La maculopatia è una patologia che colpisce la zona centrale della retina dell’occhio, detta macula, che può essere causata dall’avanzare dell’età , fattori ereditari, diabete...ma come si manifesta? Quali sono le diverse tipologie? E quali le cure i rimedi naturali? Scopriamolo insieme...
La maculopatia è una patologia retinica che colpisce la zona centrale della retina dell'occhio, chiamata appunto macula. Questa zona della retina è deputata alla visione distinta, cioè a quel tipo di visione che consente di riconoscere i volti, guidare, leggere e compiere le comuni attività quotidiane. È una patologia tipica dell'età avanzata, difatti la sua insorgenza è intorno ai 50 anni, in particolare la ritroviamo in una percentuale che va dall'8 all'11% nella fascia di età compresa tra 65 e 74 anni, e del 27% quando si superano i 75 anni. In Italia è il 2% della popolazione ad esserne colpita ed ogni anno si hanno circa 63.000 nuovi casi. È una patologia estremamente invalidante, che può portare ad una condizione di ipovisione tale da condizionare le normali attività quotidiane e l'indipendenza del soggetto colpito.
Tipologie e cause di questa patologia.
La maculopatia può essere classificata in diverse tipologie in base a diversi parametri. Può essere monolaterale, cioè colpire un solo occhio, o bilaterale, cioè colpire entrambi gli occhi.
Inoltre, in base a come si manifesta, possiamo distinguere una maculopatia:
secca: in questa forma, chiamata anche atrofica, si ha un'atrofia progressiva della retina che la porta a diventare via via sempre più sottile. È una condizione irreversibile e rappresenta circa il 90% dei casi di maculopatia. Nonostante sia una patologia degenerativa progressiva è comunque una forma benigna e non molto grave che può essere trattata in diversi modi. Viene anche chiamata maculopatia colloide a causa della formazione di corpi colloidi di colore giallastro definiti drusen, che rappresentano normalmente dei prodotti di scarto del metabolismo delle cellule oculari che però nel caso della patologia maculare non vengono smaltiti e si accumulano.
Essudativa: definita anche umida o liquida, è la forma più grave di maculopatia ma anche più rara, e rappresenta circa il 10% dei casi totali. In questa forma si assiste alla formazione di nuovi vasi sanguigni sottoretinici anomali e molto fragili, che provocano l'accumulo di liquido al di sotto della retina e che possono rompersi dando luogo ad emorragie. Questa forma è definita anche come maculopatia edematosa poiché si forma un edema al di sotto della retina.
In base alle cause che hanno determinato l'insorgenza della patologia possiamo distinguere una maculopatia:
diabetica: è causata dai danni che il diabete provoca a livello dei capillari e dei vasi sanguigni del microcircolo. In questo caso, a causa dell'eccesso di zuccheri nel sangue, si ha un danno ai vasi sanguigni dell'occhio e ciò può portare ad alterazioni a livello della macula.
Degenerativa senile: è la forma più comune di maculopatia ed è legata ad una progressiva degenerazione delle strutture della macula e della retina legata all’ avanzare dell'età.
Precoce: si definisce precoce una maculopatia che insorge prima dei 50 anni, e che è probabilmente causata da fattori genetici ed ereditari. Si manifesta solitamente prima dei 20 anni e prende anche il nome di maculopatia di Stargardt.
Infiammatoria: definita anche edema maculare infiammatorio, questa forma di maculopatia è causata dalla presenza di un'infiammazione a livello delle strutture oculari, come ad esempio un'uveite (infiammazione dell'uvea, una zona dell'occhio). L'infiammazione determina la formazione di un edema a livello di tutte le strutture oculari, compresa la retina, con la comparsa di alterazioni e sintomi caratteristici della maculopatia.
Miopica: insorge su un occhio colpito da miopia, coinvolge l'intera macula ed è frequentemente bilaterale. Nel 40% dei casi è di tipo progressivo con peggioramento della vista.
Pigmentosa: è una forma genetica di retinopatia chiamata anche retinite pigmentosa, in cui si ha una progressiva degenerazione di tutta la struttura della retina, compresa la macula.
Sintomi e diagnosi della maculopatia.
La maculopatia è solitamente una patologia degenerativa progressiva che presenta sintomi per lo più a carico della visione.
La diagnosi viene eseguita attraverso diverse indagini strumentali specifiche per l'occhio.
Quali sono i sintomi?
La maculopatia si presenta con sintomi caratteristici a carico della visione. In particolare tra i sintomi abbiamo:
Visione distorta ed alterata percezione delle immagini, con offuscamento della vista, visione confusa ed incapacità di compiere attività quotidiane semplici come per esempio leggere o guardare la tv.
Alterazione nella percezione dei colori che risultano attenuati e poco intensi.
Presenza di scotoma, ovvero ridotta o assente visione a livello del campo visivo centrale che determina un'incapacità di mettere a fuoco o di vedere il punto in cui si fissa il proprio sguardo.
Comparsa di macchie di colore grigio che rendono la visione offuscata e poco chiara.
Distorsione delle linee, in particolare le linee dritte appaiono invece storte o ondulate.
Alterazione nella percezione delle dimensioni di un oggetto.
Come si effettua la diagnosi?
