Sindrome di Klinefelter: sintomi, cause, test e cura

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Dottoressa Margherita Mazzola (Biologia e Nutrizione) Consulente Scientifico:
Dottoressa Margherita Mazzola
(Specialista in biologia e nutrizione)

La sindrome di Klinefelter è una patologia genetica che colpisce i maschi, causata da un'alterazione nel numero dei cromosomi sessuali. Può essere diagnosticata sia prima della nascita che in diversi momenti della vita di un soggetto, e non vi sono cure ma soltanto trattamenti per ridurre i sintomi e migliorare la qualità della vita.

Cos’è la sindrome di Klinefelter?

La sindrome di Klinefelter è una patologia genetica non ereditaria causata dall'alterazione nel numero di cromosomi (definita con il termine medico di aneuploidia). In particolare gli individui colpiti da questa sindrome presentano un cromosoma sessuale in più. Colpisce soltanto i maschi con una prevalenza di 1 - 2 casi ogni 500-1000 bambini nati vivi, e si stima che il 3,1% dei maschi non fertili sia affetto da questa patologia.

La sindrome prende il nome da Henry Klinefelter, un medico del Massachusetts General Hospital di Boston che per la prima volta, che, nel 1942, parlò di tale condizione genetica, ma fu solo tra gli anni '50 e '70 che, grazie alle ricerche del National Institute of Child Health and Human Development, si conobbe l'assetto cromosomico anomalo legato alla patologia e la sua incidenza.

Le cause: il meccanismo patogenetico.

La causa della sindrome di Klinefelter è l'alterazione del numero di cromosomi sessuali. Normalmente un individuo possiede 46 cromosomi (22 + 1 derivanti dal padre e 22+1 derivanti dalla madre) di cui due sono cromosomi sessuali. Un maschio sano ha un assetto cromosomico 46XY mentre una femmina sana un assetto cromosomico 46XX.

In un maschio affetto da questa patologia l'assetto cromosomico è 47XXY, è quindi presente un cromosoma X in più. Tale alterazione cromosomica è legata ad un errore durante la meiosi (uno dei processi di divisione cellulare) errore che può avvenire:

Queste alterazioni portano alla nascita di un individuo 47XXY quando si uniscono un gamete sano (uno spermatozoo X o Y o un ovocita X) con un gamete malato (uno spermatozoo XY o un ovocita XX).

Sintomi fisici e psicologici con cui si manifesta la sindrome.

La sindrome di Klinefelter presenta dei sintomi caratteristici che possono indirizzare il medico verso una corretta diagnosi.

La malattia si manifesta solitamente durante il periodo dell'adolescenza, tra la fase pre - puberale e la fase puberale. Tra i sintomi abbiamo caratteristiche fisiche quali:

Le conseguenze.

Le conseguenze della sindrome di Klinefelter sono correlate sia all'alterazione dell'assetto cromosomico sia alle alterazioni ormonali determinate dalla presenza di un cromosoma X in più.

L'alterazione dell'assetto cromosomico determina delle importanti conseguenze per l'individuo affetto, alcune delle quali molto invalidanti. In particolare tra le principali conseguenze abbiamo:

La diagnosi: quando e come viene individuata la sindrome.

La sindrome può essere diagnosticata in momenti diversi della vita del soggetto. In particolare è possibile fare diagnosi:

Sia nell'età infantile, che nell'adolescenza che nell'età adulta, la certezza della diagnosi è fornita mediante l'analisi dell'assetto cromosomico dell'individuo.

L’esame del cariotipo si esegue prelevando il sangue e sottoponendo i linfociti ricavati a test genetici che consentono di evidenziare la presenza di un cromosoma X in più.

Oltre al cariotipo vi poi altre indagini che consentono di identificare la malattia e differenziarla da altre patologie:

Le terapie: come convivere con la sindrome di Klinefelter .

La sindrome di Klinefelter, sebbene presenti una buona aspettativa di vita, non è curabile e le terapie che esistono servono soltanto a ridurre o ad eliminare i sintomi fisici o psicologici ed a migliorare la qualità di vita del paziente.

Tra le terapie attualmente in uso per il trattamento della sindrome abbiamo:

Terapia ormonale per potenziare i caratteri sessuali maschili.

La terapia ormonale consiste nella somministrazione mensile di testosterone per via intramuscolare o transdermica. La somministrazione di testosterone favorisce lo sviluppo e la comparsa dei caratteri sessuali maschili, rende la voce meno acuta, riduce l'aumento di volume delle mammelle ed i livelli plasmatici di ormoni femminili ed aumenta lo sviluppo della massa muscolare e la forza. Inoltre previene le complicanze a lungo termine come diabete, obesità, osteoporosi e patologie cardiovascolari. La terapia va seguita per tutta la vita.

Terapia psicologica.

Un supporto psicologico è fondamentale per i soggetti affetti da sindrome di Klinefelter. Qualora la patologia venga diagnosticata in età infantile o adolescenziale il supporto psicologico aiuterà il bambino o il ragazzo ad affrontare in maniera corretta i cambiamenti fisici anomali che si verificheranno, potrà essere utile a gestire i problemi comportamentali e le difficoltà di apprendimento e migliorerà l'interazione del soggetto con altri individui. Anche in caso di diagnosi da adulto la terapia psicologica potrà dare supporto per gestire l'infertilità e l'incapacità di procreare.

Terapia chirurgica.

Il trattamento chirurgico in caso di sindrome di Klinefelter è volto a ridurre il fenomeno della ginecomastia. Si tratta quindi di un intervento che prevede la riduzione o l'asportazione delle mammelle per dare al soggetto un aspetto quanto più maschile possibile. Tale soluzione è comunque limitata a pochi casi, circa il 10%.

Trattamento dell'infertilità.

Con la sindrome di Klinefelter teoricamente è possibile avere figli solo e soltanto se si ha una condizione di oligospermia (riduzione del numero di spermatozoi) e non di azoospermia (assenza di spermatozoi). Per aumentare la probabilità di concepire è possibile ricorrere a tecniche di fecondazione assistita con le quali è possibile fecondare in vitro gli ovuli della partner con i pochi spermatozoi presenti nel liquido seminale.

Prognosi e aspettativa di vita.

La sindrome di Klinefelter è una patologia genetica importante dalla quale non si può guarire; la diagnosi precoce e una terapia mirata possono però ridurre sensibilmente i disagi fisici e psicologici dell’individuo che ne è affetto.

Non sembra esserci una diminuzione dell'aspettativa di vita negli individui colpiti dalla sindrome di Klinefelter.

Tuttavia alcuni studi hanno dimostrato che alcune delle conseguenze della sindrome, sviluppo di cardiopatie e maggior rischio di sviluppo di tumore, possono ridurre l'aspettativa di vita di circa 5 anni.

Secondo uno studio pubblicato sul Journal of Epidemiology and Community Health è stato osservato un aumento della mortalità per malattia cerebrovascolare nei maschi positivi per la cromatina X in generale che è è la forma in cui gli acidi nucleici si trovano nella cellula.

La sindrome è citata nelle tabelle per il calcolo dell'invalidità civile, con una percentuale di circa il 25%.

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