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Le calze a compressione graduata, come dice il nome, sono degli indumenti che comprimono le gambe; sono molto indicate per curare o alleviare disturbi a livello degli arti inferiori, caratterizzati da un accumulo di liquidi o di sangue venoso. Ci sono anche dei modelli riposanti o per gli sportivi, adatti maggiormente per chi non ha ancora sviluppato delle patologie. Se sei curioso di conoscere qualcosa in più su questo argomento continua nella lettura della guida, scoprirai tante informazioni utili e interessanti circa le calze a compressione graduata, come: i tessuti con cui vengono realizzate, c il modo per indossarle facilmente e a quali patologie possono dare significativi miglioramenti.
Le calze elastiche, chiamate anche a compressione graduata, sono un presidio sanitario utile per contrastare le varici, l'insufficienza venosa e la formazione di trombi. Rispetto a quelle che tutti conosciamo e usiamo, sono realizzate in un tessuto elastico che permette loro di comprimere la gamba con una forza differente a seconda del modello. Questo parametro viene misurato in millimetri di mercurio (mmHg) e, normalmente, la compressione è più forte sulla caviglia e si affievolisce salendo verso il ginocchio. Le calze elastiche, costringendo gli arti inferiori, riescono a migliorare la funzionalità dei vasi sanguigni e linfatici..
Le patologie venose in Italia colpiscono il 30% delle donne e solo il 15% degli uomini. La fascia d’età più colpita è quella che comprende la popolazione femminile dopo i 50 anni, in tale range, infatti, 1 donna su 2 è affetta da disturbi alle vene causati anche della comparsa della menopausa.
Le calze elastiche sono realizzate principalmente in materiali sintetici, costituiti da polimeri chimici, come la poliammide e l'elastan, in grado di garantire:
Si scelgono tali materiali perché, in seguito a prove di laboratorio, sono risultati anallergici nella totalità dei pazienti, inoltre non si alterano anche dopo svariati lavaggi e si asciugano facilmente. Nel caso voglia indossare le calze a compressione graduata in estate, leggi la composizione del prodotto sull'etichetta per vedere se il modello scelto abbia o meno al suo interno anche del cotone. Quest’ultimo, infatti, presente in quantità uguali o superiori al 65% permetterà di avere una buona traspirazione della pelle. Scegli i modelli con la trama piatta e le cuciture invisibili, sono più confortevoli.
La circolazione venosa è costituita dal sangue povero di ossigeno e ricco di anidride carbonica che dalla periferia torna verso i polmoni, a differenza di quello arterioso che viene spinto dal cuore, in questo caso la risalita è più difficoltosa perché le vene non hanno una muscolatura propria. Il sangue viene pompato dal movimento dei muscoli circostanti e risale anche grazie alle valvole a nido di rondine, che impediscono il reflusso.
Una vita molto sedentaria o patologie venose possono rendere difficoltoso questo meccanismo, ecco perché le calze a compressione graduata aiutano la circolazione, favorendo la spinta verso l'alto.
Esse, infatti, esercitano una pressione a partire dal basso verso l’alto e in tal modo favoriscono il ritorno del sangue al muscolo cardiaco migliorando conseguentemente la circolazione venosa.
Le calze a compressione graduata non sono tutte uguali tra loro, in commercio ce ne sono vari tipi, ognuna con caratteristiche differenti, i principali modelli sono:
Le calze elastiche per uso terapeutico vengono impiegate per curare e dare sollievo a patologie venose come: vene varicose, tromboflebite e trombosi. In alcuni stati europei sono considerate dei veri e propri presidi medici perché riescono a dare un grande sollievo alla malattia;
Tali calze si usano in assenza di condizioni patologiche ma tornano utili in alcune circostanze come quelle lavorative, i soggetti più a rischio sono quelli che stanno troppo tempo in piedi ma anche quelli che si muovono poco. Queste calze elastiche, rispetto a quelle per uso medico, sono meno aderenti quindi risultano essere più confortevoli e riescono a essere indossate senza fastidi anche per varie ore.
