica soddisfacente dei risultati e le protesi sono ancora oggetto di continui miglioramenti.