Ginecomastia maschile: cause, rimedi, intervento e prevenzione

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Ginecomastia maschile: cause, rimedi, intervento e prevenzione

Quali sono le cause della ginecomastia e quali i rimedi per il seno maschile? Quali sono i rimedi farmacologici e chirurgici per la patologia ed è possibile prevenirla? Facciamo chiarezza su tutti questi aspetti.

 

Panoramica generale in breve: La ginecomastia o seno maschile è una patologia della mammella maschile che si manifesta con un ingrossamento della ghiandola mammaria che, pur in quantità ridotta, è presente anche negli uomini. Talvolta l’ingrossamento della mammella non è dovuto al solo aumento di volume della ghiandola ma anche ad un accumulo di adipe. Le cause sono dovute ad una regressione degli androgeni ed un aumento degli estrogeni oppure ad una mancanza dei ricettori androgeni. Generalmente l’andamento della patologia è benigno e questa regredisce spontaneamente. Tuttavia l’evento viene vissuto in maniera traumatica dall'adolescente con gravi conseguenze sulla sua vita sociale. La ginecomastia può presentarsi in varie stagioni della vita dell’uomo. Una ridotta percentuale di neonati può soffrire di un aumento delle ghiandole mammarie (ginecomastia neonatale) che nei due sessi sono inizialmente simili. Il fenomeno può presentarsi e con percentuale ben maggiore in età prepuberale. Se la patologia con la pubertà non regredisce può rendersi necessario l’intervento chirurgico. La ginecomastia può ripresentarsi in età avanzata dopo i 60 anni (ginecomastia senile) la causa è sconosciuta e sembra sia dovuta principalmente ad un accumulo di adipe. La ginecomastia spesso scompare da sola o trattando la causa. In caso di ginecomastia falsa, si può effettuare anche una semplice liposuzione in anestesia locale in regime di day hospital. Quando l’aspirazione non è sufficiente è necessario ridurre la ghiandola mammaria chirurgicamente. L’intervento può essere effettuato in anestesia locale o generale e prevede una giornata di degenza in ospedale.

Cosa è la ginecomastia: caratteristiche e classificazione.

La ginecomastia è un aumento, ovviamente anormale, delle dimensioni delle mammelle maschili tale da dargli un aspetto tipicamente femminile. Tale condizione non solo è fonte di notevole disagio psicologico e sociale ma in alcuni casi, se accompagnata da altri sintomi, può anche configurare il quadro clinico di una grave malattia. 

La ginecomastia può essere monolaterale se l’aumento di dimensioni interessa una sola mammella, bilaterale se interessa entrambe.

Inoltre  l’aumento di dimensione delle mammelle può essere dovuto ad un aumento della ghiandola mammaria che è presente anche negli uomini, conseguente ad un alterato equilibrio ormonale con prevalenza di estrogeni ossia di ormoni femminili o ad un  semplice accumulo di tessuto adiposo. In queste condizioni si parla anche di lipomastia o pseudoginecomastia.

La ginecomastia può insorgere in varie fasi della vita, può essere presente fin dalla nascita, presentarsi in età puberale o in qualsiasi momento a causa di una sottostante patologia, per cui avremo:

 

Cause della ginecomastia vera.

Le cause che inducono la ginecomastia possono essere patologiche e iatrogene (ossia conseguenti all'assunzione di determinate sostanze) legate ai vari ormoni che regolano lo sviluppo delle mammelle.

Lo sviluppo delle mammelle è regolato da un certo numero di ormoni secreti da varie ghiandole. Tali ormoni sono: gli estrogeni che vengono prodotti dai testicoli, l’ormone della crescita secreto dall'ipofisi, i cortico steroidei dalle ghiandole surrenali, il progesterone prodotto in piccole quantità dalle cellule del Leydig contenute nei testicoli, la prolattina secreta dalla ipofisi. Sebbene non è noto con certezza come è perché si determini la ginecomastia si ritiene che alla sua base vi sia un uno squilibrio tra gli ormoni androgeni (testosterone) e quelli femminili (estrogeni). Lo scompenso può avvenire per valori troppo elevati testosterone ai quali il corpo reagisce producendo estrogeni o valori troppo alti di estrogeni determinata da eccessiva produzione o scarsa degradazione da parte del fegato.

