Glaucoma all'occhio: sintomi, cause, cure, intervento e tipi
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Il glaucoma è un aumento della pressione dell'occhio che può causare lesioni al nervo ottico. Quali sono i sintomi con cui si manifestano i diversi tipi di glaucoma? Analizziamo come si effettua la diagnosi e quali sono le cure farmacologiche e chirurgiche per il trattamento della patologia.
Cos'è il glaucoma?
Il glaucoma è una patologia dell'occhio causata prevalentemente da un aumento della pressione intraoculare dovuto all'aumento del liquido oculare (umore acqueo).
E' una patologia di tipo degenerativo, cioè se non viene trattata in tempo ed adeguatamente, può causare lesioni al nervo ottico compromettendo così la capacità dell'individuo di vedere correttamente fino alla perdita della vista.
Il glaucoma si sviluppa generalmente dopo i 40 anni ed aumenta con l'età. Colpisce oltre 14 milioni di persone nel mondo ed è la terza causa di cecità.
Come si sviluppa?
Il glaucoma si manifesta quando vi è uno un aumento di umore aqueo oltre i valori normali che non viene opportunamente drenato.
L'umore acqueo è un liquido che serve a nutrire l'occhio e viene prodotto dal corpo ciliare che si trova dietro l'iride. Esso passa nella parte anteriore dell'occhio dove viene drenato nell'angolo irido-corneale attraverso una valvola di deflusso aperta.
Quando si ostruiscono i canali di deflusso, il liquido non può lasciare l'occhio, si accumula e la pressione endoculare aumenta.
Fisiologicamente la pressione oculare ha un valore compreso tra 10 e 20 mmHg, al di sopra di tale intervallo di valori la pressione diventa superiore a quella tollerata dal nervo ottico se si sviluppa il glaucoma.
Le tipologie più frequenti.
Il glaucoma è una patologia molto frequente, che si manifesta in diverse tipologie, alcune più frequenti di altre:
Ad angolo aperto.
Rappresenta la forma di glaucoma più frequente e viene anche indicato come glaucoma cronico, semplice, o glaucoma primario. In questa forma si ha un moderato aumento della pressione intraoculare causato dall'ostruzione graduale e parziale delle vie di deflusso (da qui il nome angolo aperto). Si pensa che abbia una forte componente ereditaria e solitamente colpisce soggetti di età compresa tra 40 e 50 anni. È una forma di glaucoma molto insidiosa poiché è spesso asintomatica e il paziente si accorge del problema quando ormai il nervo ottico è compromesso e non si può più correre ai ripari.
Ad angolo chiuso.
Chiamato anche glaucoma acuto o ad angolo stretto, rappresenta la seconda forma più comune di glaucoma. Questa forma esordisce in maniera acuta, i sistemi di deflusso si ostruiscono improvvisamente, la pressione intraoculare sale rapidamente e il paziente accusa sintomi come dolore all'occhio, forte infiammazione e calo improvviso della vista. Si manifesta solitamente al di sopra dei 50 anni e il rischio aumenta all'aumentare dell'età ma talvolta può manifestarsi anche nei bambini causando cecità infantile.
A bassa pressione.
Definito anche glaucoma a pressione normale, è una variante del glaucoma ad angolo aperto ma con bassa pressione. Si manifesta in circa il 10 - 30% dei pazienti affetti da glaucoma primario ed è una forma tendenzialmente di tipo bilaterale, colpisce cioè entrambi gli occhi.
Pigmentario.
E' una variante del glaucoma ad angolo aperto dovuto ad un intasamento del canale di deflusso da parte di granuli di pigmento (piccole molecole lipidiche).
Congenito.
Si manifesta prevalentemente nei bambini di età compresa tra 0 e 2 anni ed è causato da una errata conformazione dell'angolo camerulare, la struttura dell'occhio che consente al liquido oculare di defluire correttamente.
Secondario.
