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Spesso, a causa di una dieta non equilibrata o di un?insufficiente apporto di acqua durante la giornata, si trovano cristalli di ossalato di calcio nelle urine. Se i valori sono alti ed il disturbo non viene trattato adeguatamente si possono avere effetti anche gravi. La terapia è prevalentemente alimentare, ma può essere necessario intervenire anche con rimedi naturali o con farmaci specifici. Approfondiamo insieme il tema.
Non sempre è facile leggere un esame delle urine ma è utile saper che può comparire la voce" presenza di cristalli di ossalato di calcio". L'ossalato di calcio è un sale di calcio, la cui formula chimica è CaC2O4, che deriva dall'acido ossalico e che si presenta sotto forma di cristalli.
L'acido ossalico è presente in molte piante ed alimenti, ma viene prodotto anche nell'organismo. Viene normalmente eliminato, ma, in caso di eccessiva produzione o eccessivo apporto, da luogo a depositi di ossalato di calcio.
Nell'uomo i cristalli di ossalato di calcio, se presenti in grandi quantità a livello urinario, rappresentano i maggiori responsabili della calcolosi renale (cioè la formazione di calcoli a livello del rene), condizione patologica non grave ma molto dolorosa. La presenza di ossalato di calcio nelle urine è molto comune e spesso la presenza è legata ad altri fattori.
L'analisi delle urine si esegue normalmente come controllo di routine ed è bene quindi conoscere quali sono i valori dei cristalli di ossalato di calcio da ritenersi normali e quando invece questo valore risulta alterato. Normalmente nel referto possiamo leggere accanto alla voce "cristalli" : assenti, rari o presenti in tracce.
Sono da considerarsi valori normali: da 10 a 40 mg nelle urine di 24 ore nell'uomo e nella donna.
Quando si superano tali valori, si ha quindi la presenza di numerosi cristalli nelle urine per cui è bene effettuare un'indagine più approfondita poiché potrebbe esserci la presenza di calcolosi renale o presentarsi altre patologie.
Vi sono dei fattori di rischio che contribuiscono alla formazione dei cristalli di ossalato di calcio nelle urine e che, se non corretti in tempo, possono portare allo sviluppo di patologie.
Vediamo quindi quali sono i fattori di rischio e cosa li causano:
E' una condizione che si manifesta quando l'organismo non riceve la quantità necessaria di liquidi. Può essere dovuto al fatto che la persona beve molto poco oppure alla forte perdita di liquidi in seguito a episodi di diarrea e vomito o ancora a sudorazione intensa. Questo fattore di rischio è più presente nei bambini e negli anziani, due categorie di soggetti che a causa dell'età tendono a sentire meno la sete o a dimenticarsi di bere.
L' aumento dell'eliminazione del sodio è causato da un eccesso di questo nella dieta sia attraverso gli alimenti molto ricchi di sale, sia attraverso un uso sproporzionato del sale da cucina.
Un elevato consumo di calcio nella dieta o un'eccessiva assunzione di vitamina D possono provocare l'aumento dell'escrezione del calcio urinario con conseguente formazione di cristalli di ossalato.
Condizioni patologiche di tipo metabolico che determinano acidosi oppure patologie infiammatorie dell'intestino provocano un disequilibrio nell'organismo e una diminuzione del citrato a livello urinario che serve a combattere l’aumento di ossalato.
L' assunzione elevata di alimenti ricchi di ossalati come le bietole, gli spinaci, il cacao, il te nero e le barbabietole rosse possono provocare un accumulo di questi nel sangue e un conseguentemente l’aumento nelle urine.
Una dieta ricca di proteine animali causa un aumento dell'acido urico in circolo. La presenza di questo è spesso associata anche all'aumento di ossalato di calcio perchè crea uno stato di acidosi.
Patologie come il sovrappeso, l'obesità o l'insulinoresistenza tipica del diabete di tipo II possono portare a un aumento di eliminazione di calcio e ossalato con conseguente diminuzione dell'escrezione di citrato. Questa situazione è dovuta allo squilibrio biochimico e di pH che si viene a creare in queste particolari condizioni.
