Bruciore di stomaco: cause, sintomi, rimedi farmacologici e naturali
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Il bruciore di stomaco è un disturbo conosciuto con il termine medico di pirosi gastrica. Può essere legato a cause patologiche oppure a cause non patologiche come ansia, stress, gravidanza o all’utilizzo di antinfiammatori non steroidei. Talvolta il bruciore gastrico si associa ad altri sintomi che ne facilitano la diagnosi. Esaminiamo la terapia: vediamo quando sono sufficienti rimedi di tipo naturale, e quando, invece, è necessario ricorrere all'utilizzo di farmaci.
Bruciore di stomaco: caratteristiche.
Il bruciore di stomaco, definito con il termine medico di pirosi gastrica, è una condizione in cui il soggetto avverte un senso di bruciore da lieve a intenso in corrispondenza dello stomaco, subito al di sotto lo sterno. È un problema diffusissimo, in Europa ne soffre il 45% della popolazione, ed in Italia sono ben 8 milioni i soggetti che presentano tale disturbo.
E' più frequente nelle donne che negli uomini, con un rapporto uomo - donna di 1:2, e presenta una maggiore insorgenza nella fascia di età compresa tra i 30 ed i 55 anni, con un buon 36% di soggetti colpiti che si trova nella fascia di età 45 - 54 anni.
Anche i bambini tuttavia possono soffrire di tale disturbo; si stima che ne siano affetti il 2% dei bambini tra i 3 e i 9 anni ed il 5% degli adolescenti tra i 10 e i 17 anni. Le categorie di persone colpite variano in base alla zona europea presa in considerazione: difatti, se in Italia il 70% dei soggetti colpiti sono lavoratori, il 67% presenta una famiglia numerosa ed il 55% sono coniugati, in Inghilterra il bruciore di stomaco è più frequente (58% dei casi) in soggetti disoccupati, mentre in Francia colpisce il 56% dei soggetti non sposati o con famiglie non numerose.
Fisiopatologia.
Per comprendere il bruciore di stomaco è necessario fare un richiamo a quella che è la fisiologia dello stomaco. In esso, infatti, sono presenti numerose tipologie di cellule tra cui:
- Le cellule parietali, che producono acido cloridrico, il quale serve ad agevolare i processi di frammentazione e digestione del cibo ed a mantenere il pH molto basso (intorno a 2), e che rappresenta il componente principale dei succhi gastrici.
- Le cellule mucipare, che secernono muco ed ioni bicarbonato i quali hanno la funzione di proteggere la mucosa gastrica dall'azione dell'acido cloridrico. In particolare il muco si stratifica a livello della mucosa gastrica fungendo da barriera meccanica, mentre gli ioni bicarbonato tamponano l'acidità fungendo da barriera chimica.
Questo processo viene mantenuto in equilibrio in condizioni fisiologiche. Tuttavia alcuni fattori, di natura sia patologica che non patologica, possono alterare questo equilibrio determinando una maggiore secrezione di acido, oppure una minore secrezione di muco, e generando così la pirosi gastrica.Il bruciore di stomaco può essere di tipo acuto o cronico, può cioè manifestarsi in forma di singolo episodio, oppure essere ricorrente o recidivo, con periodi di riacutizzazione molto lunghi che vanno da un anno fino a dieci anni.
Cause della pirosi gastrica.
Il bruciore di stomaco è un sintomo che riconosce cause di natura patologica ma, il più delle volte, viene scatenato anche da condizioni non patologiche e transitorie.
Le cause non patologiche sono da ricondurre a condizioni transitorie o a cattive abitudini nel proprio stile di vita quali:
Stress.
Stress ed ansia sono tra le principali cause di bruciore gastrico. Difatti il nervosismo attiva una serie di meccanismi che portano ad un'alterazione della secrezione gastrica, con conseguente iper acidità e comparsa di bruciore allo stomaco.
Fame.
Talvolta la fame può essere causa di bruciore allo stomaco. Questo accade poiché alcuni riflessi mediati dal sistema nervoso enterico e dal sistema nervoso centrale attivano la produzione di acido cloridrico quando si sente un particolare odore o si pensa al cibo e si è affamati.
Farmaci.
Il bruciore allo stomaco può essere causato da alcuni farmaci. In particolare sono gli antinfiammatori non steroidei (FANS), come ad esempio acido acetilsalicilico ed ibuprofene, a causare questo disturbo. Il meccanismo è legato ad un'alterazione dei meccanismi di protezione della mucosa gastrica causato proprio dagli antinfiammatori. Meno frequente, ma comunque possibile, è il bruciore di stomaco legato all'utilizzo di antibiotici.