Queste calze supportano tutti coloro che praticano attività fisica, sia durante che dopo. Si riconoscono per l’aspetto estetico, infatti, hanno delle bande colorate e il tessuto è in spugna, fibra in grado di assorbire il sudore e tenere il piede asciutto.
La forza di compressione delle calze elastiche si calcola a livello della caviglia, salendo sulla gamba questa diminuisce, è inferiore del 20% sul ginocchio e del 40% sulla coscia. Per la classificazione si fa riferimento a un parametro internazionale chiamato RAL GZ 387 (una normativa tedesca che fornisce le linee guida per la produzione dei tutori elastici), che divide questi dispositivi medici in 4 classi:
Tali valori fanno riferimento esclusivamente alle calze elastiche a uso medico, i modelli da riposo partono da una compressione che va da 6 mmHg fino ad arrivare a 20 mmHg.
Le calze a compressione graduata si usano per le patologie o disturbi agli arti inferiori che si sviluppano per differenti motivi, i più diffusi sono:
La corretta circolazione sanguigna è importante non solo nella cura e nella prevenzione di diverse patologie ma anche per avere un incarnato sano e luminoso, infatti il sangue porta alle cellule nutrimento e aiuta ad allontanare le sostanze di scarto. Ecco perché è un’ottima abitudine utilizzare le calze elastiche se si soffre di cellulite e ritenzione idrica, due inestetismi che colpiscono principalmente le gambe. L’impiego di un collant o di un gambaletto riposante è una buona mossa perché questi indumenti, per tutta la giornata, creano un micromassaggio sugli arti inferiori impedendo l’accumulo dei liquidi nel sistema linfatico.
Le vene varicose sono un problema che colpisce sia uomini che donne, la loro eziologia può essere varia, e possono anche provocare dei trombi, cioè delle ostruzioni che impediscono il corretto passaggio del flusso sanguigno. Questa patologia è caratterizzata da depositi di tessuto connettivo il quale, non essendo elastico, rende difficoltosa la risalita del sangue e può portare alla chiusura delle vene, che in questo caso, prendono il nome di varici. Quando si soffre di vene varicose attraverso la pelle delle gambe si scorge il profilo dei vasi sanguigni gonfi e di colore viola rossiccio; inoltre si possono creare facilmente ematomi o ferite. Per prevenire la fragilità della cute in commercio si trovano delle calze specifiche chiamate antiulcera che, solitamente, arrivano sotto il ginocchio e si possono vestire anche insieme a quelle terapeutiche a compressione graduata, proprio per proteggere la pelle. Altri sintomi delle vene varicose sono:
Le calze a compressione in queste circostanze sono molto utili perché aiutano il ritorno venoso e attenuano i sintomi della patologia, impedendo che possa aggravarsi e dare origine all'insufficienza venosa cronica.
Puoi approfondire cos'è l'insufficienza venosa cronica e come si manifesta.
Alcuni studiosi danesi, nel 2000, hanno pubblicato uno studio in cui sono stati monitorati per 3 anni soggetti dai 20 ai 59 anni per valutare l'incidenza delle vene varicose sui lavoratori. Nella pubblicazione emerge che coloro che svolgevano la loro professione per la maggior parte del tempo in piedi erano più soggetti ad ammalarsi di vene varicose e le donne manifestavano la malattia in percentuale circa doppia rispetto agli uomini.
In Italia le calze a compressione graduata non sono considerati dei presidi medici come in Germania, Francia e Svizzera nei quali viene rimborsata dal Sistema Sanitario Nazionale la spesa fatta per il loro acquisto.
Problemi venosi non curati possono portare a complicanze, una di queste è costituita dalla tromboflebite, un’infiammazione cronica delle vene che si genera perché lo scarso flusso di sangue non riesce a veicolare sul luogo del danno una quantità di globuli bianchi efficace. Per questo motivo si consiglia di iniziare a usare la calze a compressione graduata già dai primi sintomi di una patologia circolatoria, quando si manifesta formicolio o iniziano a diventare visibili i capillari. Un altro rischio a cui si può andare incontro quando si soffre di problemi venosi è che un trombo, una massa solida di sangue creatosi all'interno delle vene, si possa distaccare dalle pareti e riversarsi nel circolo sanguigno.