La presenza di ossalato di calcio può essere correlata a mancanze vitaminiche o ad alterato metabolismo delle vitamine. Una carenza di vitamina B6 è strettamente correlata all'aumento degli ossalati di calcio nelle urine, ma i meccanismi non sono ancora ben chiariti. La vitamina C se si trova in ambiente molto basico può essere trasformata in ossalato di calcio, ma anche in questo caso non si conoscono bene i meccanismi.
La diagnosi parte da un valore alterato degli ossalati urinari, ma questi da soli non bastano a determinare il tipo di possibile anomalia, per cui si affiancano metodi diagnostici come ecografia o radiografia, tac o risonanza magnetica.
E' possibile che un elevato livello di ossalato di calcio nelle urine si associ a patologie che riguardano principalmente l'apparato urinario:
La patologia correlata alla presenza di ossalati di calcio è la calcolosi renale, i calcoli, infatti, nel 70 - 80% dei casi sono composti proprio da cristalli di ossalato di calcio in forma monoidrato (di forma ovale) o diidrato (di forma piramidale). I calcoli solitamente si trovano a livello delle papille renali e dei calici (condotti a forma di imbuto che raccolgono l'urina dalle papille renali) e provocano sintomi quali dolore a un fianco, sangue nelle urine, e a volte anche febbre. Se non trattata la calcolosi renale, oltre a dare persistenti e dolorose coliche può danneggiare i reni irreversibilmente, causare dilatazione delle vie urinarie e predisporre il soggetto a contrarre infezioni di quest’ultime. La colica renale è un dolore acuto dell'uretere che è provocato dal passaggio di calcoli e che comporta prima dilatazione e in seguito spasmi.
L' ossalato di calcio insieme alla presenza di numerosi leucociti prova che probabilmente è possibile che vi sia un'infezione in corso alle vie urinarie quali cistite .
Quali sono le cause delle infezioni alle vie urinarie? Approfondisci.
L'alimentazione, in combinazione con l'assunzione giornaliera di almeno 2 litri d'acqua, è considerata sia un rimedio in tutti quei casi in cui vi è un lieve rialzo del numero di ossalati di calcio.
Per tale motivo può essere utile schematizzare gli alimenti in base al contenuto di ossalato, vediamo secondo questa classificazione quali sono le modalità di assunzione consigliate:
Alimenti ad alto contenuto da eliminare dalla dieta:
Alimenti a medio contenuto da usare con moderazione:
Alimenti a basso contenuto da assumere comunque con moderazione:
Tutti gli altri alimenti come pane, pasta, alcuni pesci, uova, latte e formaggi, possono essere consumati liberamente.
Si consiglia inoltre di consumare alimenti contenenti acido citrico, come gli agrumi, il citrato infatti, il sale che deriva dall'acido citrico, rende le urine basiche e previene la formazione di ossalato di calcio.
Chi soffre di calcolosi renale da cristalli di ossalato di calcio può avvalersi di cure farmacologiche, oppure rimedi naturali. In entrambi i casi bisogna sempre essere in accordo con il proprio medico curante.
I farmaci possono essere impiegati sia per la cura della calcolosi renale sia per prevenirne la comparsa qualora vi siano dei livelli alti di ossalato nelle urine che però non hanno ancora provocato patologia.
Tra i farmaci utilizzati abbiamo:
Attenzione: modalità di assunzione e dosi dei farmaci vanno stabiliti dal medico in base ai risultati degli esami e alla gravità della patologia.
Se con la medicina convenzionale non funziona, può essere opportuno provare anche metodi alternativi.
Quali sono i rimedi naturali che possiamo utilizzare per combattere i calcoli per chi preferisce la medicina naturale?
Posologia = Se ne assumono 40 gocce tre volte al giorno, possibilmente dopo i pasti principali e per almeno due mesi.
Posologia = Se ne assume la tintura madre, 40 gocce per tre volte al giorno possibilmente lontano dai pasti.
In particolari condizioni, come la gravidanza, i valori dei cristalli di ossalato di calcio sono spesso più alti del normale.
La causa è una scarsa assunzione di acqua (probabilmente per un minor senso della sete) o di una cattiva alimentazione ricca sodio ed anche di calcio.
E' consigliabile aumentare il consumo di liquidi, perché la presenza di ossalato di calcio potrebbe dare origine a calcoli renali o ad episodi di cistite.
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