Fumo.
Il fumo è una delle principali cause di pirosi gastrica. La sua azione è sia di tipo irritante, con infiammazione della mucosa gastrica, sia di tipo meccanico, poiché le sostanze contenute nelle sigarette provocano un allentamento dello sfintere gastroesofageo con conseguente bruciore di stomaco.
Alcol.
L'alcol è una sostanza irritante e pertanto un suo abuso può favorire un'ipersecrezione acida dello stomaco e la comparsa di pirosi gastrica. Talvolta il bruciore di stomaco si manifesta anche in soggetti che non abusano di alcol ma che ne fanno un consumo occasionale e questo dipende dalla sensibilità individuale.
Alimentazione.
Un'alimentazione ricca di alimenti irritanti come le spezie, il peperoncino, la caffeina, i cibi grassi ed elaborati, favorisce la comparsa di pirosi gastrica. Questi alimenti infatti aumentano la secrezione acida irritando le pareti dello stomaco. Talvolta questo succede anche mangiando alcuni tipi di frutta come gli agrumi, o di verdure, come pomodori e peperoni.
Obesità.
I soggetti obesi o sovrappeso soffrono spesso di pirosi gastrica. La causa è da imputarsi al grasso addominale che preme a livello dello stomaco causando un rilascio dello sfintere gastroesofageo con conseguente risalita dell'acido verso l'esofago.
Gravidanza.
Durante la gravidanza si soffre spesso di pirosi gastrica soprattutto nei primi tre mesi, a causa dei numerosi cambiamenti ormonali che avvengono nello stomaco, e negli ultimi tre mesi a causa dell'aumento di volume dell'utero che, premendo sullo stomaco, spesso causa reflusso gastroesofageo. Talvolta il bruciore di stomaco può essere confuso con i primi sintomi del travaglio, a causa delle contrazioni uterine che si verificano durante questo evento.
Ciclo mestruale.
Talvolta il bruciore di stomaco si manifesta qualche giorno prima della comparsa del ciclo mestruale o nel periodo ovulatorio. Questo è probabilmente legato ai vari cambiamenti ormonali che si verificano in questi periodi.
Le cause patologiche di bruciore di stomaco sono varie e di diversa gravità, tra quelle più comuni possiamo citare:
Reflusso gastroesofageo.
Il reflusso gastroesofageo è una patologia in cui si ha un allentamento dello sfintere esofageo situato tra esofago e stomaco. Questo causa la risalita del contenuto acido verso lo stomaco con conseguente comparsa di bruciore gastrico.
Approfondisci cause e sintomi del reflusso gastroesofageo.
Ernia iatale.
L' ernia iatale è la risalita dello stomaco attraverso il diaframma e questo può determinare la comparsa di reflusso gastroesofageo e, di conseguenza, di pirosi gastrica.
Gastrite.
La gastrite è un processo infiammatorio a carico dello stomaco che causa la comparsa di pirosi gastrica per alterazione dell'equilibrio acido - base dello stomaco. Normalmente nella sua forma cronica si associa alla presenza di helicobacter pylori.
Puoi approfondire le caratteristiche della gastrite acuta e cronica.
Ulcera gastrica.
L'ulcera gastrica si presenta come un'erosione della parete dello stomaco ed in questo caso il bruciore insorge di norma dopo 30 minuti dal pasto a causa dell'inizio del processo digestivo.
Ulcera duodenale.
Il processo erosivo, in questo caso, è a livello del duodeno o della zona di passaggio tra stomaco e duodeno. Il bruciore insorge solitamente lontano dai pasti per esempio al mattino appena svegli o durante la notte e si attenua quando l'individuo mangia.
Dispepsia funzionale.
La dispepsia è una condizione in cui si ha un'alterazione della funzionalità gastrica con ipersecrezione di acido non riconducibile a patologie specifiche e pertanto a causa ignota.
Tumore allo stomaco.
La presenza di una massa tumorale nello stomaco può determinare l'alterazione dell'equilibrio tra secrezione acida e secrezione mucosa nello stomaco oppure un'alterazione dello sfintere esofageo e causare quindi pirosi gastrica.
Intolleranze alimentari.
Talvolta il bruciore di stomaco può essere indice di intolleranze alimentari. L'alimento non tollerato può causare irritazione ed aumento della secrezione gastrica con conseguente pirosi.
Approfondisci come si manifestano le intolleranze alimentari.
Infarto.
Talvolta il bruciore di stomaco è sintomo di un infarto del miocardio. In questo caso si avverte una sensazione di bruciore e pesantezza a livello dello sterno con possibile irradiazione del dolore al braccio sinistro ed alla spalla sinistra e spesso si accompagna anche una sensazione di vertigine.
