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Gli sbiancanti dentali sono delle sostanze, naturali o meno, che agiscono rimuovendo le macchie e migliorando il colore dei denti. Vediamo insieme quali sono i prodotti più usati, dagli sbiancanti professionali agli sbiancanti fai da te, i costi delle sedute, e se esiste qualche rischio collegato allo sbiancamento dentale.
Gli sbiancanti dentali sono prodotti che permettono di rendere lo smalto dei denti più bianco e di rimuovere macchie che non vengono via con l’uso dello spazzolino. Questi prodotti, ad oggi, sono sempre più richiesti da coloro che vogliono migliorare l’estetica del proprio sorriso.
Il sorriso è, infatti, la prima cosa che colpisce quando si incontra una persona ed è pertanto molto importante.
Occorre comunque precisare che il colore dei denti è soggettivo ed è determinato non dallo smalto, ma dalla dentina che, col passar degli anni, diventa più scura.
Vi sono poi dei fattori esterni, come fumo, alcuni alimenti o bevande, alcuni farmaci, che possono scurire o macchiare i denti .
I molti prodotti in commercio chiaramente non sono miracolosi e non sempre danno il candore desiderato come quello che viene pubblicizzato.
Tuttavia, se il colore naturale è difficile da modificare, è invece possibile eliminare i danni causati da una cattiva igiene orale e da abitudini scorrette e conferire ai denti una colorazione più bianca utilizzando prodotti professionali e casalinghi.
I prodotti per sbiancare i denti possono essere suddivisi in due macro gruppi:
Puoi approfondire come avviene lo sbiancamento dei denti fai da te o dal dentista.
Gli sbiancanti professionali sono prodotti a base di sostanze chimiche che possono essere utilizzate solo da un dentista esperto, per evitare problemi all’apparato dentale.
I più comuni sono:
Questi gel applicati sui denti vengono esposti alla luce di particolari lampade che innescano reazioni chimiche, determinando l’eliminazione di macchie e pigmenti dallo smalto dentale, portandolo al suo bianco naturale. Se i denti in partenza non sono particolarmente scuri o macchiati, una seduta può essere sufficiente a raggiungere il risultato desiderato. Se i denti sono molto ingialliti, potranno servire dalle 2 alle 3 sedute.
Il dentista spruzza questo spray sulla superficie dei denti con una pressione elevata di modo che il bicarbonato, con la sua azione abrasiva, pulisca lo smalto dalle macchie più insistenti. Servono spesso più sedute, almeno 3 o 4 per ottimizzare i risultati. L’operazione dura all’incirca 20-25 minuti.
Si applica sulla superficie dentale un gel a base di perossido di idrogeno al 35% e si indirizza su di esso un fascio di luce a laser. Il gel, attivato dal laser, rilascia molecole radicaliche che ossideranno i pigmenti responsabili delle macchie riportando lo smalto al suo colore originario. La durata della seduta è anche qui di circa 30-40 minuti e il numero delle sedute dipenderà dal risultato che si decide di ottenere.
Sicuramente, lo svantaggio più importante in questo caso è il costo elevato e il tutto dipende dal tipo di trattamento e dalla sua durata. Il costo aumenta ancora di più, se si considera che, soprattutto nei casi in cui la superficie dei denti è particolarmente danneggiata, servono più sedute
Si deve considerare però che lo sbiancamento dei denti in studio è più sicuro, in quanto affidarsi alle mani di un esperto permette di avere importanti vantaggi, ovvero:
Il trattamento non ha effetti collaterali e un dentista può sicuramente valutare lo stato di salute del cavo orale. Lo sbiancamento dentale professionale non presenta particolari rischi, se non lo si effettua in modo irresponsabile. I prodotti utilizzati dai dentisti sono del tutto sicuri ed utilizzati nelle opportune concentrazioni.
Attenzione! Gengive danneggiate, o troppo sensibili e denti cariati non possono subire il trattamento sbiancante, per cui un esperto saprà indicare la soluzione migliore da adottare. Inoltre, le sedute di sbiancamento non vanno effettuate per tempi lunghi: è consigliabile fare una pausa di uno o due anni, tra un ciclo di sbiancamento e l’altro. |
Gli sbiancanti fai da te sono prodotti chimici che è possibile acquistare in farmacia o parafarmacia, oppure dei prodotti assolutamente naturali di facile reperibilità, che vengono usati tranquillamente a casa, senza doversi recare in uno studio dentistico.
Vediamo insieme quali sono i più utilizzati.
Si tratta di strisce che aderiscono alla superficie dentale, rilasciando su quest’ultima la sostanza chimica ad azione sbiancante di cui sono imbevute. Si tratta di solito di strisce di polietilene imbevute di perossido di idrogeno a bassa concentrazione e, una volta applicate sui denti, si lasciano agire per circa mezz’ora due volte al giorno.
Si tratta di mascherine che abbracciano l’intera superficie dentale che vanno riempite con i gel indicati, applicate e lasciate agire per il tempo sufficiente che dipende dal tipo di mascherina e che viene indicato in confezione. Si consiglia di non usarli più di una volta a settimana.
Sono, di solito, di dentifrici a base di bicarbonato che operano un’azione abrasiva sullo smalto dentale togliendo le macchie e rendendo i denti più bianchi e puliti.
Si tratta di kit che sono venduti in farmacia e che consistono in mascherine sulle quali va applicato un gel a base di perossido di idrogeno. Queste mascherine sono dotate di una luce a led che va accesa una volta che la mascherina è stata fatta aderire sulla superficie dei denti. Si lascia in posa circa 10 minuti e poi si rimuove il tutto. La luce attiva il perossido di idrogeno, permettendogli di esplicare la sua funzione sbiancante.
Si tratta sempre di prodotti da utilizzo casalingo che, però, sono a base di sostanze esclusivamente naturali. Quelli consigliati dalla nonna sono i seguenti:
Sicuramente il vantaggio più importante dello sbiancamento dentale fatto in casa è il vantaggio economico, ovvero: il basso costo.
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I kit che vengono venduti in farmacia costano pochi euro e permettono di ottenere solitamente dei buoni risultati e soprattutto in tempi rapidi. I prodotti sbiancanti naturali sono poi nelle case di ognuno di noi perciò i costi sono ancora più ridotti.
Lo svantaggio di questi trattamenti, da non sottovalutare, è che possono danneggiare i denti, molto più di quanto si creda. Lo sbiancamento dei denti fai da te inoltre può amplificare problemi di sensibilità dentale, qualora già si abbiano delle gengive infiammate, ed erodere così tanto lo smalto, da indebolire i denti nel lungo periodo.
Innanzitutto, strofinare una buccia di arancia o una foglia di salvia, magari associando al tutto anche un’applicazione di bicarbonato, induce una vera e propria erosione della superficie dentale che a lungo andare indebolisce i denti, determinando anche uno stato di infiammazione gengivale.
I kit in commercio, poi, sono realizzati con delle sostanze chimiche che difficilmente si sanno gestire bene. Queste sostanze, soprattutto a seguito di un utilizzo smodato, potrebbero compromettere la salute dei denti.
L’articolo ha uno scopo esclusivamente informativo e non intende sostituire il parere del medico odontoiatra.
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