Si manifesta come conseguenza di patologie oculari che determinano un'alterazione delle vie di deflusso dell'umore acqueo. Può insorgere in maniera acuta ed avere un decorso cronico. Esempi di glaucoma secondari sono il glaucoma da abuso di farmaci a base di cortisone, il glaucoma neovascolare, che si manifesta come conseguenza della retinopatia diabetica, ed il glaucoma pigmentario, in cui frammenti che si staccano dall'iride ostruiscono le vie di deflusso del liquido intraoculare.
Cause e fattori di rischio dell’aumento della pressione intraoculare.
La principale causa di glaucoma è l'aumento della pressione intraoculare determinato da uno squilibrio tra la produzione dell'umore acqueo, cioè del liquido che si trova all'interno dell'occhio, e il suo drenaggio. Il motivo per cui si verifica tale condizione è ad oggi sconosciuto, tuttavia vi sono dei fattori di rischio che possono predisporre un soggetto a soffrire di ipertensione oculare e, conseguentemente di glaucoma.
Tra i fattori di rischio abbiamo:
- Età: sebbene alcune forme di glaucoma si manifestino sin dall'infanzia, il rischio di ammalarsi di questa patologia aumenta con l'aumentare dell'età. Si ha il rischio massimo dopo i 60 anni, quando la probabilità di ammalarsi di glaucoma aumenta fino a sei volte rispetto a persone al di sotto di questa fascia di età.
- Familiarità: l'ereditarietà della patologia sembra essere uno dei più importanti fattori di rischio. In altre parole chi ha un familiare che soffre o ha sofferto di glaucoma, ha una maggiore probabilità di ammalarsi di questa patologia.
- Fattori congeniti: alcune persone presentano delle alterazioni congenite delle strutture oculari che possono predisporre al glaucoma. Per esempio soggetti che hanno uno spessore della cornea molto ridotto, al di sotto di 500 micron, sono maggiormente a rischio di sviluppare questa patologia.
- Farmaci: alcune categorie di farmaci, in particolare i corticosteroidi, cioè i farmaci a base di cortisone, utilizzati sia per via sistemica che per via topica, sembrano essere uno dei fattori di rischio per l'aumento della pressione intraoculare e, conseguentemente, anche per il glaucoma.
- Traumi: il glaucoma traumatico può essere determinato da traumi oculari, come per esempio può accadere in chi pratica sport molto violenti come il pugilato, o sport che prevedono l'impiego di palle (come il tennis o il baseball) che possono finire all'interno dell'occhio, o ancora in chi batte la testa a causa di una caduta o di un incidente d'auto o di moto.
- Etnia: sembra che l'appartenere ad una determinata etnia aumenti il rischio di ammalarsi di glaucoma. In particolare le popolazioni che risultano più colpite sono quelle di etnia afro americana, in cui il glaucoma si manifesta 6 - 8 volte in più rispetto alla popolazione caucasica.
- Problemi oculari: soggetti ipermetropi o miopi sembrerebbero essere più predisposti al rischio di sviluppare un glaucoma. Anche alcune infiammazioni oculari, come l'uveite, possono essere correlate al glaucoma.
- Patologie: chi soffre di patologie come il diabete o di problemi alla tiroide, può essere a rischio di glaucoma. Il diabete è una delle patologie metaboliche che più predispone all'insorgenza di questa patologia, difatti i diabetici soffrono spesso di problemi agli occhi, in particolare alla retina (retinopatia diabetica) e questa condizione può aumentare il rischio di glaucoma.
I sintomi: non sempre sono chiari.
Alcune forme di glaucoma decorrono in maniera asintomatica e rappresentano quindi un pericolo grave per la vista del paziente il quale si accorge della patologia quando ormai è troppo tardi.