Sintomi associati al bruciore gastrico.
Il bruciore di stomaco è un sintomo, non una patologia, ma ad esso possono associarsi altri sintomi che possono indirizzare il clinico verso la corretta individuazione della causa, patologica o non patologica.
Tra i sintomi associati più comuni possiamo avere:
- Eruttazioni e rigurgiti: sono tipici del bruciore di stomaco che si associa ad ernia iatale e reflusso gastroesofageo.
- Dolore: il dolore si associa spesso al bruciore di stomaco e può essere localizzato a livello sternale o retrosternale, in caso di gastriti; reflusso gastroesofageo ed ulcere, a livello del braccio sinistro in caso di infarto; a livello addominale in caso di sindrome pre mestruale o disturbi digestivi.
- Senso di pesantezza e gonfiore: si associano al bruciore in caso di cattiva digestione, tumore, obesità e stress.
- Alterazioni dell'alvo: in contemporanea al bruciore di stomaco possono verificarsi alterazioni dell’alvo ovvero diarrea o stitichezza, specialmente in tutti quei casi in cui il sintomo dipende da intolleranze alimentari, stress, gravidanza, influenza intestinale o dispepsia funzionale.
- Tachicardia: è spesso associata al bruciore di stomaco in caso di stress, ansia e problemi digestivi.
- Febbre: compare spesso in caso di influenza addominale, e spesso si presenta anche in caso di stress, o di tumore allo stomaco.
- Vomito: è frequente in caso di influenza intestinale, tumore allo stomaco, ansia e stress.
- Altri possibili sintomi che possono accompagnare il bruciore di stomaco sono il mal di gola (specialmente in caso di reflusso gastroesofageo), la presenza di sangue occulto nelle feci (in caso di ulcera o gastrite erosiva) e bocca amara (in caso di gastrite).
Diagnosi.
Essendo un sintomo non vi è una vera e propria diagnosi per il bruciore di stomaco; tuttavia il medico, quando gli viene riferito di soffrire di pirosi gastrica, in base all'insorgenza del sintomo, alla durata, ed alle caratteristiche, potrà decidere di eseguire alcune indagini diagnostiche (ad esempio un' indagine per la ricerca dell'helicobacter oppure una gastroscopia per vedere lo stato della mucosa gastrica), per determinare la causa e risolvere il problema.
Come curare il bruciore allo stomaco.
Per contrastare il bruciore di stomaco, il quale in base alla causa scatenante ha una durata variabile e non definibile, in attesa di determinarne la causa ed intervenire nella maniera più adeguata, è possibile ricorrere a rimedi naturali quali fitoterapia ed omeopatia.
Nei casi in cui il medico lo ritenga necessario si deve intervenire farmacologicamente.
Fitoterapia.
Per contrastare il bruciore di stomaco ci si può affidare a rimedi che secondo la medicina alternativa sfruttano i principi attivi di alcune piante per contrastare il bruciore. Le più indicate per la pirosi gastrica sono:
- Liquirizia: contiene flavonoidi come la liquiritina, fitosteroli, saponine e glicirrizina che le conferiscono proprietà sia antinfiammatorie, che protettive nei confronti di tutte le mucose, compresa quella gastrica. Può essere assunta direttamente come alimento masticando dei pezzetti di radice durante il giorno, oppure come decotto (1 cucchiaio di radici in una tazza di acqua bollente, tenere in infusione per 10 - 15 minuti, filtrare e bere dopo i pasti principali). È controindicata in gravidanza poiché potrebbe causare un aumento della pressione sanguigna.
- Melissa: i suoi principi attivi sono oli essenziali, polisaccaridi ed acidi polifenolici e le conferiscono proprietà antinfiammatorie e rilassanti, pertanto risulta utile nel trattamento della pirosi gastrica da ansia e stress. Si assume sottoforma di infuso (1 cucchiaio di foglie in una tazza di acqua bollente, lasciare in infusione 10 minuti, filtrare e bere al momento del bisogno) oppure di tintura madre (20 gocce dopo i pasti tre volte al giorno).
- Camomilla: grazie ai suoi principi attivi come eupatuletina, quercimetrina, cumarine, bisabololo e azulene la camomilla ha proprietà rilassanti ed antinfiammatorie ed inoltre ha un'azione protettiva sulle mucose grazie al suo contenuto di mucillagini. Si assume solitamente sottoforma di infuso (1 cucchiaio di fiori in una tazza di acqua bollente, lasciare in infusione 5 minuti, filtrare e bere al bisogno).
