Scleroterapia: a cosa serve? Tecnica, risultati e controindicazioni

Ultimo aggiornamento:

Dottoressa Karen Angelucci (Farmacia) Consulente Scientifico:
Dottoressa Karen Angelucci
(Specialista in farmacia)

La scleroterapia è una tecnica usata per combattere le patologie e gli inestetismi a carico dei capillari e delle vene, si esegue in regime ambulatoriale e vede la guarigione della parte trattata in tempi brevi. In questo articolo vedremo come si attua la terapia, se è efficace o meno, i fattori a cui prestare attenzione prima di sottoporsi all'intervento ed infine le controindicazioni che si possono presentare.

Cos’è la scleroterapia?

La scleroterapia è una tecnica in grado di chiudere piccoli capillari o venule, grazie ad una soluzione detta sclerosante, costituita da agenti chimici. Viene utilizzata per eliminare gli inestetismi dovuti alla presenza dei vasi ematici superficiali e ridurre fastidio, dolore e gonfiore legati a questo tipo di patologie.

La scleroterapia è stata praticata per la prima volta in Francia ed in Svizzera negli anni ‘70, infatti, proprio in questi paesi è molto usata come alternativa alla chirurgia anche per situazioni abbastanza gravi.

I vasi sanguigni.

Le arterie sono vasi sanguigni che portano il sangue ricco di ossigeno, di colore rosso vivo, dal cuore alla periferia. Le arterie di più piccolo calibro prendono il nome di capillari che, a differenza di quelli più grandi, hanno un rivestimento meno denso per favorire gli scambi con i materiali cellulari; in particolare, donano ossigeno e raccolgono anidride carbonica e sostanze di scarto. Essi sono contigui alle vene che partono da calibri molto piccoli fino ad ingrossarsi progressivamente, nei pressi del cuore. Trasportano sangue povero di ossigeno di colore rosso cupo e non presentano molta muscolatura; infatti il passaggio del sangue è stimolato dal movimento del corpo ed il suo reflusso è impedito da valvole dette a nido di rondine.

A cosa serve? I casi in cui può essere utile questa terapia.

La scleroterapia viene usata a scopo terapeutico per eliminare i vasi sanguigni ed anche vasi linfatici deformati, in modo tale che il sangue non li percorra più e trovi vie alternative per raggiungere un determinato distretto corporeo.

Le patologie per le quali viene maggiormente impiegata sono:

Vene varicose o varici.

Le vene varicose sono dilatazioni delle vene che colpiscono soprattutto gli arti inferiori. Esse si presentano quando le vene non riescono a pompare in modo efficace il sangue verso l'altro, quindi, si dilatano, risultano gonfie tortuose e a volte doloranti. Questa patologia si presenta soprattutto nelle gambe ed ha una grande componente genetica ma, una vita sedentaria e l’obesità sono fattori che la favoriscono.

Teleangectasie.

Le teleangectasie sono dilatazioni dei piccoli vasi sanguigni, che si palesano attraverso la pelle assumendo una colorazione rossiccia o bluastra. Questo inestetismo non è per forza legato ad un infiammazione ma si presenta anche senza una ragione specifica.

Emorroidi.

Le emorroidi sono una dilatazione dei vasi venosi a livello del retto che possono interessare la parte interna, in questo caso non sono visibili, o la parte più esterna, sporgendo. In entrambi i casi generano fastidio e dolore.

Angiomi cutanei.

Gli angiomi sono delle macchie rosse più o meno estese costituite da molteplici vasi ematici intrecciati tra loro. Possono apparire in qualsiasi periodo della vita e la maggior parte delle volte non sono legati ad una patologia.

Tecniche: come si fa la scleroterapia.

Esistono due tipi di intervento di scleroterapia :

L'ecografia è un esame diagnostico che usa ultrasuoni, emessi da un manipolo che si pone a diretto contatto con la pelle. A seconda del tempo con il quale tornano indietro questi segnali, si avrà un’idea della composizione dei tessuti. Gli impulsi verranno trasformati da un decoder, in un’immagine in bianco e nero, proiettata su uno schermo.