Spesso si parla di trombosi da viaggio perché quando ci si sposta sui mezzi di trasporto per lunghe tratte il rischio è maggiore perché si sta immobili nella stessa posizione per molte ore. Se un coagulo di sangue arriva a livello polmonare può dare vita a un’embolia e determinare la morte. Le forme di prevenzione, oltre che le medicine che fluidificano il sangue, sono appunto le calze a compressione antiembolo o antitrombo.
L’incidenza della trombosi quando ci si sposta da un luogo all'altro è dello 0,02% per voli aerei della durata di 4 ore, tale dato s’innalza allo 0,5 % per tratte di 8 ore e aumenta progressivamente con la lunghezza del viaggio. Il rischio di trombosi rimane per le successive 2 - 8 settimane, per questo motivo è consigliato usare sempre delle calze a compressione graduata e assumere medicinali che fluidificano il sangue.
Chi ha già sofferto di una trombosi venosa profonda o anche detta TVP può essere a rischio di ricaduta quando è soggetto a un lungo viaggio perché sta per molto tempo fermo in una stessa posizione. Ci sono, però, degli accorgimenti che può mettere in atto per prevenirla:
Una ricerca pubblicata nel 2018 da un team di studiosi giapponesi dimostra che indossare calze elastiche durante la pratica dello sport migliora la performance sportiva, in particolare: diminuisce fastidi e dolori alle gambe, riduce l’aumento di frequenza cardiaca e genera una diminuzione della secrezione del cortisolo, il cosiddetto ormone dello stress..
Già dall'inizio della gravidanza le vene degli arti inferiori si dilatano sia per fattori ormonali, che per l'aumento del volume dell’utero che preme sulle vene degli arti inferiori.
Molte donne iniziano a soffrire in questo periodo di vene varicose. E' quindi buona cosa indossare calze elastiche a compressione graduata per prevenire l'insorgere di numerosi problemi.
Uno studio condotto dal Department of Dermatology, University Hospital, Tübingen in Germania e pubblicato dal British Journal of Obstetrics and Gynaecology sostiene che l’uso di calze a compressione graduata da 25-32 mmHg è utile per favorire il flusso sanguigno venoso sia durante la gestazione che dopo il parto.
La corretta funzionalità del microcircolo impedisce anche la formazione della cellulite perché il derma si mantiene attivo e non crea quei setti fibrosi che determinano lo sviluppo della pelle a buccia d’arancia.
Uno studio del 2015 condotto da Harriet Sharman, Victoria Smith e Mark S. Whitley dimostra l’efficacia delle calze a compressione sulla riduzione della cellulite. Sono state arruolate 8 pazienti dai 18 ai 65 anni, con un peso stabile e che non si erano mai sottoposte a trattamenti anti-cellulite. Lo studio è durato 3 mesi e ogni settimana le donne venivano controllate; i risultati sono stati i seguenti:
Quando, in seguito ad un qualsiasi intervento chirurgico è necessario rimanere a letto è importante mettere in atto una profilassi anti-trombosi per evitare l’insorgere di problemi legati alla cattiva circolazione. E' quindi consigliabile utilizzare una linea di calze terapeutiche anti-trombo per evitare che, in assenza di movimento, possa formarsi un coagulo che ostacoli il ritorno del sangue verso il cuore, e che può causare problemi molto più gravi come l'embolia polmonare.
Le calze a compressione graduata sono utili per molte patologie ma non possono essere impiegate sempre, infatti ci sono alcune situazioni per cui è meglio non usarle, ad esempio:
In caso di ferite, dermatiti o eritemi è consigliabile non indossare le calze elastiche in quanto lo sfregamento di un indumento stretto potrebbe peggiorare la situazione.
Ricercatori australiani hanno studiato 2 casi di pazienti che usavano calze a compressione graduata e che, in seguito a ciò, hanno avuto attacchi di ischemia: un mancato afflusso di sangue a un distretto corporeo. Nella loro disamina sottolineano il fatto che prima di usare le calze elastiche occorre un parere di uno specialista per analizzare complessivamente lo stato di salute del soggetto.