Cause patologiche.

Le principali cause patologiche che inducono ginecomastia sono:

Tumore alla mammella. Genera tra gli altri sintomi di ipertrofia della ghiandola mammaria e quindi ginecomastia generalmente monolaterale.

Carcinoma surrenale. Il tumore maligno delle ghiandole surrenali può indurre produzione di estrogeni negli uomini alterando così il fisiologico rapporto. L’eccesso di estrogeni produce estradiolo che è l’ormone della crescita del seno e che induce la ginecomastia.

Cirrosi epatica/Carcinoma epatico. Tra le molteplici funzioni del fegato vi è quella di inattivare gli estrogeni che in misura ridotta vengono prodotti dai testicoli. La cirrosi ed il carcinoma compromettono le funzioni epatiche e quindi anche quella di disattivare gli estrogeni. Per questo motivo la ginecomastia è uno dei sintomi tardivi di dette malattie.

Carcinoma polmonare. I tumori polmonari possono causare sindromi endocrine e produzione di ormone HCG (gonadotropina corionica un ormone prettamente femminile presente nella placenta) che stimola la produzione dell’ormone estradiolo e quindi la ginecomastia.

Tumori ipofisari. Un tumore dell’ipofisi può determinare una iper secrezione del suo ormone prolattina. Nell'uomo questa condizione nota come iperprolattinemia oltre a calo del desiderio e problemi di fertilità può indurre ginecomastia.

Tumore al testicolo. Il tumore può indurre produzione di ormoni HGC e quindi può causare la ginecomastia.

Sindrome di Klinefelter. Malattie genetica che interessa il sesso maschile caratterizzata dalla presenza di un cromosoma X in sopra numero. Il quadro clinico della patologia è caratterizzato da: alta statura, ipogonadismo e produzione insufficiente di testosterone, caratteri sessuali secondari (peli, timbro della voce, forza fisica, etc.) atipici e spesso ginecomastia (conseguente allo scompenso ormonale), infertilità.

Ipotiroidismo. L'ipotiroidismo provoca una aumento dell’ormone prolattina che può procurare ginecomastia.

Obesità. Nei soggetti obesi si può avere degradazione degli ormoni androgeni in estrogeni per effetto dell’enzima aromatase che ne accelera la reazione contenuta nel grasso corporeo.

Ermafroditismo. Ossia contemporanea presenza di ormoni sessuali maschile femminili.

Cause iatrogene.

Le principali cause iatrogene sono:

Trattamenti farmacologici. I farmaci che possono produrre ginecomastia sono: i calcio antagonisti, alcune terapie per il tumore alla prostata, farmaci antimicotici.

Assunzione di estrogeni.

Assunzione di sostanze anabolizzanti. Gli anabolizzanti sono steroidi che hanno una azione simili al testosterone è vengono impropriamente assunti da sportivi o fanatici del body building per aumentare la massa muscolare. Il corpo reagisce all'eccesso di ormoni androgeni e li trasforma in estrogeni che determinano la crescita della mammella.

Abuso di alcool, marijuana, eroina, sostanze che abbassano i livelli di testosterone e quindi inducono l’aumento della mammella.

Esiste anche una ginecomastia di cui non si conoscono o le cause e che pertanto è nota come ginecomastia idiopatica. Generalmente è tipica delle persone anziane.

Sintomi e diagnosi della ginecomastia.

La patologia può presentarsi con l’ingrossamento di una o di entrambe le mammelle. La mammella ingrandita può essere dolente.

La ginecomastia esordisce con una sensibilizzazione e leggero dolore della mammella a cui fa seguito una protuberanza nell'area dei capezzoli. Col tempo la trofia ed il volume aumentano conclamando la malattia.

La diagnosi è formulata dall'endocrinologo che si avvale di:

Analisi anamnestica che deve essere particolarmente accurata e sviscerare tutti i possibili farmaci e sostanze assunte dal paziente per poter escludere cause iatrogene ed eventuali problemi a carattere sessuale come calo della libido e disfunzioni erettili.

Accurata visita con scrupoloso esame dei caratteri sessuali secondari per poter escludere problemi di ipogonadismo (secrezione di testosterone insufficiente).