La diagnosi di maculopatia viene fatta dal medico oculista attraverso diverse indagini diagnostiche oculistiche tra cui possiamo citare:
Test di Amsler: è un'indagine diagnostica di primo livello che consiste nel far osservare al paziente un foglio di carta a quadretti in cui al centro vi è un puntino. Il paziente deve fissare il punto che si trova al centro del foglio e se osserva una distorsione dell'immagine e dei quadretti intorno al punto si può porre il sospetto di maculopatia.
OCT (tomografia ottica computerizzata): è un esame strumentale simile alla tac che serve a valutare lo stato della retina e della macula. È un esame non invasivo che si esegue attraverso l'impiego di un fascio laser.
Fluorangiografia retinica: è una procedura diagnostica che serve a valutare la vascolarizzazione delle strutture oculari compresa la retina e la macula. È utile per identificare anche la formazione di nuovi vasi sanguigni, caratteristici della maculopatia essudativa. Si esegue attraverso la somministrazione endovenosa di un pigmento colorante che farà da contrasto, e attraverso acquisizione delle immagini oculari mediante una luce flash.
Rimedi e terapie.
La maculopatia si tratta attraverso trattamenti medico - farmacologici che solitamente vengono somministrati direttamente all'interno degli occhi.
È possibile potenziare l'azione di tali trattamenti attraverso l'assunzione di rimedi naturali i quali possono anche aiutare a mantenere in salute la retina e prevenire l'insorgenza della maculopatia.
Cure naturali per prevenire i danni maculari.
I rimedi naturali sono utili per lo più per la prevenzione della maculopatia o per il miglioramento dei sintomi se associati alle terapie convenzionali, ma non vengono utilizzati mai da soli in quanto non produrrebbero benefici reali. Tra i rimedi naturali che è possibile utilizzare abbiamo:
Alimentazione: il consumo di alimenti ricchi di antiossidanti, quali la zeaxantina e la luteina (che ritroviamo in spinaci, porri, broccoli, radicchio rosso, mango e tuorlo d'uovo) e di vitamine E, C (di cui è ricchissima l'acerola, un frutto simile alla ciliegia) e D aiuta a prevenire l'invecchiamento cellulare e di conseguenza può prevenire o rallentare l'invecchiamento della macula.
Erbe: tra le erbe più utili per prevenire o trattare la maculopatia abbiamo la centella asiatica (che contiene fitosteroli, tannini, flavonoidi e saponine triterpeniche) che serve a mantenere in salute i capillari del microcircolo dell'occhio e che si assume sottoforma di estratto secco in capsule con dosaggio e posologia variabile in base ai casi, e il meliloto (che contiene cumarine, saponine triterpeniche, tannini e flavonoidi) che ha azione antinfiammatoria ed antiossidante e che va assunto sottoforma di infuso.
Terapie medico - farmacologiche per trattare la degenerazione della macula.
Le terapie medico - farmacologiche per il trattamento della degenerazione maculare servono per lo più a rallentare o a bloccare la progressione della malattia, ma solitamente non hanno un grande potere curativo sul danno già esistente. Tra le terapie maggiormente in uso, da eseguire presso ospedali specializzati come il San Raffaele di Milano o il Centro Maculopatie dell'ospedale di Acireale, abbiamo:
Terapia fotodinamica: si basa sulla somministrazione di una sostanza, la vetroporfirina, capace di provocare una trombosi nei vasi di nuova formazione. La vetroporfirina viene somministrata mediante catetere endovenoso e successivamente viene attivata attraverso una luce laser a 689 nm che viene indirizzata esclusivamente a livello delle zone da trattare, quindi in questo caso l'occhio.
Iniezione intravitreale di farmaci: si tratta di una terapia che prevede di iniettare all'interno dell'occhio colpito dei farmaci antiangiogenetici (che bloccano cioè la formazione di nuovi vasi sanguigni), o di corticosteroidi quali il triamcinolone acetonide. Entrambi i farmaci vengono utilizzati per lo più per trattare la forma essudativa di maculopatia, riducendo l'edema e la formazione di nuovi vasi e bloccando quindi la progressione della malattia.
Fotocoagulazione: è una terapia che si esegue mediante l'ausilio di un laser termico il cui ruolo è quello di eliminare i vasi sanguigni anomali neoformati in caso di maculopatia essudativa.
Queste terapie possono essere utilizzate da sole o insieme, in base ai casi ed alle necessità e sono per lo più utili per il trattamento della maculopatia essudativa, mentre per la maculopatia secca non vi sono trattamenti specifici. Per migliorare la visione del soggetto colpito è possibile avvalersi dell'ausilio di lenti che ingrandiscano le immagini.
Le nuove frontiere della terapia per il trattamento della maculopatia.
Ultimamente sono state sviluppate nuove terapie per il trattamento della maculopatia, terapie basate sull'utilizzo di cellule prelevate dalla cute del paziente ed impiantate a livello della retina per ricostituire la parte danneggiata, o a base di una molecola chiamata Anti - factor D, che sembrerebbe utile per rallentare la progressione della forma atrofica di maculopatia. Tuttavia tali terapie sono ancora in fase di sperimentazione.
Se avvertite sintomi riconducibili a maculopatia consultate tempestivamente lo specialista.
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