Disturbo bipolare di tipo 1, 2 e 3: sintomi, cause, cure e diagnosi della depressione

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In cosa consiste e quali sono i tipi di disturbo bipolare? Con quali sintomi si manifesta la sindrome e come viene fatta la diagnosi dagli specialisti? Approfondiamo le cause del disturbo e le terapie farmacologiche, le cure psicologiche ed i rimedi naturali per fronteggiare la patologia.

Cosa è il disturbo bipolare?

Con il termine disturbo bipolare si indica la psicosi maniaco depressiva che nel linguaggio comune è conosciuta anche come depressione bipolare. Il disturbo bipolare, è una alterazione dell'umore del paziente per cui si alternano stadi di eccessiva ed immotivata euforia ad altri di eccessiva ed egualmente immotivata depressione.

La condizione di euforia, è caratterizzata da esagerato eccitamento, autostima, iperattività, mancanza di sonno, facilità al riso, sottovalutazione delle situazioni, assenza di autocritica. Essa può dar luogo ad episodi maniacali o ad episodi ipomaniacali in cui la gioia e l’esaltazione si manifestano in grado minore. Lo stato maniacale  può essere anche causato da patologie organiche, da alcuni farmaci, quali anfetamine, antidepressivi o cocaina, da patologie ormonali come livelli elevati di ormone tiroideo, e da patologie neurologiche e generalmente si manifesta repentinamente ed ha una durata breve (4-5 mesi).

Lo stato depressivo, detto episodio depressivo minore, che si distingue, per la gravità e per durata dei sintomi, da quello maggiore in cui l’umore è gravemente e costantemente depresso, normalmente segue quello maniacale, ma può essere preceduto da uno stato di relativa normalità. Esso ha polarità esattamente opposta, da qui deriva il nome: "disturbo bipolare", ed è caratterizzato da un senso di profonda tristezza sproporzionata anche rispetto ad eventi luttuosi o tramatici, da apatia, bulimia/anoressia, sensi di colpa ed auto denigrazione. Lo stato depressivo può essere causato da patologie organiche quali farmaci, infezioni patologie ormonali e patologie neurologiche ed ha una durata di circa sei mesi. Notiamo chiaramente che lo stato depressivo può essere di estrema pericolosità perché, in casi gravi, può condurre il soggetto anche al suicidio.

Sulla base del decorso delle fasi di euforia o depressive intervallate da fasi asintomatiche è possibile distinguere il disturbo bipolare in :

Epidemiologia della psicosi depressiva.

La sindrome maniaco depressiva colpisce circa il 2% della popolazione, sia uomini che donne. Le donne sono generalmente più soggette a sintomi depressivi, mentre gli uomini a quelli maniacali.

Il disturbo bipolare è piuttosto raro nei bambini anche se spesso non viene identificata in quanto i bambini hanno frequenti disturbi dell’umore e passano dalla tristezza alla gioia velocemente. In genere la psicosi maniaco depressiva compare in adolescenza o all’inizio dell’età adulta.

Il disturbo bipolare è una malattia e va curata.

Depressione e mania sono i due estremi dei disturbi dell’umore. Tristezza e gioia sono infatti espressione della vita di ogni giorno, sono la risposta ad un dolore o ad un lutto, ad una separazione o ad una delusione amorosa, come ad un successo, ma quando tristezza ed euforia non sono modulabili e persistono per lunghi periodi, non sono più normali reazioni emotive, ma vere patologie: depressione e mania, che purtroppo non sempre vengono identificate come tali.

Ovviamente soffrire di sbalzi di umore non significa automaticamente essere preda del disturbo bipolare che è una vera e propria, ed anche grave, patologia e che va diagnosticata da uno specialista.

Inoltre, uno dei problemi più seri della depressione bipolare è che il paziente normalmente (specialmente se è nella fase maniacale) non si riconosce malato e pertanto rifiuta e sospende le cure. Nonostante, come già detto, il disturbo bipolare sia una patologia alquanto grave per cui non esiste una cura definitiva, è possibile, se ben seguiti, condurre una vita normale senza gravi limitazioni.

Quali sono le cause?

