Dermatite allergica alimentare o da contatto: sintomi e cura

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La dermatite allergica è un’infiammazione della pelle che può avere origini alimentari o da contatto. I sintomi principali sono prurito ed eruzione cutanea e la diagnosi si avvale di test per individuare l’allergene. Vediamo come curare la sintomatologia e come prevenire lo sfogo cutaneo.

    Indice Articolo:
  1. Caratteristiche
  2. Cause
  3. Sintomi
  4. Diagnosi
  5. Terapia

Cos’è la dermatite allergica ?

La dermatite allergica o DAC è un’infiammazione degli strati superficiali della pelle causata da una reazione che il sistema immunitario scatena quando il corpo viene ripetutamente a contatto con particolari sostanze che riconosce come pericolose.

Il meccanismo con cui si estrinseca la reazione consta delle seguenti due fasi:

  • la prima fase che è nota come sensibilizzazione ha luogo quando per la prima volta l’allergene (sostanza che provoca l’allergia) entra in contatto con l’organismo e con le sue cellule sentinella: i linfociti. Questi riconoscono l’allergene e quindi si sensibilizzano. Questa prima fase è silente e l’individuo non ha alcuna consapevolezza dell’avvenuta sensibilizzazione.
  • La seconda fase, cioè la reazione, avviene quando il corpo viene di nuovo in contatto con una quantità anche minima di allergene. Si scatena a questo la risposta immunitaria che si estrinseca con il quadro clinico della dermatite allergica e le conseguenti lesioni cutanee.

In età fino ai 10 anni la dermatite allergica ha un’incidenza che prossima al 15%. Per gli adulti mancano i dati epidemiologici.

Quali sono le cause della reazione allergica?

La reazione allergica può manifestarsi in seguito all’ingestione di alcuni alimenti o al contatto con determinate sostanze.

Nel primo caso si parla di allergia alimentare che può essere scatenata da allergeni di origine vegetale o animale (i più comuni sono: grano, latte, uova, frutta secca, crostacei, soia) ma anche da sostanze utilizzate per la conservazione dei cibi quali aromi ed additivi.

Approfondisci le caratteristiche delle allergie alimentari.

Nel secondo caso si parla di allergia da contatto causata dal contatto diretto con sostanze varie.

Tra le sostanze più comuni che possono scatenare reazione allergica troviamo:

  • Cosmetici tipo smalto, solventi per smalto, creme idratanti, solari e depilatorie, profumi dopobarba ecc..
  • Piante come l’edera velenosa, gramigna ecc.,
  • Metalli come nichel presente non solo nei gioielli ma anche in creme o saponi, cromo presente in molti saponi,
  • Composti chimici come i coloranti utilizzati nell’industria tessile
  • Resine. Presenti in protesi come quelle dentistiche e articolari..

Come e quando si manifesta la dermatite allergica? I sintomi.

Il quadro clinico della patologia può presentarsi anche a distanza di qualche settimana dal contatto. Ma col il passare del tempo se il soggetto continua a restare in contatto con la sostanza allergizzante i tempi di reazione dell’organismo andranno comunque a diminuire fino a ridursi a qualche ora.

La sintomatologia, indipendentemente dalla causa può così riassumersi:

  • arrossamento (eritema) della parte interessata, generalmente dove è avvenuto il contatto.Le lesioni tendono a comparire nell’area del contatto ma possono anche presentarsi in aree distanti.
  • Prurito lieve o intenso.
  • Papule e vescicole sierose che seccando formano croste.

Se la malattia cronicizza:

  • la pelle si ispessisce e si presenta come incartapecorita e secca ricoperta di squame.
  • Il prurito persiste.
  • La pelle assume una pesante pigmentazione.

La diagnosi.

La diagnosi viene fatta in base all’esame dei sintomi e con test epicutanei detti anche Patch Test che servono alla individuazione dell’allergene.

Si pongono a contatto della cute del paziente le sostanze che costituiscono gli allergeni più comuni e si verifica se provocano reazione. Gli allergeni vengono posizionati dopo essere stati dispersi in vasellina su dischetti di resina che vengono applicati al braccio con cerotti. Dopo 48 ore i dischetti vengono rimossi e poi si esamina il segmento di cute dopo 48 e 96 ore. La comparsa della dermatite indica positività del test.

Ovviamente i test devono essere eseguiti e interpretati da specialisti. Infatti,sebbene utili, i test cutanei sono complessi in quanto i soggetti possono essere sensibili a più sostanze difficili da individuare o possono verificarsi dei falsi positivi.

Terapia per la dermatite allergica: prevenzione, trattamento dei sintomi e desensibilizzazione

La migliore cura per la dermatite allergica è la prevenzione che consiste nell’evitare il contatto o l’ingestione delle sostanze allergeniche.

Quando il contatto avviene si può riccorrere a:

  • corticosteroidi (betametasone o clobetasolo) che servono a combattere l’infiammazione,
  • antistaminici per contrastare il prurito.

Spesso per alleviare i sintomi localizzati su piccole aree si può ricorrere a rimedi naturali come applicare sulla pelle garze bagnate con acqua fredda ed alluminio acetato, una soluzione che ha proprietà antisettiche ed astringenti.

Le aree più estese possono essere trattate con bagni freddi in cui viene disciolta farina di avena che ha proprietà lenitive ed antinfiammatorie.

Spesso se sono noti gli allergeni si può provare una terapia di desensibilizzazione. Si somministra l’allergene in bassissima concentrazione a intervalli regolari con concentrazioni crescenti.

Domande frequenti.

D. Dopo quanto tempo dal contatto si manifesta la lesione?

R. Il tempo varia da poche ore a settimane. L’esposizione a fonti di calore accelera il processo.

D. Si può guarire dalla dermatite allergica?

R. Una remissione completa del male è difficile se non impossibile. Le terapie di desensibilizzazione possono ridurre enormemente i sintomi.

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