Ipertermia oncologica: efficacia ed effetti collaterali della terapia

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Dottoressa Margherita Mazzola (Biologia e Nutrizione) Consulente Scientifico:
Dottoressa Margherita Mazzola
(Specialista in biologia e nutrizione)

Scopriamo cos'è l'ipertermia oncologica, l'effettiva efficacia della terapia ed i possibili effetti collaterali. Vediamo come funziona il trattamento e per quali tipi di tumori si utilizza da sola o combinata ai trattamenti convenzionali al fine di aumentarne l'efficacia.

Che cos'è l’ipertermia oncologica?

L'ipertermia oncologica è una terapia che si utilizza nel trattamento di alcune forme tumorali e che sfrutta l'azione del calore per ridurre la massa e la quantità di cellule tumorali. Questa tecnica è definita coadiuvante perchè solitamente si associa alle comuni terapie antitumorali, come la radioterapia e la chemioterapia, al fine di amplificarne l'efficacia ed ottenere quindi maggiori risultati. Può, però, essere utilizzata anche da sola, come terapia primaria per il trattamento oncologico.

Come funziona la terapia del calore?

Il principio di base dell'ipertermia oncologica è quello di surriscaldare le cellule tumorali a temperature che superano di molto il valore fisiologico. Infatti, applicando una temperatura di 43 - 44°C, le cellule tumorali iniziano a morire mentre le cellule circostanti non tumorali riescono a sopravvivere.

Il calore provoca diversi effetti su queste cellule:

Le diverse tipologie di ipertermia: microonde, frequenze e infrarossi per intervenire sui tumori.

Il calore è applicato mediante macchinari che emanano onde di tipo elettromagnetico, che possono essere microonde, radiofrequenze, onde corte. Le frequenze delle onde elettromagnetiche riscaldano il punto d’interesse a una temperatura compresa tra 41 e 45°C.

Vi sono diverse tipologie di ipertermia oncologica, che classificano la tecnica in base alla localizzazione del tumore e all'area da trattare. La principale tipologia di ipertermia profonda viene definita capacitiva, poiché è una tecnica non invasiva che applica una radiofrequenza di 13,56 Mhz dall'esterno mediante degli elettrodi (o piastre) posti nella zona di interesse da trattare. Vi possono essere però altre tipologie di ipertermia, che sfruttano sempre la stessa metodica ma che sono indicati in alcuni casi particolari.Distinguiamo un'ipertermia oncologica:

Superficiale.

L’ipertermia superficiale si usa quando le lesioni tumorali da trattare sono poste superficialmente. Le apparecchiature utilizzano le microonde e la frequenza è compresa tra 434 e 915 Mhz.

Profonda.

L’ipertermia profonda si utilizza nel trattamento di tumori situati in profondità nei tessuti e in questo caso il macchinario utilizza onde a radiofrequenza la cui frequenza è compresa tra 70 e 144 Mhz.

Total body.

La total body prevede l'applicazione in tutto il corpo mediante l'utilizzo di frequenze nell'infrarosso. Questa metodica mira a riscaldare l'intero organismo per stimolare il sistema immunitario a rispondere come se il corpo avesse la febbre alta (intorno a 39°C circa) riscaldando l'organismo a una temperatura compresa tra 38 e 42°C. Particolarmente utile in caso di metastasi è tuttavia ancora in fase di sperimentazione.

Intraoperatoria perfusionale.

Questa è una tipologia di ipertermia che ha lo stesso meccanismo di funzionamento delle altre ma che viene eseguita sul sangue. Il sangue è riscaldato a circa 43° e poi rinfuso nell'organismo del paziente. È una metodica abbastanza invasiva.

A cosa serve? Quali tumori si possono trattare con l'ipertermia.

L'ipertermia può essere utilizzata per trattare numerose tipologie di tumori. In generale si usa questa tecnica terapeutica:

Le forme tumorali che possono essere trattate con l'ipertermia oncologica possono essere suddivise in:

Tumori solidi superficiali o profondi.

Tra i tumori solidi situati in profondità nei tessuti possiamo trattare con questa terapia i tumori che colpiscono i polmoni e le pleure, l'intestino (ad esempio il colon - retto), gli organi peritoneali come il fegato e il pancreas, gli organi retroperitoneali come i reni, gli organi pelvici come vescica, prostata e apparato urinario, gli organi genitali maschili e femminili, il cervello e le strutture associate (come il glioblastoma), e altri tumori come quelli del collo, della testa, degli arti, di faringe e laringe e della lingua. Tra i tumori solidi superficiali rientrano i tumori cutanei come i melanomi, gli epiteliomi, i tumori ossei superficiali, le neoplasie dei tessuti molli come i sarcomi.

Tumori ematologici.

Possono essere trattati tumori come linfomi, leucemie, mielomi e tumori che presentano aggregazione linfatica.

Metastasi.

Anche le metastasi possono essere trattate con l'ipertermia, come per esempio le metastasi cutanee ed ossee.

Come si esegue la terapia del calore per le cure oncologiche.

La procedura della terapia è molto semplice ed indolore:

Quante sedute occorrono?

L'esecuzione di questa terapia è abbastanza rapida, dura, infatti, circa 45 - 60 minuti, e non necessita di ricovero. Viene eseguita in ambulatorio e non provoca alcun dolore al paziente. Solitamente si eseguono due cicli di terapia, ognuno dei quali dura circa 10 sedute a giorni alterni per un massimo di tre volte a settimana.

Vantaggi dell’ipertermia.

La tecnica terapeutica dell'ipertermia oncologica, oltre ad avere una buona efficacia per quanto riguarda il risultato finale, ha indubbiamente diversi vantaggi. Tra questi i più importanti sono:

Gli effetti collaterali e le controindicazioni della terapia.

Non sono riportati effetti collaterali se non alcuni molto lievi come la presenza di eritema o di arrossamento e prurito nella zona in cui sono applicati gli elettrodi.

La terapia è invece controindicata:

Portatori di pacemaker.

L’ipertermia è sconsigliata per i portatori di dispositivi come defibrillatori o pacemaker, perché potrebbe interferire col funzionamento di questi apparecchi.

Efficacia dell’ipertermia oncologica: le percentuali di sopravvivenza e l'aumento delle aspettative di vita.

In termini di risultati e di sopravvivenza questa tecnica risulta estremamente efficace nel trattamento dei tumori. Ma quali sono le percentuali di sopravvivenza di alcuni dei tumori più comuni trattati con l’ipertermia oncologica combinata anche in alcuni casi con altre terapie:

Se utilizzata in associazione con altre terapie convenzionali l'ipertermia:

Nonostante questa terapia si sia dimostrata efficace, presenta ancora problematiche legate soprattutto alla necessità di un corretto dosaggio termico per evitare danni ai tessuti sani. Sono, quindi necessari ulteriori studi per applicare la terapia con successo nelle diverse situazioni cliniche.

Dove farla? E’ convenzionata? Quanto costa?

L'ipertermia oncologica va eseguita sempre e soltanto da un medico oncologo specializzato e sempre con parere positivo dello stesso. Essendo una tecnica abbastanza recente non tutte le strutture sono dotate dei macchinari adatti per cui bisogna sempre informarsi nella propria zona di appartenenza dove è praticata la terapia.

Il Sistema Sanitario Nazionale Italiano riconosce l'ipertermia come procedura terapeutica per cui può essere effettuata gratuitamente in molti ospedali e centri convenzionati.

Se la terapia viene effettuata privatamente ha un costo che si aggira intorno ai 250 euro a seduta.

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