Altre forme invece presentano una sintomatologia ben precisa che comprende sintomi quali:
- Midriasi: si tratta della dilatazione della pupilla che si verifica prevalentemente in casi di glaucoma acuto. Si accompagna spesso alla riduzione dei riflessi pupillari. Il risultato è una riduzione della vista, con offuscamento e comparsa di aloni e si guarda una fonte di luce.
Approfondisci tipologie e cause della dilatazione della pupilla (midriasi).
- Riduzione del campo visivo: uno dei sintomi del glaucoma è la riduzione della visione periferica, il paziente cioè riferisce di non vedere più lateralmente.
- Mal di testa: la compromissione della vista e l'aumento della pressione intraoculare possono determinare la comparsa di mal di testa molto forte, che si accompagna a sensazione di nausea e talvolta vomito.
- Infiammazione e bruciore dell'occhio: in alcune forme di glaucoma, prevalentemente in quelle acute, l'occhio appare infiammato e arrossato (gli occhi possono essere iniettati di sangue) e il paziente accusa dolori lancinanti.
Puoi approfondire le possibili cause (patologiche e non) del bruciore agli occhi.
La diagnosi del glaucoma si basa su una combinazione di molteplici esami.
La diagnosi di glaucoma viene fatta dal medico oculista dopo l'esecuzione di una visita oculistica e di una serie di esami che confermano la presenza della patologia. Le indagini che possono essere svolte per diagnosticare il glaucoma sono:
- Misurazione della pressione intraoculare: è la prima indagine che viene eseguita dall'oculista e che serve a valutare se la pressione intraoculare è nella norma oppure no. Si esegue mediante uno strumento denominato tonometro.
- Oftalmoscopia: si esegue mediante oftalmoscopio, serve a valutare la presenza di danni al nervo ottico osservandone il punto di attacco con il bulbo oculare. Con questo esame può essere valutata anche la retina. Se si è in presenza di glaucoma il nervo ottico presenterà alterazioni morfologiche e colorimetriche e il punto in cui si collega con il bulbo oculare risulterà più sottile.
- Perimetria: è un esame che serve a valutare il campo visivo del paziente e che quindi è utile per vedere se vi sono stati cali nella vista.
- Gonioscopia: è un esame che valuta una struttura chiamata angolo di scarico, la quale serve a far defluire correttamente il liquido oculare. Serve, in caso di glaucoma, a determinare se questo angolo è parzialmente o totalmente ostruito.
- Tomografia della papilla ottica: è un esame che serve per valutare la forma del nervo ottico e la condizione delle fibre nervose e delle cellule nervose. È utile per individuare danni al nervo ottico in maniera precoce.
- Misura dello spessore della cornea: chiamata anche pachimetria corneale, questa indagine serve a valutare lo spessore della cornea, tenendo conto che una cornea con uno spessore al di sotto di 500 micron è definita sottile e aumenta il rischio di glaucoma.
Non sempre è necessario eseguire tutte le tipologie di esami sopra elencate, sarà il medico che stabilirà di caso in caso quali sono gli strumenti diagnostici adatti per avere chiaro il quadro clinico.
In ogni caso, dato che il il tipo più comune di glaucoma può presentarsi in modo asintomatico, il presenza dei fattori di rischio sopra elencati, è bene eseguire un esame oculistico ogni due anni.
Cura: quali sono le terapie per diminuire la pressione oculare?
Una volta effettuata la diagnosi è possibile prevenire un'ulteriore perdita della vista, mentre il danno visivo già in atto non è più reversibile. Lo scopo della terapia è quello di interrompere la progressione del glaucoma diminuendo la pressione oculare.
I farmaci.
I farmaci vengono utilizzati per il trattamento del glaucoma al fine di diminuire la pressione intraoculare e prevenire la degenerazione del nervo ottico e il conseguente calo della vista.