In pazienti affetti da diabete l'uso delle calze elastiche è controverso.
Per molti potrebbe risultare addirittura dannoso perchè le calze elastiche possono ostacolare la vascolarizzazione e la rimarginazione di ulcere e ferite in quanto il diabete è una patologia che comporta una difficile irrorazione sanguigna arteriosa nelle gambe.
In realtà ci sono pareri discordanti, poiché altri, invece, affermano l'effetto benefico delle calze elastiche nei pazienti diabetici e prescrivono l’utilizzo di calze compressive graduali e lievi per accelerare il rifluire del sangue nelle vene.
Si! Le calze a compressione graduata sono davvero efficaci, lo dice uno studio del 2014.
Alcuni ricercatori inglesi, nel 2014, hanno pubblicato un articolo sul “European Journal of Vascular and Endovascular Surgery” in cui espongono un esperimento in cui hanno confrontato il ritorno venoso di 20 soggetti sani con e senza. I risultati hanno evidenziato che il flusso sanguigno era nettamente migliorato con l’impiego di calze elastiche.
Le calze a compressione graduata a uso medico sono unisex, normalmente si trovano solo bianche e color carne che le rendono più igieniche, infatti in tali tinte risultano più facili da lavare. Inoltre, il colore chiaro permette di vedere più facilmente se si creano ferite o protuberanze sulla gamba a causa di un non corretto flusso di sangue.
Si comprano in farmacia e devono essere prescritte da uno specialista che indicherà il grado di compressione opportuno.
Per quanto riguarda quelle riposanti o sportive, invece, si possono scegliere in vari colori e fantasie.
La pesantezza delle calze, come molti sapranno, si valuta in denari, più questa unità di misura è elevata più queste saranno spesse e quindi saranno in grado di tenere caldo l'arto. Tale parametro deve essere preso in considerazione relativamente alla stagione in cui vuoi indossarle; in estate con le temperature elevate evita quelle con troppi denari perché riscaldano la zona rendendo difficoltosa la circolazione.
Le calze elastiche in commercio si trovano in differenti altezze, da scegliere in base all’uso che se ne farà, i modelli disponibili sono:
Le calze a compressione graduata sulla confezione hanno riportata una vera e propria data di scadenza, si possono usare per massimo 6 mesi in quanto dopo questo periodo la ditta produttrice non garantisce che esse diano la compressione promessa in quanto gli elastomeri che le compongono possono “perdere la forza”, ecco perchè non è una buona idea acquistare delle calze usate o senza la confezione che ne indichi la scadenza. In caso di dubbio ci si può rivolgere ad un tecnico specializzato che valuta l'usura della calza.
Per far durare più a lungo le calze elastiche occorre lavarle in modo corretto, se è possibile evita la lavatrice ma lasciarle a bagno in acqua tiepida con un detergente non molto aggressivo per qualche minuto. Le calze a compressione graduata non vanno mai strizzate. per asciugare queste calze elastiche l’ideale è distenderle su un piano orizzontale tra due asciugamani, questo farà si che durino più a lungo. Meglio acquistare almeno due paia da alternarle durante i lavaggi.
Per indossare le calze a compressione graduata correttamente ci sono dei "trucchi" che puoi seguire. Per i modelli che hanno anche il piede occorre calzarle fino al tallone arrotolando la parte della gamba e solo quando hanno aderito bene cominciare a farle salire. In questo processo è bene controllare che il tessuto elastico non tiri e abbia le maglie dritte. Per quelle senza piede, di solito, nella confezione è compreso anche un gambaletto di seta che deve essere indossato prima della calza elastica, questo ne facilita lo scivolamento; poi può essere facilmente rimosso tirandolo via dal piede.
Per scegliere la taglia corretta delle calze elastiche occorre misurare la gamba quando è sgonfia, possibilmente la mattina appena svegli, hai bisogno di un metro a nastro flessibile ma non elastico. Le misure da prendere sono:
Ti consigliamo di rivolgerti a una sanitaria o a un negozio specializzato in cui un esperto operatore, oltre che a prendere le misure, saprà consigliarti il modello che si adatta meglio alla tua gamba
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