Ecografia mammaria ed ogni test clinico ed emato chimico per escludere patologie sistemiche come cirrosi,tumori etc.

Come si cura la ginecomastia?

La cura della ginecomastia presuppone una accurata diagnosi per individuarne con esattezza le cause. Cause che devono essere rimosse. Se quindi tali cause sono iatrogene bisogna sospendere l’assunzione della sostanza o farmaco incriminato, se invece sono patologiche bisogna curare e se possibile eliminare la malattia. Va comunque tenuto presente che la regressione dell’aumento di volume delle mammelle si ha, naturalmente, solo in pubertà. In età adulta per ottenere un ritorno alle condizioni iniziali è necessario o un trattamento chirurgico o farmacologico.

Terapia farmacologica.

I farmaci che vengono utilizzati per curare la ginecomastia sono farmaci antagonisti degli estrogeni. I principali principi attivi utilizzati sono il Tamoxifene commercializzato col nome Nolvadex e l’ Anastrozolo venduto in farmacia col nome commerciale Arimedex. Il Nolvadex agisce inibendo i ricettori ghiandolari dell’estrogeno e quindi bloccando la sua azione di accrescimento. L’ Arimedex invece inibisce l’enzima aromatasi che catalizza la reazione di degradazione del testosterone in estradiolo che è l’ormone dell’accrescimento mammario.

Terapia chirurgica.

Se la ginecomastia è sostenuta da accumulo di adipe questo può essere rimosso con un semplice intervento di liposuzione. In tale tipo di operazione l’adipe in eccesso viene aspirato mediante una cannula in anestesia locale e dopo qualche ora il paziente può ritornare tranquillamente a casa.

Se la ginecomastia è dovuta ad un ingrossamento della ghiandola l’intervento la rimuoverà. Anche questo tipo di operazione viene effettuato in anestesia locale accompagnata da sedazione per mantenere il paziente rilassato. L’incisione per l’estrazione della ghiandola viene fatta nell'area del capezzolo per rendere le cicatrici invisibili. L’intervento viene effettuato in day hospital e di norma il paziente viene dimesso dopo qualche ora. Spesso si abbinano le due tipologie di operazioni. Il post operatorio è di solito rapido e senza complicanze. E' possibile la formazione di un ematoma che scopare dopo una decina di giorni aiutato dallo speciale bendaggio elastico delle ferite. Le normali attività possono essere riprese dopo circa una settimana e le attività sportive dopo circa un mese.

Va comunque detto che la falsa ginecomastia non richiede necessariamente un intervento chirurgico e può essere eliminata con una dieta ed esercizi ginnici mirati ovviamente in un periodo di tempo ragionevolmente lungo.

Il costo di un intervento di ginecomastia ovviamente varia a seconda del lavoro che bisogna compiere e va da un minimo di 3.000€ ad un massimo di 5.000€. Comunque l’intervento di ginecomastia se corredato da apposita diagnosi è a carico del Servizio Sanitario Nazionale e può essere effettuato nei centri appositi. La ginecomastia non comporta complicazioni, salvo quelle comuni a tutti gli interventi chirurgici. Il risultato dell’intervento è definitivo.

Prevenzione della ginecomastia.

Prevenire la ginecomastia è impossibile ma l’ottemperanza di qualche semplice norma di vivere sano può abbassare il rischio di contrarla.

Controllare il peso corporeo con una dieta non eccessivamente iper calorica e praticando una costante anche se leggera attività aerobica. L’obesità e l’eccesso di grasso corporeo rende disponibile l’enzima aromatasi che degrada il testosterone in estradiolo.

Non assumere eccessi di alcool, marijuana ed eroina che inibiscono il testosterone.

Seguire una dieta che escluda alimenti contaminati con composti che hanno affinità con i ricettori degli estrogeni. Una categoria di tali composti sono alcune tipologie di fitofarmaci (prodotti utilizzati in agricoltura per preservare le colture). Altra categoria di sostanze particolarmente dannose sono gli anabolizzanti usati nell'allevamento del bestiame. Le normative vigenti dovrebbero difenderci da tali prodotti ma in molti paesi extra UE i controlli sono molto blandi per cui è consigliabile utilizzare quando possibile alimenti biologici.

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