Attualmente si utilizzano i seguenti farmaci:
- Beta bloccanti: sono i farmaci di elezione per la cura del glaucoma, specialmente per quello ad angolo aperto. Il loro meccanismo di azione sull'occhio abbassa la produzione di umore acqueo e di conseguenza riduce la pressione intraoculare. Possono essere assunti per via orale o sotto forma di collirio anche se, per la cura del glaucoma, si consiglia questa seconda opzione. Esempi di farmaci beta bloccanti da utilizzarsi sotto forma di collirio sono il betaxololo e il metoprololo.
- Analoghi delle prostaglandine: si utilizzano nel caso in cui non è possibile somministrare al paziente i farmaci beta bloccanti. La loro azione è quella di aiutare il deflusso del liquido intraoculare ed abbassare di conseguenza la pressione all'interno dell'occhio. Possono provocare iperpigmentazione dell'iride come effetto collaterale e si assumono sotto forma di collirio. Esempi di tali farmaci sono il latanoprost e il travoprost.
- Inibitori dell'anidrosi carbonica: si utilizzano in alternativa ai beta bloccanti o in associazione con essi e la loro azione è quella di inibire la formazione del liquido intraoculare. Si assumono sotto forma di collirio e alcuni esempi sono l'acetazolamide e la dorzolamide.
- Simpaticomimetici: questi farmaci mimano l'attività delle catecolamine come l'adrenalina allo scopo di abbassare la pressione intraoculare. Si somministrano sotto forma di collirio e possono essere un'alternativa ai beta bloccanti. Degli esempi sono la pilocarpina e la brimodinina.
Intervento chirurgico.
Quando la terapia farmacologica non è efficace o se è controindicata è necessario ricorrere all'intervento.
Una possibile terapia per il glaucoma è l'uso del laser, la cui tipologia varia in base al tipo di glaucoma da trattare.
- Per il glaucoma ad angolo aperto: si utilizza un tipo di procedura chiamata trabeculoplastica, mediante un laser ad argon. La terapia ha lo scopo di dilatare le vie di deflusso ostruite e di favorire quindi l'abbassamento della pressione intraoculare.
- Per il glaucoma ad angolo chiuso: si utilizza una procedura nominata iridectomia, mediante un laser yag, che ha la capacità di eseguire delle micro-incisioni mediante le quali si consente al liquido intraoculare di riprendere a circolare. Questa tipologia di laser si usa a scopo di prevenzione per il glaucoma acuto in soggetti che presentano delle alterazioni della pressione intraoculare, oppure al posto dell'intervento chirurgico.
Quando invece non si può intervenire né con i farmaci né con il laser si deve intervenire solamente chirurgicamente.
Qualora nè la terapia farmacologica né la terapia con il laser abbiano prodotto risultati, il medico consiglierà al paziente di sottoporsi all'intervento chirurgico. Tale intervento prende il nome di filtrazione e serve a fare in modo che l'umore acqueo possa defluire creando delle vie alternative a quelle ostruite. In particolare è possibile impiantare delle valvole, realizzate in plastica, che favoriscano il deflusso, allargare i canali che sono ostruiti oppure creare nuove vie di deflusso.
L'intervento viene eseguito in anestesia locale e in ambulatorio, ma in alcuni casi, come nei bambini, si preferisce utilizzare l'anestesia generale e ricoverare il paziente.
Il post operatorio.
Il post operatorio al paziente verranno prescritti speciali colliri che servono a favorire la guarigione e ad evitare l'insorgenza di complicazioni, tali colliri dovranno essere assunti finché il chirurgo non disporrà diversamente. Il tempo di guarigione è stimato intorno ad uno - due mesi dall'intervento.
I rimedi naturali per alleviare i disturbi.
Le cure naturali per il glaucoma sono da considerarsi adiuvanti le altre terapie e si basano prevalentemente su dei consigli alimentari e sull'utilizzo di alcune spezie e piante utili per alleviare i disturbi.