- Zenzero: contiene gingeroli, resine e mucillagini e pertanto svolge azione antinfiammatoria, digestiva e protettiva della mucosa gastrica. Può essere consumato fresco come alimento (dosi variabili in base al gusto personale), sottoforma di estratto secco (in capsule, massimo 500 - 1000 mg al giorno) o sottoforma di tisana (4/6 pezzetti di radice di zenzero fresco da far bollire in 250 ml di acqua per almeno 5 minuti, successivamente filtrare e bere un paio di volte al giorno).
- Altea: contiene amido, pectine, mucillagini, e tannini e grazie ai suoi principi attivi ha proprietà emollienti, lenitive e protegge le mucose, compresa quella gastrica. Si utilizza prevalentemente sottoforma di decotto (1 cucchiaio di radice in una tazza di acqua bollente, lasciare in infusione per 10 minuti dopo aver portato il composto a ebollizione, successivamente filtrare e bere al bisogno).
- Malva: come l'altea anche la malva contiene mucillagini che le conferiscono un’azione protettiva sulle mucose e antinfiammatoria. Può essere usata sia sottoforma di decotto (un cucchiaio di foglie e fiori in una tazza di acqua bollente, lasciare in infusione 10 minuti, filtrare e bere al bisogno), che sottoforma di macerato a freddo (10 - 15 grammi di fiori e foglie da lasciare in acqua fredda per circa 5 ore, successivamente filtrare e bere al momento del bisogno).
Omeopatia e fiori di Bach.
La pirosi gastrica può essere efficacemente trattata anche con l'omeopatia ed i fiori di Bach.
Per quanto riguarda l'omeopatia i rimedi vanno assunti sottoforma di granuli, a concentrazioni e posologie variabili in base ai casi e stabilite dall'omeopata. I rimedi più indicati sono:
- Arsenicum album: si utilizza in generale per tutti i casi di pirosi gastrica, ma risulta molto utile in tutti quei casi in cui il sintomo si manifesta dopo i pasti e si associa a diarrea.
- Nux vomica: da utilizzarsi nel caso di gastriti acute e croniche, questo rimedio è utile in caso di bruciore di stomaco che si manifesta al mattino e che si associa a crampi addominali, nausea e vomito.
- Kalium carbonicum: indicato in caso di gastrite cronica questo rimedio risulta utile per la pirosi gastrica che si manifesta dopo i pasti e che si associa a gonfiore addominale.
- Argentum nitricum: indicato per tutti quei casi in cui il bruciore di stomaco sia dovuto ad una somatizzazione fisica di problemi psicologici o a forti condizioni di stress o ansia. Utile per trattare il bruciore di stomaco che si accompagna a nausea e vertigini.
- Phosphorus: indicato in tutti quei casi in cui il bruciore di stomaco sia legato ad una condizione di fame nervosa e si avverta la sensazione di "vuoto" allo stomaco.
- Bismuthum: da usare nel caso di gastrite con pirosi gastrica che peggiora dopo i pasti e che si associa a cefalea e problemi digestivi, con sensazione di pesantezza e cibo "fermo" sullo stomaco.
- Ignatia amara: da utilizzarsi nel caso di pirosi gastrica associata a disturbi psicologici, emotivi ed a stati di ansia e stress.
- Magnesia carbonica: utile nel caso di pirosi gastrica da intolleranze alimentari, associata a crampi addominali, difficoltà digestive e problemi intestinali.
- Lycopodium: da usare in tutti quei casi in cui il bruciore di stomaco si accompagna a gonfiore addominale e nei casi in cui sia causato da forti stati ansiosi e depressivi.
Per quanto riguarda i fiori di Bach i più adatti sono Agrimony ed Elm, per la pirosi gastrica da ansia e preoccupazione, Crab Apple, per ripristinare l'equilibrio gastrico, Willow, in caso di bruciore di stomaco associato a sentimenti di rabbia.
Farmaci per la pirosi gastrica.
Nel caso in cui la pirosi gastrica non trovi beneficio dai rimedi naturali o non possa essere trattata con essi, il medico provvederà a prescrivere i farmaci indicati per il trattamento del disturbo.
Tra quelli maggiormente utilizzati abbiamo:
- Antiacidi: sono farmaci a base di sostanze definite tampone, in grado cioè di neutralizzare l'azione dell'acido cloridrico. Quelli più usati sono a base di bicarbonato di sodio, carbonato di calcio, acido citrico, composti di magnesio e alluminio (come per esempio il Maloox), e citrato di sodio. Sono da privilegiare in caso di bruciore di stomaco in gravidanza per i loro ridotti effetti collaterali.
