Nell'articolo considereremo i possibili effetti collaterali dei cortisoni.Questi sono una categoria di farmaci di estrema importanza in medicina sia per efficacia che per rapidità di azione. Talmente importanti che la loro scoperta fu paragonata a quella degli antibiotici.
Il cortisone in realtà è un ormone (ossia una sostanza chimica che mette in comunicazione cellule o insiemi di cellule) e quindi naturalmente secreto dal corpo. Viene prodotto dalle ghiandole surrenali insieme all’adrenalina e svolge l’ essenziale funzione di contrasto delle infiammazioni. Questa sua proprietà viene sfruttata in campo medico utilizzandolo come farmaco per curare un gran numero di malattie. Esso infatti debella in maniera rapida le infiammazioni ed ancora è in grado di ridurre rapidamente edemi che possono formarsi in regioni anatomiche critiche per gravi reazioni allergiche(esempio tipico è l’edema alla faringe causato da shock anafilattico). Queste sue caratteristiche ne fanno un farmaco utilissimo specialmente in situazioni di urgenza. Dove si è rivelato un vero salvavita. Ma il campo delle sue applicazioni va ben oltre a tutto ciò ed è vastissimo. Purtroppo ai suoi tanti pregi unisce una quantità notevole di effetti collaterali che in taluni casi possono risultare alquanto severi. Procediamo quindi con quanto ci siamo proposti con l’esplicitazione di tale problematica.
Gli effetti collaterali dei cortisoni sono essenzialmente di due tipi:
Gli effetti collaterali provocati da un prolungato uso di cortisoni (almeno superiore ai 15-20 giorni) possono cosi riassumersi:
Gli effetti collaterali provocati da una sospensione brusca della terapia sono insufficienza delle surrenali con abbassamento della pressione arteriosa al di sotto dei 100 millimetri di mercurio.
Per evitare o contenere questi problematici effetti collaterali quando si prescrive una terapia cortisonica si devono rispettare una serie di regole che riportiamo:
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