Sembra che le cause del disturbo bipolare siano da ricercarsi in un intricato connubio di fattori biochimici, genetici ed ambientali:

Sintomi e diagnosi della sindrome maniaco depressiva.

La depressione bipolare esordisce generalmente con la depressione unipolare, poi i periodi di depressione si alternano a periodi maniacali o ipomaniacali, spesso in base alle stagioni, mentre la depressione si manifesta soprattutto in inverno, la condizione di euforia in primavera-estate.

Durante i periodi maniacali il sonno è disturbato, il soggetto diventa irritabile e spesso violento e nei bambini può manifestarsi una mania di grandezza per cui il paziente crede di essere dotato di talenti particolari.

La diagnosi del disturbo bipolare viene fatta in base ai sintomi, il medico determina la presenza di episodi depressivi o maniacali ed il loro alternarsi per stabilire esattamente se patologia è grave (di tipo 1) o meno grave (di tipo 2) e se si tratta di depressione bipolare mista.

Gli episodi di depressione o maniacali possono alternarsi più o meno velocemente e la maggioranza dei pazienti presenta quattro episodi in un anno.

Le terapie, le cure ed i rimedi per il disturbo.

La cura del disturbo o depressione bipolare è duplice: farmacologica, psichica. Alle cure tradizionali si affiancano inoltre rimedi naturali che provengono dall’omeopatia e dalla fitoterapia (fiori di Bach) spesso accettati e riconosciuti dalla medicina convenzionale.

Alcune ricerche sembrano aver provato che l'alimentazione in qualche maniera influenzi l'andamento della patologia ed un'alimentazione ricca di oli di pesce, crostacei e vitamina B6 condizioni positivamente il decorso delle ricadute.

La terapia farmacologica.

I farmaci più comunemente usati per curare la depressione bipolare sono quelli stabilizzanti dell’umore e tra questi il più comune è il Carbonato di Litio, somministrati insieme ad convulsivanti come Carbamazepina e Valproato che però vanno attentamente monitorati nei bambini in cui possono provocare danni epatici.

Il livello di litio nel sangue viene controllato con test ematici per tenere sotto controllo gli effetti collaterali che possono essere spasmi muscolari, vomito, diarrea e aumento di peso..

Inoltre il litio può peggiorare l’acne o la psoriasi e può causare una riduzione degli ormoni tiroidei rendendo necessaria una terapia ormonale sostitutiva.

Gli effetti collaterali di un’elevata concentrazione di litio nel sangue sono maggiori negli anziani e possono provocare confusione o anomalie cardiache.

Nelle donne in gravidanza il litio non può essere assunto poiché può in taluni casi provocare malformazioni del feto.

Nella cura della fase depressiva si usano antidepressivi come la Lamotrigina associati agli stabilizzanti che però vengono sospesi in presenza di fasi maniacali.

I farmaci di nuova generazione.

Negli ultimi anni nuovi farmaci si sono rivelati utili per evitare che il disturbo bipolare sfoci nella fase maniacale: il Risperidone e la Quetiapina. Tali farmaci detti antipsicotici atipici comportano minori effetti collaterali.

In fase depressiva recentemente viene utilizzato la Lamotrigina che soppianta gli antidepressivi.

La terapia psichica.

La psicoterapia va obbligatoriamente affiancata a alla terapia farmacologica e sovente bisogna coinvolgere in questa i familiari o i coniugi del paziente. Il terapeuta aiuta il soggetto affetto da disturbo bipolare a identificare la causa del problema ed ad affrontarla. La terapia di gruppo e della famiglia aiuta ad individuare il disagio che può provenire dalle dinamiche relazionali in famiglia o in società ed aiuta anche i membri della famiglia a comportarsi adeguatamente di fronte al disturbo.

la Fototerapia.

In alcuni pazienti affetti da disturbo bipolare stagionale viene utilizzata con successo la fototerapia, ovvero l’esposizione alla luce artificiale. Il paziente viene esposto ad una luce artificiale che simula la stagione che lo psicoterapeuta vuole ricreare.

Il dosaggio dell’esposizione deve essere accurato e fatto da personale medico specializzato, perché in casi di eccessiva esposizione il paziente può avere crisi ipomaniacali o riportare danni agli occhi.

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