- Inibitori pompa protonica: agiscono a livello delle cellule gastriche che producono acido cloridrico, riducendone sensibilmente la produzione. Tra questi quelli più comunemente utilizzati sono omeprazolo, pantoprazolo e lansoprazolo.
- Antagonisti dei recettori H2: sono farmaci che agiscono a livello dei recettori H2 per l'istamina, la quale è una delle sostanze che stimola le cellule parietali dello stomaco a produrre acido cloridrico. Tra quelli più utilizzati abbiamo la ranitidina, conosciuta meglio con il nome commerciale di Zantac o Ranidil.
- Un altro farmaco che è possibile utilizzare è la butilscopolamina, conosciuta con il nome commerciale di Buscopan. È un farmaco che si usa prevalentemente per il trattamento di sintomatologie spastiche e dolorose a carico del colon ma che trova impiego nei casi di bruciore di stomaco causato da dispepsia funzionale.
Alimentazione e stile di vita per non far bruciare lo stomaco.
Per il trattamento del bruciore di stomaco è necessario anche modificare la propria alimentazione, eliminando alcuni alimenti e preferendone altri, ed il proprio stile di vita, eliminando dei comportamenti sbagliati che potrebbero favorire la comparsa di pirosi gastrica.
Alimentazione.
L'alimentazione rappresenta il primo rimedio casalingo da tenere in considerazione nel caso di insorgenza di pirosi gastrica. Vi sono infatti alcuni alimenti che possono essere assunti per contrastare il bruciore mentre altri vanno accuratamente evitati per non peggiorarlo.
Gli alimenti consigliati sono in grado di ridurre l'acidità gastrica tamponando l'acido cloridrico o riducendo l'infiammazione della mucosa gastrica; tra questi abbiamo:
- Derivati dei cereali, preferibilmente integrali, quali pasta, pane, grissini, crackers, fette biscottate, biscotti secchi.
- Yogurt contenente fermenti lattici vivi, latte scremato, formaggi magri.
- Frutta non acida come mele, pere, banane.
- Verdure sia crude che cotte, come carote, finocchi, fagiolini e patate.
- Carni bianche e pesce e anche le uova se ben tollerate.
- Legumi passati e ben cotti.
- Zucchero integrale di canna e miele.
Da evitare sono invece alimenti che aumentano l'irritazione della mucosa gastrica o la produzione di acido, quali:
- Tutte le spezie ed i condimenti speziati.
- Legumi non passati e poco cotti.
- Carni rosse, trasformate o in scatola.
- Frutta acida quali kiwi, fragole, agrumi quali limoni, arance e mandarini, e frutti di bosco.
- Verdure acide quali pomodori e peperoni (i pomodori possono però essere consumati cotti).
- Bevande a base di alcol, caffeina e teina.
- Condimenti grassi e fritture, aceto balsamico, aceto di mele, brodo di carne, dado da brodo.
- Latte intero, formaggi stagionati e grassi.
- Alimenti sottaceto o sotto sale.
- Caramelle e prodotti aromatizzati alla menta.
In linea generale la dieta per il bruciore di stomaco va stilata in base alla propria tolleranza individuale e va quindi compilata da un esperto in nutrizione in base alle esigenze del singolo individuo.
Stile di vita.
Anche lo stile di vita gioca un ruolo fondamentale nella prevenzione e nel trattamento della pirosi gastrica. In particolare si consiglia di:
- Masticare molto lentamente, senza mangiare di fretta o in piedi e prendersi del tempo per ogni pasto.
- Non sdraiarsi o coricarsi subito dopo i pasti, ma fare una passeggiata per favorire la digestione e per evitare la risalita dei succhi acidi dallo stomaco all'esofago.
- Praticare attività fisica sia nel caso in cui si è sovrappeso sia per scaricare stress e tensioni nervose.
- Evitare di indossare indumenti stretti ed attillati, in particolare se questi stringono intorno alla zona gastrica.
- Bere almeno 2 litri d'acqua al giorno, preferibilmente lontano dai pasti.
- Prediligere la cottura dei cibi al vapore, alla griglia, al cartoccio oppure al forno.
- Smettere di fumare o ridurre sensibilmente il consumo di sigarette e di tabacco in generale.
- Non bere alcolici o berli in quantità moderata e mai a stomaco vuoto.
- Non abusare di farmaci antinfiammatori non steroidei, e nel caso fosse necessario assumerli, farlo sempre a stomaco pieno.
Curare l’alimentazione e lo stile di vita può rappresentare un buon punto di partenza per combattere il bruciore di stomaco, ma prima di intraprendere qualsiasi tipo di terapia è necessario consultare il medico!