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L'immunoterapia per il trattamento delle allergie, è un vaccino contenente l'allergene a cui il soggetto è allergico, che viene somministrato a dosi crescenti allo scopo di desensibilizzare la risposta del sistema immunitario nei confronti di quella sostanza. Si somministra per un periodo di 3 - 5 anni, ed a parte qualche effetto collaterale raro nel sito di inoculo o nella zona della bocca, non presenta particolari effetti avversi.
L'immunoterapia specifica, (ITS), per il trattamento delle allergie, meglio nota come vaccino, è una metodica che prevede di somministrare al paziente delle piccole dosi crescenti di allergene, cioè della sostanza che scatena l'allergia, al fine di desensibilizzare gradualmente la risposta del sistema immunitario contro quel determinato tipo di allergene.
Attualmente è l'unica terapia valida per il trattamento a lungo termine delle allergie e delle complicanze ad esse correlate quali asma o rinite allergica. Per avere l'efficacia desiderata, il vaccino contro le allergie va somministrato annualmente per almeno tre anni e fino ad un massimo di cinque anni.
Il vaccino è a carico del Sistema Sanitario Nazionale in alcune regioni d'Italia, in altre è a carico del paziente ma deducibile come spesa sanitaria.
L'immunoterapia desensibilizzante viene somministrata in due fasi:
Il vaccino è attualmente presente nel mercato farmaceutico in due diverse tipologie di somministrazione:
In base al tipo di allergia (stagionale o perenne), può essere somministrato uno o due mesi prima della comparsa dell'allergene nell'aria o in qualsiasi momento dell'anno.
Ad esempio in caso di allergie al polline delle graminacee il vaccino va fatto tra ottobre e marzo, mentre in caso di allergie al polline degli alberi, tra agosto e settembre.
L'immunoterapia desensibilizzante, può essere utilizzata per il trattamento di diverse forme allergiche. In particolare si usa per le seguenti allergie:
Se correttamente eseguito, il vaccino per le allergie dà ottimi risultati e può essere utilizzato per trattare molte tipologie di allergie.
I vaccini disponibili che hanno avuto l’ autorizzazione all’immissione in commercio, dall’AIFA l’agenzia Italiana per il Farmaco sono quelli per i più comuni allergeni.
L'immunoterapia ha una percentuale di successo (in termini di miglioramento dei sintomi) del:
La somministrazione può avvenire a partire dai 4 anni di età e può proseguire, salvo controindicazioni, anche in soggetti adulti di età superiore ai 60 anni.
L’immunoterapia è un trattamento lungo e costoso. Nelle Regioni nelle quali non è a carico del sistema sanitario, ma dei pazienti la spesa annua si aggira attorno ai 500/600 euro.
La somministrazione del vaccino è solitamente privo di rischi ed effetti avversi. Tuttavia, in rari casi, possono manifestarsi:
In rari casi si possono manifestare effetti avversi sistemici quali costrizione alla gola, asma e orticaria.
Rarissimi i casi di shock anafilattico. Le controindicazioni, se si verificano, si manifestano circa 30 minuti dopo, pertanto si consiglia di attendere presso lo studio del medico allergologo per intervenire in caso di necessità.
In alcuni casi la somministrazione dell'immunoterapia per le allergie, è controindicata poiché non utile o perché potrebbe causare effetti avversi. Ad esempio:
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