- Dieta: per quanto riguarda la dieta, chi soffre di glaucoma deve evitare alcuni alimenti tra cui il caffè, la birra e the, poiché contengono sostanze, come la caffeina e la teina, che provocano vasocostrizione e quindi ostacolano il deflusso del liquido intraoculare. È bene inoltre evitare di assumere troppi liquidi, come ad esempio latte, succhi di frutta e acqua in eccesso, poiché si aumenta la quantità di liquido prodotto dall'occhio il quale, non potendo defluire correttamente, causa l'aumento dei sintomi.
- Spezie: come la paprika possono essere utilizzate per migliorare il deflusso del liquido dell'occhio. Difatti essa contiene capsaicina che è una sostanza vasodilatratice, aumenta quindi l'afflusso di sangue agli occhi, dilata i vasi e favorisce il deflusso del liquido. Se ne può utilizzare un pizzico (pochi mg) disciolto in acqua ma sempre sotto consiglio del medico.
- Piante: come il finocchio e l'eufrasia officinale possono essere utilizzate in caso di glaucoma. Il finocchio è antinfiammatorio perchè contiene principi attivi come chetone anisico, canfene, e acido metilcavicolo, e possono essere utilizzati i semi per preparare un decotto da applicare sugli occhi. L'eufrasia officinale contiene rinantina e tannino ed è molto utilizzata nei trattamenti delle patologie oftalmiche come la congiuntivite. Si utilizza sottoforma di decotto da applicare sugli occhi.
- Vitamine: è possibile anche utilizzare degli integratori di vitamine, in particolare la vitamina C e le vitamine del gruppo B sembra siano utili per abbassare la pressione intraoculare.
- Omeopatia: un altro possibile rimedio naturale per il glaucoma è rappresentato dall'omeopatia. Il rimedio omeopatico da utilizzare è il Kalium chloratum, da utilizzarsi con una diluizione di 15 ch e sottoforma di granuli, se ne assumono tre, per tre volte al giorno.
Per aiutare il paziente ad affrontare meglio la malattia, vediamo alcuni consigli pratici.
Ultime novità per la cura del glaucoma all'occhio.
I ricercatori sono sempre al lavoro per cercare nuove soluzioni per la cura del glaucoma. Attualmente vi sono due importanti novità nell'ambito della terapia di questa patologia:
- Nuovo tipo di intervento chirurgico: chiamato canaloplastica, il cui scopo è di rendere di nuovo permeabile il canale ostruito mediante l'inserimento di un piccolo catetere. Questo permetterà al liquido intraoculare di poter defluire senza ostacoli. L'intervento ha una durata di circa tre quarti d'ora e si esegue in anestesia locale.
- Trapianto autologo: cioè di cellule staminali prelevate dallo stesso paziente che servirebbero a ridurre la degenerazione delle fibre del nervo ottico. Le cellule vengono prelevate all'epitelio olfattivo e introdotte direttamente a livello del nervo ottico. Tale procedura è però ancora in fase di sperimentazione.
Domande frequenti.
Molto spesso agli oculisti vengono poste delle domande in merito al glaucoma e a come comportarsi se ci sono familiari affetti o se si è affetti personalmente. Le domande più comuni sono:
Si può fare prevenzione di glaucoma?
Si, se si rientra in una delle categorie a rischio, per esempio se in famiglia ci sono casi di glaucoma, o in coloro che hanno superato i 60 anni di età, è possibile sottoporsi a visita oculistica per individuare le forme precoci e prevenire l'insorgenza di una forma acuta.
Posso utilizzare le lenti a contatto?
In generale non vi sono controindicazioni nell'utilizzo di lenti a contatto. L'unica accortezza è quella di non assumere il collirio tenendo le lenti a contatto messe perchè l'efficacia terapeutica potrebbe non essere valida dato che le lenti fanno da barriera per l'assorbimento del farmaco.
Mi spetta l'invalidità civile?
Si, è possibile avere l'invalidità ma la percentuale non va oltre il 20%. A chi è affetto da glaucoma spetta anche l'esenzione ticket