Nell'articolo considereremo le possibili cure dell'esaurimento nervoso quell'insieme di sintomi sia fisici che psicologici che configurano la patologia che scientificamente va sotto il nome di nevrastenia.
Poichè alla base dell’esaurimento più che una causa di tipo fisico vi sono dei conflitti psicologici irrisolti: disistima verso se stessi, frustrazioni, rabbia, rifiuto, e poichè la sintomatologia fisica è una sorta di somatizzazione di tale problemi o rifugio in cui adagiarsi per riposarsi dallo stress provocato dai medesimi, la terapia consiste fondamentalmente nella cura della sintomatologia che, essendo reale e tutt’altro che immaginaria, procura al paziente notevoli disagi nella vita quotidiana.
Naturalmente andranno effettuate tutte le necessarie indagini diagnostiche per riconoscere un esaurimento nervoso e le metodologie più opportune per curare tale sindrome che può indurre gravi modifiche nel nostro fisico.
Va notato, infatti, che l’esaurimento nervoso può spesso essere confuso con patologie con cui condivide una sintomatologia simile. Queste malattie sono:
Pertanto per individuare la cura dell’esaurimento è fondamentale la corretta diagnosi differenziale della malattia. Una volta effettuata la diagnosi si potrà scegliere se curare il disturbo con la medicina tradizionale, omeopatica o con entrambe.
Si può guarire dall’esaurimento nervoso se affrontato con la giusta terapia:
La terapia a base di farmaci è di norma costituita da analgesici contro la sintomatologia dolorosa e tranquillanti, quali le Benzodiazepine, per contenere l’ansia questi però a lungo termine possono comportare dipendenza. Inoltre l’assunzione di tali farmaci è vivamente sconsigliata in gravidanza anche se non è provato un aumento significativo di difetti congeniti del feto.
La terapia farmacologica va affiancata da un sostegno psicoterapeutico che sarà indirizzato ad individuare i meccanismi ed i conflitti che inducono lo stress.
Una volta che tali meccanismi sono stati individuati il paziente potrà trovare la chiave che gli permetterà di superarli.
Sebbene non la si possa considerare una vera e propria cura naturale, anche l’alimentazione può essere d’aiuto alla guarigione. Affrontare la giornata immagazzinando energie sufficienti con una buona colazione completa di carboidrati, proteine e grassi è senz’altro una buona base di partenza per chi soffre di stanchezza generalizzata.
In genere una dieta equilibrata, nutriente e ricca di vitamine soprattutto del gruppo B e C aiuta a mantenere in buona salute il sistema nervoso in quanto convertono i carboidrati in glucosio che serve a produrre energia.
Via libera dunque a legumi, frutta, verdura, come carciofi, broccoli e frutta secca, ed ad alimenti quali soia e fegato o anche uova e formaggio. Sono invece da evitare cioccolato, caffè, alcol e fumo perchè sregolano l’attività del sistema nervoso, provocando un’immediata iperattività con conseguente aumento dello stato ansioso.
Anche lo sport è un toccasana in quanto favorisce la produzione di endorfine naturali, ormoni anti stress per eccellenza. Ogni attività di fitness soprattutto se praticata all’aria aperta serve a distendere e rilassare la muscolatura e a rinvigorire la mente, difatti il termine stesso “fitness” indica “ buono stato di di salute fisica e mentale”.
Puoi approfondire sintomi e conseguenze derivanti da scarso apporto o scarso assorbimento di vitamina B12.
Molti i rimedi naturali che aiutano ad alleviare i sintomi dello stress che vanno dai rimedi della nonna ai rimedi terapeutici fino alle tecniche mente corpo come lo yoga che come tutte le tecniche di rilassamento serve per il trattamento delle tensioni e della fatica.
Un buon rimedio per sciogliere la tensione fisica e psichica prodotta dallo stress è per esempio un buon bagno caldo: immergersi in una vasca di acqua a temperatura di circa 37/38 gradi e rimanervi per circa 15 minuti non solo tonifica la pelle, ma dona una sensazione di benessere e concilia il sonno.
Anche i massaggi servono a rilassare i muscoli e a sciogliere le tensioni.
Inoltre importante e di sicuro sollievo in caso di tachicardia è imparare a respirare. inspirate ed espirate appoggiando, stando sdraiati, una mano sulla pancia e seguite con la mente i movimenti di questa che si gonfia e si sgonfia.
Alcuni prodotti di erboristeria come la Kava e la valeriana hanno proprietà benefiche ma tali terapie non hanno alcun fondamento scientifico e spesso queste erbe hanno l’efficacia di un placebo. Ma data la forte componente psicologica della malattia la convinzione della loro utilità è già di per se una garanzia di efficacia.
La fitoterapia ed omeopatia consigliano infusi tinture ed oli essenziali per arginare i sintomi dell’esaurimernto:
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