Il principio su cui si basa la scleroterapia è una flebite indotta , cioè l'infiammazione di un vaso sanguigno, da una soluzione sclerosante che ne determina la chiusura con la formazione di un trombo.

Le soluzioni sclerosanti.

Esistono varie soluzioni sclerosanti, con differenti concentrazioni usate a discrezione del medico a seconda dell'entità del problema e delle possibili allergie, a cui il paziente può andare incontro.

La soluzione usata è costituita dai seguenti agenti chimici:

La soluzione iniettata può essere:

Terapia laser.

La terapia alternativa per le vene varicose è il laser, si pratica in anestesia locale inserendo una fibra ottica nella pelle, attraverso un' incisione. La luce prodotta dalla sorgente determina la chiusura della vena, come per la scleroterapia, utilizzando, però, un principio differente: agisce sulle proteine delle pareti del vaso. Anche in questo caso ci sarà un periodo da attendere prima di vedere i risultati e la zona trattata dovrà essere racchiusa in un bendaggio elastico.

Procedura dell'intervento

La scleroterapia è un intervento praticato a livello ambulatoriale può essere svolto anche all'interno di un ospedale.

La durata di ogni sessione è di 60 minuti e spesso, si eseguono dalle 5 alle 10 terapie sfalsate, ogni 7 o 15 giorni.

Un giorno prima della seduta il paziente non deve applicare nessun prodotto cosmetico sulla zona interessata, inoltre deve evitare qualsiasi tipo di lesione o ferita, per questo motivo si sconsiglia l'uso di lamette o apparati per la depilazione.

Le fasi della scleroterapia sono le seguenti:

Si preferisce fare la scleroterapia in inverno perchè i vasi sanguigni ,con il freddo, si restringono e la terapia ha efficacia maggiore. D’estate le alte temperature, fanno si che la soluzione sclerosante faccia più fatica a creare trombi, inoltre c'è anche maggiore rischio di comparsa di macchie sulla cute, che appaiono se la pelle viene esposta ai raggi UV del sole.

Quanto costa?

La scleroterapia può essere effettuata in ospedale pagando solo il ticket, previsto dal sistema sanitario nazionale.

Il costo della singola terapia, praticata invece, in uno studio privato, andrà dagli 80 ai 200 euro, a seconda della gravità e dell'estensione del problema.

Questa tecnica funziona? I risultati.

La scomparsa dei vasi superficiali si può apprezzare solo dopo un mese quando la pelle si è sgonfiata ed il tessuto è guarito, questo tempo può dilatarsi per vene o arterie più grandi, fino ad arrivare a 2 o 3 mesi.

Non per tutti i pazienti la scleroterapia ha dato risultati entusiastici, le statistiche dicono che è efficace:

Se i risultati non dovessero essere positivi è opportuno fare più sedute o utilizzare metodi alternativi come il laser.

Controindicazioni ed effetti collaterali.

Prima di iniziare con la scleroterapia il medico sottopone il paziente ad un esame obiettivo, cioè tasta le zone su cui dovrà operare e lo interroga sulle sensazioni che prova. Inoltre si informerà sulla sua storia clinica: le operazioni che ha subito, le eventuali allergie e soprattutto le terapie farmacologiche croniche che sta seguendo.

E' importante interrompere almeno 7 giorni prima l’uso di farmaci antiaggreganti ed anticoagulanti perchè potrebbero pregiudicare il corretto decorso della terapia. Il medico deve essere informato anche se si è fumatori e se si assumono contraccettivi orali, in quanto questi aumenta il rischio di formazione di trombi .

Gli effetti collaterali che possono verificarsi subito dopo o nei giorni successivi all'intervento sono:

La scleroterapia deve essere evitata completamente nei seguenti casi:

Articoli correlati

Infarto polmonare: cos'è? Sintomi, cause, terapia e conseguenze Embolia polmonare: cause, sintomi, diagnosi, terapia e conseguenze Vene varicose: sintomi, cause, rimedi, intervento e prevenzione delle varici Varicocele: sintomi, cause, gradi, diagnosi, cura e operazione Trombosi venosa profonda o superficiale: sintomi, terapia, rischi e cause Arteriopatia obliterante: cos’è? Sintomi, stadi, cause e terapia