Muco nelle urine: cause, diagnosi e cura
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La presenza di muco nelle urine può essere indice di patologie a carico dell’apparato genito-urinario o può essere la risposta fisiologica a determinate condizioni temporanee in cui si trova l’organismo. Esaminiamo i diversi casi, patologici e non, e le diverse cause che determinano la presenza di muco nelle urine, analizzando le cure più appropriate e i diversi rimedi.
Muco nelle urine cos'è?
Il muco consiste in una matrice densa e collosa diversa a seconda del distretto corporeo che lo produce. La sua funzione è quella di proteggere gli epiteli delle mucose: inglobando ed espellendo sostanze estranee e germi, il muco ripulisce i canali che collegano i distretti tissutali (respiratori, oculari, gastrici e intestinali, urinari, ecc...) con l’esterno.
Una certa quantità di muco viene prodotta anche a livello delle vie genito-urinarie, tuttavia la presenza di una mucosità superiore alla norma nelle urine potrebbe essere indice di una patologia a carico del distretto urinario.
Caratteristiche nella donna.
La presenza di muco durante o a seguito della minzione è normale in quanto è dovuta alla secrezione vaginale. In tal caso il muco ha un aspetto colloso, di colore biancastro e non è maleodorante. Quando invece il muco si presenta giallastro, purulento ed è accompagnato a sintomi quali bruciori, dolori e pruriti, è indice di infezioni o infiammazioni del tratto urinario.
Caratteristiche nell'uomo.
Negli uomini il muco nelle urine è meno frequente, la sua presenza, soprattutto se accompagnata da urine scure e maleodoranti, rappresenta il segnale di patologie a monte.
Le cause dell’aumento della mucosità oltre i valori normali.
La secrezione di muco da parte degli epiteli, avviene per proteggere i vari distretti corporei, per cui quando tale produzione aumenta, vuol dire che c’è la necessità di debellare l’attacco da parte di agenti patogeni o sostanze estranee.
Infezioni delle vie urinarie.
L’infezione delle vie urinarie basse (uretra e vescica) viene comunemente causata dall’aumento della proliferazione anomala di batteri che normalmente albergano in queste mucose come Escherichia coli, stafiloccocco saprofiticus, klebsiella, o la candida. Tale condizione, nota come cistite, è caratterizzata, oltre che dalla presenza di muco nelle urine, anche da una sensazione continua di dover urinare, bruciore e dolore delle vie urinarie e talvolta sangue nelle urine. La cistite nelle donne come negli uomini, può essere causata da una cattiva alimentazione (bere poca acqua, abusare di cibi irritanti), o da una scarsa efficienza del sistema immunitario, o da coliti o altre patologie intestinali in cui i germi di origine enterica, per la vicinanza anatomica, invadono e contaminano le mucose urinarie. Quando l’infezione arriva alle vie urinarie alte (reni) i sintomi diventano più eclatanti comprendendo anche dolore lombare e toracico, nausea e febbre alta.
Infezioni genitali.
Le malattie veneree come la gonorrea, la clamidia, la tricomoniasi, sono spesso causa di imponenti infezioni che invadono il tratto uro-genitale caratterizzate da secrezioni maleodoranti, pruriti e bruciori che aumentano a seguito dei rapporti sessuali.
Calcoli renali.
Non di rado la presenza di calcoli a livello renale causa la produzione di muco con lo scopo di favorire l’espulsione delle masse di minerali. Le urine in tal caso appaiono scure e maleodoranti.
Gravidanza.
La maggiore presenza di muco è normale nel periodo gestazionale ed è dovuta ad una più intensa secrezione da parte della cervice uterina. Se il muco appare giallo e maleodorante si può trattare di un’infezione urinaria.
Scarsa igiene nei bambini.
La scarsa igiene, quando i bambini cominciano a diventare autonomi, della zona anale o lo svuotamento incompleto del retto che provoca l’aumento della carica batterica, può favorire la migrazione dei batteri intestinali verso la zona uro-genitale causando infezione. Anche il mancato svuotamento della vescica, frequente nei bambini che “trattengono la pipi” favorisce la proliferazione batterica con conseguente infezione e produzione di muco.
Diagnosi: come si identifica una quantità eccessiva di muco nelle urine.
Per porre rimedio alla produzione di muco da parte dell’apparato urinario è di fondamentale importanza capire innanzi tutto la causa del problema in modo da eseguire la giusta terapia.
Per la diagnosi della patologia che determina la secrezione di muco sarà necessario un esame delle urine e un’urinocoltura, ossia esami specifici volti alla ricerca di eventuali microrganismi patogeni in grado di causare infezioni.
Cosa fare se il muco nelle urine è troppo?
Ovviamente la cura va stabilita in base alle causa che ha portato all’eccessiva produzione di muco, e quindi sarà il proprio medico di fiducia a prescrivere i farmaci più appropriati.
In caso di infezione, per esempio, verranno prescritti degli antibiotici specifici che determinano una riduzione della carica batterica.
Se il muco nelle urine, invece, viene causato dalla presenza di calcoli renali, la terapia includerà farmaci antidolorifici e antispasmodici.
Rimedi naturali.
Si raccomanda sempre un’adeguata igiene intima che va fatta utilizzando quotidianamente specifici detergenti intimi e asciugamani sempre pulite.
Infine, bisogna prestare particolare attenzione alla dieta:
- E’ consigliabile bere acqua oligominerale per stimolare la minzione e ripulire le vie urinarie dalle scorie.
- Il potassio, inoltre, contenuto in frutta e verdura favorisce l’escrezione a livello renale.
- Vanno evitati, invece, i cibi irritanti come il peperoncino, che causa o peggiora la sensazione di bruciore, le bibite gassate e i cibi grassi o troppo zuccherati che favoriscono l’attecchimento dei batteri.
- Usare poco sale ed evitare anche i cibi troppo salati: ricordiamo, infatti, che il sodio inibisce l’escrezione renale.
- Tra i rimedi fitoterapici è consigliata l’assunzione di frutti rossi, quali il mirtillo, o di pompelmo ed uva ursina che, grazie alle loro proprietà antisettiche, aiutano ad eliminare i batteri ed inoltre stimolano la diuresi che serve a purificare l’organismo.